Le orchidee spontanee del piacentino - Osservatorio Trebbia
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OPHRYS BENACENSIS (REISIGL)<br />
O. & E. DANESCH & EHREND 1972<br />
Ophrys bertolonii Moretti<br />
Benacensis deriva da Benacus: Lago di Garda.<br />
Pianta<br />
Da 8-10 a 35 cm. Fusto robusto in<br />
basso, fl essuoso verso l’alto.<br />
Fioritura<br />
Da metà Aprile a Giugno.<br />
Foglie<br />
Lunghe da 3 a 12 cm, larghe da 0.7 a 2.5 cm; da 6 a 12 inferiori, riunite in<br />
rosetta, piuttosto piccole e lanceolate; le cauline abbraccianti il fusto.<br />
Infiorescenza<br />
Con 3-8 fi ori molto distanziati. Brattee più lunghe e uguali all’ovario.<br />
Fiori<br />
Grandi e vistosi. Sepali lunghi da 10 a 18 mm, larghi da 4 a 8 mm, oblunghi<br />
o oblungo-ovati, di colore variabile da rosa a rosso più o meno carico o<br />
bianco con venature verdi; petali lunghi da 8 a 13 mm, larghi da 2.5 a 4<br />
mm, lanceolato-lineari, un po’ auricolati alla base con bordo leggermente<br />
ondulato di colorazione più marcata rispetto ai sepali. Labello lungo da 14<br />
a 20 mm, a forma di sella, intero o leggermente trilobo, di colore marroneporporino<br />
scuro, ricoperto da folta peluria; specchio di forma piuttosto<br />
variabile, posto nella metà distale di colore bluastro, lucido. Munito alla base<br />
di due piccole protuberanze e di un’appendice ben sviluppata rivolta in su e<br />
posta in una smarginatura <strong>del</strong> bordo, all’apice. Cavità stigmatica arrotondata<br />
più larga che alta con due ocelli basali nerastri, brillanti. Ginostemio lungo,<br />
acuto; connettivo munito di rostro. 2n=36<br />
Status<br />
La specie, pur mantenendo ancora una discreta<br />
presenza, è in calo, a causa <strong>del</strong>la riduzione degli<br />
ambienti vitali.<br />
Diffusione<br />
Subendemica. In Italia: in tutte le regioni<br />
<strong>del</strong> nord, esclusa la Valle d’Aosta. In<br />
provincia: nella bassa, lungo i greti stabilizzati<br />
dei fi umi e dei torrenti; in collina,<br />
poco oltre i 600 m s.l.m.<br />
Ambiente<br />
Praterie, prati incolti, pascoli sassosi, su<br />
suoli calcarei.<br />
G F M A M G L A S O N D<br />
Note<br />
Entità più conosciuta col nome di O.<br />
bertolonii, in realtà questa specie è presente<br />
nel centro-sud Italia: si differenzia<br />
da O. benacensis principalmente per<br />
avere il labello piegato a sella e per la<br />
cavità stigmatica che anziché essere<br />
arrotondata è quadrangolare, più alta<br />
che larga. I popolamenti <strong>del</strong> territorio<br />
<strong>piacentino</strong> devono ritenersi una forma di<br />
passaggio tra le due specie: pur essendo<br />
sicuramente più vicini ad O. benacensis,<br />
tuttavia, si deve rilevare che una buona<br />
percentuale di questi esemplari ha il<br />
labello piegato a sella, mentre un po’<br />
più raro è trovare esemplari con la cavità<br />
stigmatica rialzata.<br />
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