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Le orchidee spontanee del piacentino - Osservatorio Trebbia

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EPIPACTIS LEPTOCHILA subsp. NEGLECTA<br />

H. KÜMPEL 1982<br />

Epipactis neglecta (H. Kümpel) H. Kümpel<br />

Pianta Fioritura<br />

Verde chiaro, singola o prevalen- Metà Luglio, metà Agosto<br />

temente cespitosa, con cespi che<br />

possono superare i 10 steli. Fusto<br />

robusto, fi nemente pubescente verso<br />

l’alto, peluria che conferisce al<br />

fusto, all’altezza <strong>del</strong>l’infi orescenza,<br />

una colorazione ± biancastra. Alto<br />

tra i 20/60 cm.<br />

Foglie<br />

Da 3 - 4 a 5-6, verdi-giallastre da giovani, tendenzialmente più scure, man<br />

mano che la pianta invecchia. Poste a 8/10 cm dal suolo; irregolarmente<br />

spiralate; ovali e piane le prime, presentano un’attaccatura biancastra lunga<br />

anche 8/10 mm (caratteristica questa presente anche in altre specie <strong>del</strong><br />

genere); ovale-lanceolate, leggermente ricurve verso il basso le mediane;<br />

lanceolate, bratteiformi, pendenti le superiori.<br />

Infiorescenza<br />

± lassa, alta da 10 a 25 cm, con 8/10 o 20/25 fi ori, posti unilateralmente,<br />

tuttavia quando la luce è particolarmente carente, tendono a girarsi verso<br />

il lato più illuminato. Brattee lunghe da 4 a 8 cm, larghe da 0.8 a 2.5 cm<br />

le prime, lanceolate-pendenti; decrescenti verso l’alto, ma mai più corte<br />

<strong>del</strong>l’ovario.<br />

Fiori<br />

Sempre allogami, ± penduli, quasi sempre ben aperti, verde chiaro esternamente,<br />

da verde-biancastro a giallastro internamente; sepali lanceolati,<br />

acuminati, carenati, glabri, lunghi da 15 a19 mm, larghi 6.5 mm; petali lanceolati,<br />

con punte che tendono a voltarsi leggermente verso l’esterno, lunghi<br />

da 10.5 a 11.5 mm, larghi da 5.8 a 6.5 mm; ipochilo con coppa nettarifera,<br />

internamente marroncino o rossastro, lungo 5.5 mm, largo 5.5 mm; epichilo<br />

con una gibbosità piuttosto marcata nella parte centrale a forma cordata,<br />

divisa in due alla base; lungo da 5.2 a 6 mm, largo da 4.8 a 5.2 mm. Dopo<br />

che il fi ore si è completamente aperto, l’epichilo può subire (quasi sempre)<br />

un ripiegamento all’indietro, fi no a toccare la coppetta <strong>del</strong>l’ipochilo. Questo<br />

ripiegamento può avvenire in modo ± irregolare. La strozzatura tra ipochilo ed<br />

epichilo è piuttosto regolare, parallela, larga un po’ più di 1 mm. Antera non<br />

peduncolata, larga, giallastra; clinandrio ben sviluppato; polline in masse ben<br />

agglutinate; rostello munito di viscidio effi cace (sempre); ovario fusiforme,<br />

munito di pedicello arcuato, verde anche alla base.<br />

Diffusione<br />

Areale in fase di determinazione. In Italia<br />

è stata fi nora trovata in provincia di Brescia,<br />

in Trentino, in provincia di Pistoia. In<br />

provincia è presente in tre stazioni.<br />

Ambiente<br />

Faggeta ± umida.<br />

G F M A M G L A S O N D<br />

Note<br />

La storia nomenclaturale di questa entità<br />

è piuttosto complessa. Essa infatti è stata<br />

defi nita in vari modi: E. leptochila (Godfery)<br />

Godfery, E. l. subsp neglecta H. Kümpel,<br />

E. neglecta (H. Kümpel) H. Kümpel, E.<br />

l. var. neglecta (H. Kümpel) A. Gevaudan,<br />

E. futakii Mered’a fi l. & Potucek. Nell’esposizione<br />

di questa specie ho scelto,<br />

provvisoriamente, l’epiteto che va per la<br />

maggiore, anche se penso che nessuna di<br />

queste defi nizioni sia soddisfacente per i<br />

popolamenti che osservo ormai dal 1987.<br />

Stazioni con caratteristiche simili ai ritrovamenti<br />

piacentini sono state segnalate<br />

in varie parti <strong>del</strong> Nord Italia: nell’Appennino<br />

pistoiese al confi ne con la provincia<br />

di Modena, nelle Prealpi bresciane e in<br />

Trentino. Confrontando direttamente<br />

i nostri esemplari con quelli <strong>del</strong> locus<br />

classicus in Turingia, si può notare che,<br />

tra i popolamenti di E. leptochila subsp.<br />

neglecta tedeschi (anche nelle forme più<br />

variabili), vi è sempre un netto legame con<br />

E. leptochila, legami che non esistono tra<br />

i nostri esemplari e la stessa E. leptochila.<br />

Personalmente penso che i presupposti<br />

per dare una collocazione più esatta ai<br />

popolamenti italiani vadano ricercati più<br />

nella complessità di E. helleborine che non<br />

altrove. Da diversi anni sto lavorando in<br />

questo senso; sui risultati rimando ad un<br />

intervento più diretto prossimamente.<br />

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