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Emissioni ad alta energia da stelle giovani - Kataweb

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probabile che la ballerina si trovi fuori<br />

equilibrio.<br />

La ballerina potrebbe correggere il<br />

proprio equilibrio con movimenti del<br />

corpo che riportino il suo baricentro nella<br />

posizione dovuta, ma si tratta sempre di<br />

movimenti non aggraziati. Potrebbe an-<br />

50<br />

Due giri di fouetté en tournant<br />

che spingere o tirare la mano del compagno,<br />

ma un simile movimento produce<br />

facilmente dei momenti che la farebbero<br />

ruotare via <strong>da</strong>l compagno, che invece<br />

deve avere sempre di fronte.<br />

È più facile raggiungere l'equilibrio con<br />

le mani che si toccano aperte. Secondo<br />

rotazione di braccia e gambe --in<br />

direzioni opposte<br />

3<br />

Pas de chat<br />

7<br />

Laws, le mani di entrambi i <strong>da</strong>nzatori<br />

devono essere orizzontali, mentre i gomiti<br />

devono rimanere sollevati. In questa posizione<br />

la ballerina può applicare delle<br />

forze sulla mano del compagno senza che:si<br />

sviluppino dei momenti. Le forze che<br />

agiscono sulla sua mano sono indicate<br />

nella figura in basso a pagina 49. Si tratta<br />

di due forze opposte, che agiscono entrambe<br />

a una distanza d <strong>da</strong>l centro della<br />

mano, il quale, a sua volta, si trova a una<br />

distanza D <strong>da</strong>ll'asse verticale che attraversa<br />

la punta del piede di sostegno.<br />

Le due forze sulla mano, prese separatamente.<br />

producono dei momenti sulla<br />

ballerina, ma questi momenti tendono a<br />

farla ruotare in direzioni opposte e possono<br />

venire bilanciati esattamente aggiustando<br />

opportunamente le forze. Eliminata<br />

la possibilità di una rotazione intorno<br />

alla punta del piede di sostegno, la<br />

ballerina ha ancora la possibilità di aggiustare<br />

la posizione del proprio baricentro<br />

avvicinandosi o allontanandosi <strong>da</strong>l compagno<br />

con opportuni movimenti della<br />

mano. Tutto questo avviene con naturalezza,<br />

in modo che il pubblico non possa<br />

rendersi conto della difficoltà della figura.<br />

Per i personaggi maschili del balletto<br />

sono state studiate diverse figure che prevedono<br />

che, durante il salto, il <strong>da</strong>nzatore<br />

batta i polpacci tra di loro mentre è sospeso<br />

in aria. Una di queste figure è l'entrechat<br />

quatre, che inizia con i piedi in quinta<br />

posizione. Il ballerino scende in demi-plié<br />

e poi si lancia direttamente verso l'alto. In<br />

aria apre lateralmente le gambe, le riunisce<br />

bruscamente e poi le separa per riunirle<br />

di nuovo al momento dell'atterraggio.<br />

eseguito in quinta posizione demi-plié, e<br />

quindi si slancia ancora con decisione verso<br />

l'alto. Un ballerino che abbia alle spalle<br />

anni di esercizio e sia atleticamente ben<br />

dotato può riuscire a battere i polpacci tra<br />

loro due volte e anche di più.<br />

Laws ha studiato le difficoltà che questa<br />

figura può presentare per un <strong>da</strong>nzatore<br />

alto e pesante. In generale una persona<br />

così costruita non riesce a battere i<br />

polpacci alla velocità e con l'ampiezza<br />

che sono possibili per una persona più<br />

piccola. Anche se questo <strong>da</strong>nzatore può<br />

essere più forte, le sue gambe sono più<br />

massicce e quindi ruotano con maggiore<br />

difficoltà. Egli deve anche elevare una<br />

massa maggiore e gli riesce quindi più<br />

difficile s<strong>alta</strong>re alla medesima frazione<br />

della sua altezza.<br />

Ho appena accennato a qualcuna delle<br />

figure della <strong>da</strong>nza classica. Si può fare<br />

molto di più. Provate <strong>ad</strong> analizzare una<br />

figura qualsiasi. Può essere utile eseguire<br />

una serie di fotografie con un flash<br />

stroboscopico. Può essere ancora meglio<br />

effettuare una ripresa cinematografica.<br />

<strong>da</strong> analizzare a bassa velocità di proiezione<br />

o fotogramma per fotogramma.<br />

L'analisi, in ogni caso, non sarà facile.<br />

perché la forma e i movimenti del corpo<br />

umano sono complessi. È indispensabile<br />

schematizzare la forma del corpo, come<br />

ha fatto Laws.<br />

Lo studio della meccanica del balletto<br />

è complicato anche <strong>da</strong>lle esigenze di<br />

grazia e di stile. Se si vogliono determinare<br />

i principi fisici alla base di determinate<br />

figure, occorre saper distinguere le<br />

componenti del movimento che sono<br />

legate esclusivamente a una tr<strong>ad</strong>izione<br />

di eleganza stilistica. Sia Laws che io<br />

siamo interessati a conoscere le conclusioni<br />

di eventuali vostre ricerche.<br />

NOVITÀ NELLA COLLANA<br />

"Letture <strong>da</strong> LE SCIENZE"<br />

GENETICA<br />

a cura di Gianpiero Sironi<br />

22 articoli<br />

formato 21 x 29<br />

256 pagine L. 10.500<br />

(abbonati a Le Scienze L. 9.450)<br />

Nata nel 1866 con i famosi studi di Gregorio Mendel, la genetica è rimasta<br />

confinata in un ristretto numero di laboratori fino alla secon<strong>da</strong> metà del<br />

nostro secolo. Il riconoscimento della doppia elica del DNA, l'isolamento dei<br />

primi enzimi, la sintesi in vitro del DNA e dell'RNA, la scoperta dei plasmidi<br />

batterici e delle tecniche di clonazione, tutti argomenti che fanno parte di<br />

questa raccolta, offrono una testimonianza autorevole dei progressi compiuti<br />

<strong>da</strong> questo settore della biologia negli ultimi 15 anni.<br />

SOMMARIO<br />

IL DNA<br />

A. E. MIRSKY, La scoperta del DNA; A. KORNBERG, La sintesi del DNA; S. E. LURIA,<br />

L'identificazione del DNA nei batteri; R. 1. BRITTEN, Segmenti ripetitivi del DNA; H. M.<br />

TEMIN, Sintesi di DNA diretta <strong>da</strong>ll' RNA; W. R. BAUER,F. H. C. CRICK e J. H. WHITE,II DNA<br />

a superelica.<br />

GENI E CROMOSOMI<br />

D. D. BROWN, L'isolamento del gene; R. P. NOVICK, I plasmidi; P. CHAMBON, Geni discontinui;<br />

L. C. POLITO e M. FURIA, Struttura e funzione del cromosoma eucariota; R. D.<br />

KORNBERG e A. KLUG,Il nucleosoma; V. A. McCUSICk, La mappa dei cromosomi umani.<br />

I GENI E LA LORO FUNZIONE<br />

O. L. MILLER, Osservando i geni in azione; U. W. GOODENOUGH e R. P. LEVINE, L'attività<br />

genetica dei mitocondri e dei cloroplasti; G. S. STEIN,J. S. STEIN e L. J. KLEINSMITH, Proteine<br />

dei cromosomi e regolazione genica; E. M. DE ROBERTIS e J. B. GURDON, Trapianto di geni<br />

e analisi dello sviluppo; S. BENZEit, Analisi genetica del comportamento.<br />

LA GENETICA E L'UOMO<br />

L. L. CAVALLI-SFORZA, La genetica delle popolazioni umane; T. FRIEDMANN, Diagnosi<br />

prenatale delle malattie genetiche; R. BARALE, Cancerogenesi e mutagenesi; C. M. CROCE<br />

e H. KOPROWSKI, La genetica del cancro; M.J.FRIEDMAN e W. TRAGER, La biochimica della<br />

resistenza alla malaria.<br />

Questo volume è distribuito in esclusiva nelle librerie <strong>da</strong>lla<br />

Nuova Italia Editrice.<br />

Per richiederlo direttamente all'editore va utilizzata la cartolina<br />

«Ordine per libri» inserita nella rivista.<br />

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