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imp. Arch. Stato ok - Archivio di Stato di Palermo

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L’ARCHIVIO DELLA CAPPELLA PALATINA DI PALERMO.<br />

L’inventario che qui si presenta si riferisce a un nucleo <strong>di</strong> documentazione<br />

pervenuto, non or<strong>di</strong>nato, all’<strong>Arch</strong>ivio <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong> negli anni<br />

’70 del Novecento 1 . I 211 pezzi descritti nelle pagine seguenti non costituiscono<br />

un fondo completo e unitario; fanno parte, con molta probabilità, del<br />

più corposo archivio conservato presso la Cappella Palatina e, come quello,<br />

sono testimonianza delle attività temporali e spirituali dell’Ente 2 . La documentazione<br />

copre un arco <strong>di</strong> tempo che va dal XVII secolo ai primi del<br />

Novecento. La maggior parte consta <strong>di</strong> carte sciolte, per lo più <strong>di</strong> epoca recente,<br />

ma è presente anche un certo numero <strong>di</strong> volumi rilegati; pochi, invece,<br />

i registri. Hanno con<strong>di</strong>zionato il lavoro e le scelte compiute in fase <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>namento<br />

la quasi totale mancanza <strong>di</strong> serie omogenee riconoscibili o <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>cazioni che rimandassero con certezza a una collocazione originaria, nonché<br />

il cattivo stato <strong>di</strong> conservazione <strong>di</strong> molti volumi: in <strong>di</strong>versi casi, dei carpettoni<br />

originari erano rimaste solo le copertine, mentre alcuni atti sono poco<br />

o per nulla leggibili, perché danneggiati dall’umi<strong>di</strong>tà e, in parte, compattati.<br />

Benché, in generale, il criterio fondamentale sia stato quello cronologico, si<br />

è tenuto conto anche della tipologia e del contenuto della documentazione,<br />

in particolare laddove, in presenza delle non frequenti intitolazioni e numerazioni<br />

originarie, si è creduto <strong>di</strong> riconoscere una volontà or<strong>di</strong>natrice. Ci si<br />

riferisce, a questo proposito, alle annotazioni sulle copertine e alle etichette,<br />

dalle più antiche (pendenti, <strong>di</strong> cartone o <strong>di</strong> metallo) a quelle più recenti, <strong>di</strong> tipo<br />

adesivo. Si sono pertanto costituiti quattro raggruppamenti: Documenti<br />

<strong>di</strong> cancelleria 1818-1846, Documenti <strong>di</strong> cancelleria 1846-1879, Secoli XVII-<br />

XIX, Calascibetta 1800-1829. Al fondo è stata comunque attribuita una unica<br />

numerazione progressiva, da 1 a 211.<br />

I primi 77 pezzi, <strong>di</strong> piccola <strong>di</strong>mensione, raccolti sotto il nome <strong>di</strong><br />

Documenti <strong>di</strong> Cancelleria 1818-1846, oltre ad essere omogenei nella veste este-<br />

1 Nella Guida Generale degli <strong>Arch</strong>ivi <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> Italiani (III, Roma 1986, voce <strong>Arch</strong>ivio <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Palermo</strong>, p. 342), il fondo è inserito con la denominazione “Delegazione della Cappella Palatina”.<br />

2 V. MAZZOLA, L’archivio della Cappella <strong>di</strong> San Pietro nel Real Palazzo <strong>di</strong> <strong>Palermo</strong>, in <strong>Arch</strong>ivio Storico<br />

Siciliano, s. IV, XVII-XVIII (1991-1992), pp. 59-87. Oltre all’affinità esteriore nonché contenutistica<br />

delle carte, una ulteriore conferma dell’appartenenza della documentazione al fondo conservato presso<br />

la Cappella Palatina è rappresentata dalla presenza, all’interno della busta n. 109, dell’In<strong>di</strong>ce dei<br />

“Documenti della Capella Palatina”, tomo 69 (dal 1841 al 1850) e tomo 71 (dal 1848 al 1859), volumi<br />

facenti parte dell’archivio tuttora in possesso della Cappella (cfr. L’archivio, cit., p. 70).<br />

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