Le orchidee spontanee del piacentino - Osservatorio Trebbia
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CEPHALANTHERA DAMASONIUM (MILLER) DRUCE 1906<br />
Cephalanthera pallens (S.B. Jundzill) L.C.M. Rich.<br />
Il nome specifi co damasonium è parola<br />
latina e signifi ca “Alisma”, ad indicare la<br />
somiglianza <strong>del</strong>le foglie di questa specie<br />
con quelle di una pianta acquatica:<br />
l’Alisma plantago-aquatica.<br />
Pianta<br />
Fusto glabro, alto tra i 10 e i 60<br />
cm.<br />
Fioritura<br />
Da Maggio ai primi di Luglio.<br />
Foglie<br />
Da 2 a 5 lunghe da 4 a 8 cm, larghe da 1.5 a 3.5 cm, ovali, ellittiche, con<br />
apice acuto o anche lanceolate; quelle basali ridotte a guaine che abbracciano<br />
il fusto, quelle di maggiore dimensione poste nella parte centrale <strong>del</strong><br />
fusto e decrescenti di dimensione verso l’alto fi no a diventare bratteiformi.<br />
Infiorescenza<br />
Lassa e povera (da 2 a 12 fi ori). Brattee: quelle più in basso sono <strong>del</strong> tutto<br />
simili a una foglia lunghe 5 cm; le superiori, lineare-lanceolate, decrescenti<br />
e più lunghe degli ovari.<br />
Fiori<br />
Lunghi da 11 a 20 mm, larghi da 5 a 9. Da bianco-avorio a bianco-giallastro,<br />
rivolti verso l’alto, quasi chiusi, raramente aperti. Sepali di forma oblungolanceolata<br />
e un po’ più lunghi dei petali. Labello lungo da 11 a 14 mm, non<br />
speronato, di colore giallo. Ipochilo carenato biancastro concavo; epichilo<br />
più largo che lungo, provvisto internamente di 3-5 creste parallele, gialloarancione,<br />
ondulato ai margini con apice rifl esso. Ovario glabro, resupinato.<br />
2n=36<br />
Status<br />
L’apparato radicale non rappresenta fonte di cibo per i cinghiali perciò non<br />
viene danneggiato. Tuttavia le radure dove questa pianta per lo più vive<br />
sono sempre più spesso infestate da rovi e da arbusti vari, con conseguente<br />
riduzione dei suoi spazi vitali.<br />
Diffusione<br />
Euro-mediterranea. In Italia: su tutto il<br />
territorio. In provincia: dai 200 ai 1500<br />
m s.l.m.<br />
Ambiente<br />
Su suolo preferibilmente calcareo, in<br />
boschi freschi, spesso ai margini <strong>del</strong><br />
bosco, nei prati abbandonati.<br />
G F M A M G L A S O N D<br />
Note<br />
Mentre nel bosco la specie si trova quasi<br />
sempre con esemplari singoli e prevalentemente<br />
di modeste proporzioni, nelle<br />
radure e nei margini non è raro trovarla<br />
in gruppi di 3-5 fi no a l0 steli generati<br />
da un unico apparto radicale. È appunto<br />
in questo ambiente che si trovano anche<br />
gli esemplari più vigorosi e alti. In questa<br />
specie è molto frequente l’autoimpollinazione.<br />
Molti fi ori non si aprono mai.<br />
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