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Siracusa Turismo, sempre Lo Bello - I fatti della domenica

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Il “Rizza”,<br />

l’esempio<br />

La vita sa essere atroce e meravigliosa. Ci<br />

regala la felicità assoluta (attimi) e dolori<br />

(spesso eterni). Senza assicurarci mai quell’equilibrio<br />

che a noi tocca invece cercare ogni<br />

giorno, senza perdere mai la speranza.<br />

Apprezzando la vita stessa nelle sue alterne<br />

sfaccettature, le cose più insignificanti che<br />

nel tempo si possono rivelare invece importanti.<br />

La saggezza popolare racconta che le<br />

cose e le persone si apprezzano quando si<br />

perdono. Se accadimenti e cose non possiamo<br />

controllarli e li chiamiamo fato, destino,<br />

con le persone la gioia o il dolore diventano<br />

un fatto umano. È li che dobbiamo misurare<br />

la nostra esistenza, con chi rispetta la vita e<br />

la dignità degli altri e con chi non lo fa, con<br />

l’umanità o la disumanità. E, di conseguenza,<br />

impegnarci per combattere quelli che<br />

non rispettano i propri simili ed esaltare coloro<br />

che lo fanno, che apprezzano la dignità,<br />

onorano il dolore, conoscono l’altruismo, la<br />

pietà ed il perdono, praticano la generosità.<br />

Un’alternanza fra bene e male che, con la<br />

perdita <strong>della</strong> propria madre, ha investito la<br />

vita di chi scrive. Dei cattivi abbiamo già<br />

detto, e di loro, se ancora le istituzioni si<br />

dimostrano all’altezza di una nazione civile,<br />

se ne occuperanno la Direzione generale<br />

dell’ASP e la Procura <strong>della</strong> Repubblica, auspichiamo,<br />

con il rigore e la sensibilità necessaria.<br />

Qui vogliamo scrivere dei buoni, di<br />

coloro che sanno armonizzare la professionalità<br />

del medico con l’umanità ed il rispetto<br />

per la persona, dando senso alla vita e speranza<br />

nel futuro. Pensiamo al reparto di Riabilitazione<br />

e Medicina dell’Ospedale Alessandro<br />

Rizza (l’ex tubercolosaio per intenderci)<br />

diretto dal dottor Salvatore Denaro,<br />

persona schiva al punto da non concederci,<br />

con garbo, un’intervista. Tremendamente<br />

efficace tuttavia, nel dar vita ad una struttura<br />

d’eccellenza (di cui andar fieri). Un’idea<br />

d’ospedale che non ingloba il malato escludendo<br />

i familiari come fastidiosi intrusi ma<br />

li ritiene componenti fondamentali <strong>della</strong> terapia<br />

in un quadro sanitario estremamente<br />

professionale, che privilegia l’aspetto umano,<br />

il benessere del paziente, a fronte di un<br />

approccio scientifico rigoroso. Un sistema<br />

organizzativo professionale, dove ogni suo<br />

componente (medici, paramedici, ausiliari) è<br />

indipendente e fondamentale al tempo stesso,<br />

integrato con l’esigenza del paziente,<br />

posto al centro del lavoro, la vera ragion d’essere<br />

del reparto. I medici per la loro competenza,<br />

l’umanità e l’affetto nell’accogliere<br />

il paziente, per la tempestività fra loro e con<br />

i colleghi di altri reparti. I paramedici, attenti,<br />

umani, competenti. Gli ausiliari, nelle<br />

loro diverse attività, custodi dell’igiene e<br />

pulizia d’ogni spazio. E poi il clima di gioia<br />

misurata, ideale in un reparto ospedaliero<br />

che bandisce l’arroganza e regala disponibilità<br />

e rigore al tempo stesso. Tutti lavorano,<br />

pur con i problemi quotidiani immancabili,<br />

nella stessa direzione dando la sensazione<br />

d’essere una squadra fra loro e con il paziente.<br />

L’ospedale poi, è immerso nel verde che<br />

la Direzione generale dell’ASP ha provveduto<br />

a curare in alcune aree. Certo sarebbe<br />

opportuno smontare l’orribile impalcatura<br />

che da anni oscura l’aria <strong>della</strong> struttura e<br />

dare qualche risorsa in più per completare,<br />

possibilmente allargare, il reparto. Grazie a<br />

questi angeli <strong>della</strong> vita, per il sottoscritto e<br />

per la propria madre, per ogni singolo paziente<br />

che si affida a loro. Grazie!<br />

Nuccio Gemma<br />

Riceviamo e pubblichiamo la nota di due associazioni<br />

ambientaliste. Ecco il testo:<br />

<strong>Lo</strong> scandalo di polli, uova e maiali tedeschi<br />

alla diossina, causato dai mangimi, ripropone<br />

la sicurezza alimentare, visto che la diossina,<br />

definita la sostanza più pericolosa mai conosciuta,<br />

agisce a dosi infinitesimali<br />

(miliardesimi di milligrammo) sui viventi. In<br />

Italia, nell’area di ricaduta dell'inceneritore di<br />

Montale (Pistoia), sono state trovate uova e<br />

polli alla diossina.<br />

La stessa cosa si è registrata a Taranto, tanto<br />

che la Regione Puglia ha vietato il pascolo in<br />

un raggio di 20 chilometri, dalla sua area industriale,<br />

perché nei terreni è stata rinvenuta<br />

troppa diossina. In questi due casi non si trattava di inquinamento<br />

da mangimi ma probabilmente da scarichi industriali<br />

che avevano contaminato i campi dove pascolavano pecore e<br />

Opinioni<br />

e repliche<br />

Diventa una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci<br />

legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su<br />

quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente<br />

chiediamo che le repliche siano stringate, o comunque<br />

compatibili con la necessità di dare visibilità a tutti.<br />

galline, e si coltivava frutta e verdura.<br />

Le Associazioni AugustAmbiente e<br />

Decontaminazione Sicilia, temono che<br />

situazioni simili a quelle registrate a<br />

Montale e Taranto si siano potute verificare<br />

e/o possano verificarsi anche nel<br />

triangolo Augusta-Priolo-Melilli.<br />

Non si conoscono le quantità scaricate<br />

annualmente, visto che nel polo industriale<br />

siracusano gli organoclorurati<br />

(diossine, furani e pcb) non sono controllati<br />

in continuo, né sono stati ricercati<br />

su matrici biologiche, anche umane,<br />

come latte materno e capelli, dove<br />

questi inquinanti si accumulano.<br />

AugustAmbiente e Decontaminazione<br />

Sicilia, preoccupate per i danni alla salute delle popolazioni<br />

residenti, propongono la creazione di un polo scientifico<br />

di eccellenza, attorno all'Arpa <strong>Siracusa</strong>, per la ricerca delle<br />

4<br />

Domenica 23 gennaio 2011<br />

Porconi & mignotte srl<br />

La logica del puttanaio c’è anche nella nostra <strong>Siracusa</strong>?<br />

Anche da queste parti ci sono le potenziali Ruby?<br />

Domanda: c‟è un puttanaio anche nel PDL di <strong>Siracusa</strong> ?<br />

Le vicende di Ruby, Noemi Letizia, D‟Addario, Nicole Minetti,<br />

Carfagna e tantissime altre diventate veline, danzatrici,ministre,<br />

attrici di fiction, parlamentari, consiglieri regionali....per<br />

volere del Capo,apre - ancora di più - uno squarcio<br />

sui metodi di selezione attuati in questi 15 anni all‟interno di<br />

Forza Italia (prima) e del PDL (oggi). La cosiddetta “prova mignotta”.<br />

Un puttanaio, da cui promana un<br />

fortissimo odore di bordello, con<br />

ragazze bellissime reclutate per<br />

piacere del Capo, che danzano a<br />

seno nudo (come ha dichiarato<br />

un ex prefetto presente), discinte,<br />

nella speranza di essere prescelte<br />

per passare la notte con<br />

LUI.<br />

E LUI ripaga i favori sessuali con<br />

soldi che quelle poverette non<br />

avrebbero mai visto, con appartamenti<br />

inaccessibili a tutti, con<br />

opportunità di lavoro dovunque,<br />

nel mondo dello spettacolo, nelle<br />

imprese e nella politica, anche ai<br />

più alti livelli.<br />

Dove le abbiamo viste e sentite<br />

queste scene?<br />

Nei film che favoleggiavano di<br />

sultani-ras con harem pieni di<br />

vergini e di donne bellissime disponibili.<br />

Nessuna di loro,però,diventava<br />

deputato regionale<br />

o nazionale o sottosegretario<br />

o ministro come da<br />

noi.Almeno questo pudore c‟era.Erano<br />

(e sono) le favorite per<br />

incarichi,posti di lavoro,responsabilità etc.<br />

In questo disgraziato Paese (per non parlare <strong>della</strong> Sicilia) la<br />

professionalità dove è finita? E le ragazze non belle o belle ma<br />

non disponibili a farsi inchiappettare da quattro anziani sporcaccioni<br />

o ragazze che hanno speso anni <strong>della</strong> loro vita per<br />

qualificarsi,prepararsi...per non parlare dei ragazzi che sul piano<br />

sessuale non presentano alcuna attrattiva (salvo che per<br />

omosessuali o per le donne di potere) ma che studiano,che si<br />

specializzano,che cercano invano lavoro mentre vengono superati<br />

dalle mignotte,o dai mariti-sorelle-fratelli -parenti delle<br />

mignotte, che fine faranno?<br />

Qualcuno ci ha pensato o devono scendere nella strada per fare la<br />

rivoluzione come hanno fatto i giovani tunisini?<br />

A <strong>Siracusa</strong>, nel PDL, c‟è questo mignottaio che vediamo prosperare<br />

a livello nazionale? La risposta è negativa, certo ci sono gli abusi<br />

intollerabili,il clientelismo selvaggio, parentopoli senza dignità,<br />

senza rispetto per i giovani...<br />

A Tunisi i ragazzi sono scesi per la disperazione e la fame sulle<br />

strade, incuranti di essere uccisi dalla<br />

polizia (e ne sono morti decine).<br />

Quando non hai più niente da perdere,nessuna<br />

prospettiva, che importanza<br />

ha la vita? Se la vita diventa una<br />

umiliazione assicurata dove la serietà,l‟impegno<br />

non valgono niente perchè<br />

vecchi mandrilli di 75 anni con<br />

altri porconi come lui hanno ribaltato<br />

tutto, merito,serietà, valori,...che importa<br />

continuare a vivere in un mondo<br />

così? Non è meglio finirla nelle strade<br />

per tentare di cambiare il mondo se<br />

non per se stessi per i giovani che<br />

verranno? Ben Ali – il Presidente <strong>della</strong><br />

Tunisia - era un Berlusconi nostrano in<br />

una democrazia autocratica molto simile<br />

alla nostra (dove comanda un<br />

Capo che a caduta sceglie tutti gli altri<br />

e determina la vita di tutti) che aveva<br />

occupato tutto,le ricchezze del Paese,le<br />

occasioni di lavoro...tutto passava<br />

attraverso le maglie di una moglie<br />

potentissima e di un circolo di sporcaccioni<br />

e ladri. E‟ finita con i morti,<br />

con la fuga di questo dittatore moderno,meno<br />

folcloristico di Gheddafi ma<br />

altrettanto dispotico. E‟ uno scenario<br />

che può ripetersi in Italia e, soprattutto,<br />

in Sicilia, in una realtà dominata e mortificata da gente come<br />

Raffaele <strong>Lo</strong>mbardo che pratica un clientelismo asfissiante o da<br />

gente come Miccichè? Veramente si pensa che la gioventù siciliana<br />

e del Sud sia meno esasperata di quella tunisina? Mignottopoli si<br />

pratica in una democrazia come quella italiana che aveva in parte<br />

raggiunto in centinaia di anni alcuni traguardi sanciti dalla carta<br />

costituzionale: la parità dei sessi,la dignità ed il rispetto personale,<br />

l‟uguaglianza di tutti davanti allo studio,alle opportunità di lavoro e<br />

di impresa...Veramente si pensa che possa ribaltarsi tutto quanto è<br />

stato conquistato per precipitare in una falsa democrazia dove comandano<br />

soltanto porconi e mignotte?<br />

Sindaci del triangolo come le 3 scimmiette<br />

diossine nel territorio e nei cittadini e per mettere in atto i<br />

controlli in continuo delle emissioni industriali, al fine di<br />

rassicurare la popolazione. Si può sperare che lo scandalo<br />

delle uova tedesche alla diossina possano convincere i Ministri<br />

e gli Assessori Regionali di Salute, Ambiente e Agricoltura,<br />

il Presidente <strong>della</strong> Regione, ad applicare nuovi<br />

standard ambientali più restrittivi alle emissioni e realizzare<br />

quanto da noi proposto? La nostra speranza non è certo riposta<br />

nei sindaci dei Comuni di Augusta, di Priolo e di Melilli<br />

ai quali da tempo, ed ufficialmente, abbiamo avanzato<br />

le stesse richieste e dai quali mai riscontro alcuno ci è stato<br />

fornito, né con parole né con i <strong>fatti</strong>, forse perché molto distratti<br />

dalle compensazioni che si aspettano dopo aver autorizzato<br />

il rigassificatore di Priolo e, da parte del sindaco di<br />

Augusta, anche il transito del metanodotto nel territorio del<br />

suo Comune.<br />

AugustAmbiente<br />

e Decontaminazione Sicilia

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