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Manuale di olivicoltura<br />

Il Prays è un lepidottero di colore grigio con riflessi argentei e piccole macchie nere<br />

sulle ali anteriori; la larva si sv<strong>il</strong>uppa attraverso 5 età e si caratterizza per la presenza<br />

di fasce laterali di colore giallo paglierino.<br />

Ciclo biologico: Nelle aree olivicole italiane questo fitofago compie tre generazioni in<br />

un anno. Il primo sfarfallamento si ha in genere tra marzo e maggio, con deposizione<br />

delle uova su calici e petali dei bottoni fiorali (generazione antofaga). Le giovani larve<br />

compiono erosioni dei fiori senza provocare danni di particolare r<strong>il</strong>ievo. A maturità<br />

si incrisalidano sulle infiorescenze formando ammassi sericei (nidi).<br />

Le femmine del secondo sfarfallamento depongono le uova sulle olive in formazione,<br />

a partire dal mese di giugno (generazione carpofaga). Quest’ultima è la generazione<br />

che può provocare i maggiori danni alla produzione. Le larvette penetrano nelle drupe<br />

e raggiungono <strong>il</strong> seme di cui si nutrono.<br />

Successivamente si sv<strong>il</strong>uppano all’interno del frutto da cui fuoriescono a maturità, attraverso<br />

l’area peduncolare, per incrisalidarsi in ricoveri offerti dalla pianta o nel terreno.<br />

Danni: Le olive infestate sono soggette a cascola. La terza generazione compare in autunno<br />

e si sv<strong>il</strong>uppa a carico delle foglie (generazione f<strong>il</strong>lofaga); le larve scavano all’interno<br />

del tessuto vegetale gallerie aventi forma e dimensione differente in funzione<br />

dello stadio di sv<strong>il</strong>uppo del fitofago. Nella primavera dell’anno successivo, raggiunta<br />

la quinta età, fuoriescono all’aperto (fenomeno visib<strong>il</strong>e per la presenza di erosioni fogliari<br />

) per poi formare la crisalide.<br />

Difesa: Una corretta strategia di difesa si basa su interventi con prodotti fitosanitari organofosforici<br />

da eseguire nei confronti della seconda generazione. Le modalità di campionamento<br />

sono analoghe a quelle descritte per la mosca dell’olivo. Anche in questo<br />

caso l’impiego di trappole innescate con feromone sessuale, installate prima della generazione<br />

carpofaga, può dare indicazioni ut<strong>il</strong>i sull’andamento dei voli degli adulti. Il<br />

trattamento si effettua al superamento della soglia di circa 10% di olive infestate (nelle<br />

diverse zone olivicole italiane le soglie osc<strong>il</strong>lano tra <strong>il</strong> 7% e <strong>il</strong> 15%).La generazione f<strong>il</strong>lofaga<br />

che arreca, come si è detto danni in primavera sulla vegetazione nuova degli<br />

olivi giovani può essere controllata con trattamenti a base di Bac<strong>il</strong>lus thuringiensis).<br />

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