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Manuale di olivicoltura<br />

e raccolta da terra con l’uso di macchine agevolatrici rende economico <strong>il</strong> sitema.<br />

Differente è la situazione che riguarda aziende di media-alta superficie interessate ad<br />

impianti ad alta densità, dove l’impiego di potatrici meccaniche e più ancora di macchine<br />

scavallatrici presuppone impianti di ben altra dimensione a meno che non si disponga<br />

in zona di servizio contoterzi dove la dimensione dell’impianto può essere<br />

relativamente ridotta. Volendo dare un indicazione di massima dal punto di vista della<br />

dimensione dell’oliveto predisposto per la raccolta in continuo con macchina propria<br />

scavallatrice si ritiene che la dimensione minima dovrebbe osc<strong>il</strong>lare tra 30-40 ettari se<br />

si ut<strong>il</strong>izza una scavallatrice trainata; meglio ancora se la stessa azienda possiede vigneti<br />

di pari superficie circa; nel caso invece di ut<strong>il</strong>izzazione in proprio di scavallatrice<br />

semovente la dimensione minima va individuata in una superficie osc<strong>il</strong>lante tra<br />

80 e 100 ettari tra oliveti e vigneti. In entrambe le situazioni va tenuto presente che le<br />

macchine di cui si parla sono in grado di raccogliere intorno ai tre ettari giorno.<br />

6.5 SESTO DI IMPIANTO E VARIETA’ PER IMPIANTI AD ALTA DENSITA’<br />

Sulla base delle esperienze attuali tra le varietà selezionate nell’ambito del patrimonio<br />

genetico italiano disponib<strong>il</strong>i e nuove linee adatte al modello ad alta densità IRO-CNR,<br />

si segnalano la “I-77” con le riserve precedentemente espresse soprattutto per quanto<br />

riguarda la sua sensib<strong>il</strong>ità al Vertic<strong>il</strong>lium e l’adattamento ai differenti ambienti e le<br />

nuove tre varietà brevettate: “Fs- 17”, “Don Carlo” e “Giulia”, pienamente idonee.<br />

Relativamente all’epoca di maturazione la più precoce è la “Fs-17”, la quale tra le altre<br />

caratteristiche presenta un forte anticipo di inolizione che ne giustifica la raccolta precoce;<br />

la “Giulia” presenta un epoca di maturazione successiva alla “Fs-17” mentre la<br />

“Don Carlo” è l’ultima ad essere raccolta essendo una varietà tardiva. La combinazione<br />

delle tre varietà consente di effettuare la raccolta scalare dell’oliveto nell’arco di<br />

30-40 giorni nel rispetto dell’epoca ottimale di maturazione del frutto per ottenere<br />

un prodotto di alta qualità.<br />

Occorre tener presente che, dal punto di vista della tolleranza al freddo, alla media<br />

tolleranza della “Fs-17” e della “Giulia” corrisponde un’ alta tolleranza della “Don<br />

Carlo”.<br />

In merito al sesto di impianto si è gia indicata una intensità ottimale di piantagione<br />

corrispondente ad un numero di piante ad ettaro tra 1000-1200 circa in relazione a distanze<br />

consigliate, 4 x 2,5 o 4 x 2 m. compatib<strong>il</strong>i sia con queste varietà che con la corretta<br />

gestione dell’impianto.<br />

Per quanto riguarda la forma di allevamento compatib<strong>il</strong>e con macchine scavallatrici<br />

per la raccolta in continuo oggi disponib<strong>il</strong>i, è da ricondurre alla cosiddetta palmetta<br />

libera in cui la chioma caratterizzata da ramificazioni flessib<strong>il</strong>i va contenuta ad un al-<br />

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