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Le orchidee spontanee del piacentino - Osservatorio Trebbia

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OPHRYS FUSCA LINK 1800<br />

Fusca deriva dal latino fuscus e signifi ca<br />

“scura”: il termine si riferisce alla<br />

colorazione <strong>del</strong> labello.<br />

Pianta<br />

Da 8-20 (25) cm. Fusto esile e<br />

fl essuoso.<br />

Fioritura<br />

Maggio, inizio Giugno.<br />

Foglie<br />

Da 3 a 4, verde chiaro con sfumature glauche, lunghe da 3 a 6 cm, le basali<br />

riunite in rosetta, oblungo-lanceolate, ottuse, sormontate da una o due<br />

foglie, lanceolato-acute, avvolgenti il fusto.<br />

Infiorescenza<br />

Lassa o addensata, formata da 2 a 10 fi ori. Brattee larghe, piegate a doccia,<br />

con apice ottuso, più lungo <strong>del</strong>l’ovario.<br />

Fiori<br />

Sepali lunghi da 10 a 13 mm, larghi da 5 a 6.5 mm, verde-giallastri, ovali,<br />

con apice ottuso, concavi, con margine revoluto, patenti i laterali; curvo<br />

nettamente in avanti il mediano, con apice arrotondato. Petali lunghi da 7 a<br />

8 mm, larghi da 1 a 2.5 mm, di colore verde-giallastro o giallo brunastro,<br />

spesso ondulati ai margini, con apice tronco od ottuso. Labello lungo da 10<br />

a 14 mm, largo da 9 a 11 mm, vellutato, di colore bruno porporino scuro,<br />

con specchio grigio o azzurro, con zone più scure; margini revoluti e bordati<br />

di giallo; trilobo, con lobi laterali indistinti o più o meno incisi; lobo mediano<br />

più lungo, diviso a sua volta (non sempre) in due lobuli. Cavità stigmatica<br />

ampia, ginostemio coperto dal tepalo mediano connettivo, con rostro corto<br />

ad apice ottuso. 2n=36<br />

Status<br />

Pianta di statura assai bassa. La stragrande maggioranza degli esemplari non<br />

supera i 15 cm; questa sua caratteristica la rende molto vulnerabile nei confronti<br />

di erbe che, non essendo più tagliate dall’uomo o pascolate da animali,<br />

anno dopo anno, creano una sorta di materasso inestricabile. Non a caso le<br />

zone dove questa specie è più abbondante si trovano nei quadranti 1124-4<br />

e 1224-2: in quest’area vi pascola saltuariamente un gregge di ovini.<br />

Diffusione<br />

Steno-mediterranea. In Italia: in tutte<br />

le regioni a sud <strong>del</strong>l’Emilia-Romagna,<br />

limite settentrionale <strong>del</strong>la specie. In<br />

provincia: in tutte le maggiori valli fi no<br />

ai 600 m s.l.m.<br />

Ambiente<br />

Pascoli più o meno aridi e sassosi, su<br />

suolo basico o argille scagliose.<br />

G F M A M G L A S O N D<br />

Note<br />

Questa specie è stata trovata per la prima<br />

volta in provincia nel 1985 nel quadrante<br />

1122-2, vicino alla località Termine Grosso.<br />

Negli anni a seguire, i ritrovamenti<br />

sono avvenuti un po’ ovunque nella fascia<br />

collinare che va dai 350 ai 600 m s.l.m.<br />

I popolamenti più consistenti si trovano<br />

nella parte est <strong>del</strong>la provincia.<br />

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