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Manuale di olivicoltura<br />
2.6 TECNICHE DI PREPARAZIONE DEL TERRENO<br />
Con tale termine si fa riferimento a tutta una serie di operazioni che precedono la<br />
messa a dimora delle piante e sono finalizzate alla preparazione di una idonea base<br />
agronomica sulla quale insediare la coltura; con la preparazione del terreno si deve<br />
avere come obiettivo <strong>il</strong> ripristino della fert<strong>il</strong>ità del suolo al fine di assicurare un regolare<br />
accrescimento alla coltura che ha durata pluriennale.<br />
Le operazioni di preparazione del terreno vanno eseguite quando le condizioni di<br />
clima e di umidità del suolo sono più favorevoli e quindi normalmente durante l’estate<br />
precedente l’impianto e devono interessare l’intera superficie. Esse di norma comprendono:<br />
DECESPUGLIAMENTO E SPIETRAMENTO: necessario nel momento in cui si tratti<br />
di messa a coltura di terreni abbandonati; <strong>il</strong> lavoro viene svolto con macchine di grossa<br />
potenza munite di lama per allontanare la vegetazione spontanea, a questa pratica si<br />
accompagna anche lo spietramento.<br />
DICIOCCAMENTO: operazione necessaria per eliminare le ceppaie in caso di reimpianto<br />
di oliveto; a tal proposito si rende noto che l’olivo non soffrendo <strong>il</strong> fenomeno<br />
della stanchezza può essere reimpiantato subito dopo l’estirpazione.<br />
LIVELLAMENTO: in presenza di terreni con superficie eccessivamente irregolare per<br />
eliminare dossi, ciglioni ed avvallamenti è opportuno effettuare, in corso di preparazione<br />
del terreno, <strong>il</strong> livellamento, sia per regimare <strong>il</strong> flusso delle acque superficiali che<br />
per permettere un agevole movimento delle macchine operatrici quando l’oliveto sarà<br />
realizzato; nel momento in cui lo strato fert<strong>il</strong>e dovesse risultare troppo sott<strong>il</strong>e, si consiglia<br />
di asportarlo e di ridistribuirlo in superficie una volta completate le lavorazioni<br />
di livellamento.<br />
DRENAGGIO: <strong>il</strong> drenaggio risulta necessario solo nei terreni che presentano scarsa<br />
pendenza, soprattutto se tendenzialmente arg<strong>il</strong>losi e quindi poco permeab<strong>il</strong>i. Nei casi<br />
più frequenti, di olivicoltura di collina con terreni di medio impasto, sufficientemente<br />
ricchi di scheletro, nel lavoro di bonifica del terreno, <strong>il</strong> drenaggio sull’intera superficie<br />
può essere evitato. Dove è necessario vengono scavate delle trincee, che vengono<br />
riempite di pietrame e materiale legnoso (in molti casi viene usato quello proveniente<br />
dello spietramento e dal dicioccamento) e poi <strong>il</strong> tutto viene ricoperto con della terra.<br />
Tecniche più avanzate di drenaggio prevedono l’impiego di dreni di plastica da interrare<br />
a profondità non inferiore a 40-50 cm, posti su solchi appositamente predisposti.<br />
I tubi di drenaggio prevedono una uscita a valle per <strong>il</strong> deflusso dell’acqua in eccesso<br />
che viene scaricata su fosse di scolo. Poiche si tratta di operazione complessa <strong>il</strong> drenaggio,<br />
tranne casi di soluzione semplice (drenaggi localizzati) è opportuno che venga<br />
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