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Manuale di olivicoltura<br />

intercettatore, passando da 6-7 persone per macchina a non più di due.<br />

La resa di raccolta, riferita alla quantità di olive per giorno è ovviamente legata innanzi<br />

tutto alla carica delle piante e alla caratteristica varietale ( fac<strong>il</strong>ità di distacco del<br />

frutto) ma anche allo stadio di maturazione delle olive. Invece la resa di raccolta riferita<br />

al numero di piante vibrate per giorno, nei casi ottimali, con le macchine di ultima<br />

generazione si aggira intorno a 250-300 piante.<br />

Nel primo modello di oliveto intensivo IRO-CNR sia la potatura meccanica che la<br />

raccolta meccanica hanno inizio quando l’albero ha raggiunto sostanzialmente la<br />

forma di allevamento definitiva, che corrisponde all’età di 6-7 anni, anche se lo sv<strong>il</strong>uppo<br />

definitivo della chioma si completa non prima del decimo anno.<br />

L’introduzione di tale modello rappresenta un sostanziale superamento delle tecniche<br />

tradizionali di coltivazione, in quanto consente di ottenere sensib<strong>il</strong>i incrementi<br />

produttivi ed un drastico contenimento dei costo di produzione; tuttavia essendo esso<br />

vincolato per una logica economica alla meccanizzazione della raccolta oltre a quella<br />

della potatura implica un ciclo economico di 35-40 anni. Ciò in conseguenza del fatto<br />

che <strong>il</strong> diametro alla base del tronco supera 45-50 cm ed acquista rigidità per cui risulta<br />

più diffic<strong>il</strong>e l’aggancio della pinza del vibratore e la vibrazione della chioma.<br />

Per cui occorre procedere alla ricostituzione integrale della chioma, per replicare <strong>il</strong><br />

ciclo successivo. A tale fine è sufficiente effettuare la succisione del tronco in inverno<br />

alla quale, con la ripresa vegetativa, segue <strong>il</strong> riscoppio di numerosi polloni dal colletto<br />

caratterizzati da rapido sv<strong>il</strong>uppo; a fine estate si effettua la loro cimatura ad eccezione<br />

di uno scelto per la ricostituzione integrale della chioma a monocono o a monocaule<br />

libero. La corretta potatura integrata dalle comuni pratiche agronomiche cosi come<br />

previste per l’impianto dell’ oliveto secondo questo modello, consente la riforma integrale<br />

della chioma nel giro di 4-5 anni con inizio della attività produttiva non oltre<br />

<strong>il</strong> terzo anno dal taglio basale.<br />

Il ciclo di 35-40 anni si replica fino a quando non si osserva carie al colletto a meno<br />

che non si voglia cambiare varietà o sistema di coltivazione <strong>il</strong> che comporta una nuova<br />

piantagione. È importante tener presente che al termine di ciascun ciclo, a seguito del<br />

taglio alla base delle piante, si ha un recupero notevole di biomassa, parte della quale<br />

è rappresentata da ramaglia legnosa ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>e per fini energetici; i tronchi, per un altezza<br />

variab<strong>il</strong>e da 2 metri a 2,5 metri, possono essere convenientemente ut<strong>il</strong>izzato<br />

come legname da opera, che opportunamente trattato, viene impiegato per produrre<br />

parquet o legno da ebanisteria per fabbricare mob<strong>il</strong>i pregiati, cornici e oggetti da tornitura.<br />

Ne consegue che, seguendo le indicazioni di cui sopra tale operazione apparentemente<br />

onerosa nella pratica, si traduce in un ulteriore reddito dell’oliveto alla<br />

fine di ciascun ciclo.<br />

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