Rogo Christe, tibi laudes? - ager veleias

Nuovamente troviamo un riferimento alla militia Christi nel vero senso della parola. Al
combattimento spirituale evocato da Paolo in Efesini, ove si invita a indossare caelestium
splendor
armorum, scutum fidei, lorica iustitiae, salutationis galea, si aggiunge ora, sempre attinto
dall’epistolario dell’Apostolo, una citazione di Eb 4,12 con riferimento all’efficacia della
Parola, più tagliente di ogni spada a doppio taglio: “infatti la parola di Dio è viva, efficace e
più tagliente di ogni spada a doppio taglio”.
Che l’interrogatorio abbia avuto luogo nel foro non desta alcun sospetto, poichè era
procedura ordinaria 66 . Da verificare, perchè forse generata dal puro spirito polemico del
redattore donatista, la notizia della traditio dell’episcopo 67 Fundano. Costui avrebbe poco
innanzi consegnato le Scritture ai magistrati perchè venissero arse sul rogo. Un
improvviso e inatteso diluvio, chiara allusione all’intervento divino, corroborato da una
tempesta di grandine, non solo mise in salvo la Parola dal sacrilego fuoco ma provvide
anche a devastare tutto quel che vi era intorno. Non è raro trovare nei testi delle passioni
interventi divini resi manifesti attraverso elementi naturali. Come il Diavolo prende
possesso del corpo del proconsole e ne fa un proprio strumento così il Signore entra in
campo palesandosi in eventi naturali estremi, come il diluvio, o addolcendo, di contrasto,
la natura feroce delle bestie degli anfiteatri a cui spesso venivano destinati i martiri 68 .
La storicità dell’episodio non è comprovabile. Del resto, mancano versioni cattoliche della
Passio che abbiano interpolato il testo, limitandosi a emendarlo del prologo e
dell’appendice. E’ pertanto possibile che la notizia non sia falsata e che gli agiografi
cattolici non abbiano avuto alcuna intenzione di sopprimere l’episodio, avendone accertata
la verità e forse conservandosene ancora un'eco nelle comunità interessate. Non penso
quindi che questo particolare possa essere ricondotto ad una semplice “calunnia settaria”
come sembra asserire Franchi de’ Cavalieri 69 .
66 Massimiliano viene processato nel foro di Theveste: “Idus Martii Tevesti in foro inducto Fabio Vittore una
cum Maximiliano et admisso Pompeiano advocato” (Acta Maximiliani 1). Cfr. A. Rossi, Fabio Vittore: dal
sangue dei martiri nascono i padri? Per una rilettura degli "Acta Maximiliani", ASR 10 (2005), pp. 181-
218. Perpetua e Felicita sono condannate nel foro di Cartagine: “et pervenimus ad forum” (Passio
Perpetuae 6,1) e Lucio e Montano raccontano di essere stati “circumducti huc atque illuc per totum forum
a militibus” (Passio SS Montani et Lucii 6,3)
67 “Ce texte de la Passion est la seule source de renseignement sur cet évèque d’Abitinae au début du IV e
siècle. L’accusation dont Fundanus est l’objet de la part de l’auteur donatiste de la Passion est-elle
fondée? Le diocèse d’Abitinae était ancien, puisqu’il avait été représenté au concile de Carthage du 1 er
septembre 256 par son évêque Saturninus”. Maier, Le Dossier, p. 64 nota 33
68 Nel compendio alla Passio SS. Maximae Donatillae et Secundae contenuta nel martirologio di Ado
osserviamo come un orso ferocissimus trovandosi dinanzi le fanciulle si ammansisca a tal punto da
prostrarsi ai piedi di una di loro e leccarle le vesti: “Ursus autem ferocissimus ac saevissimus illico eis
laxatus, in mansuetudinem versus, earum vestigia linxit potius quam momordit” (III Kal. Aug. in Dubois,
Le martyrologe d’Adon, p. 240)
69 Cfr. Franchi de’ Cavalieri, La Passio, p. 11: “si tradisce però il donatista nella premura di trasmettere ai
lontani e ai posteri il nome del vescovo traditor (sarà stato veramente tale, o una vittima anche egli della
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