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Manuale di olivicoltura<br />
più basse di fine autunno-inverno ma anche per possib<strong>il</strong>e coincidenza di nebbie durante<br />
la fase di fioritura ed allegagione che possono incidere sulla capacità produttiva<br />
della pianta.<br />
L’attuale diffuso convincimento secondo cui si stiano verificando variazioni climatiche<br />
verso l’innalzamento medio di temperatura per l’olivo va valutato con cautela, in<br />
quanto si tratta comunque di differenze irr<strong>il</strong>evanti rispetto all’esigenza della specie<br />
che, si ripete ancora una volta come pianta sempreverde che non va in quiescenza invernale,<br />
risulta particolarmente soggetta a danni da freddo legati a repentine variazioni<br />
di temperatura nel periodo di tardo autunno-inizio primavera; di conseguenza le variazioni<br />
climatiche, per quanto riguarda questa specie va analizzata concretamente almeno<br />
fino a quando tale tendenza non diventi realtà.<br />
Nel momento in cui la scelta dell’impianto dovesse cadere verso la olivicoltura biologica<br />
ed integrata, per quanto riguarda l’Umbria, gli oliveti vanno realizzati in zona<br />
collinare entro la fascia altimetrica di 250-500 m.s.l.m., esposte a sud, sud-ovest, sudest<br />
o est; ritenute maggiormente compatib<strong>il</strong>i rispetto alle aree di pianura o di alta collina<br />
in quanto le temperature invernali meno rigide riducono <strong>il</strong> rischio di gelate<br />
tardive mentre la luminosità risulta elevata, l’umidità atmosferica bassa, praticamente<br />
con assenza di nebbie persistenti.<br />
2.4 SCELTA VARIETALE E DEL TIPO DI PIANTA<br />
La scelta varietale è innanzi tutto condizionata dalla conoscenza della adattab<strong>il</strong>ità della<br />
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