La Biodiversità del Terminillo - Lynx - Natura & Ambiente
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Spesso, tra la fine <strong>del</strong>l’inverno e l’inizio <strong>del</strong>la primavera,<br />
lo si può osservare mentre svolge le sue<br />
parate nuziali, volteggiando al di sopra <strong>del</strong> bosco.<br />
Gli ambienti dove è più facile incontrarlo sono quelli<br />
di contatto tra il bosco di querce ed i boschi di conifere<br />
di impianto o tra i questi ed i faggeti; ad esempio<br />
lungo la Valle di Fuscello e lungo la Val Carpineto.<br />
I picchi tipici di questi boschi sono il Picchio<br />
rosso maggiore (Dendrocopos major), il Picchio verde<br />
(Picus viridis), il Torcicollo (Jynx torquilla) ed il<br />
Picchio rosso minore (Dendrocopos minor).<br />
Le prime tre specie sono molto frequenti, difficili<br />
da vedere, ma facili da sentire; mentre il Picchio<br />
rosso minore è alquanto localizzato ed ha abitudini<br />
più elusive. <strong>La</strong> presenza <strong>del</strong> Picchio rosso<br />
maggiore è spesso rilevata dal tipico tambureggiare<br />
sui tronchi, prodotto soprattutto all’inizio<br />
<strong>del</strong>la primavera, prima <strong>del</strong>la comparsa <strong>del</strong>le foglie.<br />
Questa specie frequenta soprattutto i boschi<br />
maturi, le fustaie ed i cedui composti. Le altre due<br />
specie hanno una maggiore diffusione, in quanto<br />
occupano anche i boschi aperti, intervallati da radure.<br />
Il Picchio verde è riconoscibile dal verso, caratteristico,<br />
simile ad una risata, emesso per gran<br />
parte <strong>del</strong>l’anno; il Torcicollo è un migratore estivo<br />
che produce un canto ripetuto, sonoro e nasale.<br />
Altre specie caratteristiche di questi boschi sono<br />
il Colombaccio (Columba palumbus) e la Tortora<br />
selvatica (Streptopelia turtur), entrambi appartenenti<br />
alla famiglia dei Columbidi. <strong>La</strong> comparsa<br />
<strong>del</strong> Biancone (Circaetus gallicus) con 1-2 coppie<br />
nidificanti è alquanto recente e nel corso <strong>del</strong>la<br />
tarda primavera è alquanto facile vedere, nelle<br />
stazioni di presenza, quest’aquila di medie dimensioni<br />
a caccia di serpenti nelle praterie <strong>del</strong>la<br />
fascia submontana e montana.<br />
Durante l’inverno nelle radure tra i boschi e nei<br />
cespuglieti si possono fare <strong>del</strong>le interessanti osservazioni.<br />
Infatti la disponibilità di bacche di<br />
ginepri rossi e comuni, di biancospini e di rose<br />
canine attirano una moltitudine di specie, prime<br />
tra tutte quelle appartenenti ai Turdidi; si possono<br />
osservare gruppi di Tordi comuni (Turdus<br />
philomelos) e sasselli (T. iliacus), Tor<strong>del</strong>e (T. viscivorus)<br />
e Cesene (T. pilaris); tra i Fringillidi vi<br />
sono stormi di Fringuelli (Fringilla coelebs) e di<br />
Frosoni (Coccothraustes coccothraustes).<br />
Tra i Mammiferi forestali si può citare la presenza<br />
<strong>del</strong> Quercino (Elyomis quercinus) e <strong>del</strong> Moscardino<br />
(Muscardinus avellanarius), due piccoli<br />
roditori, schivi e poco visibili, ma discretamente<br />
diffusi. Tra l’altro entrambe le specie sono presenti<br />
anche nella faggeta, infatti il Quercino è<br />
stato rinvenuto fino alla quota di 1700 m nella<br />
Vallonina ed il Moscardino fino a circa 1400 m<br />
sempre nella stessa località.<br />
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Analoga è la distribuzione di un altro roditore<br />
arboricolo, il Ghiro (Glis glis), presente in modo<br />
regolare nei boschi <strong>del</strong> piano montano. Un po’<br />
dappertutto è anche visibile lo Scoiattolo (Sciurus<br />
vulgaris) con individui dal caratteristico mantello<br />
nero e dal ventre bianco, con una predilizione<br />
per le pinete a Pino nero (Pinus nigra) di<br />
impianto artificiale che bordano le medie quote<br />
<strong>del</strong>la dorsale montuosa.Nei boschi più termofili,<br />
fino ad almeno 700-800 metri, è anche presente<br />
l’Istrice (Istrix cristata) ed un po’ dappertutto<br />
compaiono la Faina (Martes foina), il Cinghiale<br />
(Sus scrofa), la Volpe (Vulpes vulpes), più localizzata<br />
la Puzzola (Mustela putorius).<br />
Nei boschi <strong>del</strong> gruppo è anche segnalata la Martora<br />
(Martes martes), un Mustelide forestale dal<br />
comportamento schivo, molto difficile da osservare<br />
in quanto di abitudini crepuscolari e notturne;<br />
la specie è presente con un numero di individui<br />
contenuto, ma verosimilmente in continuità<br />
ecologica con la popolazione appenninica; ciò<br />
dovrebbe assicurane il mantenimento nel lungo<br />
periodo (AA.VV., 2004).<br />
<strong>La</strong> fauna <strong>del</strong>le faggete<br />
<strong>La</strong> fauna <strong>del</strong>le faggete non è particolarmente numerosa<br />
sia in termini di ricchezza di specie che<br />
di abbondanza di individui. Generalmente nel<br />
corso di una passeggiata non sempre si riesco-<br />
no ad osservare specie significative; è invece più<br />
semplice rilevare la presenza degli onnipresenti<br />
Scriccioli (Troglodytes troglodytes), Pettirossi<br />
(Erithacus rubecula), Cinciarelle (Cyanistes caeruleus)<br />
), Cince more (Periparus ater) e Cince<br />
bigie (Poecile palustris). Tuttavia il gruppo dei<br />
Monti Reatini è un comprensorio che ospita numerose<br />
specie tipiche dei boschi montani. Nelle<br />
sue faggete è infatti presente il Picchio dorsobianco<br />
(Dendrocopos leucotos), un Picide distribuito<br />
in poche località <strong>del</strong>l’Appennino centrale<br />
e sul Promontorio <strong>del</strong> Gargano. Si tratta di una<br />
specie legata alle faggete mature, con un abbondante<br />
numero di alberi vestusti e marcescenti.<br />
Alcune coppie sono presenti nell’alta Vallonina e<br />
in altre comprensori caratterizzati dalla presenza<br />
di faggete in buono stato di conservazione .<br />
Di notevole interesse sempre nelle faggete <strong>del</strong><br />
gruppo è la presenza <strong>del</strong>la Balia dal collare (Ficedula<br />
albicollis), un Passeriforme di interesse<br />
conservazionistico tipico dei boschi montani,<br />
che presenta una distribuzione alquanto localizzata<br />
in Italia. Sempre tra gli uccelli tipicamente<br />
montani si possono inoltre ricordare il Luì verde<br />
(Phylloscopus sibilatrix) e il Ciuffolotto (Pyrrhula<br />
pyrrhula, tre Passeriformi frequenti nella faggeta.<br />
Inoltre, Di Carlo negli anni’50 (Di Carlo,<br />
1956) segnalava l’osservazione di Regoli (Regulus