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Le orchidee spontanee del piacentino - Osservatorio Trebbia

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NIGRITELLA RHELLICANI TEPPNER & KLEIN 1990<br />

Nigritella nigra (L.) Rchb. F. P.P.<br />

Dedicato a Johannes Müller, detto<br />

Rhellicanus, naturalista svizzero<br />

Pianta<br />

Da 8 a 25 cm. Fusto rigoglioso e angoloso<br />

verso l’alto, con angolature<br />

a volte spruzzate di rosso.<br />

Fioritura<br />

Fine Giugno, Luglio.<br />

Foglie<br />

Da 7 a 11, per lo più raggruppate<br />

alla base, molto strette, graminiformi;<br />

foglie caulinari sessili, bratteiformi,<br />

con bordi spesso arrossati.<br />

Infiorescenza<br />

Compatta, conica, allungata. Brattee lesiniformi, verdi, lavate di porpora sul<br />

bordo.<br />

Fiori<br />

Allogami, bruno-scuri, con gli apici <strong>del</strong>le divisioni fi orali quasi neri e odoranti<br />

di vaniglia. Sepali lunghi da 5 a 7.5 mm, lanceolati, acuti, <strong>del</strong>la stessa lunghezza<br />

dei petali; petali larghi circa la metà degli esterni. Labello cuoriforme.<br />

Sperone corto, sacciforme. Ovario non ritorto. 2n=40<br />

Bordo <strong>del</strong>la brattea<br />

visto al microscopio ottico<br />

Status<br />

A causa <strong>del</strong>l’abbandono dei pascoli<br />

questa specie, di piccole dimensioni,<br />

risente negativamente <strong>del</strong>la competizione<br />

con le erbe di maggiore statura;<br />

pertanto è in via di progressiva rarefazione.<br />

Questa situazione si è pericolosamente<br />

aggravata negli ultimi anni,<br />

tanto da ridurre la presenza di questa<br />

specie sul territorio <strong>piacentino</strong> a<br />

poche decine di esemplari. Migliore,<br />

anche se di poco, è la situazione nel<br />

confi nante territorio pavese, dove,<br />

vicino a Cima Colletta, vengono effettuati<br />

degli sfalci periodici.<br />

Diffusione<br />

Artico-alpina. In Italia: Alpi e Appennino<br />

genovese, pavese, alessandrino,<br />

<strong>piacentino</strong>.<br />

Ambiente<br />

Praterie di vetta dai 1400 m in su;<br />

terreni calcarei, ma anche in altri tipi<br />

di substrato.<br />

G F M A M G L A S O N D<br />

Note<br />

Non essendo i fi ori resupinati, questi si<br />

presentano capovolti; trovandosi le masse<br />

polliniche nella parte bassa rispetto<br />

allo stimma, l’autoimpollinazione sembra<br />

non possa aver luogo. <strong>Le</strong> prime brattee<br />

osservate al microscopio, forniscono<br />

attraverso la denticolatura <strong>del</strong> bordo<br />

importanti elementi diagnostici. Riguardo<br />

all’eventuale presenza di N. corneliana<br />

(Beauverd) Gölz & Reinhard, di cui avevo<br />

menzionato il ritrovamento (1989) di<br />

alcuni esemplari nel quadrante 1322-2,<br />

nonostante accurate osservazioni negli<br />

anni successivi, tali esemplari non sono<br />

più stati trovati. La presenza di questa<br />

specie sul nostro Appennino rappresenta<br />

un fatto importante in quanto segna il suo<br />

limite meridionale.<br />

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