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Le orchidee spontanee del piacentino - Osservatorio Trebbia

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ORCHIS CORIOPHORA L. subsp. FRAGRANS<br />

(POLLINI) SUDRE 1890<br />

Orchis fragrans Pollini<br />

Etimologicamente il nome coriophora deriva dalle parole<br />

greche koris, cimice e phero, porto e signifi cherebbe<br />

portatrice di cimici; naturalmente con le cimici ha a che<br />

fare soltanto per quanto riguarda il profumo sgradevole<br />

che emanano i suoi fi ori. I fi ori <strong>del</strong>la sottospecie fragrans<br />

invece, emanano un intenso e gradevole profumo da cui<br />

trae origine il nome.<br />

Pianta<br />

Da 15 a 25 (35) cm. Fusto foglioso,<br />

cilindrico, leggermente scanalato<br />

in alto.<br />

Fioritura<br />

Maggio, Giugno.<br />

Foglie<br />

Da 3 a 5, lunghe da 4 a 8 cm, larghe da 0.4 a 1 cm le inferiori riunite in rosetta<br />

basale, lineare-lanceolate, carenate, da 2 a 3 le superiori fi nemente linearilanceolate,<br />

lunghe da 3 a 8 cm, bratteiformi, di colore verde-biancastro. <strong>Le</strong><br />

foglie basali, quando la pianta è in fi ore, sono quasi sempre già secche.<br />

Infiorescenza<br />

Densa, multifl ora, ovoide a inizio fi oritura, poi cilindrica. Brattee lanceolate,<br />

più lunghe generalmente <strong>del</strong>l’ovario.<br />

Fiori<br />

Verdognoli o purpurei. Piccoli, profumati. Sepali lunghi da 8 a 12 mm,<br />

petali lunghi da 6 a 9 mm, conniventi a formare un cappuccio allungato a<br />

forma di becco, di colore verdognolo purpureo. Labello trilobo, con lobo<br />

mediano lanceolato, più lungo e sottile dei laterali, ripiegato all’indietro,<br />

generalmente con colorazione più chiara centralmente, con punteggiature<br />

più marcatamente purpuree. Sperone conico, più corto <strong>del</strong>l’ovario, rivolto<br />

verso il basso. 2n=38<br />

Status<br />

Nella nostra provincia, questa pianta vive, salvo una piccola eccezione nel<br />

comune di Bettola, lungo i maggiori corsi d’acqua, sui greti stabilizzati. In<br />

questi luoghi, poco ospitali, vi è meno competizione, pertanto la specie<br />

mantiene, a grandi linee, la sua presenza. Tuttavia, alcuni anni fa, è stata<br />

distrutta quasi totalmente la stazione che rappresentava circa l’80% <strong>del</strong>la<br />

presenza provinciale. La distruzione è avvenuta a seguito <strong>del</strong>la costruzione<br />

di baracche per il ricovero di animali e <strong>del</strong> conseguente calpestio di questi.<br />

La stazione si trova nel comune di Gazzola, nel quadrante 1023-4, lungo il<br />

<strong>Trebbia</strong>, all’altezza di Rivalta.<br />

Diffusione<br />

Euro-mediterranea. In Italia: in tutto il<br />

territorio. In provincia: lungo il tratto pianeggiante<br />

dei maggiori corsi d’acqua.<br />

Ambiente<br />

Prati aridi e greti dei fi umi stabilizzati.<br />

G F M A M G L A S O N D<br />

Note<br />

Diversi autori trattano quest’entità col<br />

nome specifi co perché ritengono poco<br />

evidenti o molto variabili le caratteristiche<br />

tra specie e sottospecie. Personalmente<br />

ritengo che trattare questa pianta col<br />

termine sottospecifi co rispecchi meglio<br />

la situazione provinciale. La pianta è<br />

infatti piuttosto slanciata, ha, rispetto<br />

alla specie, meno foglie e più strette,<br />

quasi graminiformi. I fiori hanno una<br />

colorazione, sì variabile, ma mai troppo<br />

marcata e, soprattutto, profumano in<br />

modo gradevole.<br />

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