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Manuale di olivicoltura<br />
questo caso si può rimediare con abbondanti irrigazioni del terreno con acqua non salata<br />
e fare ricorso a somministrazione di concimi a reazione acida o ad ammendanti<br />
come ad esempio <strong>il</strong> gesso (solfato di calcio), che reagisce con <strong>il</strong> sodio facendolo precipitare<br />
sotto forma di solfato di sodio, insolub<strong>il</strong>e e quindi di fatto poco attivo.<br />
Per quanto riguarda i microelementi quelli che vanno tenuti in particolare considerazione<br />
sono <strong>il</strong> ferro <strong>il</strong> magnesio e <strong>il</strong> boro.<br />
Carenze di ferro nella pianta, tra l’altro piuttosto rare nell’olivo, provocano fenomeni<br />
di clorosi con riduzione di capacità fotosintetica da parte delle foglie; comunque carenze<br />
dell’elemento nell’olivo sono da collegare più che a mancanza di ferro nel terreno<br />
alla difficoltà da parte della pianta di assorbirlo per eccesso di alcalinità del suolo.<br />
Il magnesio entra nella composizione chimica della molecola della clorof<strong>il</strong>la e quindi<br />
risulta importante ai fini dell’attività fotosintetica. Carenze di magnesio sono piuttosto<br />
rare; nel caso in cui dovessero comparire, si osserva clorosi delle foglie e accrescimento<br />
ridotto. La correzione viene fatta sia con somministrazione al terreno di solfato<br />
di magnesio, che per via fogliare.<br />
In taluni ambienti pedologici è possib<strong>il</strong>e che compaiono anche carenze di boro; esse<br />
si manifestano, nei casi più gravi, con clorosi apicale delle foglie, seguita dalla necrosi<br />
dei tessuti e successivamente dalla f<strong>il</strong>loptosi mentre sui frutti si manifesta con imbrunimento<br />
e disseccamento della polpa nella zona apicale. Nei casi di carenza leggera di<br />
boro, si ha invece un riflesso sulla fert<strong>il</strong>ità dei fiori femmin<strong>il</strong>i e sulla germinab<strong>il</strong>ità del<br />
polline, poiché determina un aumento dell’aborto dell’ovario. Le carenze di boro sono<br />
tuttavia rimovib<strong>il</strong>i con estrema rapidità attraverso trattamenti fogliari che vanno praticate<br />
in pre e posto fioritura.<br />
Oltre ai concimi semplici indicati nella descrizione dei diversi elementi nutritivi, esistono<br />
in commercio CONCIMI COMPLESSI, binari e ternari, contenenti rispettivamente<br />
2 e 3 macroelementi quali costituenti principali. A parte la difficoltà di reperire sul<br />
mercato concimi complessi con i quantitativi richiesti e nella proporzione adeguata dei<br />
singoli elementi in rapporto alle specifiche esigenze di concimazione dell’oliveto, in generale<br />
essi presentano costi superiori rispetto ai concimi semplici per unità di fert<strong>il</strong>izzante,<br />
mentre la presunta azione sinergica sull’assorbimento, legato alla presenza<br />
contemporanea di più elementi nutritivi nello stesso formulato, va ancora dimostrata.<br />
TECNICA DI CONCIMAZIONE. Per questa pratica particolare importanza acquista<br />
l’analisi periodica chimico-fisica del terreno e ove necessaria accompagnata da analisi<br />
fogliare al fine di conoscere la disponib<strong>il</strong>ità dei diversi elementi e lo stato nutrizionale<br />
della pianta quindi programmare la concimazione in rapporto ai reali fabbisogni nutritivi<br />
della pianta. Particolare attenzione va posta nel prelievo del campione di terreno<br />
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