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Manuale di olivicoltura<br />
delle infrastrutture (muri a secco, lunette, ecc.) con riflessi negativi sulla stab<strong>il</strong>ità del<br />
suolo e sul paesaggio.<br />
Ad ulteriore sostegno del mantenimento degli oliveti in area marginale va anche detto<br />
che spesso rappresentano un serbatoio di biodiversità olivicola, essendo costituiti oltre<br />
che da una o più varietà dominanti anche da entità genetiche minori che arricchiscono<br />
<strong>il</strong> germoplasma o addirittura da varietà esclusive come ad esempio nel caso dell’Umbria<br />
è la “Nostrale di Rigali” tipica della fascia olivicola del tratto preappeninico<br />
che va da Rigali a Gualdo Tadino.<br />
2.2 IMPIANTO DELL’OLIVETO<br />
L’impianto dell’oliveto, oggi si effettua seguendo moderne tecnologie che perseguono<br />
specifici obiettivi, superando così le pratiche tradizionali legate a lunghi periodi di attesa<br />
prima di raggiungere risposte produttive adeguate. Tali criteri rientrano nel sistema<br />
colturale che possiamo definire di olivicoltura intensiva con modelli colturali<br />
differenziati. Gli obiettivi ai quali si fa riferimento, indipendentemente dal modello<br />
colturale ut<strong>il</strong>izzato, riguardano:<br />
riduzione del periodo improduttivo;<br />
conseguimento di produttività elevate in relazione alle condizioni ambientali in<br />
cui si opera e a fattori genetici ed agronomici;<br />
mantenimento dello standard quantitativo e qualitativo;<br />
raggiungimento di un livello elevato di meccanizzazione per consentire <strong>il</strong> massimo<br />
vantaggio economico;<br />
ciclo economico dell’oliveto.<br />
Il passaggio dai sistemi tradizionali di coltivazione che hanno caratterizzato l’olivicoltura<br />
per m<strong>il</strong>lenni, ai moderni sistemi di coltivazione è possib<strong>il</strong>e grazie all’ut<strong>il</strong>izzo<br />
di nuove tecniche vivaistiche, alla selezione varietale, alle pratiche agronomiche avanzate<br />
di preparazione del terreno, all’impiego dell’irrigazione e alla disponib<strong>il</strong>ità di<br />
macchine per la raccolta e la potatura agevolata o meccaniche della pianta. In questo<br />
senso si può affermare che l’olivicoltura negli ultimi 35-40 anni è riuscita a svincolarsi<br />
da criteri antiquati di piantagione e coltivazione che incidevano sul ritmo di crescita<br />
delle piante e sulla loro entrata in produzione, attingendo nei metodi più avanzati legati<br />
alle esperienze proprie della frutticoltura industriale maturate nel corso del secolo<br />
passato.<br />
Presupposti fondamentali per la riuscita del nuovo impianto, avendo presente gli<br />
obiettivi da raggiungere, sono:<br />
la scelta dell’ambiente;<br />
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