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Le anfore puniche di Solunto - Area Download - Scuola Normale ...

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2<br />

R. ALAIMO - G. MONTANA - I. ILIOPOULOS<br />

taglio della ceramica punica portata alla luce a <strong>Solunto</strong>. In<br />

particolare, in questa nota viene affrontata la determinazione del<br />

centro <strong>di</strong> produzione delle <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> <strong>anfore</strong> <strong>puniche</strong><br />

rinvenute a <strong>Solunto</strong> e già classificate stilisticamente da Caterina<br />

Greco. I risultati dello stu<strong>di</strong>o archeometrico riportati in questa<br />

sede si riferiscono alle sole indagini petrografiche condotte al<br />

microscopio polarizzatore (sezioni sottili). Sono attualmente in<br />

corso <strong>di</strong> esecuzione le analisi mineralogiche (XRD) e le analisi<br />

chimiche (XRF).<br />

2. RISULTATI E DISCUSSIONE<br />

Sono stati esaminati 59 campioni rappresentativi <strong>di</strong> 18<br />

<strong>di</strong>verse tipologie anforiche, sia arcaiche che classiche ed<br />

ellenistiche, identificate secondo la nota classificazione stilistica<br />

proposta da J. Ramón Torres nel 1995 (tav. CCXXXVII, 1). La<br />

maggior parte <strong>di</strong> esse, in base alle osservazioni microscopiche <strong>di</strong><br />

seguito esposte, è risultata <strong>di</strong> manifattura locale. Il riconoscimento<br />

degli impasti locali (produzione soluntina) è stato conseguito<br />

basandosi su un archivio <strong>di</strong> dati <strong>di</strong> riferimento precedentemente<br />

acquisiti tramite analisi mineralogico-petrografiche e chimiche<br />

condotte dagli stessi autori sui numerosi scarti <strong>di</strong> produzione<br />

rinvenuti nell’area delle fornaci nel promontorio <strong>di</strong> Sòlanto e<br />

sulla materia prima locale (Alaimo et al., 1998; Alaimo et al.,<br />

2002). Queste ricerche hanno consentito <strong>di</strong> definire, sino ad un<br />

dettaglio assai sod<strong>di</strong>sfacente, gli aspetti caratteristici degli impasti<br />

<strong>di</strong> manifattura soluntina. In particolare, sono state evidenziate<br />

apprezzabili e ricorrenti <strong>di</strong>fferenze tessiturali/composizionali<br />

dell’impasto che risultano sorprendentemente correlate all’epoca<br />

<strong>di</strong> manifattura dei reperti e sono, al tempo stesso, del tutto<br />

in<strong>di</strong>pendenti dalla tipologia formale degli stessi. Esse sono state<br />

interpretate come conseguenti ad un cambiamento nella tecnologia<br />

<strong>di</strong> produzione avvenuto, molto probabilmente, agli inizi del V<br />

secolo a.C. ed apparentemente in<strong>di</strong>pendente dalla effettiva destinazione<br />

d’uso dei singoli oggetti ceramici.

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