12.06.2013 Views

Rassegna di documenti processuali concernenti le mafie pugliesi.

Rassegna di documenti processuali concernenti le mafie pugliesi.

Rassegna di documenti processuali concernenti le mafie pugliesi.

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

deiCarabinieri <strong>di</strong>Foggia redatto sulla base del<strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> GiovanniLOSURDO, appartenente<br />

al clan guidato da Leonardo DI TOMMASO, detto Taddone.<br />

Nell’in<strong>di</strong>cato rapporto i carabinieri sostenevano che “Negli ultimi 5 anni, com’è noto, in vari<br />

centri urbani della provincia <strong>di</strong> Foggia, compreso il capoluogo, ma soprattutto inCerignola, la<br />

situazione della sicurezza pubblica ha raggiunto i livelli <strong>di</strong> estrema pericolosità socia<strong>le</strong>, con gravi<br />

conseguenze per l’incolumità persona<strong>le</strong> della gente onesta e del suo patrimonio.<br />

Ta<strong>le</strong> situazione, che risa<strong>le</strong> agli anni ’85-’86, è peggiorata giorno dopo giorno sino a raggiungere<br />

l’attua<strong>le</strong> stato, in cui i delinquenti <strong>di</strong>Cerignola sono arrivati a sparare anche nei negozi e sulla<br />

pubblica via all’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> commercianti, <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tori e <strong>di</strong> operatori economici in genere, che si<br />

sono rifiutati e si rifiutano <strong>di</strong> sottostare al<strong>le</strong> ripetetute richieste estorsive <strong>di</strong> ingenti somme <strong>di</strong> danaro,<br />

ed a sfondare <strong>le</strong> porte corazzate degli uffici postali e del<strong>le</strong> banche con i trattori per rapinare il<br />

danaro.<br />

In Cerignola, in particolare, a partire dagli ultimi mesi del1989 ad oggi, sono in corso oltre 250<br />

tentativi <strong>di</strong> estorsioni ai danni <strong>di</strong> professionisti, impren<strong>di</strong>tori economici e commerciali.La situazione<br />

è <strong>di</strong>venuta pertanto insostenibi<strong>le</strong> e negli ultimi tempi l’esercito <strong>di</strong> estortori è arrivato persino ad<br />

intimorire gli operatori agricoli perché non si rechino al lavoro nei campi per raccogliere i nuovi<br />

prodotti.<br />

Le Forze dell’Or<strong>di</strong>ne, politiche ed impren<strong>di</strong>toriali non riescono, purtroppo, a contenere il<br />

fenomeno estorsivo che <strong>di</strong>viene sempre più <strong>di</strong>lagante e preoccupante per la sicurezza pubblica”.<br />

Nello stesso rapporto era anche possibi<strong>le</strong> <strong>le</strong>ggere che il capo della mafia cerignolana, CAPUTO<br />

Giuseppe – già imputato nel processo <strong>di</strong> Bari alla S.C.U. del1986 – era succeduto al cutoliano<br />

Cosimo CAPPELLARI, deceduto per cause naturali il 27 ottobre del1987.<br />

In pochi anni ilCAPUTO aveva consolidato il suo gruppo, <strong>le</strong>gandosi a quello foggiano guidato<br />

da Giosuè RIZZI e Gerardo AGNELLI.<br />

La ricostruzione del fenomeno crimina<strong>le</strong> cerignolano ivi operata era quin<strong>di</strong> pressoché identica a<br />

quella effettuata dalla D.D.A. <strong>di</strong> Bari sulla base del<strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni dell’ANNACONDIA che<br />

in<strong>di</strong>viduava nel traffico <strong>di</strong> stupefacenti, nel<strong>le</strong> estorsioni e nel<strong>le</strong> rapine, <strong>le</strong> principali attività criminali<br />

svolte dai predetti gruppi.<br />

Secondo ANNACONDIA, ed anche questo dato ha trovato piena conferma nel<strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni<br />

degli altri collaboratori <strong>di</strong>Giustizia, numerosi sono stati gli omici<strong>di</strong> compiuti dai ‘cerignolani’ al<br />

fine <strong>di</strong> agevolare la propria attività.<br />

Nel frattempo, nel febbraio del 1989, era scattata in Cerignola una vasta operazione <strong>di</strong> polizia,<br />

nel corso della qua<strong>le</strong> quasi tutti gli appartenenti alla predetta organizzazione furono arrestati.<br />

Nei mesi seguenti molti degli affiliati scarcerati o posti agli arresti domiciliari potendosi così<br />

ricostituire appieno l’organizzazione che veniva definitivamente smantellata solo nel 1994 nel<br />

contesto della ‘operazione Cartagine’ condotta dalla D.D.A. <strong>di</strong> Bari (p.m. Carfiglio), attualmente al<br />

vaglio della Corte d’Assise <strong>di</strong> Foggia.<br />

Con l’emissione dei mandati <strong>di</strong> cattura del 6 febbraio 1989 il Giu<strong>di</strong>ce Istruttore <strong>di</strong> Foggia<br />

addebitava a trentuno affiliati, tra i quali i fratelli Giuseppe, Giovanni ed Angelo CAPUTO,<br />

Giovanni FERRARO, detto Cipolla, Nicola TRAVERSI, Francesco COMPIERCHIO, detto<br />

Franchino il nero, Vito COMPIERCHIO, detto Salzizza, Francesco BRUNO, detto Franco<br />

strascina, Luigi CURCI, detto Gino smoking, Domenico CURCI, Andrea RUSSO, detto Scagliola,<br />

Giacomo DE FILIPPO, detto Lillino <strong>di</strong> aver trafficato quantitativi ingenti <strong>di</strong> cocaina, eroina ed<br />

hashish, in particolare quattor<strong>di</strong>ci chilogrammi <strong>di</strong> hashish, due chilogrammi <strong>di</strong> eroina, ed un chilo<br />

circa <strong>di</strong> cocaina, fra la fine del 1988 ed i primi mesi del 1989.<br />

Ta<strong>le</strong> proce<strong>di</strong>mento si concludeva in primo grado con la sentenza n. 289/20 Reg.Ins. e n.39/90<br />

R.G.T. del Tribuna<strong>le</strong> <strong>di</strong> Foggia datata 31 maggio 1990 nella cui motivazione si rinviene la conferma<br />

del<strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni dell’ANNACONDIA.<br />

“Ritenevano gli inquirenti <strong>di</strong> trovarsi <strong>di</strong> fronte ad una grossa associazione finalizzata al traffico<br />

<strong>di</strong> stupefacenti che acquistava la merce a Milano e, da Cerignola, la <strong>di</strong>stribuiva, oltre che sul posto,<br />

nei vicini centri <strong>di</strong> Manfredonia e Vieste, in Molise ed in Abruzzo.I fratelli CAPUTO, e in

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!