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Manuale di olivicoltura<br />

superiore alla necessità dell’oliveto, tanto da poter essere riut<strong>il</strong>izzati.<br />

2.7 MESSA A DIMORA DELLE PIANTE<br />

Con l’ut<strong>il</strong>izzo di piante da vivaio in vaso, l’impianto può essere effettuato praticamente<br />

in qualsiasi periodo dell’anno, comunque è opportuno realizzare la piantagione<br />

solo quando le condizioni del terreno sono le più idonee. Tuttavia mentre negli<br />

ambienti del centro-sud a clima più mite ed in quelli meridionali si può effettuare la<br />

piantagione anche in autunno e in inverno, nelle zone del centro-nord è preferib<strong>il</strong>e<br />

realizzare l’impianto in primavera per evitare che la pianta messa a dimora in autunno,<br />

possa subire danni da freddo, quando è ancora troppo piccola. Dando per scontato<br />

che si usino piante da vivaio in vaso, al fine di evitare qualsiasi trauma alle piantine<br />

all’atto della loro collocazione a dimora, si consiglia di operare nel seguente modo:<br />

Annaffiare le piante ancora in vaso <strong>il</strong> giorno precedente l’impianto per mantenere<br />

integro <strong>il</strong> pane di terra alla svasatura;<br />

Predisporre le buche di dimensione sufficiente ad ospitare <strong>il</strong> pane di terra;<br />

Collocare le piantine svasate nella buca, facendo in modo che <strong>il</strong> colletto rimanga<br />

soltanto qualche centimetro sotto <strong>il</strong> livello del terreno;<br />

Rincalzare la terra comprimendola attorno alle radici in modo da chiudere la<br />

buca e ricavare intorno alla pianta una piccola conca per favorire la penetrazione<br />

dell’acqua di irrigazione;<br />

Assicurare la piantina al tutore legandola con f<strong>il</strong>o di plastica morbido ed elastico<br />

per evitare strozzature, in tal modo la pianta rimanga eretta;<br />

Annaffiare tempestivamente con 6-10 litri di acqua per pianta per inumidire <strong>il</strong><br />

terreno e farlo aderire all’apparato radicale.<br />

Se si seguono i suggerimenti indicati e se le piante in partenza sono di buona qualità,<br />

non soltanto si consegue un attecchimento pressoché totale, ottenendo una pronta ripresa<br />

vegetativa in campo.<br />

2.8 GESTIONE DELL’IMPIANTO NEI PRIMI TRE ANNI<br />

Particolare cura deve essere riservata alle giovani piantine, evitando competizione con<br />

piante infestanti attraverso scerbature particolarmente nei primi due anni dall’impianto.<br />

È necessario attendere la ripresa vegetativa delle piante prima di effettuare<br />

concimazioni localizzate a base di azoto per stimolarne la crescita; le quantità da somministrare<br />

variano da 5 a 10 g di UREA per pianta o di altro concime azotato rispettando<br />

le unità di azoto in esso contenute. La concimazione è ovviamente localizzata e<br />

distribuita a raggiera attorno alla pianta per evitare concentrazione del nutriente in<br />

area ristretta in prossimità del colletto con conseguente morte della pianta; l’opera-<br />

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