Il melone d'inverno - Portale dell'innovazione - Regione Siciliana

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Il melone d'inverno: obiettivi del miglioramento genetico Clause Canino G. (Clause Italia) Il melone Inodorus o melone d'inverno, come è più comunemente conosciuto, si estende su di una superficie di circa 6000 Ha e comprende 4000 Ha di melone a buccia gialla e 2000 Ha di melone a buccia verde; rappresenta, senza ombra di dubbio, la più importante realtà melonicola della Sicilia. Le provincie interessate sono quelle di Trapani, Palermo ed Agrigento. Nella prima si concentra sopratutto la coltivazione del giallo, mentre nella seconda la coltivazione del verde. I frutti rientrano nella tradizione del consumo di frutta estiva dell'isola, ma anche di quello invernale, infatti, il loro carattere di lunga durata, ne permette la conservazione per lungo tempo. Questa realtà registra, oggi, una evoluzione ed una apertura verso i mercati del nord, che darà sicuramente una spinta alla valorizzazione di questa coltura. Ed è proprio nel senso della valorizzazione che si inserisce il lavoro di miglioramento genetico della L. Clause Semences, impegnata ad offrire varietà con migliori caratteristiche agronomiche e qualitative. Chi è L. Clause Semences? L. Clause Semences è una società che opera da quasi 50 anni nel settore delle sementi ortive professionali. La società oggi fa parte di un importante gruppo, Limagrain' che insieme a Clause, riunisce altre importanti società sementiere come Vilmorin' Tezier, Ferry Morse e Nickerson Zwan. Clause semences è presente in tutto il mondo con le sue filiali ed anche in Italia. Come nasce una varietà. Una varietà commerciale è sempre il risultato di uno sforzo collettivo che impegna per diversi anni i ricercatori, i tecnici e gli organi commerciali. È, infatti, necessario conoscere a fondo tutta la filiera che parte dal produttore e giunge al consumatore, passando attraverso i commercianti, e basta che un solo anello di questa lunga catena non si chiuda per vanificare gli sforzi e l'impegno di molti anni. La definizione dei programmi di miglioramento hanno come obiettivo la costituzione di nuovi ibridi che diverranno commerciali solo se risponderanno adeguatamente a quelle che sono le aspettative di tutte le figure che entrano nel ciclo produttivo e commerciale. Si parte dalla conoscenza dell'ambiente nel quale le varietà verranno impiegate. Ciò permette di delineare le caratteristiche fisiologiche della pianta. Il melone inodorus viene tradizionalmente coltivato nell'entroterra collinare dove entra in rotazione con il grano duro. Sono ambienti con inverni molto freddi ed estati molto calde e siccitose dove la coltura viene condotta in seccagno. In queste condizioni è necessario che la pianta sia molto rustica con apparato radicale potente, con ottima copertura fogliare per proteggere i frutti dalle alte temperature e dall'elevata luminosità. La precocità, la fertilità e la tolleranza al seccume fisiologico sono, invece, i caratteri che determinano un ciclo produttivo lungo ed elevata produttività. L' applicazione di tecniche agronomiche come l'irrigazione esigono varietà che si adattano alla forzatura con un equilibrato vigore della pianta e con la resistenza alla spaccatura dei frutti. L'utilizzo della pacciamatura, per anticipare l'epoca del trapianto, così come colture in serra e tunnel, in periodi fuori da quelli normali, necessitano di piante con una buona tolleranza al freddo e buona capacità di fioritura ed allegagione in condizioni di bassa temperatura e luminosità ed in condizioni di giorno corto. Nel lungo cammino della costituzione di una varietà ibrida, uno dei capitoli più importanti è quello che riguarda l'introduzione delle resistenze o delle tolleranze alle principali fitopatie. I programmi di individuazione ed inserimento dei geni di resistenza o 69
70 tolleranza, sono molto lunghi e la loro introduzione richiede anche decine di anni. Il miglioramento genetico si muove verso l'introduzione di tolleranze all'oidio (Sphaeroteca fuliginea ed Erysife cichoracearum), di resistenza alle quattro razze di Fusarium oxysporum f sp. melonis razze 0, 1, 2 ed 1-2; quest'ultima è di recente introduzione in Italia ed è già stata individuata in Sicilia. Si lavora, inoltre, su tolleranze alla pseudoperonospera, cladosporiosi, alla didimella, agli afidi (gene V.A.T) ed alle virosi (CMV, ZYM,WMV1 e WMV2). Queste ultime sono sicuramente tra le malattie più temibili perché in caso di gravi attacchi possono compromettere l'intero raccolto. Un altro capitolo importante è rappresentato dal- l'introduzione di migliori caratteristiche qualitative dei frutti. Si cura l'aspetto esterno (calibro, forma, colore, rugosità) così come la qualità interna (spessore della buccia, spessore della polpa, cavità interna piccola, colore e tenore zuccherino, aromi, consistenza). I mercati locali e quelli meridionali in genere cercano un frutto di grosse dimensioni, mentre i mercati del nord prediligono una pezzatura medio piccola. E, invece, indiscutibile che le caratteristiche gustative sono quelle che conquistano i consumatori più diversi. Ma se l'aspetto esterno e la qualità interna dei frutti hanno importanza per il consumatore, i caratteri come la lunga conservazione, la consistenza della polpa, la tolleranza alla vitrescenza, hanno interesse per la lavorazione ed il trasporto (graf. 3). Queste caratteristiche assumono importanza soprattutto per quel prodotto che è destinato ai mercati settentrionali o addirittura stranieri, e per quei frutti che vengono immagazzinati ed immessi sul mercato a distanza di qualche mese. Oggi l'esperienza e gli sforzi della Clause Semences hanno messo a disposizione la varietà di melone a buccia gialla Helios Fl, un ibrido perfettamente adatto ai tipi di coltivazione ed al clima siciliano. Un ibrido ampiamente coltivato ed apprezzato per le sue doti agronomiche, qualitative nonché di lunga conservazione. Resistente al Fusarium oxysporum melonis razze 0,1. Di più recente costituzione è un altro ibrido, Incas FI (clx 2653), sempre a buccia gialla e lunga conservazione che vanta la resistenza a tre razze di Fusarium oxysporum melonis (0,1,2) ed un elevato livello di tolleranza all'oidio. È inoltre disponibile un ibrido a buccia verde molto rugosa, Axio F1 (clx 2655), adatto per le tradizionali coltivazioni seccagne del Purceddu, che ha le resistenze a tre razze di Fusarium oxysporum melonis e che rappresenta una novità in un mercato caratterizzato dalla coltivazione di ecotipi locali autoriprodotti.
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