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dell’astronomia. Le muse erano figlie di Zeus e di Mnemosine, la<br />

divinità della memoria e della trasmissione dei saperi. Nel termine<br />

museion convivono due aspetti complementari: il museo come luogo<br />

della memoria e il museo come presenza attiva del fare artistico.<br />

La trasversalità del museion come testimone del tempo e nello stesso<br />

tempo come epifania del presente supera i limiti del museo ottocentesco<br />

come luogo eminentemente didattico e apre ai temi del museo<br />

contemporaneo come spazio multitasking: legato all’informazione e<br />

alla comunicazione, ma anche luogo di eventi per la cultura e lo<br />

spettacolo.<br />

Da questo punto di vista la città di Roma vanta una consolidata<br />

esperienza nel mettere a disposizione il suo vasto patrimonio storico/<br />

archeologico per eventi connessi alla cultura e allo spettacolo. Dalla<br />

proiezione del Napoleon di Abel Gance presso l’Arco di Costantino,<br />

ai tempi dell’Estate Romana di Renato Nicolini, fino a «Letterature»,<br />

Festival Internazionale di Roma, che si svolge con continuità<br />

alla basilica di Massenzio, a partire dal 2002.<br />

Numerose sono le mostre d’arte che si confrontano con l’antico: dalle<br />

installazioni di Mario Merz, Joseph Kosuth, Marina AbramoviÙ<br />

e Maurizio Mochetti ai Fori Imperiali, alle proiezioni multimediali<br />

di Jenny Holzer a Castel Sant’Angelo, di Fabrizio Crisafulli a<br />

Ponte Milvio e di Livia Cannella al Campidoglio. «Estate Romana»,<br />

«Notte Bianca», «Giganti» e «Luci di Pietra» costituiscono le<br />

diverse manifestazioni che a Roma legano durata e impermanenza,<br />

memoria ed evento, passato e presente.<br />

La ricerca progettuale si è svolta in due fasi distinte. Una prima<br />

è stata finalizzata alla ridefinizione del sistema degli accessi e dei<br />

percorsi museali. È stata individuata una nuova sequenza spaziotemporale<br />

in grado di mettere in relazione tra loro la dotazione di<br />

nuovi servizi, gli accessi all’area propriamente museale, le diverse<br />

strutture di documentazione e di informazione, l’asse del Frigidarium,<br />

l’Asse dell’acqua costituito dalla successione Calidarium, Tepidarium<br />

e Natatio, le strutture ipogee, la fruizione del parco e, in uscita, le<br />

strutture del bookshop e del merchandising.<br />

Questo nuovo percorso espositivo esprime una mediazione tra la<br />

volontà di descrivere le funzionalità preesistenti dell’area con le esigenze<br />

di una loro riconfigurazione in chiave museale, comprendendo<br />

anche quegli spazi, come per esempio il Mitreo e i sotterranei,<br />

che erano concepiti in origine come strutture del tutto separate dal<br />

complesso termale. Il livello underground delle Terme con i percorsi<br />

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