ANEMONE - Agriligurianet
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<strong>ANEMONE</strong><br />
Famiglia: Ranuncolaceae<br />
Nome scientifico: Anemone coronaria<br />
Varietà:<br />
Anemone comune: i rizomi sono venduti come piccoli e grandi, secchi o<br />
pregermogliati. I colori sono : bianco, scarlatto, blu, lilla e miscuglio. Si coltivano in<br />
pien’aria. L’epoca d’impianto per i rizomi secchi è fine luglio, mentre per quelli<br />
pregermogliati è fine agosto.<br />
Varietà più recenti:<br />
foto catalogo Comptoir<br />
Paulinois - Galileè®<br />
foto catalogo Biancheri<br />
creations - Cristina®<br />
REGIONE LIGURIA<br />
Galileè® (Comptoir Paulinois): fiore grande,varietà<br />
precoce, s’impianta nella 3° settimana di agosto, e la<br />
raccolta avviene da metà ottobre in poi, con una<br />
produzione di 10-12 fiori/pianta. Bocciolo di 12-14<br />
petali per fiore. Colori: bianco, blu, rosa, rosso, rosso<br />
vinato, fucsia, nero.<br />
Cristina® (Biancheri creations, Az. Agricola Manuela<br />
Brea): fiore medio, varietà tardiva, si impianta nella 1°-<br />
2° settimana di agosto e si inizia la raccolta a gennaio,<br />
con produzione di 10-11 fiori/pianta. Bocciolo di 12-14<br />
petali per fiore. I bulbi vengono trapiantati a 15 cm di<br />
distanza sulle file. Colori: rosa, blu, lilla, bianco, rosso.<br />
Preferisce una copertura con reti bianche al 50-75 % di<br />
ombreggiamento e richiede una buona circolazione<br />
d’aria.
foto catalogo Biancheri<br />
creations -Tretranemone®<br />
Coltivazione fuorisuolo in<br />
serra – Mistral plus®<br />
Cenni botanici<br />
Tetranemone® (Biancheri creations): fiore medio, la<br />
varietà di colore bianco è precoce, mentre le varietà lilla<br />
e rosso sono piuttosto tardive. S’impianta nella 1°<br />
settimana di agosto. Produce 10-12 fiori a pianta con<br />
boccioli di 10-12 petali. Risulta particolarmente sensibile<br />
all’attacco della ruggine. Richiede una copertura con<br />
reti bianche al 50-75 % di ombreggiamento oppure serre<br />
con vetri imbiancati con appositi prodotti.<br />
Mistral plus® (Biancheri<br />
creations): varietà con<br />
caratteristiche simili alla<br />
Cristina, necessita di<br />
coltivazione fuorisuolo e protetta<br />
(in serra), dove riesce a dare<br />
risultati piuttosto soddisfacenti:<br />
15-18 fiori/pianta.<br />
Pianta erbacea rizomatosa, caratterizzata dall’avere un rizoma grosso e carnoso, che si<br />
ottiene da seme dopo un anno di coltura. Il rizoma può essere conservato per 2-3 anni<br />
senza vegetare e perdere il vigore. Originario del bacino Mediterraneo è spontaneo in<br />
Sicilia e Sardegna, nei luoghi incolti, tra gli ulivi, ad un altezza che non supera i 650 m<br />
s.l.m.<br />
Esigenze pedoclimatiche<br />
Si adatta bene ai nostri terreni calcarei, con un pH di 6 – 7, purché la sistemazione del<br />
terreno assicuri un rapido sgrondo delle acque piovane, quindi un terreno sciolto e<br />
dotato di buon drenaggio.<br />
Impianto<br />
coltivazione fuorisuolo in<br />
serra – Mistral plus®<br />
È necessario disinfettare preventivamente il terreno e<br />
lavorarlo ad una profondità di 30 cm. L’impianto si<br />
effettua nel mese di agosto (il periodo preciso dipende<br />
dalla varietà impiegata), in tavole larghe 60 cm con un<br />
passaggio di 40 cm tra di loro; vengono messe 2 file di<br />
bulbi a distanza di 30 cm interrati ad una profondità<br />
non superiore agli 1-2 cm, con una distanza sulle file di<br />
12-15 cm. La densità è di 22-25 piante/m 2 .
Coltivazione<br />
Coltivazione in pien’aria e piena terra sotto rete.<br />
L’anemone vegeta nei mesi invernali e passa quelli estivi<br />
allo stato di riposo. Per la produzione del fiore reciso è<br />
importante che le piante siano esposte al massimo della<br />
luminosità.<br />
Dopo l’impianto i rizomi vengono coperti con circa 5 cm<br />
di pacciamatura organica (paglia o ago di pino) per<br />
mantenere fresco il terreno, evitare la formazione della<br />
crosta, ridurre l’inerbimento e migliorare la lunghezza del<br />
peduncolo. Per determinate varietà, come la Mistral plus,<br />
è necessario effettuare la coltivazione fuorisuolo, con substrato di torba e agriperlite in<br />
rapporto 50:50 in volume, sotto serra. Tale sistema permette di ottenere una maggiore<br />
omogeneità di fioritura, un’aumento di produzione e una riduzione della mano d’opera.<br />
Squilibri nutrizionali<br />
In seguito ad una serie di analisi fogliari, è<br />
emerso che i principali squilibri nutrizionali<br />
sono dovuti ad un alto valore del potassio<br />
rispetto ad azoto, fosforo e magnesio. A causa<br />
di ciò si verifica un antagonismo tra gli<br />
elementi che porta ad una carenza di<br />
magnesio (clorosi) spesso erroneamente<br />
corretta con apporti di ferro. Inoltre,<br />
soprattutto in certe varietà di anemoni e con<br />
Svuotamento dello stelo di anemone dovuto a<br />
carenza di Calcio e eccesso di Fosforo<br />
particolari andamenti climatici, si presentano sintomi riconducibili alla carenza di boro<br />
(regola l’attività meristematica e soprattutto stimola la formazione degli organi fiorali)<br />
che causa la malformazione dei boccioli fiorali.<br />
Nella pratica si interviene con prodotti a base di boro quasi sempre ottenuti da sale<br />
borico con lo svantaggio che questi formulati cedono boro in maniera insignificante;<br />
inoltre il boro ha una scarsa mobilità all’interno della pianta<br />
(se distribuito per via fogliare resta legato alla pagina fogliare,<br />
se dato per via radicale si fissa ai collodi del terreno per cui<br />
può causare un eccesso di boro che si manifesta con gli stessi<br />
sintomi della carenza). È ora disponibile sul mercato un<br />
prodotto con un’alta percentuale di boro chelato che, dato<br />
per via radicale, non crea accumulo dovuto all’adsorbimento<br />
da parte delle argille e, dato per via fogliare, ha una azione<br />
sistemica che gli permette di entrare in circolo nella pianta.<br />
Carenze di boro si verificano con pH superiore a 7,3 perché<br />
Carenza di Boro e Calcio<br />
foto Coltivazione fuorisuolo in serra<br />
– Mistral plus®<br />
a questi valori ne diminuisce l’assimilabilità; nelle nostre<br />
condizioni la disponibilità di boro aumenta con l’aumentare
Indice del contenuto in clorofilla<br />
della temperatura e di conseguenza della traspirazione; viceversa un andamento climatico<br />
siccitoso o una carenza idrica possono rallentare o bloccare l’assorbimento del boro.<br />
Nella fase di post-trapianto, l’apporto di fosforo, necessario per lo sviluppo radicale,<br />
deve essere minimo, in quanto un eccesso determina malformazioni fiorali e vetrosità<br />
degli steli con successiva spaccatura; è necessario intervenire invece con un adeguato<br />
apporto di calcio, che per antagonismo, ne limita l’assorbimento.<br />
È stato effettuato un monitoraggio sulla situazione e sull’evoluzione della clorosi<br />
ferrica (classico sintomo della carenza di Ferro) su un campione abbastanza ampio di<br />
aziende che coltivano gli anemoni, attraverso rilevazioni effettuate in due periodi diversi<br />
del ciclo di sviluppo. La raccolta dei dati derivanti dall’analisi del contenuto di clorofilla<br />
(C.C.I.) nelle foglie (effettuata con il clorofillimetro) e la successiva elaborazione<br />
statistica, ha permesso di effettuare le seguenti considerazioni:<br />
Indice del contenuto in clorofilla<br />
35<br />
30<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
0<br />
30<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
0<br />
Analisi ed elaborazioni dei contenuti delle foglie<br />
Autunno<br />
15,6 15,9<br />
16,3 17,2 20,7 23,7 23,9 24,2 33,1<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9<br />
Aziende<br />
Analisi ed elaborazioni dei contenuti delle foglie<br />
Primavera<br />
17 20,2 20,5 21,4 21,9 22,7 23,7 23,9 27,8<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9<br />
Aziende<br />
1. Non si evidenziano<br />
sostanziali diversità tra<br />
i due periodi di<br />
rilevazione;<br />
2. Il valore medio di<br />
C.C.I. varia da un<br />
minimo di 15 – 16 a<br />
un massimo di 30 –<br />
33;<br />
3. La soglia di valori da<br />
considerarsi di<br />
sicurezza si aggira<br />
intorno ai 20 – 23<br />
C.C.I., anche se<br />
visibilmente è difficile<br />
distinguere<br />
un’intensità del colore<br />
rispetto alle situazioni<br />
di clorosi;<br />
4. Il valore minimo che abbiamo rilevato è stato di C.C.I. 8.1 ed il massimo di 50.8<br />
C.C.I. . I rilievi sono stati effettuati sulla varietà Cristina.<br />
L’effetto visibile della clorosi Ferrica (foglia gialla) è determinato da un basso contenuto<br />
in clorofilla nella foglia anche perché la concentrazione fogliare di elementi minerali<br />
cresce con l’aumentare della sintomatologia clorotica.<br />
L’elevata concentrazione di ferro in piante clorotiche è spiegabile considerando che parte<br />
del ferro totale è inattivo.
Concimazione<br />
Nella tabella che segue, vengono illustrati, con un certo ordine cronologico, i principali<br />
interventi di concimazione, esclusivamente in fertirrigazione. È molto importante<br />
intervenire dopo l’impianto con un biostimolante radicale, che promuova lo sviluppo<br />
delle radici e rigeneri velocemente la microflora dopo la disinfezione del terreno.<br />
PERIODO DI<br />
INTERVENTO<br />
1° settimana dopo<br />
l’impianto<br />
PRODOTTO DOSE<br />
Concime fosfatico fluido con Magnesio (per favorire la<br />
radicazione) +<br />
400 g/m<br />
Ferro chelato EDDHA<br />
3<br />
200 g/m 3<br />
Nitrato di Magnesio +<br />
600 g/m<br />
Nitrato di Calcio<br />
3<br />
500 g/m 3<br />
Apporto completo di Microelementi 200 g/m 3<br />
2 settimane dopo<br />
l’impianto<br />
2 settimane prima<br />
della fioritura<br />
Pre-fioritura Concime idrosolubile NPK 20.5.10 1000 g/m 3<br />
Pre-raccolta Soluzione di concimi azotati +<br />
500 g/m<br />
Miscela di Calcio, Boro e Zinco +<br />
Concime Potassico 32,2<br />
3<br />
400 g/m 3<br />
350 g/m 3<br />
Post-raccolta Nitrato potassico +<br />
500 g/m<br />
Nitrato ammonico<br />
3<br />
450 g/m 3<br />
N.B. Le dosi riportate nel piano di concimazione sono indicative, in quanto non tengono conto delle<br />
diverse situazioni che si possono incontrare nelle diverse varietà per quanto riguarda la forma di<br />
allevamento, il tipo di terreno, la coltivazione e l’esposizione. È quindi necessario adattare il piano di<br />
concimazione alle diverse realtà aziendali, dopo aver eseguito le corrette analisi fogliari e del terreno.<br />
Raccolta<br />
La raccolta si effettua quando i fiori sono in uno stadio di tulipano, dopodiché vengono<br />
confezionati a mazzi di decine, in confezioni da 5 decine. Varietà come la Galileè non<br />
necessitano di carta in quanto mostrano uno stelo sufficientemente turgido, altre varietà<br />
come la Mistral plus invece, devono essere avvolti nella carta per evitare la rottura e<br />
l’incurvamento dello stelo determinato dalla luce e l’eccessiva apertura del fiore.