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Triangolo Rossa PDF - Istituto Parri

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da un comunicato ufficiale emesso un anno dopo dalla questura di Parma.<br />

Esattamente 206 43 . Numerosissimi, ben 945, i fascisti arrestati o che si erano<br />

arresi nella prima settimana 44 .<br />

Tra le carte del ministero dell'Interno esiste un elenco nominativo — quasi<br />

certamente fatto nel 1946 — dei fascisti giustiziati a Parma dopo la liberazione.<br />

I nomi sono 40, una cifra del tutto diversa dai 5 indicati dai carabinieri e<br />

dai 206 calcolati dalla questura. Per evitare facili equivoci non pubblichiamo<br />

i nomi della lista, anche se le indicazioni anagrafiche e quelle relative alla data<br />

e al luogo di morte e alla qualifica militare sono complete 45 .<br />

Piacenza fu liberata il 28 dopo durissimi combattimenti sostenuti dai partigiani<br />

per evitare che i tedeschi attraversassero il Po e le armi furono consegnate<br />

il 5 maggio. Modesta fu la resistenza opposta dai cecchini fascisti 46 .<br />

Quanto ai fascisti soppressi in quei giorni, esiste una sola segnalazione tra le<br />

carte della polizia 47 , mentre sarebbero state due le vittime secondo il rapporto<br />

dei carabinieri. Da una relazione in data 13 maggio, del locale Gruppo dei<br />

carabinieri, si apprende che «Durante i primi due giorni successivi alla liberazione<br />

della città, i patrioti giustiziarono numerosi fascisti, tra i quali il Prefetto<br />

e il federale della provincia Graziani Alberto». Dal documento risulta<br />

che quelli finiti in carcere erano 250 48 .<br />

Questo è quanto risulta dai rapporti di polizia e carabinieri, i quali, evidentemente,<br />

erano stati scritti senza tenere conto di quanto pubblicato da<br />

"Piacenza nuova", il quotidiano del CLN. Il 3 maggio, con evidenza, in cronaca<br />

cittadina era uscita una notizia che così iniziava: «La mattina del 1°<br />

maggio al Cimitero Urbano alle ore 10 è stata eseguita la sentenza capitale a<br />

carico dei seguenti individui». Seguivano, in maiuscoletto, i nomi di 12 persone<br />

49 . Non siamo riusciti ad accertare se, nei giorni seguenti, si siano avute<br />

altre esecuzioni, senza pubblicazione dei nomi, o se furono sospese. In seguito<br />

sul giornale apparvero — come negli altri quotidiani del CLN — lunghi<br />

elenchi d'individui arrestati, ma non più di fascisti giustiziati.<br />

Diversa la situazione di Forlì e Ravenna insorte il 9 novembre e il 4 di-<br />

43 I collaborazionisti giustiziati dal popolo, in "Gazzetta di Parma", 5 maggio 1946.<br />

44 Circa mille arresti, in "Gazzetta di Parma", 7 maggio 1945.<br />

45 ACS, MIG, 1944-1966, b. 87.<br />

46 L. Tadolini, I franchi tiratori di Mussolini, cit., pp. 148-56.<br />

47 ACS, CPS, 1944-46, b. 75.<br />

48 ACS, MIG, 1944-46, b. 127, f. 11.058.<br />

49 La giustizia segue il suo corso, in "Piacenza nuova", 3 maggio 1945. Il giornale aveva cominciato<br />

ad uscire il 30 aprile diretto da Ettore Granelli. In un secondo tempo era stato affiancato<br />

da Jerio Ferdj Ferrero, il quale fu sostituito, alla fine dell'anno, da Natale Di Giacomo. Il<br />

quotidiano cessò le pubblicazioni il 14 luglio 1947. Il 28 aprile, durante l'insurrezione, a Piacenza<br />

uscì il giornale "Il Grido del popolo", con il sottotitolo "Voce della prima divisione<br />

Piacenza". Diretto da Jerio {Ferdj Ferrero). Fece due numeri.<br />

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