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Siracusa Turismo, sempre Lo Bello - I fatti della domenica

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“Mi risulta difficile comprendere da cosa<br />

l‟onorevole Granata tragga la convinzione<br />

di una mia demonizzazione del piano paesistico.<br />

La sola preoccupazione che ho è di<br />

avere un Piano, la cui importanza non si<br />

discute, rispettoso delle prerogative e delle<br />

aspettative del territorio. Questo è lo spirito<br />

<strong>della</strong> concertazione, prevista dalla legge e<br />

in questo senso mi sto attivando”. Il sindaco<br />

Roberto Visentin, che stamattina ha incontrato<br />

gli altri primi cittadini del <strong>Siracusa</strong>no<br />

per confronto, risponde così alla dichiarazione<br />

data alla stampa dal deputato nazionale<br />

del Fli. Emerge una sorta di insofferenza<br />

dell‟onorevole Granata alla forme <strong>della</strong><br />

democrazia partecipata. Forse egli ha un‟idea<br />

strana <strong>della</strong> concertazione, che secondo<br />

lui si dovrebbe sostanziare in una semplice<br />

presa d‟atto di una proposta che, dal punto<br />

di vista urbanistico ed economico, è destinata<br />

ad avere effetti più importanti di un piano<br />

regolatore generale. Con buona pace degli<br />

interessi del territorio. Adesso l‟onorevole<br />

Granata ci dice che siamo ignoranti e ci<br />

spiega che i comuni devono limitarsi a modificare<br />

i piani regolatori generali secondo<br />

il piano paesistico perché gerarchicamente<br />

sopraordinato. Mi pongo allora due domande:<br />

perché è stata prevista la concertazione?<br />

Come la mettiamo, ad esempio, con le<br />

zone che il Piano vincola in maniera assoluta<br />

e che da decenni sono edificate e sono<br />

abitate da migliaia di famiglie?”.<br />

A parlare è il sindaco Roberto Visentin<br />

(nella foto con Stefania Prestigiacomo) e<br />

l’argomento è il piano paesistico di cui tan-<br />

to si parla, spesso a vanvera, in questi<br />

giorni. Una dichiarazione dura che<br />

non risponde all’idea che un po’ tutti<br />

ci siamo <strong>fatti</strong> di Visentin e cioè quella<br />

di un amministratore serio, posato,<br />

moderato. Un sindaco del fare più che<br />

un sindaco del comparire. Abbiamo<br />

quindi rintracciato il primo cittadino<br />

per saperne di più.<br />

Caro sindaco, si è arrabbiato un po’<br />

con Fabio Granata<br />

E‟ vero, ma l‟onorevole Granata deve<br />

ancora apprendere l‟arte di calibrare<br />

le parole, di stare attento a quello che<br />

dice. Non può attaccare così i sindaci<br />

siracusani e non aspettarsi reazioni<br />

uguali e contrarie. Il fatto è che in<br />

questa città funzionano solo gli insulti…<br />

Prego?<br />

Ha capito bene, a <strong>Siracusa</strong> chi fa caciara<br />

e insulta il suo interlocutore<br />

passa per un politico bravo, uno di<br />

quelli con gli attributi, uno di quelli<br />

bravi. E spesso così non è: chi adotta<br />

quotidianamente la tecnica dell‟insulto<br />

è solo una persona poco educata<br />

che non trova una maniera meno volgare<br />

per esprimere il suo pensiero.<br />

Proprio arrabbiato insomma..<br />

Arrabbiatissimo. Continuando il discorso,<br />

qui da noi invece chi non insulta è un mezzo<br />

cretino, uno che non conta un bel nulla.<br />

3<br />

Domenica 23 gennaio 2011<br />

Chi insulta è solo poco educato<br />

La rabbia del sindaco Roberto Visentin. Non c’è spazio per le caciare<br />

quotidiane, la città è in difficoltà ed è urgente lavorare tutti insieme<br />

Mi sono stancato, è un modo di fare insopportabile.<br />

E‟ invece evidente che c‟è chi<br />

pensa solo a lavorare per la città, chi adotta<br />

la regola del buon senso. E „ quello che<br />

personalmente ho cercato <strong>sempre</strong> di fare,<br />

la nostra comunità non ha interesse a quello<br />

che Berlusconi chiama il teatrino <strong>della</strong><br />

politica…<br />

A proposito di Berlusconi, c’è di nuovo<br />

Ruby e si parla solo di Ruby su tutti i<br />

giornali<br />

Una iattura. Ma come possiamo sprecare<br />

energie in questi discorsi. Nel caso di Ruby<br />

la coincidenza è dubbia, non appena viene<br />

discusso il legittimo impedimento subito ad<br />

horas arriva questa vicenda di cui si parlerà<br />

per settimane. Non si può andare avanti<br />

con questi diversivi impropri che di fatto<br />

bloccano l‟attività amministrativa. Non<br />

entro nel merito ovviamente, se qualcuno<br />

ha sbagliato deve pagare, su questo non ci<br />

piove. Ma anche la politica nazionale è<br />

nella logica dell‟insulto e del gossip, prima<br />

Fini e la casa di Montecarlo oggi Berlusconi<br />

e la giovane Ruby. Non va bene. Chi<br />

amministra deve pensare alla gente, al territorio.<br />

A <strong>Siracusa</strong>, per tornare ai <strong>fatti</strong> che<br />

ci interessano più da vicino, dobbiamo lavorare<br />

tutti insieme, perché la situazione di<br />

fatto esistente non va per niente bene. Io<br />

farò di tutto e più di tutto, ma se <strong>Siracusa</strong><br />

non esce dal torpore soporifero <strong>della</strong> politica<br />

dell‟insulto non concluderemo molto.<br />

Magro jr, Cafeo e Garozzo in pole<br />

Le Regionali impazzano: L’uscente Bonomo sarà sostenuto anche dal partito<br />

liberale. In corso anche Michele e Salvo Mangiafico e il vecchio Sorbello<br />

Per poter scrivere un pezzo andare il sabato<br />

mattina in giro per i bar frequentati dai politici<br />

può essere altrettanto utile che frequentare le<br />

sede istituzionali o di partito. Diviene probabile<br />

cogliere la notizia o quel particolare che<br />

non emergerà ufficialmente se non al momento<br />

del risultato elettorale. “ Se pensate che i<br />

risultati li fa il notaio a tavolino rischiate di<br />

pensare male anche sulla riuscita <strong>della</strong><br />

Prestigiacomo. Le cose sono molto più<br />

complesse e li vedrete presto!” E‟ questa l‟osservazione<br />

che mi viene fatta mentre mi appresto<br />

a sorbire il mio caffè senza zucchero. A<br />

farmela è un vecchio amico, ma non vecchio<br />

come me di età: un amico del giornale. Ma,<br />

scusa, a cosa ti riferisci ? E‟ la mia richiesta, di<br />

rimando. “Al fatto che se il PDL, o come si<br />

chiamerà fra poco, sosterrà per le elezioni regionali<br />

quei nomi da voi indicati vuol dire che<br />

non vogliono bene al ministro Stefania Prestigiacomo<br />

nel caso in cui sarà la candidata<br />

del centrodestra per la presidenza <strong>della</strong> regione.<br />

Ma non è il problema solo del PdL, i candidati<br />

per portare i voti sono ben altri e a questi<br />

si dovrà fare strada. Questa volta nessuno<br />

starà a guardare o a fare il „porta acqua.”Cerco<br />

di fargli fare dei nomi e di capire<br />

se lui stesso è interessato. Tentativo vano.<br />

Certo che non è pensabile che tanta gente che<br />

in questi ultimi anni tutti abbiamo ritenuto<br />

stesse lavorando per le regionali, all‟ultimo<br />

si tiri indietro. A cominciare dai<br />

due Mangiafico, uno presidente del Consiglio<br />

provinciale, Michele, e nipote di Pippo Gianni<br />

e l‟altro,Salvatore figlio del costruttore<br />

Pippo, assessore al Comune capoluogo. In<br />

questi ultimi anni hanno goduto di una notevole<br />

visibilità che sarà difficile vedere offuscata<br />

tutta ad un tratto. Franco Zappalà, che<br />

per ben due volte ha visto quasi concretizzarsi<br />

la sua aspettativa, è in campagna elettorale<br />

dall‟indomani dell‟esito delle ultime elezioni.<br />

Per non dire di Salvo Sorbello che si dice abbia<br />

rinunciato a fare l‟assessore comunale proprio<br />

perché intende candidarsi alla regione.<br />

“Infine c‟è la „promessa Burgaretta‟ da rispettare<br />

: un suo uomo da presentare alle regionali<br />

nel PdL in sua sostituzione: Il nipote<br />

Rossitto ? Il dirigente ospedaliero Corrado<br />

Vaccarisi ?” “E tu lo vedi Giovanni Magro<br />

fare da secondo a Bandiera junior ? “Ha<br />

già ottenuto da Casini la promessa di essere<br />

messo in lista anche lui e ad Avola sta già cercando<br />

di fare accordi con chiunque.” Mi sposto<br />

in Piazza Adda e mi arriva quest‟altra imbeccata.<br />

Giovanni ha seguito l‟insegnamento del<br />

padre quasi in tutto, un bravo Telemaco che<br />

non ha mai perso di vista il padre Ulisse nelle<br />

sue numerose ed avventurose vicissitudini, da<br />

Verzotto ai nostri giorni. “Ora è giunto il tempo<br />

che Turi passi il testimone e investitura migliore<br />

non può che essere la <strong>sempre</strong> agognata elezione<br />

regionale. “ Una lotta all‟ultima preferenza<br />

che potrebbe portare il seggio all‟UdC<br />

di Casini anche in provincia di <strong>Siracusa</strong>. Ma<br />

anche in Futuro e Libertà e nell‟MpA bollono in<br />

pentola candidature rampanti che chiedono uno<br />

spazio che sicuramente otterranno dai loro<br />

leader proprio per l‟incertezza di queste liste di<br />

conquistare il seggio. Nell‟ambito terzo polo<br />

poi si prospetta una terza lista del movimento<br />

che fa capo a Rutelli e all‟uscente on. Bonomo<br />

(nella foto), l‟Api, sostenuta anche dal Partito<br />

Liberale Italiano che in occasione delle prossime<br />

elezioni tornerebbe nell‟agone politico siracusano.<br />

Il Partito Liberale Italiano, presente<br />

in Parlamento con l‟on. Paolo Guzzanti, ha di<br />

recente tenuto il Congresso Nazionale avendo<br />

come ospite d‟onore l‟on. Francesco Rutelli.<br />

Passando per l‟aperitivo dal bar di san Giovanni,<br />

frequentato da sostenitori del Partito<br />

Democratico, ti senti segnalare il lavorio <strong>della</strong><br />

componente ex popolare di quel partito e che<br />

attualmente esprime il segretario provinciale<br />

Giovanni Cafeo, che vede in lui, o in uno<br />

dei Foti o in Garozzo un possibile candidato<br />

da fare eleggere per non lasciare la sola componente<br />

ex comunista quale forza rappresentativa<br />

all‟Ars. Le probabili elezioni anticipate costringeranno<br />

a far presto e ad anticipare i tempi,<br />

rispetto a quelli programmati, ma non c‟è<br />

dubbio che niente resterà come prima e che il<br />

2011 ci porterà tante novità.<br />

Pepè Genovese

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