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Le anfore puniche di Solunto - Area Download - Scuola Normale ...

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6<br />

R. ALAIMO - G. MONTANA - I. ILIOPOULOS<br />

(scisti micacei e gneiss). Subor<strong>di</strong>nati appaiono i clasti costituiti<br />

da selce ed i litoclasti quarzarenitici; spora<strong>di</strong>ci i granuli <strong>di</strong><br />

epidoto, zircone e mica bianca; rari i frammenti <strong>di</strong> vetro vulcanico<br />

(tav. CCXLI, 2;). Ipotesi <strong>di</strong> provenienza: Andalusia me<strong>di</strong>terranea<br />

(Toscanos?).<br />

Impasto B (campione So/An 14 - anfora tipo Ramón 4.2.2.6).<br />

L’impasto risulta caratterizzato da un degrassante sabbioso da<br />

fine a molto fine (0,25-0,125 mm), con <strong>di</strong>stribuzione areale<br />

me<strong>di</strong>amente uniforme, classazione moderata ed addensamento<br />

compreso tra 20 e 30%. Il quarzo monocristallino è il costituente<br />

predominante; abbondanti sono frammenti litici e minerali <strong>di</strong><br />

origine vulcanica: lave a tessitura fluidale, cristalli <strong>di</strong> plagioclasio,<br />

clinopirosseno, olivina, frammenti <strong>di</strong> vetro vulcanico. Comuni<br />

sono il quarzo policristallino, l’anfibolo e frammenti <strong>di</strong> rocce<br />

metamorfiche <strong>di</strong> tipo gneissico. Altrettanto comuni sono i litoclasti<br />

calcarei e bioclasti (per lo più in stato avanzato <strong>di</strong> decarbonatazione)<br />

e i pori da impronta. Subor<strong>di</strong>nati i frammenti <strong>di</strong> arenaria con<br />

cemento ferruginoso, i granuli <strong>di</strong> glauconite, i frammenti <strong>di</strong> selce<br />

e <strong>di</strong> feldspato potassico (tav. CCXLII, 1). Ipotesi <strong>di</strong> provenienza:<br />

Sardegna meri<strong>di</strong>onale/occidentale.<br />

Impasto C (campione So/An 55 - anfora tipo Ramón 7.6.1.1<br />

e campione So/An 19 anfora tipo Ramón 1.3.2.1). <strong>Le</strong> due tipologie<br />

anforiche possiedono lo stesso impasto, caratterizzato da un<br />

degrassante sabbioso molto fine (0,125-0,06 mm, con spora<strong>di</strong>ci<br />

clasti > <strong>di</strong> 0,15 mm), <strong>di</strong>stribuito in modo poco uniforme, con<br />

classazione da scarsa a moderata ed addensamento molto elevato<br />

(25-35%). Il costituente predominante è il quarzo monocristallino,<br />

il quale presenta in prevalenza contorno particolarmente angoloso.<br />

Abbondanti anche i frammenti <strong>di</strong> litici calcarei <strong>di</strong> varia natura ed<br />

i bioclasti (talora ben conservati). I frammenti <strong>di</strong> quarzarenite e<br />

selce sono da comuni a subor<strong>di</strong>nati, come i granuli <strong>di</strong> quarzo<br />

policristallino, plagioclasio e feldspato potassico (tav. CCXLII,<br />

2). Sono state in<strong>di</strong>viduate anche rare le lamelle <strong>di</strong> mica bianca.<br />

Ipotesi <strong>di</strong> provenienza: Africa settentrionale (?).<br />

Impasto D (campione So/An 54 - anfora tipo Ramón 11.2.1.3).<br />

L’impasto è rappresentato da uno scheletro degrassante fine<br />

(0,25-0,125 mm, con frazione siltosa grossolana ben rappresen-

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