Siracusa Turismo, sempre Lo Bello - I fatti della domenica
Siracusa Turismo, sempre Lo Bello - I fatti della domenica
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SETTIMANALE<br />
DI POLITICA<br />
E COSTUME<br />
Autorizzazione del tribunale<br />
di <strong>Siracusa</strong> n.2/2003<br />
diretto da Salvo Benanti<br />
Telefono 0931412883. Email: i<strong>fatti</strong>sr@gmail.com - tipografia LegoPrint srl<br />
Spedizione in<br />
abbonamento postale<br />
Pubblicità inferiore al 70 %<br />
€ 0,50<br />
FONDATO NEL 1988<br />
N° 2/2011<br />
Domenica 23 gennaio 2011<br />
<strong>Siracusa</strong> <strong>Turismo</strong>, <strong>sempre</strong> <strong>Lo</strong> <strong>Bello</strong><br />
E’ l’Ortigia Festival 2 (il primo è costato milioni di euro ed è stato cancellato<br />
per fallimento). Prima mossa? Nominato un cda che dovrebbe gestire i fondi<br />
Ivan <strong>Lo</strong> <strong>Bello</strong> ci riprova con il Festival di Ortigia<br />
(si chiamerà oggi “<strong>Siracusa</strong> <strong>Turismo</strong>”)!<br />
Incurante degli esiti fallimentari delle precedenti<br />
edizioni dove furono bruciati milioni di<br />
euro (prelevati incredibilmente,tra l‟indifferenza<br />
generale,dai fondi comunitari destinati allo sviluppo<br />
: a Napoli una identica operazione ha<br />
portato all‟apertura clamorosa di una indagine<br />
da parte <strong>della</strong> Corte dei Conti e <strong>della</strong> Commissione<br />
Europea che è finita nelle pagine di tutti i<br />
giornali internazionali); incurante delle critiche<br />
di clientelismo selvaggio allora formulate;di<br />
spettacoli totalmente ignorati dal pubblico e di<br />
nessuna attrattiva proprio per il turismo (anche<br />
se ad ingresso gratuito); ma forte <strong>della</strong> nuova<br />
veste di antimafioso ormai celebre nel territorio<br />
nazionale; riconfermato in assoluto silenzio e<br />
con silenziosi nulla osta da maggioranza e da<br />
opposizione, presidente <strong>della</strong> Camera di Commercio;<br />
ha pensato di rimettere su questa infernale<br />
macchinetta spendi - soldi, che serve<br />
solo a lui e ai soliti noti (tra i politici ovviamente<br />
Granata) a certa stampa che (dietro lautissimi<br />
compensi) pomperà eventi inesistenti<br />
(come faceva allora “Repubblica” e “La Sicilia”)<br />
e quel certo mondo dello spettacolo e dei service<br />
da <strong>sempre</strong> legato al duo e che oggi è già al<br />
lavoro, si fa per dire, con Luci 2010.<br />
Rinasce, dunque, il Festival d‟Ortigia sotto<br />
mentite spoglie ma con le identiche finalità di<br />
prima: sperpero di soldi pubblici da distribuire<br />
alle clientele dello spettacolo dove è totalmente<br />
assente alcuna sana logica imprenditoriale<br />
(vale per gli altri, nelle prediche pubbliche):<br />
paravento è l‟esigenza turistica <strong>della</strong> Città di<br />
creare eventi di “richiamo”. Chi ne sono i pro-<br />
Mi viene un brivido alla schiena nello scrivere<br />
“23 anni” e, soprattutto, a guardare<br />
indietro, agli anni trascorsi, alle mille battaglie<br />
compiute su questo giornale. Personalmente,<br />
dopo l‟esperienza irripetibile a<br />
“La Sicilia” (durata più di un ventennio),<br />
come redattore di una cronaca che sembrava<br />
(allora) regolare i ritmi politici, amministrativi,<br />
economici, culturali, sociali, di costume..<br />
dell‟intera città, per me essere impegnato<br />
“soltanto” in un settimanale sembrava<br />
una scelta quasi perdente e, comunque,<br />
ad alto rischio. Chi avrebbe scommesso<br />
su di un settimanale? Chi avrebbe scommesso<br />
che la formula – vendita dei Fatti a<br />
50 centesimi a copia – in un mare di settimanali<br />
regalati di forza nelle edicole,- avrebbe<br />
avuto successo; che anno dopo anno,<br />
si sarebbe coagulato un nucleo crescente<br />
di lettori fedelissimi, compatti, che, incuranti<br />
delle mille calunnie e diffamazioni<br />
diffuse contro di noi, avrebbero cercato ogni<br />
settimana i Fatti in edicola, che lo avrebbero<br />
comprato, che avrebbero scritto<br />
spesso in redazione per esprimere le loro<br />
opinioni, sapendo che le loro lettere non<br />
sarebbero state mai cestinate o censurate,<br />
anche se di contenuto “scomodo”. Allora<br />
erano tutti interrogativi, rischi che negli<br />
anni si sono superati. Molti lettori oggi mi<br />
cercano anche in redazione, in Ortigia, mi<br />
fermano per strada anche senza conoscermi,<br />
in un clima di cordialità e di affetto...<br />
motori? Ma <strong>sempre</strong> gli stessi di prima, quelle<br />
facce di tolla e di impuniti che hanno sperperato<br />
milioni di euro con risultati fallimentari,<br />
che non rispondono di niente, come sarebbe<br />
costretto a fare qualunque imprenditore privato<br />
che investe il proprio danaro, che lucrano<br />
sulle rappresentazioni classiche, che si inventano<br />
eventi turistici (la luce...) nei mesi più<br />
freddi <strong>della</strong> città (gennaio-febbraio) per distri-<br />
I Fatti hanno 23 anni<br />
Questi sono diventati i Fatti dopo 23 anni !!<br />
Una scommessa vinta<br />
Eppure i consigli che<br />
ricevevo allora, una<br />
volta lasciata La Sicilia,<br />
erano diversi: vai<br />
nella redazione di un<br />
quotidiano cittadino,<br />
continua a lavorare a<br />
“La Sicilia” anche<br />
come collaboratore<br />
esterno..<br />
Ma i Fatti per me avevano<br />
il sapore ineguagliabile<br />
<strong>della</strong> libertà:<br />
libertà di scrivere<br />
quello che pensavo,<br />
di aprire il settimanale<br />
a collaboratori<br />
di razza, indipendenti, libertà di sostenere<br />
le battaglie più giuste, avendo come bussola<br />
soltanto l‟interesse <strong>della</strong> mia Città, la possibilità,<br />
dopo tanti anni, di svincolarmi finalmente<br />
da un Editore – Mario Ciancio – con<br />
interessi economici e politici fortissimi e dove<br />
<strong>Siracusa</strong> e la sua provincia erano (e sono)<br />
soltanto appendici geografiche dove vendere<br />
un pò di giornali. Editore soffocante,<br />
impegnato a sostenere<br />
(giustamente) i<br />
suoi megalattici interessi,<br />
lontanissimo<br />
da questa città, il<br />
cui spessore imprenditoriale–finalmente<br />
!! – comincia<br />
ad emergere oltre la<br />
curatissima immagine<br />
di ben pensante<br />
che si è sapientemente<br />
costruito, come<br />
è avvenuto in<br />
alcune indagini giudiziarie<br />
ed in servizi<br />
confezionati nelle redazioni di Report<br />
(Gabanelli,Rai) o di Repubblica, sfuggiti al<br />
suo ferreo controllo regionale ..<br />
Ciancio (La Sicilia, Catania) come, del resto,<br />
anche Ardizzone (Giornale di Sicilia,<br />
Palermo) rappresentano imprese editoriali<br />
(e tanto altro) che considerano questa città<br />
buire soldi e fare clientele.<br />
Beninteso, l‟esigenza di produrre spettacoli di<br />
grande richiamo turistico per la città è pressante,<br />
sentita, lo chiedono da <strong>sempre</strong> gli operatori<br />
turistici, i tantissimi alberghi. Ma iniziative del<br />
genere si fanno con serietà, i soldi vengono dopo,<br />
prima bisognerebbe pensare ad una stagione<br />
da organizzare dopo le rappresentazioni<br />
classiche, mettendo in campo personalità di<br />
grande professionalità, che sappiano individuare<br />
gli eventi adatti alla nostra realtà.<br />
Non dilettanti allo sbaraglio o gruppi che non<br />
portano niente di nuovo e cercano soltanto di<br />
sfruttare le occasioni.<br />
Taormina fa così, programma nei vari settori<br />
dello spettacolo stagioni di livello, uniche nel<br />
genere, programmate nel tempo e nei tempi<br />
giusti pubblicizzate.<br />
Arruolare testate giornalistiche e giornalisti per<br />
pubblicizzare eventi non significa niente se eventi<br />
di qualità non ce ne sono o si producono<br />
spettacoli rivolti a nicchie di spettatori.<br />
Meglio allora produrne uno di grande richiamo<br />
che cento spettacolini per dividere la torta dei<br />
contributi tra i clienti. Osservazioni ovvie, ripetute<br />
tantissime volte. Ma agli affaristi che gli<br />
racconti? Spettacoli di qualità? Richiamo turistico?<br />
Ti risponderanno con la solita interminabile<br />
risata..”<strong>Siracusa</strong> <strong>Turismo</strong>”, come, prima il Festival<br />
di Ortigia, nasce per fare clientela, affari,<br />
spendere soldi pubblici, dove la parola<br />
“incasso” è bandita come fosse la peste, con un<br />
cda frutto di precise intese. Quale incasso? L‟unico<br />
incasso è quello dei soldi finanziati dalla<br />
Regione con i fondi comunitari destinati allo<br />
sviluppo !. Li è la solita pacchia !<br />
una provincia di serie B o C dove vendere<br />
un pò di giornali, raccogliere un pò di pubblicità,<br />
servire il potente di turno palermitano<br />
o catanese. Niente di strano: del resto<br />
la marginalità di questa provincia sta anche<br />
nel non essere stata mai capace economicamente<br />
di sostenere un proprio quotidiano<br />
che affondasse le sue radici negli interessi<br />
“veri” <strong>della</strong> Città e <strong>della</strong> Provincia<br />
e che guardasse gli avvenimenti con l‟occhio<br />
del siracusano… Percorrere le tante<br />
battaglie compiute dai Fatti è quasi impossibile.<br />
Le ultime – quella sul PRG/2004 redatto<br />
da una banda di lestofanti (come<br />
chiamarli diversamente ?) o sull‟affare Ospedale<br />
Nuovo alla Pizzarrotti o sull‟uso<br />
del Teatro Greco che ha seriamente rischiato<br />
di diventare uno dei tanti posti dove<br />
portare cantanti e spettacoli di infimo livello,<br />
hanno avuto, per chi le ha seguite, l‟incalcolabile<br />
pregio di chiarire in una Città -<br />
dove dominano gli ignavi e gli indifferenti -<br />
che razza di gruppo dirigente si siano scelti<br />
da oltre 10 anni. A livello di zoccole e puttanate,<br />
forse, non siamo ai livelli romani e<br />
milanesi (comunque ben messi in graduatoria),<br />
ma a livelli di ladroni, di arroganza, di<br />
sperpero del denaro pubblico, di ignoranza<br />
ed incapacità..non temiamo confronti. Oggi<br />
lo dicono in tanti. Qualche anno fa a dirlo<br />
erano soltanto i Fatti, isolati, derisi, calunniati.<br />
Ecco anche a cosa siamo serviti.<br />
Salvo Benanti<br />
Comunale a +2031 TeatroVerga +2138 Via Crispi +1597<br />
Il teatro doveva essere inaugurato cinque anni addietro I lavori in corso hanno superato i 6 anni e ancora chissà La riparazione delle basole attende da 3 anni e mezzo
2<br />
Domenica 23 gennaio 2011<br />
Trogylos: La gaffe del sindaco<br />
Antonello Rizza ha di fatto preteso le dimissioni di Paolo Giuliano, reo<br />
di non essere priolese. E poi la presidenza è un posto di sottogoverno...<br />
Riceviamo e pubblichiamo:<br />
Rendo noto di avere rassegnato dimissioni<br />
irrevocabili dalla carica di Presidente del<br />
Gruppo Sportivo Trogylos Basket Priolo.<br />
Ringraziando tutti gli sponsor che mi hanno<br />
fin qui sostenuto, coloro i quali mi hanno<br />
tributato in questi giorni attestati di stima<br />
ed i soci ed i componenti del Consiglio<br />
Direttivo per la fiducia <strong>sempre</strong> accordatami,<br />
e mai venuta meno, avendo constatato<br />
che non sussistono più le condizione per<br />
proseguire nel mio mandato, consegno idealmente<br />
il timone dell’Associazione al Sindaco<br />
di Priolo nella speranza che Egli, dall’alto<br />
<strong>della</strong> Sua posizione, sappia presto<br />
individuare un successore che, a prescindere<br />
dal luogo di nascita, sia in possesso di<br />
notevole spirito di servizio e animato dalla<br />
stessa passione, determinazione e coraggio<br />
con cui il sottoscritto si è dedicato per ben<br />
quindici anni alla squadra di pallacanestro<br />
femminile, sottraendo tempo ed energie<br />
alle personali attività anche e soprattutto<br />
nell’esclusivo e superiore interesse <strong>della</strong><br />
comunità priolese.<br />
Con l’augurio che il prossimo Presidente<br />
possa vedere realizzata l’intenzione, espressa<br />
di recente dal Sindaco di Priolo, di<br />
convogliare sulla squadra maggiore interesse<br />
ed entusiasmo da parte delle imprese<br />
Durante le consuete vacanze natalizie in terra di Sicilia ho<br />
compiuto i classici giri per <strong>Siracusa</strong> in cerca di novità, approfittando<br />
dello splendido clima quasi primaverile. Mi sono<br />
recato, dunque, ai Cappuccini per percorrere la nuova<br />
pista ciclabile che, lunga 6,6 km, arriva fino al pontile <strong>della</strong><br />
Targia. Purtroppo in quell’occasione ho potuto, però, constatare<br />
la situazione in cui versa il Monumento ai Caduti<br />
d’Africa che poi è la stazione di partenza <strong>della</strong> pista.<br />
Il Monumento è stato oltraggiato dai raid vandalici di teen-<br />
<strong>della</strong> zona industriale priolese e con la<br />
fondata speranza, quindi, che dall’ormai<br />
imminente fase di rilancio economico del<br />
territorio (la nottata deve passare…) possa<br />
giungergli quell’assist da play maker di<br />
razza che il sottoscritto non ha mai ricevuto.<br />
Paolo Giuliano<br />
Con queste parole Paolo Giuliano (nella<br />
Monumento ko<br />
vincono gl’idioti<br />
ager a briglia sciolta che hanno avuto la “brillante” idea di<br />
imbrattarlo con la vernice spray, apponendo tutto il campionario<br />
di idiozie, amenità e volgarità di questi casi: si va<br />
dagli immancabili messaggi d’amore ai disegni osceni<br />
(vedasi materiale fotografico). Documentandomi sul Web,<br />
ho verificato che fino a novembre del 2009 il Monumento,<br />
pur malandato dall’usura del tempo (in vari punti i lastroni<br />
di rivestimento di pietra si sono staccati) era perfettamente<br />
pulito. Ed in<strong>fatti</strong> le scritte sono state realizzate nel corso<br />
del 2010, come si può verificare dalle date apposte in calce<br />
ad alcune di esse. Il Monumento è illuminato e ben visibile<br />
anche in auto risalendo da via Riviera Dioniso il<br />
Grande, quindi è strano che nessuno abbia visto compiere<br />
questi ripetuti atti vandalici, almeno nella sua parte frontale.<br />
Purtroppo il Monumento ha, fin dalla sua costruzione,<br />
una storia travagliata in quanto testimonianza scomoda del<br />
Fascismo, <strong>della</strong> guerra d’Etiopia e dall’Impero, ed ha subito<br />
reiterati atti di vandalismo nel corso degli anni: il piccone<br />
di una delle due statue posizionate nella parte posteriore<br />
è stato fatto a pezzi (probabilmente per essere rubato<br />
e trasportato con più facilità) ed ora attende di essere restaurato,<br />
mentre il vivo di volata e la baionetta del fucile<br />
mod. 1891 del fante sulla parte frontale pare giaccia nello<br />
specchio di mare prospiciente. E’ un miracolo che il Monumento<br />
sia arrivato fino ai giorni nostri, salvandosi dal<br />
furore ideologico sessantottino. Alla fine degli anni ’80<br />
l’Area era stata recintata e veniva chiusa la notte: <strong>della</strong> sua<br />
foto a sinistra con la capitana Bonfiglio) si è<br />
dimesso da presidente <strong>della</strong> Trogylos Basket<br />
Priolo. Non è un fatto squisitamente sportivo,<br />
è tutt‟altro. E‟ il risultato <strong>della</strong> lotta che<br />
l‟attuale sindaco di Priolo, Antonello Rizza<br />
(foto a dx) ha condotto nei confronti di Giuliano,<br />
reo di non essere priolese. Roba da<br />
non credere! Nel 2011, nell‟epoca <strong>della</strong> globalizzazione,<br />
un sindaco porta avanti, anche<br />
disinvoltamente, una battaglia di retroguardia<br />
che lascia a bocca aperta. Di solito un<br />
dirigente di una squadra sportiva viene avvicendato<br />
quando non fa bene il suo lavoro<br />
che significa immagine del team, competitività,<br />
serietà nella gestione. Qui invece no,<br />
Giuliano va cacciato perché non è priolese<br />
e poco importa che lo stesso abbia dato in<br />
questi 15 anni risultati sportivi di tutto rispetto.<br />
Prevale la logica del sindaco: La presidenza<br />
<strong>della</strong> squadra di basket è un vertice<br />
e io ci debbo mettere persona a me gradita e<br />
Giuliano, che non è priolese, non lo è. Se<br />
così sarà, beh allora ci sarà più interesse e<br />
più entusiasmo per la squadra e le imprese<br />
<strong>della</strong> zona industriale tireranno fuori i piccioli.<br />
Brutta gaffe caro sindaco Rizza, forse<br />
l‟onorevole Gianni ha ragione quando dice<br />
che lei è solo un bluff. Complimenti invece a<br />
Paolo Giuliano che anche in una situazione<br />
di questa natura ha preferito fare un passo<br />
indietro, arrabbiato, ma con garbo.<br />
custodia, credo, si occupasse l’Associazione dei Paracadutisti<br />
in congedo. Riaperto alla pubblica fruizione h24 e piazzato<br />
un punto di Go Bike in concomitanza dell’apertura del<br />
percorso ciclabile, era prevedibile che senza sorveglianza<br />
venisse prima o poi preso di mira dai tanti teppisti in circolazione.<br />
Tra l’altro il Monumento è facilmente raggiungibile in<br />
scooter tramite uno scivolo, quindi la migliore condizione<br />
per compiere atti vandalici in tutta comodità. Un cartello segnala<br />
che l’Area è video-sorvegliata, ma credo che faccia<br />
riferimento soltanto al posteggio delle biciclette. Inoltre la<br />
torre d’illuminazione in quel punto era spenta durante il mio<br />
sopralluogo ed è ovvio che la scarsa illuminazione renda l’identificazione<br />
di eventuali malintenzionati decisamente ardua.<br />
Grazie alla presenza <strong>della</strong> nuova pista ciclabile il luogo<br />
è diventato molto più frequentato rispetto al passato anche<br />
dai turisti (la vista che si gode dall’area è da togliere il fiato)<br />
ed è veramente intollerabile osservare il Monumento in quelle<br />
condizioni. Rimango dell’idea che nelle società moderne i<br />
monumenti vanno custoditi, difesi e tenuti sotto chiave durante<br />
le ore notturne, oltreché sorvegliati. Per cui è inutile<br />
procedere a lavori di restauro e ripulitura dell’Area se poi<br />
questa rimane aperta ed incustodita di notte. Le Istituzioni di<br />
competenza dovrebbero rapidamente intervenire direttamente<br />
o indirettamente coinvolgendo l’associazionismo locale in<br />
modo da trovare una soluzione definitiva e restituire dignità<br />
al Monumento.<br />
Alessandro Amato
“Mi risulta difficile comprendere da cosa<br />
l‟onorevole Granata tragga la convinzione<br />
di una mia demonizzazione del piano paesistico.<br />
La sola preoccupazione che ho è di<br />
avere un Piano, la cui importanza non si<br />
discute, rispettoso delle prerogative e delle<br />
aspettative del territorio. Questo è lo spirito<br />
<strong>della</strong> concertazione, prevista dalla legge e<br />
in questo senso mi sto attivando”. Il sindaco<br />
Roberto Visentin, che stamattina ha incontrato<br />
gli altri primi cittadini del <strong>Siracusa</strong>no<br />
per confronto, risponde così alla dichiarazione<br />
data alla stampa dal deputato nazionale<br />
del Fli. Emerge una sorta di insofferenza<br />
dell‟onorevole Granata alla forme <strong>della</strong><br />
democrazia partecipata. Forse egli ha un‟idea<br />
strana <strong>della</strong> concertazione, che secondo<br />
lui si dovrebbe sostanziare in una semplice<br />
presa d‟atto di una proposta che, dal punto<br />
di vista urbanistico ed economico, è destinata<br />
ad avere effetti più importanti di un piano<br />
regolatore generale. Con buona pace degli<br />
interessi del territorio. Adesso l‟onorevole<br />
Granata ci dice che siamo ignoranti e ci<br />
spiega che i comuni devono limitarsi a modificare<br />
i piani regolatori generali secondo<br />
il piano paesistico perché gerarchicamente<br />
sopraordinato. Mi pongo allora due domande:<br />
perché è stata prevista la concertazione?<br />
Come la mettiamo, ad esempio, con le<br />
zone che il Piano vincola in maniera assoluta<br />
e che da decenni sono edificate e sono<br />
abitate da migliaia di famiglie?”.<br />
A parlare è il sindaco Roberto Visentin<br />
(nella foto con Stefania Prestigiacomo) e<br />
l’argomento è il piano paesistico di cui tan-<br />
to si parla, spesso a vanvera, in questi<br />
giorni. Una dichiarazione dura che<br />
non risponde all’idea che un po’ tutti<br />
ci siamo <strong>fatti</strong> di Visentin e cioè quella<br />
di un amministratore serio, posato,<br />
moderato. Un sindaco del fare più che<br />
un sindaco del comparire. Abbiamo<br />
quindi rintracciato il primo cittadino<br />
per saperne di più.<br />
Caro sindaco, si è arrabbiato un po’<br />
con Fabio Granata<br />
E‟ vero, ma l‟onorevole Granata deve<br />
ancora apprendere l‟arte di calibrare<br />
le parole, di stare attento a quello che<br />
dice. Non può attaccare così i sindaci<br />
siracusani e non aspettarsi reazioni<br />
uguali e contrarie. Il fatto è che in<br />
questa città funzionano solo gli insulti…<br />
Prego?<br />
Ha capito bene, a <strong>Siracusa</strong> chi fa caciara<br />
e insulta il suo interlocutore<br />
passa per un politico bravo, uno di<br />
quelli con gli attributi, uno di quelli<br />
bravi. E spesso così non è: chi adotta<br />
quotidianamente la tecnica dell‟insulto<br />
è solo una persona poco educata<br />
che non trova una maniera meno volgare<br />
per esprimere il suo pensiero.<br />
Proprio arrabbiato insomma..<br />
Arrabbiatissimo. Continuando il discorso,<br />
qui da noi invece chi non insulta è un mezzo<br />
cretino, uno che non conta un bel nulla.<br />
3<br />
Domenica 23 gennaio 2011<br />
Chi insulta è solo poco educato<br />
La rabbia del sindaco Roberto Visentin. Non c’è spazio per le caciare<br />
quotidiane, la città è in difficoltà ed è urgente lavorare tutti insieme<br />
Mi sono stancato, è un modo di fare insopportabile.<br />
E‟ invece evidente che c‟è chi<br />
pensa solo a lavorare per la città, chi adotta<br />
la regola del buon senso. E „ quello che<br />
personalmente ho cercato <strong>sempre</strong> di fare,<br />
la nostra comunità non ha interesse a quello<br />
che Berlusconi chiama il teatrino <strong>della</strong><br />
politica…<br />
A proposito di Berlusconi, c’è di nuovo<br />
Ruby e si parla solo di Ruby su tutti i<br />
giornali<br />
Una iattura. Ma come possiamo sprecare<br />
energie in questi discorsi. Nel caso di Ruby<br />
la coincidenza è dubbia, non appena viene<br />
discusso il legittimo impedimento subito ad<br />
horas arriva questa vicenda di cui si parlerà<br />
per settimane. Non si può andare avanti<br />
con questi diversivi impropri che di fatto<br />
bloccano l‟attività amministrativa. Non<br />
entro nel merito ovviamente, se qualcuno<br />
ha sbagliato deve pagare, su questo non ci<br />
piove. Ma anche la politica nazionale è<br />
nella logica dell‟insulto e del gossip, prima<br />
Fini e la casa di Montecarlo oggi Berlusconi<br />
e la giovane Ruby. Non va bene. Chi<br />
amministra deve pensare alla gente, al territorio.<br />
A <strong>Siracusa</strong>, per tornare ai <strong>fatti</strong> che<br />
ci interessano più da vicino, dobbiamo lavorare<br />
tutti insieme, perché la situazione di<br />
fatto esistente non va per niente bene. Io<br />
farò di tutto e più di tutto, ma se <strong>Siracusa</strong><br />
non esce dal torpore soporifero <strong>della</strong> politica<br />
dell‟insulto non concluderemo molto.<br />
Magro jr, Cafeo e Garozzo in pole<br />
Le Regionali impazzano: L’uscente Bonomo sarà sostenuto anche dal partito<br />
liberale. In corso anche Michele e Salvo Mangiafico e il vecchio Sorbello<br />
Per poter scrivere un pezzo andare il sabato<br />
mattina in giro per i bar frequentati dai politici<br />
può essere altrettanto utile che frequentare le<br />
sede istituzionali o di partito. Diviene probabile<br />
cogliere la notizia o quel particolare che<br />
non emergerà ufficialmente se non al momento<br />
del risultato elettorale. “ Se pensate che i<br />
risultati li fa il notaio a tavolino rischiate di<br />
pensare male anche sulla riuscita <strong>della</strong><br />
Prestigiacomo. Le cose sono molto più<br />
complesse e li vedrete presto!” E‟ questa l‟osservazione<br />
che mi viene fatta mentre mi appresto<br />
a sorbire il mio caffè senza zucchero. A<br />
farmela è un vecchio amico, ma non vecchio<br />
come me di età: un amico del giornale. Ma,<br />
scusa, a cosa ti riferisci ? E‟ la mia richiesta, di<br />
rimando. “Al fatto che se il PDL, o come si<br />
chiamerà fra poco, sosterrà per le elezioni regionali<br />
quei nomi da voi indicati vuol dire che<br />
non vogliono bene al ministro Stefania Prestigiacomo<br />
nel caso in cui sarà la candidata<br />
del centrodestra per la presidenza <strong>della</strong> regione.<br />
Ma non è il problema solo del PdL, i candidati<br />
per portare i voti sono ben altri e a questi<br />
si dovrà fare strada. Questa volta nessuno<br />
starà a guardare o a fare il „porta acqua.”Cerco<br />
di fargli fare dei nomi e di capire<br />
se lui stesso è interessato. Tentativo vano.<br />
Certo che non è pensabile che tanta gente che<br />
in questi ultimi anni tutti abbiamo ritenuto<br />
stesse lavorando per le regionali, all‟ultimo<br />
si tiri indietro. A cominciare dai<br />
due Mangiafico, uno presidente del Consiglio<br />
provinciale, Michele, e nipote di Pippo Gianni<br />
e l‟altro,Salvatore figlio del costruttore<br />
Pippo, assessore al Comune capoluogo. In<br />
questi ultimi anni hanno goduto di una notevole<br />
visibilità che sarà difficile vedere offuscata<br />
tutta ad un tratto. Franco Zappalà, che<br />
per ben due volte ha visto quasi concretizzarsi<br />
la sua aspettativa, è in campagna elettorale<br />
dall‟indomani dell‟esito delle ultime elezioni.<br />
Per non dire di Salvo Sorbello che si dice abbia<br />
rinunciato a fare l‟assessore comunale proprio<br />
perché intende candidarsi alla regione.<br />
“Infine c‟è la „promessa Burgaretta‟ da rispettare<br />
: un suo uomo da presentare alle regionali<br />
nel PdL in sua sostituzione: Il nipote<br />
Rossitto ? Il dirigente ospedaliero Corrado<br />
Vaccarisi ?” “E tu lo vedi Giovanni Magro<br />
fare da secondo a Bandiera junior ? “Ha<br />
già ottenuto da Casini la promessa di essere<br />
messo in lista anche lui e ad Avola sta già cercando<br />
di fare accordi con chiunque.” Mi sposto<br />
in Piazza Adda e mi arriva quest‟altra imbeccata.<br />
Giovanni ha seguito l‟insegnamento del<br />
padre quasi in tutto, un bravo Telemaco che<br />
non ha mai perso di vista il padre Ulisse nelle<br />
sue numerose ed avventurose vicissitudini, da<br />
Verzotto ai nostri giorni. “Ora è giunto il tempo<br />
che Turi passi il testimone e investitura migliore<br />
non può che essere la <strong>sempre</strong> agognata elezione<br />
regionale. “ Una lotta all‟ultima preferenza<br />
che potrebbe portare il seggio all‟UdC<br />
di Casini anche in provincia di <strong>Siracusa</strong>. Ma<br />
anche in Futuro e Libertà e nell‟MpA bollono in<br />
pentola candidature rampanti che chiedono uno<br />
spazio che sicuramente otterranno dai loro<br />
leader proprio per l‟incertezza di queste liste di<br />
conquistare il seggio. Nell‟ambito terzo polo<br />
poi si prospetta una terza lista del movimento<br />
che fa capo a Rutelli e all‟uscente on. Bonomo<br />
(nella foto), l‟Api, sostenuta anche dal Partito<br />
Liberale Italiano che in occasione delle prossime<br />
elezioni tornerebbe nell‟agone politico siracusano.<br />
Il Partito Liberale Italiano, presente<br />
in Parlamento con l‟on. Paolo Guzzanti, ha di<br />
recente tenuto il Congresso Nazionale avendo<br />
come ospite d‟onore l‟on. Francesco Rutelli.<br />
Passando per l‟aperitivo dal bar di san Giovanni,<br />
frequentato da sostenitori del Partito<br />
Democratico, ti senti segnalare il lavorio <strong>della</strong><br />
componente ex popolare di quel partito e che<br />
attualmente esprime il segretario provinciale<br />
Giovanni Cafeo, che vede in lui, o in uno<br />
dei Foti o in Garozzo un possibile candidato<br />
da fare eleggere per non lasciare la sola componente<br />
ex comunista quale forza rappresentativa<br />
all‟Ars. Le probabili elezioni anticipate costringeranno<br />
a far presto e ad anticipare i tempi,<br />
rispetto a quelli programmati, ma non c‟è<br />
dubbio che niente resterà come prima e che il<br />
2011 ci porterà tante novità.<br />
Pepè Genovese
Il “Rizza”,<br />
l’esempio<br />
La vita sa essere atroce e meravigliosa. Ci<br />
regala la felicità assoluta (attimi) e dolori<br />
(spesso eterni). Senza assicurarci mai quell’equilibrio<br />
che a noi tocca invece cercare ogni<br />
giorno, senza perdere mai la speranza.<br />
Apprezzando la vita stessa nelle sue alterne<br />
sfaccettature, le cose più insignificanti che<br />
nel tempo si possono rivelare invece importanti.<br />
La saggezza popolare racconta che le<br />
cose e le persone si apprezzano quando si<br />
perdono. Se accadimenti e cose non possiamo<br />
controllarli e li chiamiamo fato, destino,<br />
con le persone la gioia o il dolore diventano<br />
un fatto umano. È li che dobbiamo misurare<br />
la nostra esistenza, con chi rispetta la vita e<br />
la dignità degli altri e con chi non lo fa, con<br />
l’umanità o la disumanità. E, di conseguenza,<br />
impegnarci per combattere quelli che<br />
non rispettano i propri simili ed esaltare coloro<br />
che lo fanno, che apprezzano la dignità,<br />
onorano il dolore, conoscono l’altruismo, la<br />
pietà ed il perdono, praticano la generosità.<br />
Un’alternanza fra bene e male che, con la<br />
perdita <strong>della</strong> propria madre, ha investito la<br />
vita di chi scrive. Dei cattivi abbiamo già<br />
detto, e di loro, se ancora le istituzioni si<br />
dimostrano all’altezza di una nazione civile,<br />
se ne occuperanno la Direzione generale<br />
dell’ASP e la Procura <strong>della</strong> Repubblica, auspichiamo,<br />
con il rigore e la sensibilità necessaria.<br />
Qui vogliamo scrivere dei buoni, di<br />
coloro che sanno armonizzare la professionalità<br />
del medico con l’umanità ed il rispetto<br />
per la persona, dando senso alla vita e speranza<br />
nel futuro. Pensiamo al reparto di Riabilitazione<br />
e Medicina dell’Ospedale Alessandro<br />
Rizza (l’ex tubercolosaio per intenderci)<br />
diretto dal dottor Salvatore Denaro,<br />
persona schiva al punto da non concederci,<br />
con garbo, un’intervista. Tremendamente<br />
efficace tuttavia, nel dar vita ad una struttura<br />
d’eccellenza (di cui andar fieri). Un’idea<br />
d’ospedale che non ingloba il malato escludendo<br />
i familiari come fastidiosi intrusi ma<br />
li ritiene componenti fondamentali <strong>della</strong> terapia<br />
in un quadro sanitario estremamente<br />
professionale, che privilegia l’aspetto umano,<br />
il benessere del paziente, a fronte di un<br />
approccio scientifico rigoroso. Un sistema<br />
organizzativo professionale, dove ogni suo<br />
componente (medici, paramedici, ausiliari) è<br />
indipendente e fondamentale al tempo stesso,<br />
integrato con l’esigenza del paziente,<br />
posto al centro del lavoro, la vera ragion d’essere<br />
del reparto. I medici per la loro competenza,<br />
l’umanità e l’affetto nell’accogliere<br />
il paziente, per la tempestività fra loro e con<br />
i colleghi di altri reparti. I paramedici, attenti,<br />
umani, competenti. Gli ausiliari, nelle<br />
loro diverse attività, custodi dell’igiene e<br />
pulizia d’ogni spazio. E poi il clima di gioia<br />
misurata, ideale in un reparto ospedaliero<br />
che bandisce l’arroganza e regala disponibilità<br />
e rigore al tempo stesso. Tutti lavorano,<br />
pur con i problemi quotidiani immancabili,<br />
nella stessa direzione dando la sensazione<br />
d’essere una squadra fra loro e con il paziente.<br />
L’ospedale poi, è immerso nel verde che<br />
la Direzione generale dell’ASP ha provveduto<br />
a curare in alcune aree. Certo sarebbe<br />
opportuno smontare l’orribile impalcatura<br />
che da anni oscura l’aria <strong>della</strong> struttura e<br />
dare qualche risorsa in più per completare,<br />
possibilmente allargare, il reparto. Grazie a<br />
questi angeli <strong>della</strong> vita, per il sottoscritto e<br />
per la propria madre, per ogni singolo paziente<br />
che si affida a loro. Grazie!<br />
Nuccio Gemma<br />
Riceviamo e pubblichiamo la nota di due associazioni<br />
ambientaliste. Ecco il testo:<br />
<strong>Lo</strong> scandalo di polli, uova e maiali tedeschi<br />
alla diossina, causato dai mangimi, ripropone<br />
la sicurezza alimentare, visto che la diossina,<br />
definita la sostanza più pericolosa mai conosciuta,<br />
agisce a dosi infinitesimali<br />
(miliardesimi di milligrammo) sui viventi. In<br />
Italia, nell’area di ricaduta dell'inceneritore di<br />
Montale (Pistoia), sono state trovate uova e<br />
polli alla diossina.<br />
La stessa cosa si è registrata a Taranto, tanto<br />
che la Regione Puglia ha vietato il pascolo in<br />
un raggio di 20 chilometri, dalla sua area industriale,<br />
perché nei terreni è stata rinvenuta<br />
troppa diossina. In questi due casi non si trattava di inquinamento<br />
da mangimi ma probabilmente da scarichi industriali<br />
che avevano contaminato i campi dove pascolavano pecore e<br />
Opinioni<br />
e repliche<br />
Diventa una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci<br />
legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su<br />
quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente<br />
chiediamo che le repliche siano stringate, o comunque<br />
compatibili con la necessità di dare visibilità a tutti.<br />
galline, e si coltivava frutta e verdura.<br />
Le Associazioni AugustAmbiente e<br />
Decontaminazione Sicilia, temono che<br />
situazioni simili a quelle registrate a<br />
Montale e Taranto si siano potute verificare<br />
e/o possano verificarsi anche nel<br />
triangolo Augusta-Priolo-Melilli.<br />
Non si conoscono le quantità scaricate<br />
annualmente, visto che nel polo industriale<br />
siracusano gli organoclorurati<br />
(diossine, furani e pcb) non sono controllati<br />
in continuo, né sono stati ricercati<br />
su matrici biologiche, anche umane,<br />
come latte materno e capelli, dove<br />
questi inquinanti si accumulano.<br />
AugustAmbiente e Decontaminazione<br />
Sicilia, preoccupate per i danni alla salute delle popolazioni<br />
residenti, propongono la creazione di un polo scientifico<br />
di eccellenza, attorno all'Arpa <strong>Siracusa</strong>, per la ricerca delle<br />
4<br />
Domenica 23 gennaio 2011<br />
Porconi & mignotte srl<br />
La logica del puttanaio c’è anche nella nostra <strong>Siracusa</strong>?<br />
Anche da queste parti ci sono le potenziali Ruby?<br />
Domanda: c‟è un puttanaio anche nel PDL di <strong>Siracusa</strong> ?<br />
Le vicende di Ruby, Noemi Letizia, D‟Addario, Nicole Minetti,<br />
Carfagna e tantissime altre diventate veline, danzatrici,ministre,<br />
attrici di fiction, parlamentari, consiglieri regionali....per<br />
volere del Capo,apre - ancora di più - uno squarcio<br />
sui metodi di selezione attuati in questi 15 anni all‟interno di<br />
Forza Italia (prima) e del PDL (oggi). La cosiddetta “prova mignotta”.<br />
Un puttanaio, da cui promana un<br />
fortissimo odore di bordello, con<br />
ragazze bellissime reclutate per<br />
piacere del Capo, che danzano a<br />
seno nudo (come ha dichiarato<br />
un ex prefetto presente), discinte,<br />
nella speranza di essere prescelte<br />
per passare la notte con<br />
LUI.<br />
E LUI ripaga i favori sessuali con<br />
soldi che quelle poverette non<br />
avrebbero mai visto, con appartamenti<br />
inaccessibili a tutti, con<br />
opportunità di lavoro dovunque,<br />
nel mondo dello spettacolo, nelle<br />
imprese e nella politica, anche ai<br />
più alti livelli.<br />
Dove le abbiamo viste e sentite<br />
queste scene?<br />
Nei film che favoleggiavano di<br />
sultani-ras con harem pieni di<br />
vergini e di donne bellissime disponibili.<br />
Nessuna di loro,però,diventava<br />
deputato regionale<br />
o nazionale o sottosegretario<br />
o ministro come da<br />
noi.Almeno questo pudore c‟era.Erano<br />
(e sono) le favorite per<br />
incarichi,posti di lavoro,responsabilità etc.<br />
In questo disgraziato Paese (per non parlare <strong>della</strong> Sicilia) la<br />
professionalità dove è finita? E le ragazze non belle o belle ma<br />
non disponibili a farsi inchiappettare da quattro anziani sporcaccioni<br />
o ragazze che hanno speso anni <strong>della</strong> loro vita per<br />
qualificarsi,prepararsi...per non parlare dei ragazzi che sul piano<br />
sessuale non presentano alcuna attrattiva (salvo che per<br />
omosessuali o per le donne di potere) ma che studiano,che si<br />
specializzano,che cercano invano lavoro mentre vengono superati<br />
dalle mignotte,o dai mariti-sorelle-fratelli -parenti delle<br />
mignotte, che fine faranno?<br />
Qualcuno ci ha pensato o devono scendere nella strada per fare la<br />
rivoluzione come hanno fatto i giovani tunisini?<br />
A <strong>Siracusa</strong>, nel PDL, c‟è questo mignottaio che vediamo prosperare<br />
a livello nazionale? La risposta è negativa, certo ci sono gli abusi<br />
intollerabili,il clientelismo selvaggio, parentopoli senza dignità,<br />
senza rispetto per i giovani...<br />
A Tunisi i ragazzi sono scesi per la disperazione e la fame sulle<br />
strade, incuranti di essere uccisi dalla<br />
polizia (e ne sono morti decine).<br />
Quando non hai più niente da perdere,nessuna<br />
prospettiva, che importanza<br />
ha la vita? Se la vita diventa una<br />
umiliazione assicurata dove la serietà,l‟impegno<br />
non valgono niente perchè<br />
vecchi mandrilli di 75 anni con<br />
altri porconi come lui hanno ribaltato<br />
tutto, merito,serietà, valori,...che importa<br />
continuare a vivere in un mondo<br />
così? Non è meglio finirla nelle strade<br />
per tentare di cambiare il mondo se<br />
non per se stessi per i giovani che<br />
verranno? Ben Ali – il Presidente <strong>della</strong><br />
Tunisia - era un Berlusconi nostrano in<br />
una democrazia autocratica molto simile<br />
alla nostra (dove comanda un<br />
Capo che a caduta sceglie tutti gli altri<br />
e determina la vita di tutti) che aveva<br />
occupato tutto,le ricchezze del Paese,le<br />
occasioni di lavoro...tutto passava<br />
attraverso le maglie di una moglie<br />
potentissima e di un circolo di sporcaccioni<br />
e ladri. E‟ finita con i morti,<br />
con la fuga di questo dittatore moderno,meno<br />
folcloristico di Gheddafi ma<br />
altrettanto dispotico. E‟ uno scenario<br />
che può ripetersi in Italia e, soprattutto,<br />
in Sicilia, in una realtà dominata e mortificata da gente come<br />
Raffaele <strong>Lo</strong>mbardo che pratica un clientelismo asfissiante o da<br />
gente come Miccichè? Veramente si pensa che la gioventù siciliana<br />
e del Sud sia meno esasperata di quella tunisina? Mignottopoli si<br />
pratica in una democrazia come quella italiana che aveva in parte<br />
raggiunto in centinaia di anni alcuni traguardi sanciti dalla carta<br />
costituzionale: la parità dei sessi,la dignità ed il rispetto personale,<br />
l‟uguaglianza di tutti davanti allo studio,alle opportunità di lavoro e<br />
di impresa...Veramente si pensa che possa ribaltarsi tutto quanto è<br />
stato conquistato per precipitare in una falsa democrazia dove comandano<br />
soltanto porconi e mignotte?<br />
Sindaci del triangolo come le 3 scimmiette<br />
diossine nel territorio e nei cittadini e per mettere in atto i<br />
controlli in continuo delle emissioni industriali, al fine di<br />
rassicurare la popolazione. Si può sperare che lo scandalo<br />
delle uova tedesche alla diossina possano convincere i Ministri<br />
e gli Assessori Regionali di Salute, Ambiente e Agricoltura,<br />
il Presidente <strong>della</strong> Regione, ad applicare nuovi<br />
standard ambientali più restrittivi alle emissioni e realizzare<br />
quanto da noi proposto? La nostra speranza non è certo riposta<br />
nei sindaci dei Comuni di Augusta, di Priolo e di Melilli<br />
ai quali da tempo, ed ufficialmente, abbiamo avanzato<br />
le stesse richieste e dai quali mai riscontro alcuno ci è stato<br />
fornito, né con parole né con i <strong>fatti</strong>, forse perché molto distratti<br />
dalle compensazioni che si aspettano dopo aver autorizzato<br />
il rigassificatore di Priolo e, da parte del sindaco di<br />
Augusta, anche il transito del metanodotto nel territorio del<br />
suo Comune.<br />
AugustAmbiente<br />
e Decontaminazione Sicilia
Parte massiccio l’attacco<br />
al Piano Paesistico<br />
Regionale.<br />
L’idea che tutti i<br />
PRG debbano conformarsi<br />
alla tutela<br />
di alcune zone di<br />
pregio ambientale<br />
indicate dal PP<br />
sconvolge diversi<br />
amministratori comunali<br />
<strong>della</strong> provincia. Su queste<br />
titubanze lavora qualche politico<br />
<strong>della</strong> nostra città (Bufardeci per non<br />
fare nomi) per rimettere indietro le<br />
lancette dell’orologio, ”a prima <strong>della</strong><br />
presentazione del PP” quando,nella<br />
città,la linea dettata dalla maggioranza<br />
di centrodestra (e confermata<br />
anche oggi) era (e resta): avanti<br />
tutta, fottiamocene, il PRG è bello<br />
così. L’attacco al PP viene accompagnato<br />
da dichiarazioni risibili che<br />
cercano di smuovere l’opione pubblica<br />
sugli effetti disastrosi del PP<br />
sul nostro sviluppo!! Pensate,sventrare<br />
la città e cementificare<br />
il Porto Grande riguarda il nostro<br />
sviluppo e non le tasche dei soliti<br />
noti;stampare migliaia di villette e<br />
palazzi in tutte le aree pregiate <strong>della</strong><br />
città...lo chiamano sviluppo e non<br />
affarismo spudorato e vergognoso.<br />
Si sono venduti la città senza vergogna<br />
e senza vergogna ancora pensano<br />
di parlare e dare direttive, anzi<br />
di spingere l’opinione pubblica a<br />
mobilitarsi a favore del partito del<br />
cemento e degli affari.<br />
Stamattina il Pid di Pippo Gianni tiene un<br />
incontro sul piano paesistico e sul piano<br />
regolatore contestato. “Per la verità – dice<br />
Gianni – siamo stati i primi fra i partiti a<br />
porre il problema del piano regolatore del<br />
2004 e <strong>della</strong> necessità di alcuni aggiustamenti<br />
e lo abbiamo fatto ufficialmente, con<br />
un pubblico convegno, non con dichiarazioni<br />
estemporanee e quindi…<br />
Quindi?<br />
Quindi non ci piace che alcune voci autorevoli<br />
dell‟ambientalismo cittadino facciano<br />
una macedonia e mischino le carte. Noi ci<br />
siamo battuti da <strong>sempre</strong>, e anche in questo caso, contro la cementificazione<br />
<strong>della</strong> città. Non vogliamo medaglie perché abbiamo fatto<br />
solo ed esclusivamente il nostro dovere. Però sarebbe bene che qual-<br />
5<br />
Domenica 23 gennaio 2011<br />
Speculatori, tutti contro il PP<br />
Parlano di sviluppo, ma sventrare la città, cementificare il Porto Grande<br />
e il nostro litorale riguarda lo sviluppo o le tasche dei soliti noti?<br />
Gianni: No cementificazione<br />
che Catone dell‟ultima ora tenesse ben<br />
presente questi dati di fatto.<br />
A chi ti riferisci esattamente?<br />
Non mi va di fare nomi. Dico solo che<br />
io e i miei amici sul Prg abbiamo avuto<br />
da <strong>sempre</strong> un comportamenti lineare.<br />
Ci siamo dati da fare per una accurata<br />
discussione e per alcuni necessari cambiamenti<br />
quando gli altri invece preferivano<br />
non affrontare l‟argomento.<br />
E stamattina fate un nuovo convegno<br />
Un convegno sul piano paesistico e sul<br />
Prg. Vogliamo discutere, approfondire,<br />
non abbiamo soluzioni preconfezionate e non abbiamo niente da<br />
difendere e niente da tutelare, ad eccezione di quelli che sono gli<br />
interessi oggettivi dei siracusani.<br />
Sorbello è come Celestino V?<br />
Perché nessuno vuole fare l‟assessore all‟Urbanistica?<br />
Una risposta sarebbe facile, e anche francamente scontata.<br />
Nessuno vuole fare l‟assessore all‟urbanistica perché<br />
teme di dover difendere un piano regolatore che è francamente<br />
indifendibile. Ma questo è il nostro pensiero, torniamo<br />
all‟interrogativo iniziale. Al riguardo diciamo subito<br />
che è stata francamente divertente la conversazione<br />
che Salvo Sorbello ha avuto con Mimmo Contestabile su<br />
Fm Italia martedì scorso.<br />
Domanda di Contestabile: Come mai non ha risposto sì<br />
alla chiamata per fare l’assessore all’Urbanistica? Glielo<br />
chiedo perché non è facile che un politico rinunci ad un<br />
incarico di prestigio e l’assessorato all’Urbanistica è un<br />
incarico di prestigio?<br />
Risposta di Sorbello: Sì è vero, mi è stato chiesto di fare l’assessore<br />
all’Urbanistica ma in questo momento ho deciso di rinunciare, è un<br />
momento delicatissimo per l’amministrazione e ritengop che sia giusto<br />
che mi impegno nelle mia attuale veste di consigliere e di presi-<br />
dente <strong>della</strong> commissione urbanistica. <strong>Lo</strong> faccio<br />
nell’interesse <strong>della</strong> comunità siracusana e lo faccio<br />
anche per garantire un governo forte alla città.<br />
Ma che cazz vuole dire Sorbello? Lui non fa l‟assessore<br />
all‟Urbanstica perché vuole aiutare Visentin?<br />
E in che modo vuole aiutarlo? Rifiutandosi di<br />
entrare nella sua squadra? E poi quando mai si è<br />
detto che facendo l‟assessore non si aiuta l‟amministrazione<br />
<strong>della</strong> città? Insomma, una balla, una<br />
di quelle per cui il nostro amico Sorbello va famoso.<br />
Di fatto la sua mancata accettazione è legata a<br />
ragionamenti meno nobili, a un distinguo all‟interno<br />
<strong>della</strong> maggioranza di centro destra o, in seconda<br />
battuta, ad una scelta personale di Sorbello che non se la<br />
sente di rappresentare il governo <strong>della</strong> città davanti agli ambientalisti<br />
che sin qui ha tenuto buoni con le parole, anzi con le chiacchiere.<br />
Un altro capitolo da accantonare alla svelta.<br />
Enorme torre incombe sulla Maddalena<br />
Riceviamo e pubblichiamo:<br />
Avevamo richiesto l’intervento delle istituzioni locali per<br />
dare l’avvio ad un piano operativo di salvaguardia di questo<br />
Territorio, unico nel suo genere, avvertendo come dovere<br />
morale l’impegno a ben custodirlo per le future generazioni.<br />
Pensavamo che occorresse tranquillizzare quella numerosa<br />
parte di cittadini ed operatori economici, che hanno eletto<br />
questo Territorio a propria residenza ed a proprio luogo di<br />
lavoro, e, nello stesso tempo, incoraggiare i nostri rappresentanti<br />
democratici a lavorare per il raggiungimento di<br />
questo nobile risultato.<br />
Invece è recente la novità che i residenti <strong>della</strong> Penisola<br />
<strong>della</strong> Maddalena si sono svegliati sotto un’enorme torre<br />
metallica, che raddoppia in altezza, per dare un’idea, la<br />
stessa vicina vasca piezometrica dell’acquedotto comunale<br />
del Plemmirio (vedi foto sopra).<br />
L’operazione, in perfetto stile autoritario, per non usare<br />
altri aggettivi, che pur ci vengono in mente, è stata imposta<br />
sul Territorio dal Comando nazionale <strong>della</strong> Guardia di<br />
Finanza con il silenzio e l’assenso tacito, come atto dovuto,<br />
<strong>della</strong> nostra pubblica Amministrazione locale.<br />
“E’ un atto dovuto”, ripetono e si affannano a dire gli uffici<br />
interessati, e l’Ingegnere capo ed il Sindaco hanno do-<br />
vuto firmare una presa d’atto, tranquillizzati e supportati<br />
financo dai pareri favorevoli <strong>della</strong> Soprintendenza di <strong>Siracusa</strong><br />
e dell’Arpa, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente<br />
(ma quale Ambiente?).<br />
Si rincara la dose dicendo, a noi cittadini sgomenti, che si<br />
tratta, in fondo, <strong>della</strong> nostra stessa sicurezza. Di<strong>fatti</strong> l’enorme<br />
radar vigilerà sulla nostra vita ordinata e felice in questo<br />
Territorio, proteggendoci da assalti di truppe ostili e da<br />
sbarchi d’alieni.<br />
Marcello <strong>Lo</strong> Iacono<br />
Presidente<br />
Associazione Plemmirio
6<br />
Domenica 23 gennaio 2011<br />
Grande, nuovo riconoscimento<br />
Dedicata all’architetto avolese la copertina di una splendida pubblicazione<br />
presentata a Napoli e Roma. Sindaco e politici di Avola lo ignorano...<br />
Dell’architetto Alberto Grande abbiamo già parlato tempo<br />
addietro con una lunga intervista. Il pretesto era stato il lungo<br />
servizio pubblicato da AD - settimanale cult in quanto a<br />
grandi residenze, appartamenti e arredamenti in genere in<br />
Italia e nel mondo - sulla sua casa sul lungomare di Avola.<br />
Le soluzioni stilistiche trovate dall’architetto siracusano erano<br />
piaciute tantissimo alla rivista in questione tanto da dedicare<br />
alle stesse un servizio di svariate pagine nel numero di<br />
agosto 2010, insomma un riconoscimento prestigioso di cui<br />
abbiamo voluto dare notizia anche ai suoi concittadini<br />
distratti. Oggi c’è qualcosa in più. E’ stata in<strong>fatti</strong> data alle<br />
stampe una prestigiosa pubblicazione dal titolo “abitare nel<br />
mediterraneo” che è stata ufficialmente presentata il 13 dicembre<br />
a Napoli e il 17 dicembre 2010 a Roma. “E’ un libro<br />
– si legge fra l’altro sulla seconda di copertina – dedicato<br />
all’architettura intesa come arte che aiuta a ricostruire gli spazi del bien vivre”. La pubblicazione in argomento,<br />
oltre 250 pagine ricche di qualificate partecipazioni che arrivano da tutto il Paese, ha scelto di mettere<br />
in copertina un esterno <strong>della</strong> casa realizzata sul lungomare di Avola da Alberto Grande. Non solo, ma l’apertura<br />
dello stesso libro è stata affidata alle scelte e alle soluzioni adottate nella sua splendida magione dallo<br />
stesso architetto Grande. E’ un nuovo attestato per questo splendido professionista nostrano che stranamente<br />
non opera nel nostro territorio. Davvero curioso questo fatto. Grande, nativo di Avola, è stato ed è<br />
amico dell’attuale sindaco Barbagallo come di molti altri esponenti <strong>della</strong> politica avolese. E nonostante questo<br />
non c’è uno straccio di politico locale che abbia sentito/senta il bisogno di ringraziarlo per il lustro che<br />
sta dando alla sua città d’origine. Naturalmente Grande non fa minimamente cenno a tutto questo, è una persona<br />
splendida che pensa solo alla sua professione vivendo praticamente in un mondo parallelo, un professionista<br />
che si muove e si impegna per espandere il suo lavoro. Fuori le mura perché gli da molta soddisfazione.<br />
Magari un riconoscimento <strong>della</strong> sua Avola lo renderebbe felice, ma lui al riguardo non profferisce<br />
verbo, magari lo pensa ma non lo dice. Oggi, in ogni caso, siamo qui a scrivere di un splendido architetto e<br />
di uno splendido libro che lo consacra. Il resto appartiene alle piccole miserie di casa nostra.<br />
Claudio Benanti<br />
Se non c’è il teatro non c’è cultura<br />
<strong>Lo</strong> dice l’attore siracusano Giovanni Argante, da 25 anni residente a Roma,<br />
innamorato perso di <strong>Siracusa</strong>. Ortigia festival? Mi spiace ma era un errore<br />
Giovanni Argante sei un affermato attore<br />
che vive a Roma. Ma sei siracusano<br />
purosangue. Ti senti ancora legato a<br />
questa città?<br />
Sono siciliano e siracusano fino all'ultimo<br />
capello, manco dalla mia città da 25 anni e<br />
ringrazio i miei concittadini, la gente che<br />
incontro nei vicoli di Ortigia per l'amore e<br />
la stima che mi portano, di cui ne faccio<br />
tesoro. Sono innamorato delle pietre <strong>della</strong><br />
nostra magica e altera Ortigia e ogni volta<br />
che vengo scopro ancora vicoli nuovi che<br />
non conoscevo, come se questo fosse metafora<br />
di una ricerca continua e misteriosa<br />
che l'uomo fa per conoscere se stesso. Il<br />
mio legame con la città di <strong>Siracusa</strong> è indissolubile<br />
e lo sarà <strong>sempre</strong>, mi ha regalato i<br />
valori più belli, la modestia, l'onestà, la<br />
dolcezza e l'amore per il bello. Anche se<br />
questa città professionalmente si dimentica<br />
spesso dell'attore Argante, mi duole, ma<br />
penso che può capitare e allora aspetto fiducioso.<br />
Cosi come ha dimenticato facilmente<br />
e superficialmente e questo lasciamelo<br />
dire, uno dei suoi figli più cari e silenziosi,<br />
il Maestro Carmelo Argante, ma<br />
anche mio padre dall'alto, aspetta un risveglio<br />
e un omaggio, mai tardivo da parte<br />
delle istituzioni siracusane.<br />
<strong>Siracusa</strong> sta vivendo un momento bruttissimo.<br />
Sulla cultura ci sono molte polemiche<br />
per sprechi e clientelismi vari, le<br />
segui? Più in generale che che ne pensi<br />
<strong>della</strong> cultura <strong>della</strong> nostra città?<br />
Purtroppo non le seguo molto le polemiche<br />
sulla cultura e mi spiace, dico solo una cosa,<br />
e da questo non si può prescindere, se la<br />
nostra città non riaprirà il Teatro Comunale<br />
cosa per cui l'opinione pubblica dovrebbe<br />
agitarsi molto e imporre un'accelerazione<br />
alla realizzazione, la nostra città rimarrà<br />
monca, orfana di cultura e di bellezza. Il<br />
Teatro e il simbolo <strong>della</strong> cultura viva è in<br />
tutta Italia, io che la giro ogni anno, non<br />
esiste capoluogo di provincia senza uno<br />
spazio che diventa il fulcro, il centro di o-<br />
gni iniziativa teatrale, musicale, di danza di<br />
lirica ect. e <strong>Siracusa</strong> città che di arte e cultura<br />
vive, non può farne a meno.<br />
Ortigia festival è stato un fallimento, ora<br />
Vaccino fino al 31 gennaio<br />
Per dare la possibilità di vaccinarsi a quanti non hanno ancora provveduto, e in previsione<br />
del fatto che il picco epidemico si attende nei primi giorni di febbraio, il servizio di<br />
epidemiologia dell‟Asp di <strong>Siracusa</strong> protrarrà le vaccinazioni antinfluenzali fino al 31<br />
gennaio negli ambulatori di vaccinazione di tutta la provincia. Destinatari sono gli anziani<br />
di età superiore a 64 anni, i bambini oltre 6 mesi e gli adulti affetti da patologie<br />
croniche a carico dell‟apparato respiratorio, cardiocircolatorio, da diabete e altre malattie<br />
metaboliche, da malattie renali, linfoproliferative, neoplasie, da malattie che comportino<br />
immunosoppressione, malassorbimento intestinale, malattie neuromuscolari, patologie<br />
per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici. Il vaccino verrà<br />
somministrato gratuitamente, inoltre, alle donne nel secondo o terzo trimestre di gravidanza,<br />
ai ricoverati in strutture per lungodegenti, a medici e personale sanitario di assistenza,<br />
a soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, a personale<br />
che per motivi occupazionali è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di<br />
infezione da virus influenzali non umani. La novità è rappresentata dal fatto che quest‟anno<br />
il vaccino antinfluenza contiene anche l‟antigene AHIN1, responsabile <strong>della</strong> pandemia<br />
dello scorso anno. Per cui non sarà necessario sottoporsi ad un vaccino separato.<br />
c'è un altro contenitore che si chiama <strong>Siracusa</strong><br />
<strong>Turismo</strong>. E' la strada giusta per<br />
dare sbocco a una crescita turistica?<br />
Mi spiace per Ortigia festival, forse non è il<br />
luogo adatto <strong>Siracusa</strong> per festival che fanno<br />
riferimento a operazioni culturali alternative<br />
o d'avanguardia. La nostra città è la culla<br />
<strong>della</strong> cultura classica ed è giusto che con le<br />
sue prestigiose Rappresentazioni Classiche<br />
sia di riferimento internazionale, è un grande<br />
patrimonio che i nostri padri ci hanno<br />
lasciato, a noi il compito di valorizzarle<br />
<strong>sempre</strong> di più, e sono contento che ormai da<br />
anni si susseguano con grande successo di<br />
pubblico e con cadenza annuale, sono nato<br />
in quel teatro artisticamente e spero di tornarci.<br />
<strong>Siracusa</strong> turismo? Non so che dirti,<br />
non la conosco, spero faccia riferimento soprattutto<br />
a professionalità acclamate in ogni<br />
settore, troppe interferenze politiche ci sono<br />
anche nel nostro ambiente teatrale che nuocciono<br />
al bello alla cultura all'estetica e credimi<br />
sono danni non da poco..(a chi lo dici<br />
ndr)<br />
Da siracusano a siracusani che ne pensi di<br />
questa città?<br />
La città è stupenda vive da sè bella com'è,<br />
protetta anche dalla nostra Santa, pur non<br />
essendo un praticante la mia fede e il mio<br />
amore per Santa Lucia immagine dolce e<br />
malinconica, è molto forte e sentito. Ho visto<br />
che sono nati tanti alberghi e che quindi<br />
il rilancio economico e sociale <strong>della</strong> città e<br />
ormai patrimonio comune, passa dal turismo<br />
e dal suo sviluppo. Mi auguro da siracusano<br />
che ci sia <strong>sempre</strong> tanto amore verso la città,<br />
specie da parte dei politici a cui se posso<br />
consiglio di litigare meno per questioni partitiche<br />
e di sposare iniziative per il bene comune<br />
e la valorizzazione <strong>della</strong> nostra <strong>Siracusa</strong><br />
che merita un immagine nazionale più<br />
presente e più forte.
7<br />
Domenica 23 gennaio 2011<br />
1, 2 e 3. Perché non 4, 5 e 6?<br />
Siamo arrivati a tre porti turistici e a oltre 1.500 posti barca. Mare rubato<br />
allo scenario millenario e irripetibile del nostro Poirto Grande<br />
C‟era una volta il porto grande di <strong>Siracusa</strong>,<br />
scenario millenario di straordinaria bellezza,<br />
presto non ci sarà più neanche questo!.<br />
E‟ bene che i cittadini siracusani - disinformati<br />
dai non-giornali <strong>della</strong> città – sappiano<br />
che alcuni SPECULATORI stanno facendo<br />
approvare la costruzione di un secondo e di<br />
un terzo porto turistico che, insieme al primo,<br />
porterà alla costruzione di oltre 100 mila<br />
metri quadrati dentro il mare, entro il porto..<br />
C‟è da vergognarsi di essere siracusani<br />
!.Eravamo ancora fermi allo sconcio del<br />
PRG del 2004, alla difesa dell‟area Mazzanti,<br />
delle zone costiere (pillirina)...<br />
Ed ecco una nuova incredibile, feroce, stramaladetta<br />
aggressione senza misura, senza<br />
senso, senza rispetto, che riguarda niente<br />
meno che il Porto Grande, dove si intendono<br />
costruire oltre 100 mila metri quadrati, sottraendoli<br />
al mare. Neanche il più manigoldo,<br />
il più cinico dei politici di qualche stagione<br />
politica trascorsa, avrebbe osato pensare<br />
tanto!. A parte che, come abbiamo già detto<br />
altre volte, c‟era un decreto voluto dal Soprintendente<br />
Voza che aveva praticamente<br />
bloccato tutte le costruzioni sul porto, ritenendolo<br />
uno scenario naturale e millenario<br />
irripetibile ed inviolabile.<br />
Ma cosa pensa oggi il consiglio comunale<br />
(per la verità oggi più attento) di questa variante<br />
criminale al Piano regolatore del Porto,<br />
di questi progetti cresciuti nell‟ombra degli<br />
affari?. Diranno che non sapevano ? Che<br />
non ne erano coscienti? Si assenteranno dalla<br />
seduta? Si ripeterà la stessa scena vista<br />
quando fu approvato il PRG di Bufardeci?<br />
Che fine farà la darsena pescherecci e quella<br />
motovedette, che erano state raccontate come<br />
la contropartita per la costruzione del primo<br />
porto turistico, adesso, in un guazzabuglio<br />
che rischia di paralizzare tutto?. La locale<br />
soprintendenza resterà muta senza avvertire<br />
vergogna, inadeguatezza o impotenza, nel<br />
migliore dei casi?. Tutto viene scardinato,<br />
compromesso, invaso<br />
con una furia animalesca e nel silenzio colpevole<br />
di tutti (poche notizie trapelano e spesso<br />
sbagliate).<br />
C‟è il piano paesistico siamo salvi? Non è<br />
così. Questo PP è in discussione e mentre<br />
vanno avanti le pratiche del secondo e terzo<br />
porto turistico. E‟ lo sviluppo? Manco per<br />
niente ci stanno dentro tutti i rinomati affaristi<br />
<strong>della</strong> politica, l‟immancabile antimafia di<br />
professione, esponenti <strong>della</strong> massoneria, i<br />
soliti noti, esponenti del centrosinistra (?),<br />
che vediamo salterellare da un affare all‟altro:<br />
ieri il project financing <strong>della</strong> Pizzarrotti<br />
per il nuovo ospedale, poi lo scempio vomitevole<br />
del PRG del 2004 (case e ville e chiù<br />
pilu per tutti), poi i villaggi turistici, poi l‟aggressione<br />
sconcia al nostro Porto Grande<br />
e Piccolo.<br />
Così su I Fatti a giugno 2010<br />
Nel giugno 2010 questo giornale riportava in prima pagina questo<br />
articolo che oggi diventa una profezia azzeccata. Leggete:<br />
L’onorevole Nino Consiglio dovrà ricredersi: la “sua” notizia in<br />
ordine a un 2° progetto di Porto turistico (oltre al primo targato<br />
Caltagirone) non ha sorpreso nessuno o provocato in consiglio comunale<br />
particolari emozioni, sgomento, richieste di chiarimento o<br />
altro: eravamo noi, poveri tapini, a non sapere niente di un secondo<br />
porto turistico e delle relative operazioni immobiliari; il progetto,<br />
abbiamo anche appreso, è in fase avanzata e già pronto per<br />
la conferenza dei servizi. Ma nella brace, forse questo sfuggiva<br />
allo stesso On. Consiglio (Bruno Marziano non lo ha avvertito<br />
in tempo), c’è anche il progetto di un 3° Porto turistico sul passeggio<br />
Talete, zucchero non guasta bevanda, che il<br />
sindaco Visentin ha buttato là come se stesse parlando<br />
di un divieto di sosta. I Progetti di Porti Turistici<br />
diventano dunque 3: da morire dal ridere pensando<br />
di cosa (alias: di quali nefandezze) è capace<br />
questa classe politica amministrativa quando si applica<br />
nella difesa dei “nostri”interessi. 1.Il primo,<br />
“Marina di Archimede” (alias Caltagirone), che è<br />
l’unico di cui si è realmente parlato nella città.<br />
2.“Inoltre” aggiunge Visentin, “è in corso l’iter per<br />
la realizzazione di un altro scalo turistico su progetto<br />
presentato dalla società “Spero” e adiacente al<br />
primo; 3.”Altra richiesta di porto turistico, è <strong>sempre</strong><br />
Visentin a parlare, è stata avanzata per l’area prospiciente<br />
il parcheggio Talete da parte <strong>della</strong> “Port royal”,<br />
ma l’iter è ancora alla battute iniziali”. Domanda<br />
ingenua: ma il Piano regolatore del porto,<br />
fermo alla Regione per la progettazione definitiva<br />
dopo l’approvazione <strong>della</strong> schema di massima da<br />
parte del consiglio comunale il 29 settembre del<br />
2003, prevede la costruzione di 3 e più porti turistici?.<br />
Motiva in qualche modo questa scelta di moltiplicare<br />
i Porti Turistici come fece Gesù con i pesci?<br />
Questa previsione non è per caso parente <strong>della</strong> previsione<br />
demografica <strong>della</strong> città, fatta a base dell’attuale<br />
PRG, dove per aumentare le aree di espansione<br />
edilizia sono state buttate cifre assolutamente<br />
inverosimili (160 mila abitanti)?. Il piano, su decisione<br />
del Consiglio Comunale, “riguarda solo il Porto<br />
grande ed esclude il Porto piccolo e l’area di<br />
Santa Panagia”. Da che parte entrano 3 Porti Turistici? Ma la<br />
scelta finale sui progetti di Porti Turistici, tranquillizza il Sindaco<br />
nel caso q u a l c u n o (ndr :n e s suno ) fosse entrato in agitazione,<br />
spetta al consiglio comunale che è libero di respingerli o<br />
approvarli determinando così l’indirizzo politico.<br />
L’Amministrazione verifica se i progetti sono coerenti con lo<br />
schema di massima del Prg (che non può avere detto niente se<br />
non formulato previsioni molto generiche) e sostiene quelle iniziative<br />
che possono portare ricchezza e sviluppo alla città, come sono<br />
appunto i porti turistici. Detta così sembra un controllo serio, nella<br />
realtà sappiamo bene (la vicenda del PRG nel 2004 è da insegnamento)<br />
che la maggioranza del Consiglio Comunale verrà spinta<br />
ad approvare tutti i Porti Turistici stabiliti dai soliti noti. Senza criterio,<br />
senza motivazione, senza ragionevolezza? Non sembrano<br />
indispensabili. Mi auguro che nessuno penserà che da queste parti ci<br />
siano dei coglioni: in questo caso come in quello delle zone di espansione<br />
del PRG. Vorrei, dunque, evidenziare ai consiglieri comunali di<br />
maggioranza e di minoranza che hanno appreso con grande nochalance<br />
la notizia che i porti turistici sono 3 invece di uno e che il secondo è<br />
in dirittura di arrivo alla conferenza dei servizi, e che amano apparire<br />
in TV nella veste di amministratori disinteressati agli affari ed impegnati<br />
per il bene pubblico, vorrei, ripeto, evidenziare a lor Signori che<br />
la denuncia di Nino Consiglio riguardava le operazioni immobiliari<br />
che stavano dietro ai progetti di Porti Turistici. L’intenzione, ha detto<br />
Nino Consiglio, non riguarda tanto i Porti ma le aree di servizio ai 3<br />
Porti turistici che avrebbero – di colpo – una diversa regolamentazione<br />
urbanistica per i volumi edilizi che è possibile realizzare,<br />
per i cambi fulminei di destinazione urbanistica e<br />
per il valore finale dei beni. Le operazioni, insomma,<br />
non hanno niente a che vedere con i Porti e con il <strong>Turismo</strong>:<br />
sono rozze e grandiose operazioni immobiliari<br />
che prendono a pretesto l’approvazione del Porto per<br />
comprare a prezzi bassissimi catapecchie, costruire immobili<br />
di grande valore e rivenderli, si faccia o non si<br />
faccia il porto turistico. L’operazione economica sta<br />
proprio lì, come sta, del resto, avvenendo per il primo<br />
porto turistico. La bella brigata di amministratori che ci<br />
troviamo avrebbero trovato una splendida scappatoia<br />
per ristrutturare ed ampliare le catapecchie lungo una<br />
fascia vicino alla costa dove possono insistere le aree<br />
di servizio dei 3 Porti. Una speculazione grandiosa.<br />
Nino Consiglio ha anche indicato un’area privilegiata<br />
dove si pensa di intervenire nel 2 redigendo Porto Turistico,l’ex<br />
area dem a n i a l e dell’aeronautica di Via<br />
Elorina, che con il federalismo demaniale sta per transitare<br />
(o è già transitata) nelle proprietà del Comune.<br />
Se così fosse vuoi scommettere che il Comune venderà<br />
quell’area ai privati per fare un affarone con tanto di<br />
valutazione dell’Ufficio Tecnico Erariale? Dove abbiamo<br />
sentito una storia analoga? Ma con il project financing<br />
<strong>della</strong> Pizzarrotti sul Nuovo Ospedale dove la valutazione<br />
degli immobili era stata fatta dall’Uffico Tecnico<br />
Erariale. Cioè dallo Stato. Più garantiti di così?? E<br />
così ancora sull’area Pantanelli dove da anni, nonostante<br />
i terreni palesemente inidonei, si agitano i corvi <strong>della</strong><br />
speculazione, di cui si conoscono nomi e cognomi. Avere<br />
localizzato anche lì, irresponsabilmente, cooperative edilizie per<br />
movimentare quell’area, non è un primo segnale inquietante? Tutte<br />
fantasie? Tutte elucubrazioni prive di riscontri? Può essere. Noi queste<br />
ipotesi fantasiose le mettiamo comunque per iscritto per chi vuole leggere,<br />
come ricordi e moniti. Del resto,se passano queste operazioni, di<br />
Porti turistici a <strong>Siracusa</strong> non ne avremo 3 ma 33: pensate agli immobili<br />
che insistono da Via Arsenale fino a Mazzarrona ed oltre. Che grandiose<br />
operazioni immobiliari nel nome del turismo che non c’è. Come<br />
ha detto il consigliere Raimondo Giordano? Il mare è la grande opportunità<br />
di questa città. Vorrei si ricredesse. Il mare in questa storia non<br />
c’entra una mazza. Il solo Garozzo, ammesso che il comunicato sia<br />
veritiero, ha sollevato qualche riserva, ritenendo che 3 porti turistici<br />
“potrebbero risultare eccessivi per la città”. Grazie Garozzo almeno<br />
per questa riflessione in autonomia !.(sb)<br />
Così Visentin su Facebook martedì scorso<br />
Questo il post pubblicato dal sindaco di <strong>Siracusa</strong> martedì scorso su Facebook:<br />
Proseguono i lavori al porto grande e per il consolidamento delle banchine. Il cantiere non è stato sequestrati<br />
dalla Procura. Presto convocata la conferenza dei servizi per il secondo porto turistico <strong>della</strong> Spero con 350 posti<br />
barca. Consegnato gia il progetto all'Ufficio Risorse Mare del Porto Royal alle spalle del Talete per 400<br />
posti barca.<br />
Roberto Visentin<br />
Ci sono state molte reazioni/risposte alle parole del primo cittadino. Per problemi di spazio ne pubblichiamo<br />
solo due che ci sembrano abbastanza significative:<br />
Signor sindaco avemu bisognu ri posti macchina e non di posti barca ,basta solo risicarsi a comprare il pane<br />
per trovare una sorpresina di 60 euro. A <strong>Siracusa</strong> poi mancano posti di lavoro, posti per ambulanti, posti auto,<br />
posti a sedere, perfino posti letto in ospedale e noi ci occupiamo dei posti barca? la cosa che mi preoccupa di<br />
più è che ci stiamo abituando.<br />
Angelo La Manna<br />
Avanti con lo sviluppo di chi i soldi ce li ha già. E che ce ne importa se interrano una fetta di mare... del resto<br />
un porto turistico non bastava, ce ne volevano due. Metti che devono arrivare le navi di <strong>Lo</strong>ve Boat oppure i<br />
panfili di Montercarlo, perchè mi pare di tutta evidenza che con il circuito la città si candiderà ad ospitare un<br />
Gp di Formula Uno, scalzando Monza dal calendario <strong>della</strong> Fia. E poi, mica devono lavorare solo i Caltagirone.<br />
E i palazzinari siracusani? Li vogliamo escludere? Non mi sembra giusto. Anzi, togliete dai coglioni il resto<br />
del Porto e facciamo un bel parcheggio. Avanti con lo sviluppo, venghino signori venghino…<br />
Alex Bianchini<br />
Possiamo cambiare il mondo solo cambiando gli uomini<br />
Charles Wells
contromano<br />
www.i<strong>fatti</strong><strong>della</strong><strong>domenica</strong>.it<br />
8<br />
Domenica 23 gennaio 2011<br />
nonsicapiscechehafattodimalemente,<br />
quantocasinoperunpelodifigamente...<br />
Qualunquemente, tristemente, adessamente, nonsenepuòpiùmente,<br />
moralmente, moralisticamente, indignatamente,<br />
ipocritamente, cheschifoluimente, beatoluimente,<br />
lelemoramente, ognigiornamente, intercettatamente,<br />
davanzamente, minettamente, travagliamente,<br />
santanchemente, dipietramente, belpietramente,<br />
emiliofedamente, tesorucciamente, bustedacinquemente,<br />
appartamentemente, milanoduemente, olgettinamente,<br />
briffatamenta, marrazzamente, maluisièdimessamente,<br />
questuramente, boccassinamente, quellacelhaconluimente,<br />
infermieramente, nudeperòsottoilcamicemente,<br />
poliziottespogliarellistamente,<br />
poliziotteverecheprotestanomente.<br />
Milanounaamente, milanoduemente, competenzamonzamente,<br />
arcoremente, villasammartinamente,<br />
evelinamente, immamente, leduegemellemente, evelinamente,<br />
mariarosariamente, francescamente, federicamente,<br />
barbaramente, nicolemente, marystellamente,<br />
rubymente, rubydicelaveritamente, vogliocinquemilionimente,<br />
nonhomaifattosessomente, hofattosessamente,<br />
nonmihatoccatonemmenoconunditamente sololadanzadelventramente,<br />
loziomubarakamente, signorinamente, kallisperamente,<br />
èvecchiomente, ancheingrassatomente, maprimaeraunfigomente,<br />
ancheslanciatomente, menehadatosolotremilamente,<br />
ildiamantinoerapiccolinamente, tribunalideiministramente,<br />
quellanotteinquesturamente, soloinformazionamente,<br />
concussionemente, noncisonoprovemente, intercettazionileggitimamente,laaffidaronoallabrasilianamente,<br />
dallefavelasmente.<br />
Hannoammazzatounsoldatoenessunoseneaccortamente,<br />
Apparentemente in politica non c’è niente che<br />
si muove a <strong>Siracusa</strong>. Da quando anche gli<br />
onorevoli del centro destra si sono sacrificati<br />
nel ruolo di assessori, non si può far capire ai<br />
siracusani che i problemi <strong>della</strong> maggioranza<br />
(che non c’è) non sono stati risolti affatto.<br />
Quindi, anche se la realtà mostra una situazione<br />
più confusa e disastrosa di prima - sia al<br />
Vermexio sia alla Provincia – tutti devono far<br />
finta che tutto procede bene e in sicurezza.<br />
Al Comune la frase che circola in ogni ambiente,<br />
specialmente sui maggiori quotidiani<br />
locali, è <strong>sempre</strong> la solita, che recita più o meno<br />
così: . Addirittura si lasciano<br />
correre anche il nome del probabile assessore<br />
“indipendente” ed ecco che spunta Giacomo<br />
Ferrazzano, dagli amici definito, il nuovo<br />
“Archimede” per i suoi progetti costruttivi e i<br />
molteplici interessi imprenditoriali, specialmente<br />
nella produzione di mezzi ecologici a<br />
trazione elettrica. “Archimede” abbozzando<br />
sorrisi suggerisce che il propalato suo interesse per le<br />
poltrone di Palazzo Vermexio. Sono cose che<br />
vengono fuori da una maggioranza che non<br />
riesce ad essere tale, nonostante cento tentativi<br />
espletati in ogni direzione, tra i banchi dell’opposizione<br />
che si diverte a vedere in affanno<br />
l’amministrazione del Sindaco Roberto<br />
Visentin ormai ostaggio <strong>della</strong> frammentazione<br />
partitica del centrodestra che, appena due<br />
anni addietro, appariva forza monolitica con<br />
la sigla Pdl. Chi ci sguazza in questa situazione<br />
è uno che lavora alacremente per mettere<br />
in tasca almeno una soddisfazione al giorno<br />
nei confronti di chi, appena un mese addietro,<br />
lo consideravano già fuori dal partito di Berlusconi.<br />
Enzo Vinciullo, non solo è rimasto,<br />
ma è diventato il socio operativo del notaio<br />
Angelo Bellucci nella gestione del Popolo<br />
delle libertà. Vinciullo è l’unico che ambisce<br />
a continuare nel doppio incarico d'assessore<br />
comunale e deputato regionale. > Ad onor del vero, Vinciullo<br />
da quando è tornato ad essere amministratore<br />
comunale è riuscito a dare un<br />
certo impulso alla giunta Visentin, ma, la<br />
cosa comincia a non piacere più ai colleghi.<br />
Il primo a parlare di dimissioni per far<br />
posto ad altri, è stato l’onorevole Pippo<br />
Gianni, che, per inciso, ha presentato già il<br />
buon Giancarlo Confalone come suo successore,<br />
ai dirigenti all’assessorato al Commercio<br />
di <strong>Siracusa</strong>. Per dirla tutta, l’on Pippo<br />
Gianni vive una vita frenetica ancor più<br />
di quando era assessore regionale all’Industria.<br />
La mattina si alza dal letto pensando<br />
di doversi recare alla Camera come deputato<br />
nazionale del Pid, manco il tempo di<br />
salutare Giulio Tremonti, Berlusconi e Mara<br />
Garfagna che lo chiamano all’ARS per<br />
decidere cose importanti <strong>della</strong> Sicilia e perché<br />
ha ricevuto il compito ufficiale dell’aula<br />
di far andare in bestia Raffaele <strong>Lo</strong>mbardo<br />
con i soliti “insulti”. Finito con Palermo,<br />
deve scappare in segreteria a <strong>Siracusa</strong><br />
per fare una riunione, nella qualità di Commissario<br />
provinciale del Pid, con i consiglieri<br />
comunali che fanno le bizze, minacciando<br />
e punzecchiandosi a vicenda. Neanche<br />
il tempo di qualche risolutrice pacca<br />
sulle spalle, viene chiamato a fare un salto<br />
in piazza Duomo, come assessore comunale,<br />
perché deve decidere quale ambulante<br />
deve “armare” bancarella al mercato settimanale<br />
di largo Marcello Sgarlata. Ad uno dei<br />
pochi amici che oramai riesce a vedere il nostro,<br />
ha confidato: >.<br />
Proprio grazie ad una di queste<br />
festività che Pippo Gianni è riuscito a fare<br />
una riunione di famiglia a sfondo politico. In<br />
quella occasione ( riferiamo de relato), il capofamiglia<br />
ha annunciato quali saranno i progetti<br />
politici prossimi:. Doccia fredda per Micheluzzo<br />
che già aveva fatto stampare i volantini<br />
per l’Ars e pertanto dovrà farli ristampare.<br />
Dove e come dovrà ritagliare lo spazio di<br />
tempo per fare anche il sottosegretario? >. Con le Ruby che<br />
corrono di questi giorni, qualcuno potrebbe<br />
chiedersi come sta messo a sesso Gianni. Se<br />
, lui è<br />
<strong>sempre</strong> in piena orgia. Anche per l’on Mario<br />
Bonomo, leader siciliano di Alleanza per<br />
l'Italia, è arrivato il momento di fare qualche<br />
piccola orgia di potere. Si vede in ogni dove e<br />
in tutti i canali tv, non solo insieme ai Rutelli,<br />
ma anche ai Fini del Fli e ai Casini dell’Udc,<br />
ai <strong>Lo</strong>mbardi del Mpa. Non solo a pranzo e a<br />
cena, in quel di Trastevere. Bonomo ormai ha<br />
occupato gli spazi dei telegiornali dove si ve-<br />
cèiltg1amente, minzolinamente, scilipotamente,<br />
moffamente, gruppodeiresponsabilmente, giuntadelleautorizzazionamente,<br />
siamo11a10amente, carfagnamente,<br />
gelminamente, brambillamente, florismente,<br />
santoramente, gadlernermente, daddariamente,<br />
nonlavoglionoallinfedelmente, noemimente,<br />
leieralapupillaioilculamente, hounafidanzatamente,<br />
anchealcuninipotimente, machicazzoèquestamente,<br />
secondomeèunaballamente, larussalosapevadatempomente,<br />
sarannopurecazzisuoimente, lamisstorinesemente,<br />
lavedovabulgaratettonamente, lasardamente,<br />
unasignorarispettabilmente, mafiguratimente.<br />
Igiudicilovoglionomortamente, abusanodeldirittamente,<br />
maluinonsifafotteremente, sesivotarivinceluimente,<br />
ancheperchèlasinistranonesistemente, peròcèvendolamente,<br />
maquelloèfrociamente,<br />
eidipietristisonoputanierianchemente, ecasininonnelasciavaunamente,<br />
puredalemamente, efassinoèscicchignamente,<br />
manonfannoleorgemente, etuchenesaimente,<br />
almenoluinonvaconitransemente, sircanamente,<br />
brendonamente,buonanimamente, ladignitaoffesadelledonnemente,<br />
maquelleranotuttetroionamente,<br />
nonsicapiscechehafattodimalemente,<br />
quantocasinoperunpelodifigamente.<br />
Ebastamente, vorreiemigraremente, mapiùlontanamente,<br />
subitamente.<br />
Hastalavictoriasiempremente.<br />
Joe Strummer<br />
de firmare protocolli e intese per sancire<br />
(almeno teoricamente) alleanze e terzi poli.<br />
La crescita politica di Mario Bonomo è dovuta<br />
probabilmente al fatto di essere diventato<br />
interfaccia tra Francesco Rutelli e il capo<br />
del Mpa. Solo le prossime tornate elettorali<br />
diranno se le alleanze sottoscritte da Bonomo<br />
sono state azzeccate. Nel PD c’è una<br />
certa confusione. Se è vero che “cumannari”<br />
è meglio di far sesso, da quelle parti dovrebbero<br />
essere diventati tutti preti, almeno in<br />
apparenza.<br />
Giovanni Cafeo, segretario provinciale, pare<br />
abbia preso il saio francescano, dal momento<br />
che non riesce più a comandare su niente e<br />
su nessuno. Nel PD si sono intestarditi a non<br />
volergli riconoscere nessun ruolo per la debolezza<br />
mostrata nell'andare in un gabinetto<br />
<strong>della</strong> Regione. Ora ogni “area” del partito<br />
agisce per conto proprio, quasi che gli altri<br />
non esistessero più. Da quel che si percepisce<br />
dall’esterno i Ds hanno sopraffatto i democristiani.<br />
Se qualcuno fa notare ad un<br />
diessino siracusano che comunque Foti riesce<br />
<strong>sempre</strong> a tessere ragnatele nel PD, si sente<br />
rispondere che . Che dire? Parliamo <strong>della</strong> Provincia<br />
del Presidente Nicola Bono? Meglio soprassedere<br />
la vicenda ATO è così delicata<br />
che neanche Fiorello riuscirebbe a ricavarci<br />
una battuta. Bruno Marziano si è scontrato<br />
con il suo successore sulla vicenda ATO e<br />
sulle qualità <strong>della</strong> SAI8 ormai fortemente<br />
compromesse dalla realtà. Però, una sola osservazione<br />
ci sentiamo di avanzarla. Dopo la<br />
richiesta di tangente di 7 milioni di lire all’-<br />
Ospizio milanese Pio Trivulzio (che dava il<br />
via al crollo <strong>della</strong> Prima Repubblica), non si<br />
era mai detto di un amministratore che denuncia<br />
un politico senza una cosiddetta<br />
“pistola fumante” in mano. A ragion di logica<br />
e di documentazione il presidente <strong>della</strong><br />
Provincia risulta credibile quando afferma<br />
che la denuncia contro di lui per concussione<br />
potrebbe essere un’anticipata vendetta di chi<br />
aveva ormai poco da perdere.