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Relazione - Comune di San Prisco

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Città <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Prisco</strong> pag. 26<br />

Sebbene alcune specie ma più in generale alcuni ecosistemi siano<br />

adattati al fuoco, l'azione dell'uomo ne ha mo<strong>di</strong>ficato nel tempo anche il<br />

grado <strong>di</strong> vulnerabilità, nonché introdotto <strong>di</strong>versi tempi <strong>di</strong> ritorno<br />

dell'incen<strong>di</strong>o nello stesso ambiente, trasformando la normale azione<br />

ecologica del fuoco in fonte <strong>di</strong> degrado. Nonostante la macchia<br />

me<strong>di</strong>terranea sia in grado <strong>di</strong> ricostituire la copertura vegetale in<br />

pochissimi anni, dopo il passaggio del fuoco la composizione della<br />

comunità vegetale sarà leggermente mo<strong>di</strong>ficata, a vantaggio delle<br />

specie meglio adattate, mentre il suolo impiegherà del tempo a<br />

recuperare ciò che è andato perduto nell'incen<strong>di</strong>o. Se, prima che la<br />

comunità vegetale abbia avuto il tempo <strong>di</strong> ricostituirsi completamente,<br />

si verifica nuovamente un incen<strong>di</strong>o, si creano i presupposti per<br />

innescare una serie <strong>di</strong> degradazione. D'altra parte quando l'incen<strong>di</strong>o<br />

interessa formazioni molto evolute, come ad esempio le leccete, il<br />

<strong>di</strong>sturbo che determina potrà essere compensato solo dopo anni <strong>di</strong> lenta<br />

ricostruzione della fitocenosi originaria.<br />

Un’opera <strong>di</strong> riforestazione non potrà avvenire previo il ripristino <strong>di</strong> un<br />

adeguato franco <strong>di</strong> esplorazione per le ra<strong>di</strong>ci con l’obiettivo <strong>di</strong> ricreare<br />

quelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita sufficienti alle componenti vegetali tipiche<br />

della zona.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o della flora spontanea attuale e potenziale nella fattispecie<br />

assume una notevole importanza perché ogni intervento <strong>di</strong> recupero<br />

ambientale non potrà non avvenire a mezzo <strong>di</strong> ricostruzione<br />

dell’elemento vegetale e deve, quin<strong>di</strong>, trovare riferimento in modelli<br />

della vegetazione reale e potenziale della porzione <strong>di</strong> territorio<br />

interessata, nel rispetto delle caratteristiche stazionali ed edafiche del<br />

sito, anche attraverso la realizzazione <strong>di</strong> sta<strong>di</strong> vegetazionali preparatori.<br />

Carta dell’uso del territorio ai fini agricoli e forestali

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