La Biodiversità del Terminillo - Lynx - Natura & Ambiente
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Il fontanile, composto da 5 vasche in cemento e 1 vasca finale aggiunta, formata da una vasca da bagno casalinga (!), si trovava in uno stato di conservazione discreto. L’apporto d’acqua era molto abbondante ed era presente un cospicuo sversamento all’esterno. Un leggero dissesto del terreno a monte causava inoltre ingresso di terriccio e fango all’interno delle vasche. Questo itinerario può avere il suo inizio dal santuario francescano di Poggio Bustone, da dove una strada sterrata risale e attraversa la Valle Petrinara fino a giungere in un pianoro dove si trova il fontanile. Anche da qui vi sono ottimi panorami sia sulla pianura reatina che verso il Terminillo. FONTE COLLE CROCE TOSTONE 1022 m. (Comune di Poggio Bustone) 152 153 Il fontanile è composto da 3 vasche di cui la finale era completamente diruta. Buona la potenzialità per gli Anfibi. Per raggiungerlo si percorre la strada sterrata che sale su Monte Rosato fino a giungere ai Prati di San Giacomo. Da qui si osserva uno dei panorami più suggestivi sulla pianura reatina. Quest’area è anche frequentata come base di lancio per deltaplani e parapendio. FONTE DEL PRATO SANTO 1206 m. (Comune di Poggio Bustone)
La cultura della montagna di Giancarlo Cammerini Chi è stato il primo uomo a salire sul Terminillo, cima più alta dei Monti Reatini? La prima ascesa documentata risale al 1818, protagonista un botanico danese. Ma se pensiamo che la vetta del Gran Sasso – la più alpina di tutte le vette appenniniche – sia stata scalata nel 1573, è facile supporre che i prati erbosi di Terminilletto e poi le rocce di Sassetelli siano stati scalati molti anni o secoli prima. Forse a salire per primo è stato un uomo delle popolazioni sabine che, nel celebrare il rito della primavera sacra, offrendo sacrifici agli déi, ha pensato di violare la loro casa giungendo fino in cima. O forse è stato qualche uomo delle legioni romane, dopo aver disboscato i pendii boscosi, o qualche pellegrino medievale che nell’intento di trovare spiritualità, espiazione ha voluto toccare la vetta per sentirsi redento; o magari qualche viaggiatore rinascimentale desideroso di ammirare la bellezza del panorama nella sua massima ampiezza. A me piace credere che sia stato un semplice montanaro, di qualche epoca passata – non è importante quale – a valicare uno dei tanti passi che conducono alla vetta del Terminillo e che abbia avuto, per scelta o per destino, la volontà di salire fino in cima; e vista la consuetudine di questi uomini nel valicare i passi e attraversare valli, può anche darsi che non gli abbia dato nemmeno importanza. Del resto, quello che noi chiamiamo escursionismo, per loro era soltanto la vita quotidiana. In questa, come in altre pubblicazioni, con dovizia di particolari, si cerca di fare una descrizione delle valli e delle cime dei nostri monti, descrizioni che non sarebbero servite ai montanari di allora, perché la montagna era il loro luogo nativo, dove vivere e lavorare. 154 155 La scomparsa dei montanari ha portato via tremila anni di storia, ovvero da quando l’uomo inizio a valicare queste valli con greggi e mandrie.
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Il fontanile, composto da 5<br />
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una vasca da bagno casalinga<br />
(!), si trovava in uno stato di<br />
conservazione discreto. L’apporto<br />
d’acqua era molto abbondante<br />
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cospicuo sversamento all’esterno.<br />
Un leggero dissesto<br />
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Questo itinerario può avere il<br />
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fino a giungere in un pianoro<br />
dove si trova il fontanile.<br />
Anche da qui vi sono ottimi<br />
panorami sia sulla pianura reatina<br />
che verso il <strong>Terminillo</strong>.<br />
FONTE COLLE CROCE TOSTONE 1022 m.<br />
(Comune di Poggio Bustone)<br />
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Il fontanile è composto da 3<br />
vasche di cui la finale era completamente<br />
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Monte Rosato fino a giungere<br />
ai Prati di San Giacomo. Da<br />
qui si osserva uno dei panorami<br />
più suggestivi sulla pianura<br />
reatina. Quest’area è anche<br />
frequentata come base di<br />
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FONTE DEL PRATO SANTO 1206 m.<br />
(Comune di Poggio Bustone)