Economia dei Sistemi finanziari - Dipartimento di Economia Politica

Mario Tonveronachi
Cruciale per Minsky è il riferimento a condizioni d’incertezza idiosincratica e sistemica. Ciò significa
che le parti in causa sanno che le aspettative sui flussi di cassa, sul valore degli attivi liquidi e sul
servizio del debito - sui quali si fonda il calcolo prospettico di solvibilità della posizione - potranno
non venire convalidati (per il meglio o per il peggio) dai risultati che si otterranno nel futuro, così
come i risultati odierni possono non convalidare le aspettative che in passato hanno condotto a
prendere le decisioni che si sono incorporate nell’attuale struttura dell’attivo e del passivo. Il
concetto di convalida si riferisce a risultati che sono sostanzialmente in linea con quelli attesi, sui
quali si sono basate nel passato le decisioni sull’accumulazione degli stock delle varie forme di
capitale. La mancata convalida delle aspettative in un periodo può essere di valore tale da
generare un difetto di liquidità non colmabile smobilizzando gli attivi liquidi, richiedendo quindi un
ricorso al mercato finanziario per contrarre nuovo debito o raccogliere nuovo capitale. Il costo
dell’operazione dipende dai tassi d’interesse o dalla valutazione di mercato dell’impresa, vigenti al
momento. In entrambi i casi aumentano le uscite future con conseguenze negative sui relativi flussi
netti.
L’incertezza sui valori attesi richiede di considerare i downside risks. A tale scopo, si può in primo
luogo tener conto della variabilità storica, sottraendo dai valori attesi dei redditi e della liquidità e
aggiungendo al tasso d’interesse sul debito un multiplo delle relative deviazioni standard.
Nell’ottica di Minsky, i valori attesi e quei moltiplicatori sono il risultato delle valutazioni convergenti
tra prestatore e debitore al momento del perfezionamento del contratto di debito. Riaggiustando i
termini per isolare il servizio del debito, le (11) e (11 bis) divengono pertanto:
(13) ( ) ( Y
) (
L ) ( i ) D 1 AD t 1,...,
n
YO
t O Ft
F
t L t i t
t
(13 bis) ( ) ( Y
) (
L ) ( r ) D 1 t 1,...,
n
YI
t I NIt
NI
t L t r t
dove i rappresentano la deviazione standard ed i moltiplicatori φ, η, ρ e λ sono maggiori
dell’unità e proporzionali al grado di fiducia nella stima.
Una valutazione prudenziale del patrimonio può allora essere condotta in base al valore attuale
delle grandezze attese al netto dei downside risks.
(14) Y AF V
L
V
D)
Valutazione
prudenziale
del patrimonio
~
~
~
( ) ( ) (
Va a
a
dove la tilde indica che la grandezza è al netto della variabilità storica
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