Il melone d'inverno - Portale dell'innovazione - Regione Siciliana
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i n t e r v e n t i p r e l i m i n a r i e d i n d i r i z z i d i s a l u t o 13 II motivo principale di questa giornata di studio è rappresentato dalla necessità di fare il punto sulle problematiche di una coltura che riveste notevole interesse economico non solo nel comprensorio della S.O.A.T. n. 85 che ha organizzato questo importante incontro ma in tutta la Sicilia Occidentale. Il melone d'inverno da più di un decennio costituisce una coltura su cui sono state riservate parecchie energie da parte dei tecnici della S.O.A.T.; si è quindi innestato un processo evolutivo della coltura non solo riguardante le tecniche di coltivazione ma anche il panorama varietale e le problematiche afferenti alla commercializzazione. Un tale processo evolutivo ha determinato la necessità di puntualizzare le più opportune tecniche di coltivazione alla luce di un panorama varietale in con- tinua evoluzione; se a ciò si aggiungono problemi fitosanitari sempre più gravi appare evidente la necessità di creare una sinergia tra le diverse professionalità che si occupano della coltura. In un momento in cui la globalizzazione dei mercati va assumente sempre più un significato concreto appare evidente e inderogabile l'organizzazione e concentrazione dell'offerta dei nostri prodotti e nel caso specifico del nostro melone che qualitativamente non teme confronti. Conoscendo la levatura dei relatori che partecipano a questa giornata di studio sono certo che si darà un notevole contributo agli operatori del settore. Renato Piazza (Coordinatore Regionale Servizi alla Sviluppo)
Intervento introduttivo 15 Ringrazio gli organizzatori di questa giornata di studio sul melone d'inverno per l'invito rivoltomi a coordinare i lavori della mattinata. Numerose ragioni mi hanno indotto ad accogliere l'invito: la cortese insistenza del dr. Gallo, responsabile della locale Sezione Operativa di Assistenza Tecnica, la rilevante riconosciuta importanza agronomica, economica e sociale che la coltivazione del melone d'inverno assume nella provincia che oggi ci ospita, l'interesse e l'attualità degli argomenti che saranno affrontati da qualificati studiosi, che presenteranno i risultati della loro attività e della loro esperienza e, non ultimo, la possibilità di incontrare numerosi tecnici e colleghi che mi onorano della loro amicizia tra i quali il prof. Pietro Caruso, direttore dell'Istituto di Orticoltura e Floricoltura dell'Università di Palermo cui è stato affidato il coordinamento della sessione pomeridiana. Il programma predisposto dagli organizzatori comprende per questa prima sessione diverse relazioni di sicuro interesse ai fini degli obiettivi della Giornata. Esse prenderanno in esame gli aspetti agronomici e varietali della coltura, la qualificazione del prodotto, i problemi del miglioramento genetico, le questioni più attuali inerenti alle principali avversità biotiche del melone. Invito caldamente i relatori al rispetto dei tempi programmati in maniera che si possa dare spazio, in successione, ad alcuni interventi programmati ed alla discussione e consentire l'inizio, in tempo utile, della sessione pomeridiana. Formulo l'auspicio che i lavori della giornata possano rispondere alle attese degli operatori offrendo riferimenti utili per razionalizzare i protocolli di coltivazione del melone d'inverno, le cui produzioni incontrano sempre più il favore dei consumatori per il particolare profilo di qualità che le caratterizza. Giuseppe La Malfa (Istituto di Orticoltura e Floricoltura Università di Catania)
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II motivo principale di questa giornata di studio<br />
è rappresentato dalla necessità di fare il punto sulle<br />
problematiche di una coltura che riveste notevole interesse<br />
economico non solo nel comprensorio della<br />
S.O.A.T. n. 85 che ha organizzato questo importante<br />
incontro ma in tutta la Sicilia Occidentale.<br />
<strong>Il</strong> <strong>melone</strong> <strong>d'inverno</strong> da più di un decennio costituisce<br />
una coltura su cui sono state riservate parecchie<br />
energie da parte dei tecnici della S.O.A.T.; si è<br />
quindi innestato un processo evolutivo della coltura<br />
non solo riguardante le tecniche di coltivazione ma<br />
anche il panorama varietale e le problematiche afferenti<br />
alla commercializzazione.<br />
Un tale processo evolutivo ha determinato la necessità<br />
di puntualizzare le più opportune tecniche di<br />
coltivazione alla luce di un panorama varietale in con-<br />
tinua evoluzione; se a ciò si aggiungono problemi fitosanitari<br />
sempre più gravi appare evidente la necessità<br />
di creare una sinergia tra le diverse professionalità<br />
che si occupano della coltura.<br />
In un momento in cui la globalizzazione dei mercati<br />
va assumente sempre più un significato concreto<br />
appare evidente e inderogabile l'organizzazione<br />
e concentrazione dell'offerta dei nostri prodotti e nel<br />
caso specifico del nostro <strong>melone</strong> che qualitativamente<br />
non teme confronti.<br />
Conoscendo la levatura dei relatori che partecipano<br />
a questa giornata di studio sono certo che si darà<br />
un notevole contributo agli operatori del settore.<br />
Renato Piazza<br />
(Coordinatore Regionale Servizi alla Sviluppo)