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Rassegna di documenti processuali concernenti le mafie pugliesi.

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Ta<strong>le</strong> accenno alla indagine sulla <strong>di</strong>versa organizzazione guidata dal DICOSOLA (costituente<br />

oggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso proce<strong>di</strong>mento pena<strong>le</strong> del qua<strong>le</strong> si è più volte detto, denominato “Conte Ugolino”)<br />

consente <strong>di</strong> constatare che in questo caso – essendo <strong>le</strong> due indagini entrambe affidate ai Carabinieri<br />

delReparto Operativo – il coor<strong>di</strong>namento tra <strong>le</strong> stesse è stato senz’altro più faci<strong>le</strong>, consentendo <strong>di</strong><br />

acquisire un altro importante tassello del comp<strong>le</strong>sso mosaico della criminalità mafiosa <strong>di</strong> Bari che<br />

qui si sta tentando <strong>di</strong> ricomporre attraverso una revisione della moltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> iniziative<br />

investigative sin qui condotte senza alcun sistematico coor<strong>di</strong>namento.<br />

In tal senso deve riconoscersi proprio al<strong>le</strong> indagini condotte dal Sostituto Procuratore<br />

RINELLA nel contesto del proce<strong>di</strong>mento pena<strong>le</strong> “Conte Ugolino” il primo sforzo, parzia<strong>le</strong> (perché<br />

non riguarda tutti i gruppi mafiosi della città), ma non per questo trascurabi<strong>le</strong>, <strong>di</strong> raggiungere una<br />

visione unitaria della criminalità mafiosa del capoluogo della Regione.<br />

Ta<strong>le</strong> processo si trova attualmente nella fase <strong>di</strong>battimenta<strong>le</strong> e pertanto non si <strong>di</strong>spone degli esiti dello<br />

stesso.È comunque doveroso riportare quella che attualmente è solo l’opinione dell’Ufficio del Pubblico<br />

Ministero, ma che non può non confermare, per la serietà del magistrato da cui proviene, la tesi qui<br />

modestamente sostenuta in or<strong>di</strong>ne alla grave sottovalutazione della situazione crimina<strong>le</strong> oggettivamente<br />

addebitabi<strong>le</strong> al ceto istituziona<strong>le</strong> che negli ultimi <strong>di</strong>eci anni (salvo alcune eccezioni perciò stesso ancor<br />

più apprezzabili) ha avuto per <strong>le</strong>gge o per mandato e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> la responsabilità del contrasto alla<br />

delinquenza organizzata nella provincia <strong>di</strong> Bari ed in particolare nel capoluogo.<br />

“In definitiva questo P.M.è convinto che, al termine della fase <strong>di</strong>battimenta<strong>le</strong>, attraverso<br />

l’utilizzo degli e<strong>le</strong>menti <strong>di</strong> prova offerti dall’accusa, la Corte avrà chiara la visione <strong>di</strong> una realtà che<br />

forse per i signori giu<strong>di</strong>ci non era neanche immaginabi<strong>le</strong>: la presenza nella nostra Puglia, e<br />

segnatamente in Bari e nel suo hinterland meri<strong>di</strong>ona<strong>le</strong>, che fino a ieri sembrava impermeabi<strong>le</strong> al<br />

fenomeno mafioso, <strong>di</strong> una pericolosissima organizzazione crimina<strong>le</strong> che ha seminato lutti, che ha<br />

commesso reati gravissimi, che ha terrorizzato l’inerme popolazione dei nostri centri e che mirava<br />

ad impossessarsi dell’intero territorio per spadroneggiare ed imporsi, approfittando dello stato <strong>di</strong><br />

assoggettamento e <strong>di</strong> omertà determinato dallo stesso vincolo associativo e dal<strong>le</strong> condotte vio<strong>le</strong>nte<br />

poste in essere” (66).<br />

Ta<strong>le</strong> conclusione appare ‘allo stato degli atti’ assolutamente con<strong>di</strong>visibi<strong>le</strong> e comunque<br />

meritevo<strong>le</strong> <strong>di</strong> essere adottata quantomeno qua<strong>le</strong> punto <strong>di</strong> partenza metodologico del<strong>le</strong> successive<br />

indagini in materia <strong>di</strong> criminalità organizzata riguardanti la città <strong>di</strong> Bari ed il suo circondario.<br />

L’inizio della investigazione, così come presentata dal Pubblico Ministero, mostra sconcertanti<br />

similitu<strong>di</strong>ni e riferimenti con quanto accertato nel processo alla Sacra Corona Unita <strong>di</strong> Giuseppe<br />

ROGOLI conclusosi con la sentenza 24 ottobre 1986: “I Carabinieri, utilizzando preziose notizie<br />

acquisite nel corso <strong>di</strong> indagini riguardanti il gruppo malavitoso degli ANEMOLO... evidenziavano<br />

la sussistenza <strong>di</strong> una organizzazione crimina<strong>le</strong> particolarmente agguerrita con la partecipazione <strong>di</strong><br />

numerosi soggetti che apparivano tutti <strong>le</strong>gati a DICOSOLAAntonio e<br />

MARTINELLIGiovanni...Contemporaneamente... la sera del15 febbraio 1993... in sede <strong>di</strong><br />

perquisizione della cella occupata da LEONEFrancesco... erano stati sequestrati alcuni appunti<br />

manoscritti sulla costituzione in data 5 ottobre 1991 a Bari-Carbonara <strong>di</strong> un sodalizio criminoso <strong>di</strong><br />

stampo mafioso-camorristico denominato S.C.A.(Sacra Corona Autonoma) operante nella zona”...<br />

Tratto in arresto il3 giugno1993, il LEONE confermava la sua volontà <strong>di</strong> collaborare...<br />

informando... dell’esistenza <strong>di</strong> un agguerrito e numeroso gruppo crimina<strong>le</strong> che, all’indomani del<br />

duro colpo inferto dal<strong>le</strong> forze <strong>di</strong> polizia e dall’autorità giu<strong>di</strong>ziaria a due associazioni camorristiche<br />

operanti in Puglia (la S.C.U. e LAROSA), aveva iniziato ad operare sul territorio del sud barese<br />

attraverso una compagine associativa gerarchicamente organizzata...<br />

Più o meno nello stesso arco <strong>di</strong> tempo... offriva la sua collaborazione D’AMBROSIO Nata<strong>le</strong>, <strong>le</strong><br />

cui <strong>di</strong>chiarazioni permettevano... <strong>di</strong> ulteriormente riscontrare <strong>le</strong> <strong>di</strong>chiarazioni del LEONE...<br />

ricostruendo l’associazione crimina<strong>le</strong> facente capo a DICOSOLA Antonio, alla qua<strong>le</strong> aveva aderito<br />

e nell’ambito della qua<strong>le</strong> aveva commesso i reati confessati, in termini sostanzialmente analoghi a<br />

quelli in<strong>di</strong>cati dal LEONE...

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