Il melone d'inverno - Portale dell'innovazione - Regione Siciliana

60
DATI MEDI '96
Sono stati esaminati 8 campioni formati da 6 frutti
ciascuno provenienti dalle SOAT di Buseto, Paceco
e S.Cipirello e dalle SOPAT di Salemi e Camporeale.
I frutti, provenienti quasi tutti da colture non
pacciamate, sono stati analizzati anche a distanza di
alcuni giorni rispetto a quello di raccolta.
Dalle medie aritmetiche risultanti, si nota come
i valori abbiano subito un incremento rispetto all'anno
precedente, rientrando perfettamente nelle soglie
qualitative raccomandate per i meloni.
Il contenuto medio in acido ascorbico e in potassio
è risultato buono. Relativamente a questo elemento,
da studi effettuati, sembra che il suo contenuto
sia correlato alla croccantezza della polpa; non è stato
possibile confermare tale correlazione, ma sarebbe
interessante, in futuro, verificarla partendo dalla
conoscenza della dotazione in potassio assimilabile
nel suolo, fino all'analisi del frutto.
DATI MEDI '97 (Tabella)
1 meloni delle cv. Helios e Campero, analizzati
il 3° anno negli aspetti strettamente commerciali, risultano
ottimi con una precisa corrispondenza tra grado
zuccherino, espresso come sostanza secca solubile,
e grado di consistenza della polpa (indice di maturazione);
soltanto i meloni della zona di Paceco si
discostano dalle medie, in particolare per l'elevato
peso dei frutti (3700 gr., in media)
Dati medi 1997
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Nell'ambito del nostro studio, strettamente indicativo,
per le buone caratteristiche biometriche e qualitative
sono emersi i meloni afferenti alla cv. Helios.
Anche la cv. Campero ha dato ottimi risultati, specie
quest'anno, anche se la resa in prodotto utile è bassa
a causa dell'ampia cavità ovarica che riduce lo spessore
della polpa.
Il peso dei frutti "Helios" oggetto dell'indagine
è risultato molto difforme nel 1° e 2° anno, mentre nel
3° anno il peso medio è risultato più uniforme, oscil