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imp. Arch. Stato ok - Archivio di Stato di Palermo

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aragonesi, sotto gli Austriaci la Cappella conobbe un periodo <strong>di</strong> decadenza,<br />

che durò quasi due secoli, fino a quando, cioè, Filippo II, con decreto del<br />

1586, non ebbe dato inizio alla riorganizzazione del clero, regolamentandone<br />

il numero, la nomina, le promozioni e le ren<strong>di</strong>te. L’esempio fu seguito dai<br />

successori Filippo III (1612), Filippo IV (1639), Vittorio Amedeo (1714). “E<br />

d’allora ad oggi sino all’amato Sovrano felicemente regnante la Real Cappella<br />

non è venuta meno all’antico splendore. Il Regio Clero Palatino, infatti, nel<br />

suo attuale or<strong>di</strong>namento in rapporto al numero, alla <strong>di</strong>gnità e agli uffici riproduce<br />

e riafferma ... le antichissime <strong>di</strong>sposizioni e i sovrani provve<strong>di</strong>menti<br />

<strong>di</strong> Re Ruggero fondatore e dei suoi imme<strong>di</strong>ati successori”. Ad esempio, la<br />

qualifica <strong>di</strong> Ciantro si trova già al tempo <strong>di</strong> Guglielmo I (1154-1166), mentre<br />

l’istituzione dei Canonici in numero <strong>di</strong> 12 risale a un decreto <strong>di</strong> Carlo d’Angiò<br />

del 1274. In<strong>di</strong>cazioni precise sul numero dei Beneficiali si hanno non prima<br />

del 1612, anno nel quale Filippo III porta a otto il numero dei Corodati e a<br />

sei quello dei Diaconi. In un documento del 1587 si fa menzione <strong>di</strong> un<br />

Cerimoniere; <strong>di</strong>vengono due in occasione della riorganizzazione del personale<br />

ecclesiastico della Cappella attuata a seguito <strong>di</strong> sovrane <strong>di</strong>sposizioni nel<br />

1714. Nello stesso anno vengono istituiti due sacristi, l’uno col titolo <strong>di</strong> “maggiore”<br />

e l’altro col titolo <strong>di</strong> “aiutante” (<strong>di</strong>venuti successivamente Prefetto <strong>di</strong><br />

Sacristia e Prefetto <strong>di</strong> Chiesa). Con Reale Dispaccio del 2 novembre 1807<br />

Fer<strong>di</strong>nando III istituì un corpo <strong>di</strong>stinto <strong>di</strong> venti Chierici; nello stesso documento<br />

si fa riferimento all’esistenza <strong>di</strong> una scuola nella Cappella, che “doveva<br />

servire pe’ chierici <strong>di</strong>stinti, che non avessero compiuto il corso delle umane<br />

lettere. In seguito essa servì pe’ chierici secondari...” 10 .<br />

Per quel che riguarda la gestione del personale della Cappella, si legge<br />

ancora nella citata Nota illustrativa: “Al governo temporale del R. Clero<br />

Palatino presiede il R. Delegato in sostituzione del Cappellano Maggiore. La<br />

sua nomina è regolata dal Concordato concluso nel 1886 tra i due Ministeri<br />

della Real Casa e quello dei Culti. In tale Concordato all’art. 1 è detto: Restano<br />

intatte ed <strong>imp</strong>regiu<strong>di</strong>cate le prerogative e i <strong>di</strong>ritti della Real Corona concernenti<br />

l’istituzione della Cappellania Maggiore <strong>di</strong> Napoli e <strong>di</strong> Sicilia, e la relativa giuris<strong>di</strong>zione.<br />

La provvista del titolare delle medesime o del Delegato spetterà al<br />

Signor Ministro Guardasigilli ... previo accordo col Ministero della Real Casa” 11 .<br />

Non mancano in<strong>di</strong>cazioni relative al patrimonio della Real Cappella, la<br />

cui ricostruzione (dopo una fase <strong>di</strong> decadenza) si deve a Filippo II <strong>di</strong> Spagna,<br />

su suggerimento, sembra, del viceré Marco Antonio Colonna, il quale avrebbe<br />

proposto <strong>di</strong> far uso “<strong>di</strong> spogli e frutti <strong>di</strong> chiese vacanti”. Nel 1586 viene così<br />

costituita una ren<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> scu<strong>di</strong> 3500 a favore della Cappella, ren<strong>di</strong>ta successivamente<br />

accresciuta da Filippo III, Filippo IV e Vittorio Amedeo.<br />

Originariamente pagata dall’Economato Generale dei Benefici Vacanti, tale<br />

10 La costituzione <strong>di</strong> un corpo <strong>di</strong> chierici secondari in numero <strong>di</strong> 13 (10 or<strong>di</strong>nari retribuiti e 3 soprannumerari)<br />

è regolata da <strong>di</strong>sposizioni del novembre 1807 e del gennaio 1842.<br />

11 Si veda anche un documento del 30 gennaio 1876 (Inventario, n. 189).<br />

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