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Manuale di olivicoltura<br />

con cima e ramificazioni laterali integre. Le barbatelle vengono poste a dimora affidandole<br />

ad un tutore alto almeno 1,80 m fuori terra. Il tutore (canna, legno o paletto<br />

di plastica o metallico) per non ostacolare la vegetazione laterale va posto a<br />

nord.<br />

Le barbatelle all’atto dell’impianto non devono subire alcun intervento cesorio ne<br />

all’apparato radicale ne alla parte aerea. Bisogna invece aver cura sin dalle prime<br />

fasi di accrescimento, che la pianta si sv<strong>il</strong>uppi con un asse eretto e una cima sempre<br />

evidente, tenendo presente che essa possiede una spiccata attività vegetativa e funziona<br />

come una pompa aspirante esercitando un forte richiamo di linfa che assicura<br />

un equ<strong>il</strong>ibrato e rapido accrescimento della pianta; di conseguenza già a partire da<br />

giugno accorrerà periodicamente eseguire delle legature dell’asse principale per garantirne<br />

la verticalità man mano che questo cresce.<br />

Nel caso in cui, per una causa qualsiasi, la cima dovesse essere danneggiata o risultare<br />

debole, va sostituita in corso di vegetazione con <strong>il</strong> germoglio sottostante più<br />

vigoroso, legandolo verticalmente al tutore.<br />

Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, prima della ripresa vegetativa di fine<br />

estate, sarà opportuno invece effettuare minimi interventi di potatura che consisteranno<br />

principalmente nell’eliminare le ramificazioni più basse (fino a 30-40 cm)<br />

dal terreno allo scopo di incentivare lo sv<strong>il</strong>uppo della pianta in altezza e assicurare<br />

l’irrobustimento dell’asse centrale. Normalmente lo sv<strong>il</strong>uppo dei rami laterali avviene<br />

in senso orizzontale o leggermente inclinato verso l’alto; quando invece l’apice<br />

di una qualsiasi ramificazione laterale assumesse posizione assurgente, per evitare<br />

che insorga competizione con l’asse principale, sarà opportuno cimarlo favorendo<br />

la formazione di un nuovo apice rivolto verso <strong>il</strong> basso. Le ramificazioni laterali risultano<br />

normalmente distribuite lungo l’asse della pianta in tutte le direzioni con<br />

una leggera asimmetria rispetto al tutore. Nelle cultivar più vigorose è possib<strong>il</strong>e osservare<br />

l’insorgenza di vigorosi germogli sul dorso delle future branche in prossimità<br />

della loro inserzione che è bene eliminare per favorire un equ<strong>il</strong>ibrato sv<strong>il</strong>uppo delle<br />

ramificazioni medesime.<br />

Nel caso in cui una ramificazione laterale presentasse un diametro all’inserzione<br />

pari o superiore a quello dell’asse principale, è opportuno operare una torsione<br />

della ramificazione stessa o sopprimerla per non compromettere <strong>il</strong> regolare accrescimento<br />

del tronco; ciò si verifica soprattutto nelle ramificazioni più basse quando<br />

sono inserite in contrapposizione nello stesso nodo; una regola che vale per l’intera<br />

fase di formazione della chioma.<br />

I limitati e rapidi interventi di potatura estiva che si ripetono ancora nel secondo<br />

anno favoriscono lo sv<strong>il</strong>uppo dei costituenti della chioma durante la ripresa vege-<br />

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