12.06.2013 Views

Rassegna di documenti processuali concernenti le mafie pugliesi.

Rassegna di documenti processuali concernenti le mafie pugliesi.

Rassegna di documenti processuali concernenti le mafie pugliesi.

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Analizzando invero i vari episo<strong>di</strong> oggetto del<strong>le</strong> contestazioni… non si riscontra ancora quella<br />

sottomissione o succubanza generalizzata, se non derivante dal singolo atto <strong>di</strong> vio<strong>le</strong>nza, né quella<br />

omertà così <strong>di</strong>ffusa, come la norma del 416-bis cod. pen. richiederebbe.<br />

Lo stesso PANUNZIO ha sempre denunciato la o <strong>le</strong> estorsioni che andava subendo,…<br />

Non <strong>di</strong>mostrava certo paura, se non nei limiti <strong>di</strong> una norma<strong>le</strong> parte <strong>le</strong>sa <strong>di</strong> un grave reato, il<br />

PANUNZIO, quando tentava <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare esattamente i suoi estorsori…<br />

La redazione del memoria<strong>le</strong>, che all’inizio si è voluta far passare come <strong>di</strong>ario – per mettere in<br />

evidenza lo stato <strong>di</strong> angoscia dell’impren<strong>di</strong>tore – non è altro che la precostituzione <strong>di</strong> una prova (su<br />

suggerimento <strong>di</strong> chi, non si sa) per tentare <strong>di</strong> incastrare i delinquenti.<br />

Che <strong>di</strong>re poi <strong>di</strong> una estorsione che dura tre anni, qua<strong>le</strong> <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> forza dell’associazione<br />

se ne ricava?…<br />

Lo stesso SPEZZATI ha imme<strong>di</strong>atamente denunciato tre episo<strong>di</strong> estorsivi precedenti l’attentato<br />

che lo ridusse in fin <strong>di</strong> vita nell’apri<strong>le</strong> ’89.Il fatto poi che non ha denunciato il pagamento ratea<strong>le</strong><br />

effettuato è chiaramente spiegabi<strong>le</strong> con la paura conseguente alla vio<strong>le</strong>nza subita.Esistenza o meno<br />

<strong>di</strong> un’associazione che non avrebbe avuto paura dopo un attentato del genere?<br />

L’omertà qui è conseguenza <strong>di</strong>retta della vio<strong>le</strong>nza non della forza <strong>di</strong> intimidazione promanante<br />

dal vincolo associativo”.<br />

La <strong>le</strong>ttura <strong>di</strong> questo passo della sentenza, per chi conosce la vicenda umana del PANUNZIO e<br />

degli altri due costruttori uccisi nello stesso periodo, lascia invero assai perp<strong>le</strong>ssi e non abbisogna <strong>di</strong><br />

commenti ulteriori.<br />

La Corte conclude la motivazione sulla non mafiosità della mafia foggiana, esposta in quattro<br />

pagine dalla 47 alla 50, affermando che “Non può negarsi però che detti episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> vio<strong>le</strong>nza e<br />

minaccia con armi denunciano negli ultimi tempi un salto <strong>di</strong> qualità dell’ambiente malavitoso<br />

foggiano, una evoluzione della semplice associazione per delinquere, che integra pur sempre un<br />

reato contro l’or<strong>di</strong>ne pubblico, si che veramente a proposito sono intervenuti quei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong><br />

custo<strong>di</strong>a cautelare in carcere che hanno bloccato, per il momento e si spera per sempre, il<br />

comp<strong>le</strong>tarsi della evoluzione dell’associazione malavitosa in quella <strong>di</strong> stampo mafioso…<br />

Lo stesso episo<strong>di</strong>o – omici<strong>di</strong>o plurimo BACARDI – che contrad<strong>di</strong>ce peraltro la tesi accusatoria<br />

dell’unica associazione, non è altro che espressione <strong>di</strong> vio<strong>le</strong>nza pura, <strong>di</strong> guerra tra bande criminali<br />

nel lontano maggio ’86 che ha giustamente preoccupato per la gravità della vio<strong>le</strong>nza commessa, ma<br />

che è e<strong>le</strong>mento neutro ai fini della qualificazione mafiosa o meno della banda della qua<strong>le</strong> facevano<br />

parte gli autori <strong>di</strong> quel reato, potendo commettere omici<strong>di</strong> anche coloro che si associano per<br />

commettere una serie indeterminata <strong>di</strong> delitti, anche in via strumenta<strong>le</strong>...”.<br />

Questa vicenda processua<strong>le</strong> <strong>di</strong>mostra la sopravvivenza <strong>di</strong> una mentalità giu<strong>di</strong>ziaria che resiste<br />

ad estendere il para<strong>di</strong>gma mafioso fuori dal<strong>le</strong> ipotesi <strong>di</strong> scuola.<br />

Non vi è dubbio che ta<strong>le</strong> atteggiamento può essere definitivamente invertito solo attraverso la<br />

conoscenza specialistica della criminalità mafiosa in tutte <strong>le</strong> sue molteplici ed impreve<strong>di</strong>bili<br />

manifestazioni da parte <strong>di</strong> tutti i soggetti del processo e non solo da parte della Magistratura<br />

inquirente.<br />

È chiaro però che ta<strong>le</strong> obiettivo non può essere conseguito a<strong>di</strong>bendo alla ce<strong>le</strong>brazione <strong>di</strong><br />

comp<strong>le</strong>ssi processi <strong>di</strong> mafia magistrati pre<strong>le</strong>vati per l’occasione da altre mansioni e quin<strong>di</strong> in linea<br />

<strong>di</strong> principio privi <strong>di</strong> una cultura criminologica specialistica in materia <strong>di</strong> criminalità organizzata<br />

contrariamente a quanto avviene, sempre in linea <strong>di</strong> principio, per gli uffici del Pubblico Ministero i<br />

quali, dopo la istituzione del<strong>le</strong> Direzioni Distrettuali Antimafia, possono finalmente occuparsi<br />

stabilmente ed esclusivamente <strong>di</strong> tali prob<strong>le</strong>matiche.<br />

In questo senso deve formularsi l’auspicio che al più presto il <strong>le</strong>gislatore prenda atto della<br />

necessità urgente <strong>di</strong> istituire sezioni specializzate (in primo e secondo grado) per i reati <strong>di</strong> cui<br />

all’art.51 comma 3 bis c.p.p. che consentano <strong>di</strong> accumulare, anche nei Magistrati giu<strong>di</strong>canti, <strong>le</strong><br />

esperienze in<strong>di</strong>spensabili alla giusta valutazione dei fenomeni mafiosi che affliggono la realtà<br />

crimina<strong>le</strong> del nostro paese non solo in Sicilia, in Calabria ed in Campania.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!