Il melone d'inverno - Portale dell'innovazione - Regione Siciliana
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pagazione sano;<br />
- evitare le semine troppo anticipate;<br />
- effetuare lunghe rotazioni (il Fusarium oxysporum<br />
è dotato di organismi di quiescenza che lo<br />
possono conservare per decine di anni);<br />
- studiare la precessione colturale, poiché in alcuni<br />
casi anche le colture arboree o la vite possono lasciare<br />
una carica infettiva di funghi pericolosi per il<br />
<strong>melone</strong> (Verticillium);<br />
- razionalizzare l'irrigazione che altrimenti può divenire<br />
fattore predisponente alle infezioni;<br />
- mantenere le piante in buone condizioni vegetoproduttive<br />
ed evitare lesioni all'apparato radicale.<br />
Le esperienze esposte costituiscono solo i primi<br />
risultati dell'attività progettuale che se per alcuni aspetti<br />
incoraggianti, non costituiscono che un punto di<br />
partenza.<br />
Infatti la necessaria razionalizzazione della difesa<br />
fitosanitaria, è legata ad una sempre più marcata<br />
collaborazione fra imprese agricole e assistenza tecnica,<br />
basata sull'offerta di un vero e proprio pacchetto<br />
di servizi di consulenza agronomica e fitopatologica.<br />
Per mettere a punto tale pacchetto, occorre proseguire<br />
le attività progettuali privilegiando i seguenti<br />
obiettivi:<br />
1. avviare collaborazioni specialistiche per incrementare<br />
il potenziale tecnico scientifico del pro-<br />
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getto su precise tematiche diagnostiche (es. determinazione<br />
dei ceppi Fusarium spp.);<br />
2. verificare in campo i limiti e l'applicabilità delle<br />
soglie di intervento e dei metodi di monitoraggio<br />
proposti della letteratura scientifica per<br />
l'afide nero e indagare ulteriormente sulla dannosità<br />
di B. tabaci;<br />
3. approfondire la conoscenza sul ruolo dell'entomofauna<br />
utile nel controllo di questi parassiti;<br />
4. proporre una lista positiva di p.a. caratterizzati<br />
da efficacia, limitata tossicità, selettività e convenienza<br />
economica da aggiornare sulla scorta<br />
di prove di campo;<br />
5. mettere a punto la tecnica di esecuzione dei trattamenti<br />
in relazione alle diverse avversità;<br />
6. definire le "buone tecniche di coltivazione" con<br />
particolare riguardo a quelle alternative di controllo<br />
delle avversità;<br />
7. diffondere le acquisizioni relative agli argomenti<br />
prima menzionati con apposite campagne divulgative;<br />
8. verificare (in corso d'opera e alla fine) la ricaduta<br />
delle acquisizioni e la raccolta di tutti gli<br />
elementi utili per eventuali revisioni degli obiettivi<br />
progettuali e delle metodologie adoperate.