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Manuale di olivicoltura<br />
Agli inizi degli anni ‘70 del secolo scorso l’IRO-CNR di Perugia aveva di fatto già avviato<br />
un programma di miglioramento genetico dell’olivo basato sull’impiego di incrocio<br />
libero ed intervarietale. Il programma è stato rivolto all’ottenimento di<br />
portinnesti nanizzanti nel tentativo di controllare la vigoria di cultivar tradizionali e<br />
renderle fruib<strong>il</strong>i a questo nuovo sistema di coltivazione ma anche con l’obiettivo, a<br />
più lungo termine, di ottenere direttamente nuove cultivar a vigoria contenuta. Da<br />
questa attività è nata la “Fs-17”, selezionata nell’ambito di una popolazione di semenzali<br />
di “Frantoio” e clonata in fase giovan<strong>il</strong>e a tale scopo. Risposte positive in tal<br />
senso sono state ottenute solo in combinazione con alcune cultivar come la “Giarraffa”,<br />
la “I-77”, la “Peranzana”, la “Bella di Cerignola”, e “Carpellese”.<br />
A B<br />
Forma appiattita della chioma per <strong>il</strong> migliore ut<strong>il</strong>izzo di macchine scavallatrici in combinazione con varietà idonee caratterizzate<br />
da produttività elevata (A) ; la“ Fs-17” presenta spesso formazione di frutti anche su branche di due tre<br />
anni (B)<br />
Ald<strong>il</strong>à dei risultati parziali verificati con l’uso del portinnesto clonale “Fs-17”, si è evidenziato<br />
<strong>il</strong> limite imposto da un sistema di propagazione complicato come l’innesto<br />
rispetto alla moltiplicazione per talea anche ai fini del contenimento dei costi di produzione<br />
delle piante in considerazione del numero elevato di piante ad ettaro da ut<strong>il</strong>izzare<br />
per oliveti ad alta densità. Frattanto la stessa “Fs-17” nel passaggio dalla fase<br />
giovan<strong>il</strong>e alla fase matura, come si è verificato dal 1987, presenta <strong>il</strong> carattere di vigoria<br />
contenuta e quindi si è passato alla sua valutazione come nuova cultivar per <strong>il</strong> modello<br />
di coltivazione ad alta densità. Essa, ut<strong>il</strong>izzata in questo senso, sulla base delle<br />
esperienze ormai ventennali, ha confermato di avere caratteristiche assolutamente in<br />
linea con quelle richieste per <strong>il</strong> nuovo modello di coltivazione e più specificatamente:<br />
elevata attitudine alla radicazione;<br />
precocità di entrata in produzione;<br />
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