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Unità di ricerca<br />
di Milano<br />
Archeologia/Archeologie: identità<br />
e rappresentazioni museografiche<br />
lUca Basso PeressUt<br />
168<br />
... Già, nelle memorie, un passato fittizio occupa il luogo dell’altro, di cui<br />
nulla sapevamo con certezza... neppure se fosse falso. Sono state riformate<br />
la numismatica, la farmacologia e l’archeologia. Suppongo che la biologia<br />
e le matematiche attendano anch’esse il proprio avatar... Una sparsa<br />
dinastia di solitari ha cambiato la faccia del mondo. I lavori continuano.<br />
Jorge Luis Borges, Tlön, Uqbar, Orbis Tertius, 1940<br />
Il termine Patrimonio è da tempo declinato con aggettivazioni (architettonico,<br />
industriale, immateriale...) che ne articolano e approfondiscono<br />
la tradizionale definizione di «bene ereditario originario».<br />
Questa condizione si riflette in una crescente attitudine alla «materializzazione<br />
della memoria» (Nora, 1989), cioè la ricerca, nella<br />
fisicità di paesaggi, ambienti e manufatti, di memorie ed espressioni<br />
identitarie contrastanti lo spaesamento indotto dalle dinamiche<br />
dei processi di globalizzazione, per trovare nel passato e nella sua<br />
rappresentazione un più stabile senso di appartenenza a luoghi, comunità<br />
o gruppi sociali (Kane, 2003). In tal senso l’archeologia (le<br />
collezioni, i musei, i siti) è stata ed è tuttora un fattore importante<br />
nella creazione di identità, anche se in questo caso non immediatamente<br />
legate ai luoghi in cui i reperti sono stati scoperti o ad antichi<br />
insediamenti riportati alla luce, ma riferite a una estensione temporale<br />
e geografica che, intersecando ad ampio raggio differenti regioni,<br />
culture e vicende, attiva una pluralità di appartenenze, più idealmente<br />
motivate che fisicamente radicate.<br />
In verità, la critica che gli studi di storia sociale muovono all’archeologia,<br />
è che essa ha contribuito, e contribuisce, alla formazione di<br />
memorie nazionali o regionali, producendo «miti storici» che fissano<br />
una identità basata sul determinismo di cultura e civiltà, ancestralità<br />
e autenticità di comunità originarie, spesso «immaginate» (Anderson,<br />
1983), oppure su «etno-nazionalismi e concetti romantici di<br />
attaccamento a un luogo» (Ashworth, Graham, Tunbridge, 2007,<br />
p. 4). Così facendo vengono disposte inclusioni ed esclusioni, attraverso<br />
confini e barriere fisiche e mentali, che nella teorizzazione