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Manuale di olivicoltura<br />
spensab<strong>il</strong>e in tutti i processi metabolici: esso regola infatti <strong>il</strong> consumo dell’acqua da<br />
parte della pianta sia attraverso un aumento della ritenzione idrica dei tessuti che sulla<br />
regolazione della traspirazione. È inoltre un attivatore enzimatico e viene ritenuto un<br />
elemento importante ai fini di un miglioramento della resistenza agli eccessi o abbassamenti<br />
di temperatura e alle malattie fungine, anche se queste funzioni, nell’olivo<br />
non sono state del tutto verificate.<br />
Il potassio, assorbito dall’olivo in quantità relativamente elevate è un elemento generalmente<br />
presente nei terreni italiani, soprattutto in quello di medio impasto con un<br />
discreto contenuto di arg<strong>il</strong>la. Anche se meno del fosforo è anch’esso poco solub<strong>il</strong>e e<br />
viene fissato dal potere assorbente del terreno. I principali concimi potassici impiagati<br />
sono <strong>il</strong> solfato di potassio a reazione acida ed <strong>il</strong> nitrato di potassio a reazione neutra.<br />
Le carenze di potassio nei terreni italiani dove si coltiva l’olivo sono piuttosto infrequenti,<br />
quando si rendono evidenti si osservano necrosi all’apice e lungo i bordi delle<br />
foglie più vecchie con decolorazione della lamina fogliare.<br />
Un terreno si ritiene ben dotato di potassio, quando all’analisi chimica rivela un contenuto<br />
pari a 150-200 ppm sottoforma di ossido di potassio. La concimazione di<br />
fondo, anche per questo elemento, va definita sulla base della dotazione naturale del<br />
terreno, tuttavia per una ragione di prudenza, anche quando la disponib<strong>il</strong>ità risultasse<br />
all’analisi adeguata, è preferib<strong>il</strong>e provvedere alla concimazione potassica, sia di fondo<br />
che successivamente ordinaria, seppur periodica, in considerazione del largo consumo<br />
dell’elemento da parte dell’olivo.<br />
Il calcio di per se importante per la stab<strong>il</strong>ità della struttura del terreno, è un elemento<br />
contenuto in forte quantità nelle ceneri dell’olivo, ed assorbe a funzioni fisiologiche<br />
importanti quali ad esempio quelle di ridurre gli effetti di tossicità legati ad eccesso di<br />
sodio e di magnesio nel terreno. Normalmente <strong>il</strong> calcio è presente in quantità soddisfacente<br />
nei terreni italiani e risulta talvolta in eccesso rispetto alle esigenze della specie,<br />
senza peraltro creare inconvenienti. Quando invece dovesse essere carente,<br />
soprattutto in oliveti giovani si avrebbero fenomeni di rachitismo. In presenza di terreni<br />
eccessivamente alcalini (oltre pH 8,5) e quando si manifestassero fenomeni di<br />
clorosi ferrica (ingiallimento delle foglie) peraltro rari nell’olivo, almeno in <strong>It</strong>alia, occorre<br />
verificare se oltre ad eccesso di calcio vi sia anche un eccesso di magnesio e più<br />
ancora di sodio. L’ eccesso di quest’ultimo elemento provoca, fenomeni di stress idrici<br />
alla pianta. È bene controllare anche <strong>il</strong> contenuto di sodio nell’acqua di irrigazione, soprattutto<br />
in oliveti in vicinanza del mare, dove l’impoverimento della falda può provocare<br />
richiami di acqua salmastra dal mare, ed aumentare <strong>il</strong> contenuti di sodio nei<br />
pozzi che nel terreno stesso. Per quanto l’olivo presenti una certa tolleranza al sodio,<br />
occorre tenere presente che possono comunque comparire fenomeni di tossicità. In<br />
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