La Biodiversità del Terminillo - Lynx - Natura & Ambiente

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12.06.2013 Views

mazione della faggeta. Studi di tipo dendrocronologico effettuati in aree limitrofe hanno evidenziato che le faggete di quote più elevate ospitano individui di faggio che, nonostante le dimensioni normali, hanno raggiunto età plurisecolari; questo costituisce un dato di estrema importanza scientifica sulle variazioni a scala secolare e millenaria delle condizioni ambientali a queste latitudini. Faggeti a tasso e agrifoglio A quote più basse, entro una fascia altitudinale compresa fra 800 e 1600 m s.l.m., si rinviene in tutto il comprensorio una faggeta più strutturata rispetto alla precedente, nella quale si riconosce uno strato dominato a tasso (Taxus baccata) e agrifoglio (Ilex aquifolium) e uno strato erbaceo costituito da numerose specie nemorali, quali l’erba laurella (Daphne laureola), la fusaria maggiore (Euonimus latifiolius), l’euforba delle faggete (Euphorbia amygdaloides), la melica comune (Melica uniflora), la cinquefoglia fragolasecca (Potentilla micrantha), l’erba fragolina (Sanicula europaea), il caglio odoroso (Galium odoratum), l’erba trinità (Hepatica nobilis), l’anemone dell’Appennino (Anemone apennina) e l’iva comune (Ajuga reptans). Il tasso e l’agrifoglio rappresentano gli ultimi rappresentanti (relitti) di un paesaggio vegetale di tipo subtropicale diffuso nelle ultime fasi del Terziario; questo era dominato da specie sempreverdi di ambiente temperato (laurifille). Progressivamente scomparso in seguito alle crisi glaciali quaternarie, i resti di questo paesaggio sono conservati all’interno della vegetazione forestale diffusasi dall’ultimo postglaciale ad oggi lungo i monti dell’Europa meridionale. Attualmente in Europa la faggeta a tasso e agrifoglio si presenta poco diffusa e prevalentemente disturbata dall’azione dell’uomo: questo è dovuto soprattutto al regime d’uso a cui questa foresta è stata sottoposta nel corso dei secoli (pascolamento e utilizzazione del materiale ligneo e della corteccia del tasso). 56 57 Un esemplare di tasso (Taxus baccata), specie caratteristica dell’habitat di interesse comunitario prioritario Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex

La cresta Sassettelli e la parete nord del Terminillo sono un vero monumento naturale, sovrastano i luoghi più preziosi della montagna, Prato Sassi, Valle della Meta, Vallonina e rappresentano uno scenario di alta montagna unico in provincia di Rieti. 58 59 Ai Monti Reatini un fattore decisivo è stato il pascolo ovino e bovino, che ha determinato sia la frammentazione delle faggete sia la rarefazione delle popolazioni di tasso e agrifoglio, riducendo significativamente l’area di diffusione potenziale locale di tali consorzi a favore del bosco puro di faggio (impoverito). La faggeta con tasso e agrifoglio è tutelata dalla Direttiva 92/43/ CEE “Habitat” ed è riferibile all’habitat di interesse comunitario prioritario 9210* Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex). Foreste decidue mesofile Si tratta di nuclei di foresta mista accantonati su pendii acclivi a suolo relativamente maturo, presenti nei fondovalle del settore centro settentrionale del massiccio e in particolar modo lungo il Vallone del Rio Fuggio e in Vallonina. Questi sono costituiti dal tiglio nostrano (Tilia platyphyllos), dall’acero riccio (Acer platanoides), dall’acero di monte (A. pseudoplatanus) ,dall’acero di Ungheria (A. obtusatum), dall’olmo montano (Ulmus glabra), dal frassino comune (Fraxinus excelsior), dal ciliegio selvatico (Prunus avium) e dal cerro (Quercus cerris). Questo tipo di bosco ha una distribuzione prevalentemente centroeuropeocaucasica e si caratterizza per un’elevata ricchezza floristica: il piano subordinato vede la presenza del nocciolo (Corylus avellana) e del carpino nero (Ostrya carpinifolia), mentre nello strato erbaceo, oltre alle specie già citate per faggeta a tasso e agrifoglio, sono presenti la campanula maggiore (Campanula latifolia), la campanula di Tanfani (Campanula tanfanii), la billeri chelidonia (Cardamine chelidonia), la digitale appenninica (Digitalis micrantha), la balsamina minore (Impatiens parvi flora), il laserpizio del meridione (Laserpitium garganicum), il giglio martagone (Lilium martagon), la linajola purpurea (Linaria purpurea), la sassifraga alpina (Saxifraga paniculata), il senecione alpino (Senecio cordatus), la lingua di cane appenninica (Solenanthus apenninus) e la gramigna dell’Appennino (Trisetum villosum).

mazione <strong>del</strong>la faggeta. Studi di tipo dendrocronologico effettuati in aree<br />

limitrofe hanno evidenziato che le faggete di quote più elevate ospitano<br />

individui di faggio che, nonostante le dimensioni normali, hanno raggiunto<br />

età plurisecolari; questo costituisce un dato di estrema importanza<br />

scientifica sulle variazioni a scala secolare e millenaria <strong>del</strong>le condizioni<br />

ambientali a queste latitudini.<br />

Faggeti a tasso e agrifoglio<br />

A quote più basse, entro una fascia altitudinale compresa fra 800 e 1600 m<br />

s.l.m., si rinviene in tutto il comprensorio una faggeta più strutturata rispetto<br />

alla precedente, nella quale si riconosce uno strato dominato a tasso<br />

(Taxus baccata) e agrifoglio (Ilex aquifolium) e uno strato erbaceo costituito<br />

da numerose specie nemorali, quali l’erba laurella (Daphne laureola), la<br />

fusaria maggiore (Euonimus latifiolius), l’euforba <strong>del</strong>le faggete (Euphorbia<br />

amygdaloides), la melica comune (Melica uniflora), la cinquefoglia fragolasecca<br />

(Potentilla micrantha), l’erba fragolina (Sanicula europaea), il caglio<br />

odoroso (Galium odoratum), l’erba trinità (Hepatica nobilis), l’anemone<br />

<strong>del</strong>l’Appennino (Anemone apennina) e l’iva comune (Ajuga reptans).<br />

Il tasso e l’agrifoglio rappresentano gli ultimi rappresentanti (relitti) di un<br />

paesaggio vegetale di tipo subtropicale diffuso nelle ultime fasi <strong>del</strong> Terziario;<br />

questo era dominato da specie sempreverdi di ambiente temperato<br />

(laurifille). Progressivamente scomparso in seguito alle crisi glaciali quaternarie,<br />

i resti di questo paesaggio sono conservati all’interno <strong>del</strong>la vegetazione<br />

forestale diffusasi dall’ultimo postglaciale ad oggi lungo i monti<br />

<strong>del</strong>l’Europa meridionale.<br />

Attualmente in Europa la faggeta a tasso e agrifoglio si presenta poco diffusa<br />

e prevalentemente disturbata dall’azione <strong>del</strong>l’uomo: questo è dovuto<br />

soprattutto al regime d’uso a cui questa foresta è stata sottoposta nel corso<br />

dei secoli (pascolamento e utilizzazione <strong>del</strong> materiale ligneo e <strong>del</strong>la corteccia<br />

<strong>del</strong> tasso).<br />

56<br />

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Un esemplare di tasso<br />

(Taxus baccata), specie<br />

caratteristica <strong>del</strong>l’habitat<br />

di interesse comunitario<br />

prioritario Faggeti degli<br />

Appennini con Taxus e Ilex

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