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Le orchidee spontanee del piacentino - Osservatorio Trebbia

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NEOTTIA NIDUS-AVIS (L.) L.C.M. RICHARD 1817<br />

Ophrys nidus-avis L.<br />

La denominazione specifi ca nidus-avis<br />

che signifi ca “nido d’uccello” conferma il<br />

signifi cato <strong>del</strong> nome generico Neottia.<br />

Pianta<br />

Da 15 a 40 cm. Fusto robusto, eretto,<br />

di colore bruno-giallastro.<br />

Fioritura<br />

Fine Aprile inizio Luglio.<br />

Foglie<br />

Assenti, sostituite da guaine che abbracciano il fusto. Brattee membranacee<br />

lesiformi, 2 o 3 cm le inferiori, molto più brevi le superiori.<br />

Infiorescenza<br />

Ha spiga densa, ad eccezione dei fi ori (2 o 3) più in basso a volte distanziati.<br />

Fiori<br />

Color miele, <strong>del</strong> quale emanano anche il profumo. Sepali e petali lunghi<br />

da 4 a 6 mm, ovali-ellittici, ottusi, riuniti a cappuccio sopra il ginostemio.<br />

Labello lungo da 9 a 12 mm, bilobato, lobi talvolta con margine fi nemente<br />

denticolato. Alla base <strong>del</strong> labello è presente una piccola cavità dove si trova<br />

il nettare. Ovario peduncolato. Sperone assente. 2n=36<br />

Status<br />

L’unico grave problema per<br />

questa pianta è rappresentato<br />

dal rapido diffondersi<br />

<strong>del</strong>l’edera (Edera elix) la quale<br />

tappezza completamente il<br />

terreno, rendendo impossibile<br />

la sopravvivenza di tutte<br />

le piante erbacee.<br />

Diffusione<br />

Euro-asiatica. In Italia: in tutto il territorio.<br />

In provincia: dai 300 a 1500<br />

m s.l.m.<br />

Ambiente<br />

Boschi di latifoglie e impianti di conifere;<br />

luoghi ombrosi e freschi su terreno<br />

calcareo.<br />

G F M A M G L A S O N D<br />

Note<br />

L’impollinazione entomofi la avviene in<br />

modo abbastanza complicato. Appena<br />

i fi ori sono dischiusi, il rostello emette<br />

al minimo contatto una piccola quantità<br />

di sostanza vischiosa, che si attacca ai<br />

pollini e al capo <strong>del</strong>l’insetto vettore. Nel<br />

giro di pochi giorni il rostello perde la<br />

capacità di emettere tale sostanza. Se<br />

nel frattempo il fi ore non è ancora stato<br />

impollinato, il polline pulverulento cade<br />

sullo stimma e si avrà così l’autoimpollinazione.<br />

In certi casi il ciclo vitale completo<br />

di questa pianta può avvenire completamente<br />

sotto terra.<br />

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