La Biodiversità del Terminillo - Lynx - Natura & Ambiente

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• c. Recinzioni Per preservare la zona umida derivante dal troppo pieno dal calpestio di bestiame domestico o da altri ungulati selvatici è opportuna una recinzione in legno (staccionata) dell’area umida. Tale recizione dovrà essere realizzata in legname locale, resistente e alta almeno 1,50 m. In alcuni casi, qualora il fontanile non sia utilizzato dal bestiame, è consigliabile apporre una recinzione attorno alla vasca, in modo da evidenziare che l’area è sottoposta a manutenzione e tutela. • d. Fasce di rispetto e creazione di microrifugi In previsione di una corretta ripresa dell’attività riproduttiva da parte della comunità di Anfibi, è utile ricordare che questi necessitano non solo di un habitat acquatico (nel quale svolgono la fase trofica e riproduttiva) ma anche di un habitat terrestre dove adulti, giovani e metamorfosati possono trovare rifugio durante le fasi di prosciugamento degli invasi. Per aumentare l’idoneità della raccolta d’acqua per scopi riproduttivi è bene prevedere una fascia di rispetto intorno al bacino, intesa come una zona lasciata libera di evolvere in modo spontaneo o parzialmente gestita secondo criteri coerenti con la conservazione delle specie animali e degli habitat. Per gli anfibi si dovrebbe prevedere una zona larga almeno 20 metri (Scoccianti, 2001). Inoltre, qualora l’area ne sia sprovvista, è utile realizzare nelle immediate vicinanze della raccolta d’acqua un’opera che comprenda dei microrifugi per anfibi, ad es. cataste di legna, vecchie ceppaie estirpate, piccoli tratti di muretto a secco, di dimensioni minime 5 x 2 metri (altezza 1 metro). Il legno deve essere lasciato allo stato naturale e non deve essere stato precedentemente trattato. I rifugi devono essere esposti al sole, riparati dai venti ed elevati quanto basta perché non siano soggetti ad allagamento. 4) TEMPI E MODALITÀ DI PULIZIA DI FONTANILI E POZZI • a. Periodo per la pulizia La pulizia deve essere effettuata nei mesi autunnali (fine ottobre-novembre). Si ritiene comunque sempre opportuno verificare l’effettiva assenza di anfibi: nel caso siano ancora presenti stadi larvali o adulti la pulizia deve essere rimandata di qualche settimana. • b. Modalità di pulizia: - le operazioni devono avvenire manualmente e non con mezzi meccanici; - non è consentito l’utilizzo di sostanze chimiche erbicide, corrosive o tossiche (inclusi candeggina e acidi), ricordiamoci che tali sostanze sono nocive anche per il bestiame domestico; - solo la vegetazione in eccesso deve essere rimossa, è opportuno infatti lasciarne una parte che costituirà la base della ricrescita primaverile e il nascondiglio per gli esemplari che rimangono nella raccolta d’acqua; la rimozione non deve avvenire mediante raschiatura delle pareti; - si raccomanda di lasciare a lato dell’invaso il materiale asportato, in modo che eventuali individui, prelevati accidentalmente assieme alla vegetazione o al fango, possano uscire indenni e tornare nella zona umida. - è opportuno lasciare, durante le operazioni di pulizia, uno strato di almeno 10 cm di acqua sul fondo del fontanile; il rispetto di questa regola è fondamentale in quanto la mancanza d’acqua potrebbe lasciare all’asciutto le uova e/o le larve eventualmente presenti,condizionandone irreversibilmente la schiusa e lo sviluppo. 5) NORME DI BUON SENSO • a. È vietata l’introduzione di ittiofauna e di altre specie di animali acquatici Alcune specie esotiche di Invertebrati (Gamberi di fiume americano e turco), di Anfibi (Rana toro), nonché numerose specie autoctone ed esotiche di Pesci sono potenziali predatori e competitori per le risorse trofiche per gli Anfibi. La loro introduzione va evitata al fine di non arrecare disturbo alle popolazioni locali (SHI, 2007). • b. Si sconsiglia il lavaggio di stoviglie, biancheria, automezzi ed il risciacquo di utensili da lavoro che possono compromettere la qualità delle acque con seri danni al bestiame domestico ed agli Anfibi. Si sconsigliano fortemente tutte quelle attività che possono determinare lo sversamento di detersivi, olii, solventi, vernici, polveri e altre sostanze inquinanti che possono alterare l’habitat acquatico con conseguenze anche letali per il bestiame domestico e la fauna selvatica. 172 173 Fonte di Pacce, si trova nella Valle Avanzana, a lato un particolare costruttivo della rampa di risalita, per permettere agli Anfibi di uscire dal fontanile, anche con livelli idrici molto bassi.

Bibliografia - AA.V.V., Il paesaggio della Conca Reatina, Rieti 1995. - AA.VV., 1971. Il popolamento animale e vegetale dell’Appennino Centrale. Lavori Soc.It.Biogeogr., (n.s.), 2. - AA.VV., 1988. Terminillo Anno Zero. C.A.I. (Commissione Lazio Tutela Ambiente Montano, sottosezione Leonessa) - WWF (sezione Rieti). Ed.BIG, Rieti, Vol. 1 e 2. - AA.VV., 2004 a. Piano di Gestione dei Siti Natura 2000 ZPS “Monti Reatini” e due SIC inclusi (“Gruppo del Monte Terminillo” e “Vallone del Rio Fuggio”). Regione Lazio, Provincia di Rieti. Elaborato da Agriconsulting. - AA.VV., 2004 b. Piano di Gestione del SIC “Bosco di Vallonina”. Regione Lazio, Comune di Leonessa. Elaborato da Lynx Natura e Ambiente e Studio Verde. - AA.VV., 2005. PIANO DI GESTIONE DEI SITI NATURA 2000 ZPS IT6030043 Monti Lepini Centrali pSIC IT6030041 Monte Semprevisa e Pian della Faggeta DOCUMENTO DI SINTESI. Agenzia Regionale per i Parchi. - AA.VV., 2007. 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• c. Recinzioni<br />

Per preservare la zona umida derivante dal troppo pieno dal calpestio di bestiame domestico o da altri ungulati selvatici è opportuna una recinzione<br />

in legno (staccionata) <strong>del</strong>l’area umida. Tale recizione dovrà essere realizzata in legname locale, resistente e alta almeno 1,50 m.<br />

In alcuni casi, qualora il fontanile non sia utilizzato dal bestiame, è consigliabile apporre una recinzione attorno alla vasca, in modo da evidenziare<br />

che l’area è sottoposta a manutenzione e tutela.<br />

• d. Fasce di rispetto e creazione di microrifugi<br />

In previsione di una corretta ripresa <strong>del</strong>l’attività riproduttiva da parte <strong>del</strong>la comunità di Anfibi, è utile ricordare che questi necessitano non solo<br />

di un habitat acquatico (nel quale svolgono la fase trofica e riproduttiva) ma anche di un habitat terrestre dove adulti, giovani e metamorfosati<br />

possono trovare rifugio durante le fasi di prosciugamento degli invasi. Per aumentare l’idoneità <strong>del</strong>la raccolta d’acqua per scopi riproduttivi è<br />

bene prevedere una fascia di rispetto intorno al bacino, intesa come una zona lasciata libera di evolvere in modo spontaneo o parzialmente gestita<br />

secondo criteri coerenti con la conservazione <strong>del</strong>le specie animali e degli habitat. Per gli anfibi si dovrebbe prevedere una zona larga almeno 20<br />

metri (Scoccianti, 2001). Inoltre, qualora l’area ne sia sprovvista, è utile realizzare nelle immediate vicinanze <strong>del</strong>la raccolta d’acqua un’opera che<br />

comprenda dei microrifugi per anfibi, ad es. cataste di legna, vecchie ceppaie estirpate, piccoli tratti di muretto a secco, di dimensioni minime 5 x<br />

2 metri (altezza 1 metro). Il legno deve essere lasciato allo stato naturale e non deve essere stato precedentemente trattato. I rifugi devono essere<br />

esposti al sole, riparati dai venti ed elevati quanto basta perché non siano soggetti ad allagamento.<br />

4) TEMPI E MODALITÀ DI PULIZIA DI FONTANILI E POZZI<br />

• a. Periodo per la pulizia<br />

<strong>La</strong> pulizia deve essere effettuata nei mesi autunnali (fine ottobre-novembre). Si ritiene comunque sempre opportuno verificare l’effettiva assenza<br />

di anfibi: nel caso siano ancora presenti stadi larvali o adulti la pulizia deve essere rimandata di qualche settimana.<br />

• b. Modalità di pulizia:<br />

- le operazioni devono avvenire manualmente e non con mezzi meccanici;<br />

- non è consentito l’utilizzo di sostanze chimiche erbicide, corrosive o tossiche (inclusi candeggina e acidi), ricordiamoci che tali sostanze sono<br />

nocive anche per il bestiame domestico;<br />

- solo la vegetazione in eccesso deve essere rimossa, è opportuno infatti lasciarne una parte che costituirà la base <strong>del</strong>la ricrescita primaverile e il<br />

nascondiglio per gli esemplari che rimangono nella raccolta d’acqua; la rimozione non deve avvenire mediante raschiatura <strong>del</strong>le pareti;<br />

- si raccomanda di lasciare a lato <strong>del</strong>l’invaso il materiale asportato, in modo che eventuali individui, prelevati accidentalmente assieme alla vegetazione<br />

o al fango, possano uscire indenni e tornare nella zona umida.<br />

- è opportuno lasciare, durante le operazioni di pulizia, uno strato di almeno 10 cm di acqua sul fondo <strong>del</strong> fontanile; il rispetto di questa regola è<br />

fondamentale in quanto la mancanza d’acqua potrebbe lasciare all’asciutto le uova e/o le larve eventualmente presenti,condizionandone irreversibilmente<br />

la schiusa e lo sviluppo.<br />

5) NORME DI BUON SENSO<br />

• a. È vietata l’introduzione di ittiofauna e di altre specie di animali acquatici<br />

Alcune specie esotiche di Invertebrati (Gamberi di fiume americano e turco), di Anfibi (Rana toro), nonché numerose specie autoctone ed esotiche<br />

di Pesci sono potenziali predatori e competitori per le risorse trofiche per gli Anfibi. <strong>La</strong> loro introduzione va evitata al fine di non arrecare<br />

disturbo alle popolazioni locali (SHI, 2007).<br />

• b. Si sconsiglia il lavaggio di stoviglie, biancheria, automezzi ed il risciacquo di utensili da lavoro che possono compromettere la qualità <strong>del</strong>le<br />

acque con seri danni al bestiame domestico ed agli Anfibi. Si sconsigliano fortemente tutte quelle attività che possono determinare lo sversamento<br />

di detersivi, olii, solventi, vernici, polveri e altre sostanze inquinanti che possono alterare l’habitat acquatico con conseguenze anche letali per<br />

il bestiame domestico e la fauna selvatica.<br />

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Fonte di Pacce, si trova nella Valle Avanzana, a lato un<br />

particolare costruttivo <strong>del</strong>la rampa di risalita, per<br />

permettere agli Anfibi di uscire dal fontanile,<br />

anche con livelli idrici molto bassi.

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