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Drenaggio tradizionale effettuato con pietrame<br />
sul fondo<br />
Manuale di olivicoltura<br />
affidata a tecnici specializzati, cosi come normalmente<br />
si fa per gli impianti di irrigazione localizzati.<br />
CONCIMAZIONE DI FONDO: la concimazione<br />
di fondo va eseguita prima dello scasso se effettuata<br />
con aratro, o dopo la rippatura nel caso di<br />
doppia lavorazione (rippatura ed aratura); essa<br />
deve consentire di incorporare, su tutto lo strato<br />
di terreno interessato dall’esplorazione dell’apparato<br />
radicale, elementi nutritivi dotati di scarsa<br />
mob<strong>il</strong>ità di cui l’olivo, ha bisogno. Nel momento<br />
in cui viene distribuito letame se ne suggerisce la<br />
somministrazione sull’intera superficie di una<br />
quantità ottimale, da 25 a 30 tonnellate ad ettaro,<br />
in relazione al contenuto di sostanza organica del<br />
suolo. Se non c’è disponib<strong>il</strong>ità di letame la concimazione<br />
minerale di fondo diventa indispensab<strong>il</strong>e,<br />
nelle condizioni normali viene effettuata con<br />
fert<strong>il</strong>izzanti a base di fosforo e potassio. È diffi-<br />
c<strong>il</strong>e fornire formule generalizzab<strong>il</strong>i per le diverse situazioni pedologiche, anche se i<br />
terreni italiani collinari, destinati alla coltivazione dell’olivo sono frequentemente poveri<br />
di fosforo assim<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>e, ma con una buona dotazione di potassio e calcio scambiab<strong>il</strong>e.<br />
A titolo puramente indicativo, in terreni di medio impasto e con una buona<br />
dotazione di elementi minerali fondamentali, come quantitativi di concimi da somministrare<br />
ad ettaro, 400-500 Kg di perfosfato (titolo 18-20) e 200-300 Kg di solfato<br />
potassico (titolo 50)<br />
SCASSO: la pratica dello scasso, come la precedente, va considerata fondamentale ai<br />
fini della corretta preparazione del terreno. È opportuno che venga eseguita durante<br />
l’estate precedente l’impianto, per fac<strong>il</strong>itare lo sgretolamento delle zolle ad opera degli<br />
agenti atmosferici.<br />
La funzione dello scasso si esplica anche sul miglioramento dell’areazione del terreno<br />
e serve a fac<strong>il</strong>itare la penetrazione dell’acqua negli strati più profondi . Il lavoro si può<br />
eseguire con aratri monovomeri da scasso trainati da trattrici di elevata potenza in<br />
grado di rimuovere <strong>il</strong> terreno per almeno 60-80 cm di profondità in funzione delle caratteristiche<br />
fisiche e del prof<strong>il</strong>o del suolo. Tuttavia, sia nei casi in cui si è di fronte a<br />
suoli <strong>il</strong> cui strato fert<strong>il</strong>e è sott<strong>il</strong>e oppure si possono verificare fenomeni di erosione<br />
successivi allo scasso,è preferib<strong>il</strong>e fare ricorso alla doppia lavorazione: la prima con<br />
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