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Manuale di olivicoltura<br />

tenso, con presenza o meno di lenticelle, al giallo paglierino e successivamente al violetto,<br />

fino ad assumere con la maturazione fisiologica e in rapporto alla varietà colore<br />

rosso vinoso o nero corvino. Nelle zone più a nord della coltivazione dell’olivo, nella<br />

maggior parte delle varietà, non si raggiunge la maturazione fisiologica e la colorazione<br />

finale dell’epicarpo rimane tra <strong>il</strong> giallo paglierino ed <strong>il</strong> rosso vinoso che caratterizza<br />

la fase di invaiatura. In alcune varietà (leucocarpe) <strong>il</strong> colore finale dell’epicarpo<br />

è giallo chiaro.<br />

La polpa rappresenta <strong>il</strong> 70-85% del peso del frutto e si caratterizza per l’elevato contenuto<br />

in olio, presente negli oleosomi che si formano all’interno delle cellule del mesocarpo<br />

e raramente negli spazi intercellulari; <strong>il</strong> contenuto di olio della polpa osc<strong>il</strong>la<br />

dal 12 al 25% del peso fresco sempre in rapporto alla varietà, all’ambiente di coltivazione<br />

e a fattori agronomici.<br />

1.2 CICLO ANNUALE VEGETATIVO E RIPRODUTTIVO<br />

Sia <strong>il</strong> ciclo vegetativo che riproduttivo risentono delle condizioni climatiche tipiche<br />

della zona di coltivazione in stretto rapporto con la varietà.<br />

Dal punto di vista visivo, dopo <strong>il</strong> periodo di riposo invernale che nell’<strong>It</strong>alia centrale inizia<br />

tra novembre-dicembre e si conclude tra fine marzo ed inizio apr<strong>il</strong>e, sulla pianta<br />

si osserva l’apparizione di germogli apicali e l’ingrossamento delle gamme ascellari<br />

dei rami di un anno oltre alla comparsa di nuovi germogli su altri tipi di ramo. Con<br />

l’aumentare della temperatura e l’allungamento del giorno, sui rami di un anno fert<strong>il</strong>i<br />

si verifica la comparsa delle infiorescenze (mignolatura) cui segue tra maggio e<br />

giugno la fioritura e quindi, con l’apertura dei fiori, si ha l’impollinazione cui segue,<br />

in condizioni normali, l’allegagione dei frutti.<br />

L’impollinazione nell’olivo è di tipo anemof<strong>il</strong>o, legata cioè al movimento di masse<br />

d’aria che trasportano <strong>il</strong> polline anche a distanza notevole. Un aspetto da tener presente<br />

è che la maggior parte delle varietà di olivo risultano autoster<strong>il</strong>i, nel senso che <strong>il</strong><br />

polline della stessa varietà non è in grado di fecondare <strong>il</strong> proprio ovulo per cui la fecondazione<br />

è legata alla presenza di altra varietà compatib<strong>il</strong>e ai fini della fecondazione<br />

(impollinatore).<br />

In linea di massima qualsiasi varietà di olivo è in grado di fecondarne un’altra; tuttavia<br />

è necessario che oltre ad esserci coincidenza di fioritura tra varietà da fecondare ed<br />

impollinatore, <strong>il</strong> polline di quest’ultimo possegga vitalità e capacità germinativa. Esistono<br />

anche varietà parzialmente autofert<strong>il</strong>i che comunque si avvantaggiano della presenza<br />

di buoni impollinatori <strong>il</strong> cui effetto è di incrementare l’allegagione; occorre tener<br />

presente che l’autofert<strong>il</strong>ità, in determinate situazioni ambientali, può modificarsi fino<br />

a trasformare la varietà in autoster<strong>il</strong>e o parzialmente autofert<strong>il</strong>e. Nell’olivo sono poco<br />

frequenti i casi di varietà geneticamente autofert<strong>il</strong>i, insensib<strong>il</strong>i cioè alle variazioni am-<br />

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