Siracusa Turismo, sempre Lo Bello - I fatti della domenica

SETTIMANALE
DI POLITICA
E COSTUME
Autorizzazione del tribunale
di Siracusa n.2/2003
diretto da Salvo Benanti
Telefono 0931412883. Email: ifattisr@gmail.com - tipografia LegoPrint srl
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FONDATO NEL 1988
N° 2/2011
Domenica 23 gennaio 2011
Siracusa Turismo, sempre Lo Bello
E’ l’Ortigia Festival 2 (il primo è costato milioni di euro ed è stato cancellato
per fallimento). Prima mossa? Nominato un cda che dovrebbe gestire i fondi
Ivan Lo Bello ci riprova con il Festival di Ortigia
(si chiamerà oggi “Siracusa Turismo”)!
Incurante degli esiti fallimentari delle precedenti
edizioni dove furono bruciati milioni di
euro (prelevati incredibilmente,tra l‟indifferenza
generale,dai fondi comunitari destinati allo sviluppo
: a Napoli una identica operazione ha
portato all‟apertura clamorosa di una indagine
da parte della Corte dei Conti e della Commissione
Europea che è finita nelle pagine di tutti i
giornali internazionali); incurante delle critiche
di clientelismo selvaggio allora formulate;di
spettacoli totalmente ignorati dal pubblico e di
nessuna attrattiva proprio per il turismo (anche
se ad ingresso gratuito); ma forte della nuova
veste di antimafioso ormai celebre nel territorio
nazionale; riconfermato in assoluto silenzio e
con silenziosi nulla osta da maggioranza e da
opposizione, presidente della Camera di Commercio;
ha pensato di rimettere su questa infernale
macchinetta spendi - soldi, che serve
solo a lui e ai soliti noti (tra i politici ovviamente
Granata) a certa stampa che (dietro lautissimi
compensi) pomperà eventi inesistenti
(come faceva allora “Repubblica” e “La Sicilia”)
e quel certo mondo dello spettacolo e dei service
da sempre legato al duo e che oggi è già al
lavoro, si fa per dire, con Luci 2010.
Rinasce, dunque, il Festival d‟Ortigia sotto
mentite spoglie ma con le identiche finalità di
prima: sperpero di soldi pubblici da distribuire
alle clientele dello spettacolo dove è totalmente
assente alcuna sana logica imprenditoriale
(vale per gli altri, nelle prediche pubbliche):
paravento è l‟esigenza turistica della Città di
creare eventi di “richiamo”. Chi ne sono i pro-
Mi viene un brivido alla schiena nello scrivere
“23 anni” e, soprattutto, a guardare
indietro, agli anni trascorsi, alle mille battaglie
compiute su questo giornale. Personalmente,
dopo l‟esperienza irripetibile a
“La Sicilia” (durata più di un ventennio),
come redattore di una cronaca che sembrava
(allora) regolare i ritmi politici, amministrativi,
economici, culturali, sociali, di costume..
dell‟intera città, per me essere impegnato
“soltanto” in un settimanale sembrava
una scelta quasi perdente e, comunque,
ad alto rischio. Chi avrebbe scommesso
su di un settimanale? Chi avrebbe scommesso
che la formula – vendita dei Fatti a
50 centesimi a copia – in un mare di settimanali
regalati di forza nelle edicole,- avrebbe
avuto successo; che anno dopo anno,
si sarebbe coagulato un nucleo crescente
di lettori fedelissimi, compatti, che, incuranti
delle mille calunnie e diffamazioni
diffuse contro di noi, avrebbero cercato ogni
settimana i Fatti in edicola, che lo avrebbero
comprato, che avrebbero scritto
spesso in redazione per esprimere le loro
opinioni, sapendo che le loro lettere non
sarebbero state mai cestinate o censurate,
anche se di contenuto “scomodo”. Allora
erano tutti interrogativi, rischi che negli
anni si sono superati. Molti lettori oggi mi
cercano anche in redazione, in Ortigia, mi
fermano per strada anche senza conoscermi,
in un clima di cordialità e di affetto...
motori? Ma sempre gli stessi di prima, quelle
facce di tolla e di impuniti che hanno sperperato
milioni di euro con risultati fallimentari,
che non rispondono di niente, come sarebbe
costretto a fare qualunque imprenditore privato
che investe il proprio danaro, che lucrano
sulle rappresentazioni classiche, che si inventano
eventi turistici (la luce...) nei mesi più
freddi della città (gennaio-febbraio) per distri-
I Fatti hanno 23 anni
Questi sono diventati i Fatti dopo 23 anni !!
Una scommessa vinta
Eppure i consigli che
ricevevo allora, una
volta lasciata La Sicilia,
erano diversi: vai
nella redazione di un
quotidiano cittadino,
continua a lavorare a
“La Sicilia” anche
come collaboratore
esterno..
Ma i Fatti per me avevano
il sapore ineguagliabile
della libertà:
libertà di scrivere
quello che pensavo,
di aprire il settimanale
a collaboratori
di razza, indipendenti, libertà di sostenere
le battaglie più giuste, avendo come bussola
soltanto l‟interesse della mia Città, la possibilità,
dopo tanti anni, di svincolarmi finalmente
da un Editore – Mario Ciancio – con
interessi economici e politici fortissimi e dove
Siracusa e la sua provincia erano (e sono)
soltanto appendici geografiche dove vendere
un pò di giornali. Editore soffocante,
impegnato a sostenere
(giustamente) i
suoi megalattici interessi,
lontanissimo
da questa città, il
cui spessore imprenditoriale–finalmente
!! – comincia
ad emergere oltre la
curatissima immagine
di ben pensante
che si è sapientemente
costruito, come
è avvenuto in
alcune indagini giudiziarie
ed in servizi
confezionati nelle redazioni di Report
(Gabanelli,Rai) o di Repubblica, sfuggiti al
suo ferreo controllo regionale ..
Ciancio (La Sicilia, Catania) come, del resto,
anche Ardizzone (Giornale di Sicilia,
Palermo) rappresentano imprese editoriali
(e tanto altro) che considerano questa città
buire soldi e fare clientele.
Beninteso, l‟esigenza di produrre spettacoli di
grande richiamo turistico per la città è pressante,
sentita, lo chiedono da sempre gli operatori
turistici, i tantissimi alberghi. Ma iniziative del
genere si fanno con serietà, i soldi vengono dopo,
prima bisognerebbe pensare ad una stagione
da organizzare dopo le rappresentazioni
classiche, mettendo in campo personalità di
grande professionalità, che sappiano individuare
gli eventi adatti alla nostra realtà.
Non dilettanti allo sbaraglio o gruppi che non
portano niente di nuovo e cercano soltanto di
sfruttare le occasioni.
Taormina fa così, programma nei vari settori
dello spettacolo stagioni di livello, uniche nel
genere, programmate nel tempo e nei tempi
giusti pubblicizzate.
Arruolare testate giornalistiche e giornalisti per
pubblicizzare eventi non significa niente se eventi
di qualità non ce ne sono o si producono
spettacoli rivolti a nicchie di spettatori.
Meglio allora produrne uno di grande richiamo
che cento spettacolini per dividere la torta dei
contributi tra i clienti. Osservazioni ovvie, ripetute
tantissime volte. Ma agli affaristi che gli
racconti? Spettacoli di qualità? Richiamo turistico?
Ti risponderanno con la solita interminabile
risata..”Siracusa Turismo”, come, prima il Festival
di Ortigia, nasce per fare clientela, affari,
spendere soldi pubblici, dove la parola
“incasso” è bandita come fosse la peste, con un
cda frutto di precise intese. Quale incasso? L‟unico
incasso è quello dei soldi finanziati dalla
Regione con i fondi comunitari destinati allo
sviluppo !. Li è la solita pacchia !
una provincia di serie B o C dove vendere
un pò di giornali, raccogliere un pò di pubblicità,
servire il potente di turno palermitano
o catanese. Niente di strano: del resto
la marginalità di questa provincia sta anche
nel non essere stata mai capace economicamente
di sostenere un proprio quotidiano
che affondasse le sue radici negli interessi
“veri” della Città e della Provincia
e che guardasse gli avvenimenti con l‟occhio
del siracusano… Percorrere le tante
battaglie compiute dai Fatti è quasi impossibile.
Le ultime – quella sul PRG/2004 redatto
da una banda di lestofanti (come
chiamarli diversamente ?) o sull‟affare Ospedale
Nuovo alla Pizzarrotti o sull‟uso
del Teatro Greco che ha seriamente rischiato
di diventare uno dei tanti posti dove
portare cantanti e spettacoli di infimo livello,
hanno avuto, per chi le ha seguite, l‟incalcolabile
pregio di chiarire in una Città -
dove dominano gli ignavi e gli indifferenti -
che razza di gruppo dirigente si siano scelti
da oltre 10 anni. A livello di zoccole e puttanate,
forse, non siamo ai livelli romani e
milanesi (comunque ben messi in graduatoria),
ma a livelli di ladroni, di arroganza, di
sperpero del denaro pubblico, di ignoranza
ed incapacità..non temiamo confronti. Oggi
lo dicono in tanti. Qualche anno fa a dirlo
erano soltanto i Fatti, isolati, derisi, calunniati.
Ecco anche a cosa siamo serviti.
Salvo Benanti
Comunale a +2031 TeatroVerga +2138 Via Crispi +1597
Il teatro doveva essere inaugurato cinque anni addietro I lavori in corso hanno superato i 6 anni e ancora chissà La riparazione delle basole attende da 3 anni e mezzo

2
Domenica 23 gennaio 2011
Trogylos: La gaffe del sindaco
Antonello Rizza ha di fatto preteso le dimissioni di Paolo Giuliano, reo
di non essere priolese. E poi la presidenza è un posto di sottogoverno...
Riceviamo e pubblichiamo:
Rendo noto di avere rassegnato dimissioni
irrevocabili dalla carica di Presidente del
Gruppo Sportivo Trogylos Basket Priolo.
Ringraziando tutti gli sponsor che mi hanno
fin qui sostenuto, coloro i quali mi hanno
tributato in questi giorni attestati di stima
ed i soci ed i componenti del Consiglio
Direttivo per la fiducia sempre accordatami,
e mai venuta meno, avendo constatato
che non sussistono più le condizione per
proseguire nel mio mandato, consegno idealmente
il timone dell’Associazione al Sindaco
di Priolo nella speranza che Egli, dall’alto
della Sua posizione, sappia presto
individuare un successore che, a prescindere
dal luogo di nascita, sia in possesso di
notevole spirito di servizio e animato dalla
stessa passione, determinazione e coraggio
con cui il sottoscritto si è dedicato per ben
quindici anni alla squadra di pallacanestro
femminile, sottraendo tempo ed energie
alle personali attività anche e soprattutto
nell’esclusivo e superiore interesse della
comunità priolese.
Con l’augurio che il prossimo Presidente
possa vedere realizzata l’intenzione, espressa
di recente dal Sindaco di Priolo, di
convogliare sulla squadra maggiore interesse
ed entusiasmo da parte delle imprese
Durante le consuete vacanze natalizie in terra di Sicilia ho
compiuto i classici giri per Siracusa in cerca di novità, approfittando
dello splendido clima quasi primaverile. Mi sono
recato, dunque, ai Cappuccini per percorrere la nuova
pista ciclabile che, lunga 6,6 km, arriva fino al pontile della
Targia. Purtroppo in quell’occasione ho potuto, però, constatare
la situazione in cui versa il Monumento ai Caduti
d’Africa che poi è la stazione di partenza della pista.
Il Monumento è stato oltraggiato dai raid vandalici di teen-
della zona industriale priolese e con la
fondata speranza, quindi, che dall’ormai
imminente fase di rilancio economico del
territorio (la nottata deve passare…) possa
giungergli quell’assist da play maker di
razza che il sottoscritto non ha mai ricevuto.
Paolo Giuliano
Con queste parole Paolo Giuliano (nella
Monumento ko
vincono gl’idioti
ager a briglia sciolta che hanno avuto la “brillante” idea di
imbrattarlo con la vernice spray, apponendo tutto il campionario
di idiozie, amenità e volgarità di questi casi: si va
dagli immancabili messaggi d’amore ai disegni osceni
(vedasi materiale fotografico). Documentandomi sul Web,
ho verificato che fino a novembre del 2009 il Monumento,
pur malandato dall’usura del tempo (in vari punti i lastroni
di rivestimento di pietra si sono staccati) era perfettamente
pulito. Ed infatti le scritte sono state realizzate nel corso
del 2010, come si può verificare dalle date apposte in calce
ad alcune di esse. Il Monumento è illuminato e ben visibile
anche in auto risalendo da via Riviera Dioniso il
Grande, quindi è strano che nessuno abbia visto compiere
questi ripetuti atti vandalici, almeno nella sua parte frontale.
Purtroppo il Monumento ha, fin dalla sua costruzione,
una storia travagliata in quanto testimonianza scomoda del
Fascismo, della guerra d’Etiopia e dall’Impero, ed ha subito
reiterati atti di vandalismo nel corso degli anni: il piccone
di una delle due statue posizionate nella parte posteriore
è stato fatto a pezzi (probabilmente per essere rubato
e trasportato con più facilità) ed ora attende di essere restaurato,
mentre il vivo di volata e la baionetta del fucile
mod. 1891 del fante sulla parte frontale pare giaccia nello
specchio di mare prospiciente. E’ un miracolo che il Monumento
sia arrivato fino ai giorni nostri, salvandosi dal
furore ideologico sessantottino. Alla fine degli anni ’80
l’Area era stata recintata e veniva chiusa la notte: della sua
foto a sinistra con la capitana Bonfiglio) si è
dimesso da presidente della Trogylos Basket
Priolo. Non è un fatto squisitamente sportivo,
è tutt‟altro. E‟ il risultato della lotta che
l‟attuale sindaco di Priolo, Antonello Rizza
(foto a dx) ha condotto nei confronti di Giuliano,
reo di non essere priolese. Roba da
non credere! Nel 2011, nell‟epoca della globalizzazione,
un sindaco porta avanti, anche
disinvoltamente, una battaglia di retroguardia
che lascia a bocca aperta. Di solito un
dirigente di una squadra sportiva viene avvicendato
quando non fa bene il suo lavoro
che significa immagine del team, competitività,
serietà nella gestione. Qui invece no,
Giuliano va cacciato perché non è priolese
e poco importa che lo stesso abbia dato in
questi 15 anni risultati sportivi di tutto rispetto.
Prevale la logica del sindaco: La presidenza
della squadra di basket è un vertice
e io ci debbo mettere persona a me gradita e
Giuliano, che non è priolese, non lo è. Se
così sarà, beh allora ci sarà più interesse e
più entusiasmo per la squadra e le imprese
della zona industriale tireranno fuori i piccioli.
Brutta gaffe caro sindaco Rizza, forse
l‟onorevole Gianni ha ragione quando dice
che lei è solo un bluff. Complimenti invece a
Paolo Giuliano che anche in una situazione
di questa natura ha preferito fare un passo
indietro, arrabbiato, ma con garbo.
custodia, credo, si occupasse l’Associazione dei Paracadutisti
in congedo. Riaperto alla pubblica fruizione h24 e piazzato
un punto di Go Bike in concomitanza dell’apertura del
percorso ciclabile, era prevedibile che senza sorveglianza
venisse prima o poi preso di mira dai tanti teppisti in circolazione.
Tra l’altro il Monumento è facilmente raggiungibile in
scooter tramite uno scivolo, quindi la migliore condizione
per compiere atti vandalici in tutta comodità. Un cartello segnala
che l’Area è video-sorvegliata, ma credo che faccia
riferimento soltanto al posteggio delle biciclette. Inoltre la
torre d’illuminazione in quel punto era spenta durante il mio
sopralluogo ed è ovvio che la scarsa illuminazione renda l’identificazione
di eventuali malintenzionati decisamente ardua.
Grazie alla presenza della nuova pista ciclabile il luogo
è diventato molto più frequentato rispetto al passato anche
dai turisti (la vista che si gode dall’area è da togliere il fiato)
ed è veramente intollerabile osservare il Monumento in quelle
condizioni. Rimango dell’idea che nelle società moderne i
monumenti vanno custoditi, difesi e tenuti sotto chiave durante
le ore notturne, oltreché sorvegliati. Per cui è inutile
procedere a lavori di restauro e ripulitura dell’Area se poi
questa rimane aperta ed incustodita di notte. Le Istituzioni di
competenza dovrebbero rapidamente intervenire direttamente
o indirettamente coinvolgendo l’associazionismo locale in
modo da trovare una soluzione definitiva e restituire dignità
al Monumento.
Alessandro Amato

“Mi risulta difficile comprendere da cosa
l‟onorevole Granata tragga la convinzione
di una mia demonizzazione del piano paesistico.
La sola preoccupazione che ho è di
avere un Piano, la cui importanza non si
discute, rispettoso delle prerogative e delle
aspettative del territorio. Questo è lo spirito
della concertazione, prevista dalla legge e
in questo senso mi sto attivando”. Il sindaco
Roberto Visentin, che stamattina ha incontrato
gli altri primi cittadini del Siracusano
per confronto, risponde così alla dichiarazione
data alla stampa dal deputato nazionale
del Fli. Emerge una sorta di insofferenza
dell‟onorevole Granata alla forme della
democrazia partecipata. Forse egli ha un‟idea
strana della concertazione, che secondo
lui si dovrebbe sostanziare in una semplice
presa d‟atto di una proposta che, dal punto
di vista urbanistico ed economico, è destinata
ad avere effetti più importanti di un piano
regolatore generale. Con buona pace degli
interessi del territorio. Adesso l‟onorevole
Granata ci dice che siamo ignoranti e ci
spiega che i comuni devono limitarsi a modificare
i piani regolatori generali secondo
il piano paesistico perché gerarchicamente
sopraordinato. Mi pongo allora due domande:
perché è stata prevista la concertazione?
Come la mettiamo, ad esempio, con le
zone che il Piano vincola in maniera assoluta
e che da decenni sono edificate e sono
abitate da migliaia di famiglie?”.
A parlare è il sindaco Roberto Visentin
(nella foto con Stefania Prestigiacomo) e
l’argomento è il piano paesistico di cui tan-
to si parla, spesso a vanvera, in questi
giorni. Una dichiarazione dura che
non risponde all’idea che un po’ tutti
ci siamo fatti di Visentin e cioè quella
di un amministratore serio, posato,
moderato. Un sindaco del fare più che
un sindaco del comparire. Abbiamo
quindi rintracciato il primo cittadino
per saperne di più.
Caro sindaco, si è arrabbiato un po’
con Fabio Granata
E‟ vero, ma l‟onorevole Granata deve
ancora apprendere l‟arte di calibrare
le parole, di stare attento a quello che
dice. Non può attaccare così i sindaci
siracusani e non aspettarsi reazioni
uguali e contrarie. Il fatto è che in
questa città funzionano solo gli insulti…
Prego?
Ha capito bene, a Siracusa chi fa caciara
e insulta il suo interlocutore
passa per un politico bravo, uno di
quelli con gli attributi, uno di quelli
bravi. E spesso così non è: chi adotta
quotidianamente la tecnica dell‟insulto
è solo una persona poco educata
che non trova una maniera meno volgare
per esprimere il suo pensiero.
Proprio arrabbiato insomma..
Arrabbiatissimo. Continuando il discorso,
qui da noi invece chi non insulta è un mezzo
cretino, uno che non conta un bel nulla.
3
Domenica 23 gennaio 2011
Chi insulta è solo poco educato
La rabbia del sindaco Roberto Visentin. Non c’è spazio per le caciare
quotidiane, la città è in difficoltà ed è urgente lavorare tutti insieme
Mi sono stancato, è un modo di fare insopportabile.
E‟ invece evidente che c‟è chi
pensa solo a lavorare per la città, chi adotta
la regola del buon senso. E „ quello che
personalmente ho cercato sempre di fare,
la nostra comunità non ha interesse a quello
che Berlusconi chiama il teatrino della
politica…
A proposito di Berlusconi, c’è di nuovo
Ruby e si parla solo di Ruby su tutti i
giornali
Una iattura. Ma come possiamo sprecare
energie in questi discorsi. Nel caso di Ruby
la coincidenza è dubbia, non appena viene
discusso il legittimo impedimento subito ad
horas arriva questa vicenda di cui si parlerà
per settimane. Non si può andare avanti
con questi diversivi impropri che di fatto
bloccano l‟attività amministrativa. Non
entro nel merito ovviamente, se qualcuno
ha sbagliato deve pagare, su questo non ci
piove. Ma anche la politica nazionale è
nella logica dell‟insulto e del gossip, prima
Fini e la casa di Montecarlo oggi Berlusconi
e la giovane Ruby. Non va bene. Chi
amministra deve pensare alla gente, al territorio.
A Siracusa, per tornare ai fatti che
ci interessano più da vicino, dobbiamo lavorare
tutti insieme, perché la situazione di
fatto esistente non va per niente bene. Io
farò di tutto e più di tutto, ma se Siracusa
non esce dal torpore soporifero della politica
dell‟insulto non concluderemo molto.
Magro jr, Cafeo e Garozzo in pole
Le Regionali impazzano: L’uscente Bonomo sarà sostenuto anche dal partito
liberale. In corso anche Michele e Salvo Mangiafico e il vecchio Sorbello
Per poter scrivere un pezzo andare il sabato
mattina in giro per i bar frequentati dai politici
può essere altrettanto utile che frequentare le
sede istituzionali o di partito. Diviene probabile
cogliere la notizia o quel particolare che
non emergerà ufficialmente se non al momento
del risultato elettorale. “ Se pensate che i
risultati li fa il notaio a tavolino rischiate di
pensare male anche sulla riuscita della
Prestigiacomo. Le cose sono molto più
complesse e li vedrete presto!” E‟ questa l‟osservazione
che mi viene fatta mentre mi appresto
a sorbire il mio caffè senza zucchero. A
farmela è un vecchio amico, ma non vecchio
come me di età: un amico del giornale. Ma,
scusa, a cosa ti riferisci ? E‟ la mia richiesta, di
rimando. “Al fatto che se il PDL, o come si
chiamerà fra poco, sosterrà per le elezioni regionali
quei nomi da voi indicati vuol dire che
non vogliono bene al ministro Stefania Prestigiacomo
nel caso in cui sarà la candidata
del centrodestra per la presidenza della regione.
Ma non è il problema solo del PdL, i candidati
per portare i voti sono ben altri e a questi
si dovrà fare strada. Questa volta nessuno
starà a guardare o a fare il „porta acqua.”Cerco
di fargli fare dei nomi e di capire
se lui stesso è interessato. Tentativo vano.
Certo che non è pensabile che tanta gente che
in questi ultimi anni tutti abbiamo ritenuto
stesse lavorando per le regionali, all‟ultimo
si tiri indietro. A cominciare dai
due Mangiafico, uno presidente del Consiglio
provinciale, Michele, e nipote di Pippo Gianni
e l‟altro,Salvatore figlio del costruttore
Pippo, assessore al Comune capoluogo. In
questi ultimi anni hanno goduto di una notevole
visibilità che sarà difficile vedere offuscata
tutta ad un tratto. Franco Zappalà, che
per ben due volte ha visto quasi concretizzarsi
la sua aspettativa, è in campagna elettorale
dall‟indomani dell‟esito delle ultime elezioni.
Per non dire di Salvo Sorbello che si dice abbia
rinunciato a fare l‟assessore comunale proprio
perché intende candidarsi alla regione.
“Infine c‟è la „promessa Burgaretta‟ da rispettare
: un suo uomo da presentare alle regionali
nel PdL in sua sostituzione: Il nipote
Rossitto ? Il dirigente ospedaliero Corrado
Vaccarisi ?” “E tu lo vedi Giovanni Magro
fare da secondo a Bandiera junior ? “Ha
già ottenuto da Casini la promessa di essere
messo in lista anche lui e ad Avola sta già cercando
di fare accordi con chiunque.” Mi sposto
in Piazza Adda e mi arriva quest‟altra imbeccata.
Giovanni ha seguito l‟insegnamento del
padre quasi in tutto, un bravo Telemaco che
non ha mai perso di vista il padre Ulisse nelle
sue numerose ed avventurose vicissitudini, da
Verzotto ai nostri giorni. “Ora è giunto il tempo
che Turi passi il testimone e investitura migliore
non può che essere la sempre agognata elezione
regionale. “ Una lotta all‟ultima preferenza
che potrebbe portare il seggio all‟UdC
di Casini anche in provincia di Siracusa. Ma
anche in Futuro e Libertà e nell‟MpA bollono in
pentola candidature rampanti che chiedono uno
spazio che sicuramente otterranno dai loro
leader proprio per l‟incertezza di queste liste di
conquistare il seggio. Nell‟ambito terzo polo
poi si prospetta una terza lista del movimento
che fa capo a Rutelli e all‟uscente on. Bonomo
(nella foto), l‟Api, sostenuta anche dal Partito
Liberale Italiano che in occasione delle prossime
elezioni tornerebbe nell‟agone politico siracusano.
Il Partito Liberale Italiano, presente
in Parlamento con l‟on. Paolo Guzzanti, ha di
recente tenuto il Congresso Nazionale avendo
come ospite d‟onore l‟on. Francesco Rutelli.
Passando per l‟aperitivo dal bar di san Giovanni,
frequentato da sostenitori del Partito
Democratico, ti senti segnalare il lavorio della
componente ex popolare di quel partito e che
attualmente esprime il segretario provinciale
Giovanni Cafeo, che vede in lui, o in uno
dei Foti o in Garozzo un possibile candidato
da fare eleggere per non lasciare la sola componente
ex comunista quale forza rappresentativa
all‟Ars. Le probabili elezioni anticipate costringeranno
a far presto e ad anticipare i tempi,
rispetto a quelli programmati, ma non c‟è
dubbio che niente resterà come prima e che il
2011 ci porterà tante novità.
Pepè Genovese

Il “Rizza”,
l’esempio
La vita sa essere atroce e meravigliosa. Ci
regala la felicità assoluta (attimi) e dolori
(spesso eterni). Senza assicurarci mai quell’equilibrio
che a noi tocca invece cercare ogni
giorno, senza perdere mai la speranza.
Apprezzando la vita stessa nelle sue alterne
sfaccettature, le cose più insignificanti che
nel tempo si possono rivelare invece importanti.
La saggezza popolare racconta che le
cose e le persone si apprezzano quando si
perdono. Se accadimenti e cose non possiamo
controllarli e li chiamiamo fato, destino,
con le persone la gioia o il dolore diventano
un fatto umano. È li che dobbiamo misurare
la nostra esistenza, con chi rispetta la vita e
la dignità degli altri e con chi non lo fa, con
l’umanità o la disumanità. E, di conseguenza,
impegnarci per combattere quelli che
non rispettano i propri simili ed esaltare coloro
che lo fanno, che apprezzano la dignità,
onorano il dolore, conoscono l’altruismo, la
pietà ed il perdono, praticano la generosità.
Un’alternanza fra bene e male che, con la
perdita della propria madre, ha investito la
vita di chi scrive. Dei cattivi abbiamo già
detto, e di loro, se ancora le istituzioni si
dimostrano all’altezza di una nazione civile,
se ne occuperanno la Direzione generale
dell’ASP e la Procura della Repubblica, auspichiamo,
con il rigore e la sensibilità necessaria.
Qui vogliamo scrivere dei buoni, di
coloro che sanno armonizzare la professionalità
del medico con l’umanità ed il rispetto
per la persona, dando senso alla vita e speranza
nel futuro. Pensiamo al reparto di Riabilitazione
e Medicina dell’Ospedale Alessandro
Rizza (l’ex tubercolosaio per intenderci)
diretto dal dottor Salvatore Denaro,
persona schiva al punto da non concederci,
con garbo, un’intervista. Tremendamente
efficace tuttavia, nel dar vita ad una struttura
d’eccellenza (di cui andar fieri). Un’idea
d’ospedale che non ingloba il malato escludendo
i familiari come fastidiosi intrusi ma
li ritiene componenti fondamentali della terapia
in un quadro sanitario estremamente
professionale, che privilegia l’aspetto umano,
il benessere del paziente, a fronte di un
approccio scientifico rigoroso. Un sistema
organizzativo professionale, dove ogni suo
componente (medici, paramedici, ausiliari) è
indipendente e fondamentale al tempo stesso,
integrato con l’esigenza del paziente,
posto al centro del lavoro, la vera ragion d’essere
del reparto. I medici per la loro competenza,
l’umanità e l’affetto nell’accogliere
il paziente, per la tempestività fra loro e con
i colleghi di altri reparti. I paramedici, attenti,
umani, competenti. Gli ausiliari, nelle
loro diverse attività, custodi dell’igiene e
pulizia d’ogni spazio. E poi il clima di gioia
misurata, ideale in un reparto ospedaliero
che bandisce l’arroganza e regala disponibilità
e rigore al tempo stesso. Tutti lavorano,
pur con i problemi quotidiani immancabili,
nella stessa direzione dando la sensazione
d’essere una squadra fra loro e con il paziente.
L’ospedale poi, è immerso nel verde che
la Direzione generale dell’ASP ha provveduto
a curare in alcune aree. Certo sarebbe
opportuno smontare l’orribile impalcatura
che da anni oscura l’aria della struttura e
dare qualche risorsa in più per completare,
possibilmente allargare, il reparto. Grazie a
questi angeli della vita, per il sottoscritto e
per la propria madre, per ogni singolo paziente
che si affida a loro. Grazie!
Nuccio Gemma
Riceviamo e pubblichiamo la nota di due associazioni
ambientaliste. Ecco il testo:
Lo scandalo di polli, uova e maiali tedeschi
alla diossina, causato dai mangimi, ripropone
la sicurezza alimentare, visto che la diossina,
definita la sostanza più pericolosa mai conosciuta,
agisce a dosi infinitesimali
(miliardesimi di milligrammo) sui viventi. In
Italia, nell’area di ricaduta dell'inceneritore di
Montale (Pistoia), sono state trovate uova e
polli alla diossina.
La stessa cosa si è registrata a Taranto, tanto
che la Regione Puglia ha vietato il pascolo in
un raggio di 20 chilometri, dalla sua area industriale,
perché nei terreni è stata rinvenuta
troppa diossina. In questi due casi non si trattava di inquinamento
da mangimi ma probabilmente da scarichi industriali
che avevano contaminato i campi dove pascolavano pecore e
Opinioni
e repliche
Diventa una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci
legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su
quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente
chiediamo che le repliche siano stringate, o comunque
compatibili con la necessità di dare visibilità a tutti.
galline, e si coltivava frutta e verdura.
Le Associazioni AugustAmbiente e
Decontaminazione Sicilia, temono che
situazioni simili a quelle registrate a
Montale e Taranto si siano potute verificare
e/o possano verificarsi anche nel
triangolo Augusta-Priolo-Melilli.
Non si conoscono le quantità scaricate
annualmente, visto che nel polo industriale
siracusano gli organoclorurati
(diossine, furani e pcb) non sono controllati
in continuo, né sono stati ricercati
su matrici biologiche, anche umane,
come latte materno e capelli, dove
questi inquinanti si accumulano.
AugustAmbiente e Decontaminazione
Sicilia, preoccupate per i danni alla salute delle popolazioni
residenti, propongono la creazione di un polo scientifico
di eccellenza, attorno all'Arpa Siracusa, per la ricerca delle
4
Domenica 23 gennaio 2011
Porconi & mignotte srl
La logica del puttanaio c’è anche nella nostra Siracusa?
Anche da queste parti ci sono le potenziali Ruby?
Domanda: c‟è un puttanaio anche nel PDL di Siracusa ?
Le vicende di Ruby, Noemi Letizia, D‟Addario, Nicole Minetti,
Carfagna e tantissime altre diventate veline, danzatrici,ministre,
attrici di fiction, parlamentari, consiglieri regionali....per
volere del Capo,apre - ancora di più - uno squarcio
sui metodi di selezione attuati in questi 15 anni all‟interno di
Forza Italia (prima) e del PDL (oggi). La cosiddetta “prova mignotta”.
Un puttanaio, da cui promana un
fortissimo odore di bordello, con
ragazze bellissime reclutate per
piacere del Capo, che danzano a
seno nudo (come ha dichiarato
un ex prefetto presente), discinte,
nella speranza di essere prescelte
per passare la notte con
LUI.
E LUI ripaga i favori sessuali con
soldi che quelle poverette non
avrebbero mai visto, con appartamenti
inaccessibili a tutti, con
opportunità di lavoro dovunque,
nel mondo dello spettacolo, nelle
imprese e nella politica, anche ai
più alti livelli.
Dove le abbiamo viste e sentite
queste scene?
Nei film che favoleggiavano di
sultani-ras con harem pieni di
vergini e di donne bellissime disponibili.
Nessuna di loro,però,diventava
deputato regionale
o nazionale o sottosegretario
o ministro come da
noi.Almeno questo pudore c‟era.Erano
(e sono) le favorite per
incarichi,posti di lavoro,responsabilità etc.
In questo disgraziato Paese (per non parlare della Sicilia) la
professionalità dove è finita? E le ragazze non belle o belle ma
non disponibili a farsi inchiappettare da quattro anziani sporcaccioni
o ragazze che hanno speso anni della loro vita per
qualificarsi,prepararsi...per non parlare dei ragazzi che sul piano
sessuale non presentano alcuna attrattiva (salvo che per
omosessuali o per le donne di potere) ma che studiano,che si
specializzano,che cercano invano lavoro mentre vengono superati
dalle mignotte,o dai mariti-sorelle-fratelli -parenti delle
mignotte, che fine faranno?
Qualcuno ci ha pensato o devono scendere nella strada per fare la
rivoluzione come hanno fatto i giovani tunisini?
A Siracusa, nel PDL, c‟è questo mignottaio che vediamo prosperare
a livello nazionale? La risposta è negativa, certo ci sono gli abusi
intollerabili,il clientelismo selvaggio, parentopoli senza dignità,
senza rispetto per i giovani...
A Tunisi i ragazzi sono scesi per la disperazione e la fame sulle
strade, incuranti di essere uccisi dalla
polizia (e ne sono morti decine).
Quando non hai più niente da perdere,nessuna
prospettiva, che importanza
ha la vita? Se la vita diventa una
umiliazione assicurata dove la serietà,l‟impegno
non valgono niente perchè
vecchi mandrilli di 75 anni con
altri porconi come lui hanno ribaltato
tutto, merito,serietà, valori,...che importa
continuare a vivere in un mondo
così? Non è meglio finirla nelle strade
per tentare di cambiare il mondo se
non per se stessi per i giovani che
verranno? Ben Ali – il Presidente della
Tunisia - era un Berlusconi nostrano in
una democrazia autocratica molto simile
alla nostra (dove comanda un
Capo che a caduta sceglie tutti gli altri
e determina la vita di tutti) che aveva
occupato tutto,le ricchezze del Paese,le
occasioni di lavoro...tutto passava
attraverso le maglie di una moglie
potentissima e di un circolo di sporcaccioni
e ladri. E‟ finita con i morti,
con la fuga di questo dittatore moderno,meno
folcloristico di Gheddafi ma
altrettanto dispotico. E‟ uno scenario
che può ripetersi in Italia e, soprattutto,
in Sicilia, in una realtà dominata e mortificata da gente come
Raffaele Lombardo che pratica un clientelismo asfissiante o da
gente come Miccichè? Veramente si pensa che la gioventù siciliana
e del Sud sia meno esasperata di quella tunisina? Mignottopoli si
pratica in una democrazia come quella italiana che aveva in parte
raggiunto in centinaia di anni alcuni traguardi sanciti dalla carta
costituzionale: la parità dei sessi,la dignità ed il rispetto personale,
l‟uguaglianza di tutti davanti allo studio,alle opportunità di lavoro e
di impresa...Veramente si pensa che possa ribaltarsi tutto quanto è
stato conquistato per precipitare in una falsa democrazia dove comandano
soltanto porconi e mignotte?
Sindaci del triangolo come le 3 scimmiette
diossine nel territorio e nei cittadini e per mettere in atto i
controlli in continuo delle emissioni industriali, al fine di
rassicurare la popolazione. Si può sperare che lo scandalo
delle uova tedesche alla diossina possano convincere i Ministri
e gli Assessori Regionali di Salute, Ambiente e Agricoltura,
il Presidente della Regione, ad applicare nuovi
standard ambientali più restrittivi alle emissioni e realizzare
quanto da noi proposto? La nostra speranza non è certo riposta
nei sindaci dei Comuni di Augusta, di Priolo e di Melilli
ai quali da tempo, ed ufficialmente, abbiamo avanzato
le stesse richieste e dai quali mai riscontro alcuno ci è stato
fornito, né con parole né con i fatti, forse perché molto distratti
dalle compensazioni che si aspettano dopo aver autorizzato
il rigassificatore di Priolo e, da parte del sindaco di
Augusta, anche il transito del metanodotto nel territorio del
suo Comune.
AugustAmbiente
e Decontaminazione Sicilia

Parte massiccio l’attacco
al Piano Paesistico
Regionale.
L’idea che tutti i
PRG debbano conformarsi
alla tutela
di alcune zone di
pregio ambientale
indicate dal PP
sconvolge diversi
amministratori comunali
della provincia. Su queste
titubanze lavora qualche politico
della nostra città (Bufardeci per non
fare nomi) per rimettere indietro le
lancette dell’orologio, ”a prima della
presentazione del PP” quando,nella
città,la linea dettata dalla maggioranza
di centrodestra (e confermata
anche oggi) era (e resta): avanti
tutta, fottiamocene, il PRG è bello
così. L’attacco al PP viene accompagnato
da dichiarazioni risibili che
cercano di smuovere l’opione pubblica
sugli effetti disastrosi del PP
sul nostro sviluppo!! Pensate,sventrare
la città e cementificare
il Porto Grande riguarda il nostro
sviluppo e non le tasche dei soliti
noti;stampare migliaia di villette e
palazzi in tutte le aree pregiate della
città...lo chiamano sviluppo e non
affarismo spudorato e vergognoso.
Si sono venduti la città senza vergogna
e senza vergogna ancora pensano
di parlare e dare direttive, anzi
di spingere l’opinione pubblica a
mobilitarsi a favore del partito del
cemento e degli affari.
Stamattina il Pid di Pippo Gianni tiene un
incontro sul piano paesistico e sul piano
regolatore contestato. “Per la verità – dice
Gianni – siamo stati i primi fra i partiti a
porre il problema del piano regolatore del
2004 e della necessità di alcuni aggiustamenti
e lo abbiamo fatto ufficialmente, con
un pubblico convegno, non con dichiarazioni
estemporanee e quindi…
Quindi?
Quindi non ci piace che alcune voci autorevoli
dell‟ambientalismo cittadino facciano
una macedonia e mischino le carte. Noi ci
siamo battuti da sempre, e anche in questo caso, contro la cementificazione
della città. Non vogliamo medaglie perché abbiamo fatto
solo ed esclusivamente il nostro dovere. Però sarebbe bene che qual-
5
Domenica 23 gennaio 2011
Speculatori, tutti contro il PP
Parlano di sviluppo, ma sventrare la città, cementificare il Porto Grande
e il nostro litorale riguarda lo sviluppo o le tasche dei soliti noti?
Gianni: No cementificazione
che Catone dell‟ultima ora tenesse ben
presente questi dati di fatto.
A chi ti riferisci esattamente?
Non mi va di fare nomi. Dico solo che
io e i miei amici sul Prg abbiamo avuto
da sempre un comportamenti lineare.
Ci siamo dati da fare per una accurata
discussione e per alcuni necessari cambiamenti
quando gli altri invece preferivano
non affrontare l‟argomento.
E stamattina fate un nuovo convegno
Un convegno sul piano paesistico e sul
Prg. Vogliamo discutere, approfondire,
non abbiamo soluzioni preconfezionate e non abbiamo niente da
difendere e niente da tutelare, ad eccezione di quelli che sono gli
interessi oggettivi dei siracusani.
Sorbello è come Celestino V?
Perché nessuno vuole fare l‟assessore all‟Urbanistica?
Una risposta sarebbe facile, e anche francamente scontata.
Nessuno vuole fare l‟assessore all‟urbanistica perché
teme di dover difendere un piano regolatore che è francamente
indifendibile. Ma questo è il nostro pensiero, torniamo
all‟interrogativo iniziale. Al riguardo diciamo subito
che è stata francamente divertente la conversazione
che Salvo Sorbello ha avuto con Mimmo Contestabile su
Fm Italia martedì scorso.
Domanda di Contestabile: Come mai non ha risposto sì
alla chiamata per fare l’assessore all’Urbanistica? Glielo
chiedo perché non è facile che un politico rinunci ad un
incarico di prestigio e l’assessorato all’Urbanistica è un
incarico di prestigio?
Risposta di Sorbello: Sì è vero, mi è stato chiesto di fare l’assessore
all’Urbanistica ma in questo momento ho deciso di rinunciare, è un
momento delicatissimo per l’amministrazione e ritengop che sia giusto
che mi impegno nelle mia attuale veste di consigliere e di presi-
dente della commissione urbanistica. Lo faccio
nell’interesse della comunità siracusana e lo faccio
anche per garantire un governo forte alla città.
Ma che cazz vuole dire Sorbello? Lui non fa l‟assessore
all‟Urbanstica perché vuole aiutare Visentin?
E in che modo vuole aiutarlo? Rifiutandosi di
entrare nella sua squadra? E poi quando mai si è
detto che facendo l‟assessore non si aiuta l‟amministrazione
della città? Insomma, una balla, una
di quelle per cui il nostro amico Sorbello va famoso.
Di fatto la sua mancata accettazione è legata a
ragionamenti meno nobili, a un distinguo all‟interno
della maggioranza di centro destra o, in seconda
battuta, ad una scelta personale di Sorbello che non se la
sente di rappresentare il governo della città davanti agli ambientalisti
che sin qui ha tenuto buoni con le parole, anzi con le chiacchiere.
Un altro capitolo da accantonare alla svelta.
Enorme torre incombe sulla Maddalena
Riceviamo e pubblichiamo:
Avevamo richiesto l’intervento delle istituzioni locali per
dare l’avvio ad un piano operativo di salvaguardia di questo
Territorio, unico nel suo genere, avvertendo come dovere
morale l’impegno a ben custodirlo per le future generazioni.
Pensavamo che occorresse tranquillizzare quella numerosa
parte di cittadini ed operatori economici, che hanno eletto
questo Territorio a propria residenza ed a proprio luogo di
lavoro, e, nello stesso tempo, incoraggiare i nostri rappresentanti
democratici a lavorare per il raggiungimento di
questo nobile risultato.
Invece è recente la novità che i residenti della Penisola
della Maddalena si sono svegliati sotto un’enorme torre
metallica, che raddoppia in altezza, per dare un’idea, la
stessa vicina vasca piezometrica dell’acquedotto comunale
del Plemmirio (vedi foto sopra).
L’operazione, in perfetto stile autoritario, per non usare
altri aggettivi, che pur ci vengono in mente, è stata imposta
sul Territorio dal Comando nazionale della Guardia di
Finanza con il silenzio e l’assenso tacito, come atto dovuto,
della nostra pubblica Amministrazione locale.
“E’ un atto dovuto”, ripetono e si affannano a dire gli uffici
interessati, e l’Ingegnere capo ed il Sindaco hanno do-
vuto firmare una presa d’atto, tranquillizzati e supportati
financo dai pareri favorevoli della Soprintendenza di Siracusa
e dell’Arpa, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente
(ma quale Ambiente?).
Si rincara la dose dicendo, a noi cittadini sgomenti, che si
tratta, in fondo, della nostra stessa sicurezza. Difatti l’enorme
radar vigilerà sulla nostra vita ordinata e felice in questo
Territorio, proteggendoci da assalti di truppe ostili e da
sbarchi d’alieni.
Marcello Lo Iacono
Presidente
Associazione Plemmirio

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Domenica 23 gennaio 2011
Grande, nuovo riconoscimento
Dedicata all’architetto avolese la copertina di una splendida pubblicazione
presentata a Napoli e Roma. Sindaco e politici di Avola lo ignorano...
Dell’architetto Alberto Grande abbiamo già parlato tempo
addietro con una lunga intervista. Il pretesto era stato il lungo
servizio pubblicato da AD - settimanale cult in quanto a
grandi residenze, appartamenti e arredamenti in genere in
Italia e nel mondo - sulla sua casa sul lungomare di Avola.
Le soluzioni stilistiche trovate dall’architetto siracusano erano
piaciute tantissimo alla rivista in questione tanto da dedicare
alle stesse un servizio di svariate pagine nel numero di
agosto 2010, insomma un riconoscimento prestigioso di cui
abbiamo voluto dare notizia anche ai suoi concittadini
distratti. Oggi c’è qualcosa in più. E’ stata infatti data alle
stampe una prestigiosa pubblicazione dal titolo “abitare nel
mediterraneo” che è stata ufficialmente presentata il 13 dicembre
a Napoli e il 17 dicembre 2010 a Roma. “E’ un libro
– si legge fra l’altro sulla seconda di copertina – dedicato
all’architettura intesa come arte che aiuta a ricostruire gli spazi del bien vivre”. La pubblicazione in argomento,
oltre 250 pagine ricche di qualificate partecipazioni che arrivano da tutto il Paese, ha scelto di mettere
in copertina un esterno della casa realizzata sul lungomare di Avola da Alberto Grande. Non solo, ma l’apertura
dello stesso libro è stata affidata alle scelte e alle soluzioni adottate nella sua splendida magione dallo
stesso architetto Grande. E’ un nuovo attestato per questo splendido professionista nostrano che stranamente
non opera nel nostro territorio. Davvero curioso questo fatto. Grande, nativo di Avola, è stato ed è
amico dell’attuale sindaco Barbagallo come di molti altri esponenti della politica avolese. E nonostante questo
non c’è uno straccio di politico locale che abbia sentito/senta il bisogno di ringraziarlo per il lustro che
sta dando alla sua città d’origine. Naturalmente Grande non fa minimamente cenno a tutto questo, è una persona
splendida che pensa solo alla sua professione vivendo praticamente in un mondo parallelo, un professionista
che si muove e si impegna per espandere il suo lavoro. Fuori le mura perché gli da molta soddisfazione.
Magari un riconoscimento della sua Avola lo renderebbe felice, ma lui al riguardo non profferisce
verbo, magari lo pensa ma non lo dice. Oggi, in ogni caso, siamo qui a scrivere di un splendido architetto e
di uno splendido libro che lo consacra. Il resto appartiene alle piccole miserie di casa nostra.
Claudio Benanti
Se non c’è il teatro non c’è cultura
Lo dice l’attore siracusano Giovanni Argante, da 25 anni residente a Roma,
innamorato perso di Siracusa. Ortigia festival? Mi spiace ma era un errore
Giovanni Argante sei un affermato attore
che vive a Roma. Ma sei siracusano
purosangue. Ti senti ancora legato a
questa città?
Sono siciliano e siracusano fino all'ultimo
capello, manco dalla mia città da 25 anni e
ringrazio i miei concittadini, la gente che
incontro nei vicoli di Ortigia per l'amore e
la stima che mi portano, di cui ne faccio
tesoro. Sono innamorato delle pietre della
nostra magica e altera Ortigia e ogni volta
che vengo scopro ancora vicoli nuovi che
non conoscevo, come se questo fosse metafora
di una ricerca continua e misteriosa
che l'uomo fa per conoscere se stesso. Il
mio legame con la città di Siracusa è indissolubile
e lo sarà sempre, mi ha regalato i
valori più belli, la modestia, l'onestà, la
dolcezza e l'amore per il bello. Anche se
questa città professionalmente si dimentica
spesso dell'attore Argante, mi duole, ma
penso che può capitare e allora aspetto fiducioso.
Cosi come ha dimenticato facilmente
e superficialmente e questo lasciamelo
dire, uno dei suoi figli più cari e silenziosi,
il Maestro Carmelo Argante, ma
anche mio padre dall'alto, aspetta un risveglio
e un omaggio, mai tardivo da parte
delle istituzioni siracusane.
Siracusa sta vivendo un momento bruttissimo.
Sulla cultura ci sono molte polemiche
per sprechi e clientelismi vari, le
segui? Più in generale che che ne pensi
della cultura della nostra città?
Purtroppo non le seguo molto le polemiche
sulla cultura e mi spiace, dico solo una cosa,
e da questo non si può prescindere, se la
nostra città non riaprirà il Teatro Comunale
cosa per cui l'opinione pubblica dovrebbe
agitarsi molto e imporre un'accelerazione
alla realizzazione, la nostra città rimarrà
monca, orfana di cultura e di bellezza. Il
Teatro e il simbolo della cultura viva è in
tutta Italia, io che la giro ogni anno, non
esiste capoluogo di provincia senza uno
spazio che diventa il fulcro, il centro di o-
gni iniziativa teatrale, musicale, di danza di
lirica ect. e Siracusa città che di arte e cultura
vive, non può farne a meno.
Ortigia festival è stato un fallimento, ora
Vaccino fino al 31 gennaio
Per dare la possibilità di vaccinarsi a quanti non hanno ancora provveduto, e in previsione
del fatto che il picco epidemico si attende nei primi giorni di febbraio, il servizio di
epidemiologia dell‟Asp di Siracusa protrarrà le vaccinazioni antinfluenzali fino al 31
gennaio negli ambulatori di vaccinazione di tutta la provincia. Destinatari sono gli anziani
di età superiore a 64 anni, i bambini oltre 6 mesi e gli adulti affetti da patologie
croniche a carico dell‟apparato respiratorio, cardiocircolatorio, da diabete e altre malattie
metaboliche, da malattie renali, linfoproliferative, neoplasie, da malattie che comportino
immunosoppressione, malassorbimento intestinale, malattie neuromuscolari, patologie
per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici. Il vaccino verrà
somministrato gratuitamente, inoltre, alle donne nel secondo o terzo trimestre di gravidanza,
ai ricoverati in strutture per lungodegenti, a medici e personale sanitario di assistenza,
a soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, a personale
che per motivi occupazionali è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di
infezione da virus influenzali non umani. La novità è rappresentata dal fatto che quest‟anno
il vaccino antinfluenza contiene anche l‟antigene AHIN1, responsabile della pandemia
dello scorso anno. Per cui non sarà necessario sottoporsi ad un vaccino separato.
c'è un altro contenitore che si chiama Siracusa
Turismo. E' la strada giusta per
dare sbocco a una crescita turistica?
Mi spiace per Ortigia festival, forse non è il
luogo adatto Siracusa per festival che fanno
riferimento a operazioni culturali alternative
o d'avanguardia. La nostra città è la culla
della cultura classica ed è giusto che con le
sue prestigiose Rappresentazioni Classiche
sia di riferimento internazionale, è un grande
patrimonio che i nostri padri ci hanno
lasciato, a noi il compito di valorizzarle
sempre di più, e sono contento che ormai da
anni si susseguano con grande successo di
pubblico e con cadenza annuale, sono nato
in quel teatro artisticamente e spero di tornarci.
Siracusa turismo? Non so che dirti,
non la conosco, spero faccia riferimento soprattutto
a professionalità acclamate in ogni
settore, troppe interferenze politiche ci sono
anche nel nostro ambiente teatrale che nuocciono
al bello alla cultura all'estetica e credimi
sono danni non da poco..(a chi lo dici
ndr)
Da siracusano a siracusani che ne pensi di
questa città?
La città è stupenda vive da sè bella com'è,
protetta anche dalla nostra Santa, pur non
essendo un praticante la mia fede e il mio
amore per Santa Lucia immagine dolce e
malinconica, è molto forte e sentito. Ho visto
che sono nati tanti alberghi e che quindi
il rilancio economico e sociale della città e
ormai patrimonio comune, passa dal turismo
e dal suo sviluppo. Mi auguro da siracusano
che ci sia sempre tanto amore verso la città,
specie da parte dei politici a cui se posso
consiglio di litigare meno per questioni partitiche
e di sposare iniziative per il bene comune
e la valorizzazione della nostra Siracusa
che merita un immagine nazionale più
presente e più forte.

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Domenica 23 gennaio 2011
1, 2 e 3. Perché non 4, 5 e 6?
Siamo arrivati a tre porti turistici e a oltre 1.500 posti barca. Mare rubato
allo scenario millenario e irripetibile del nostro Poirto Grande
C‟era una volta il porto grande di Siracusa,
scenario millenario di straordinaria bellezza,
presto non ci sarà più neanche questo!.
E‟ bene che i cittadini siracusani - disinformati
dai non-giornali della città – sappiano
che alcuni SPECULATORI stanno facendo
approvare la costruzione di un secondo e di
un terzo porto turistico che, insieme al primo,
porterà alla costruzione di oltre 100 mila
metri quadrati dentro il mare, entro il porto..
C‟è da vergognarsi di essere siracusani
!.Eravamo ancora fermi allo sconcio del
PRG del 2004, alla difesa dell‟area Mazzanti,
delle zone costiere (pillirina)...
Ed ecco una nuova incredibile, feroce, stramaladetta
aggressione senza misura, senza
senso, senza rispetto, che riguarda niente
meno che il Porto Grande, dove si intendono
costruire oltre 100 mila metri quadrati, sottraendoli
al mare. Neanche il più manigoldo,
il più cinico dei politici di qualche stagione
politica trascorsa, avrebbe osato pensare
tanto!. A parte che, come abbiamo già detto
altre volte, c‟era un decreto voluto dal Soprintendente
Voza che aveva praticamente
bloccato tutte le costruzioni sul porto, ritenendolo
uno scenario naturale e millenario
irripetibile ed inviolabile.
Ma cosa pensa oggi il consiglio comunale
(per la verità oggi più attento) di questa variante
criminale al Piano regolatore del Porto,
di questi progetti cresciuti nell‟ombra degli
affari?. Diranno che non sapevano ? Che
non ne erano coscienti? Si assenteranno dalla
seduta? Si ripeterà la stessa scena vista
quando fu approvato il PRG di Bufardeci?
Che fine farà la darsena pescherecci e quella
motovedette, che erano state raccontate come
la contropartita per la costruzione del primo
porto turistico, adesso, in un guazzabuglio
che rischia di paralizzare tutto?. La locale
soprintendenza resterà muta senza avvertire
vergogna, inadeguatezza o impotenza, nel
migliore dei casi?. Tutto viene scardinato,
compromesso, invaso
con una furia animalesca e nel silenzio colpevole
di tutti (poche notizie trapelano e spesso
sbagliate).
C‟è il piano paesistico siamo salvi? Non è
così. Questo PP è in discussione e mentre
vanno avanti le pratiche del secondo e terzo
porto turistico. E‟ lo sviluppo? Manco per
niente ci stanno dentro tutti i rinomati affaristi
della politica, l‟immancabile antimafia di
professione, esponenti della massoneria, i
soliti noti, esponenti del centrosinistra (?),
che vediamo salterellare da un affare all‟altro:
ieri il project financing della Pizzarrotti
per il nuovo ospedale, poi lo scempio vomitevole
del PRG del 2004 (case e ville e chiù
pilu per tutti), poi i villaggi turistici, poi l‟aggressione
sconcia al nostro Porto Grande
e Piccolo.
Così su I Fatti a giugno 2010
Nel giugno 2010 questo giornale riportava in prima pagina questo
articolo che oggi diventa una profezia azzeccata. Leggete:
L’onorevole Nino Consiglio dovrà ricredersi: la “sua” notizia in
ordine a un 2° progetto di Porto turistico (oltre al primo targato
Caltagirone) non ha sorpreso nessuno o provocato in consiglio comunale
particolari emozioni, sgomento, richieste di chiarimento o
altro: eravamo noi, poveri tapini, a non sapere niente di un secondo
porto turistico e delle relative operazioni immobiliari; il progetto,
abbiamo anche appreso, è in fase avanzata e già pronto per
la conferenza dei servizi. Ma nella brace, forse questo sfuggiva
allo stesso On. Consiglio (Bruno Marziano non lo ha avvertito
in tempo), c’è anche il progetto di un 3° Porto turistico sul passeggio
Talete, zucchero non guasta bevanda, che il
sindaco Visentin ha buttato là come se stesse parlando
di un divieto di sosta. I Progetti di Porti Turistici
diventano dunque 3: da morire dal ridere pensando
di cosa (alias: di quali nefandezze) è capace
questa classe politica amministrativa quando si applica
nella difesa dei “nostri”interessi. 1.Il primo,
“Marina di Archimede” (alias Caltagirone), che è
l’unico di cui si è realmente parlato nella città.
2.“Inoltre” aggiunge Visentin, “è in corso l’iter per
la realizzazione di un altro scalo turistico su progetto
presentato dalla società “Spero” e adiacente al
primo; 3.”Altra richiesta di porto turistico, è sempre
Visentin a parlare, è stata avanzata per l’area prospiciente
il parcheggio Talete da parte della “Port royal”,
ma l’iter è ancora alla battute iniziali”. Domanda
ingenua: ma il Piano regolatore del porto,
fermo alla Regione per la progettazione definitiva
dopo l’approvazione della schema di massima da
parte del consiglio comunale il 29 settembre del
2003, prevede la costruzione di 3 e più porti turistici?.
Motiva in qualche modo questa scelta di moltiplicare
i Porti Turistici come fece Gesù con i pesci?
Questa previsione non è per caso parente della previsione
demografica della città, fatta a base dell’attuale
PRG, dove per aumentare le aree di espansione
edilizia sono state buttate cifre assolutamente
inverosimili (160 mila abitanti)?. Il piano, su decisione
del Consiglio Comunale, “riguarda solo il Porto
grande ed esclude il Porto piccolo e l’area di
Santa Panagia”. Da che parte entrano 3 Porti Turistici? Ma la
scelta finale sui progetti di Porti Turistici, tranquillizza il Sindaco
nel caso q u a l c u n o (ndr :n e s suno ) fosse entrato in agitazione,
spetta al consiglio comunale che è libero di respingerli o
approvarli determinando così l’indirizzo politico.
L’Amministrazione verifica se i progetti sono coerenti con lo
schema di massima del Prg (che non può avere detto niente se
non formulato previsioni molto generiche) e sostiene quelle iniziative
che possono portare ricchezza e sviluppo alla città, come sono
appunto i porti turistici. Detta così sembra un controllo serio, nella
realtà sappiamo bene (la vicenda del PRG nel 2004 è da insegnamento)
che la maggioranza del Consiglio Comunale verrà spinta
ad approvare tutti i Porti Turistici stabiliti dai soliti noti. Senza criterio,
senza motivazione, senza ragionevolezza? Non sembrano
indispensabili. Mi auguro che nessuno penserà che da queste parti ci
siano dei coglioni: in questo caso come in quello delle zone di espansione
del PRG. Vorrei, dunque, evidenziare ai consiglieri comunali di
maggioranza e di minoranza che hanno appreso con grande nochalance
la notizia che i porti turistici sono 3 invece di uno e che il secondo è
in dirittura di arrivo alla conferenza dei servizi, e che amano apparire
in TV nella veste di amministratori disinteressati agli affari ed impegnati
per il bene pubblico, vorrei, ripeto, evidenziare a lor Signori che
la denuncia di Nino Consiglio riguardava le operazioni immobiliari
che stavano dietro ai progetti di Porti Turistici. L’intenzione, ha detto
Nino Consiglio, non riguarda tanto i Porti ma le aree di servizio ai 3
Porti turistici che avrebbero – di colpo – una diversa regolamentazione
urbanistica per i volumi edilizi che è possibile realizzare,
per i cambi fulminei di destinazione urbanistica e
per il valore finale dei beni. Le operazioni, insomma,
non hanno niente a che vedere con i Porti e con il Turismo:
sono rozze e grandiose operazioni immobiliari
che prendono a pretesto l’approvazione del Porto per
comprare a prezzi bassissimi catapecchie, costruire immobili
di grande valore e rivenderli, si faccia o non si
faccia il porto turistico. L’operazione economica sta
proprio lì, come sta, del resto, avvenendo per il primo
porto turistico. La bella brigata di amministratori che ci
troviamo avrebbero trovato una splendida scappatoia
per ristrutturare ed ampliare le catapecchie lungo una
fascia vicino alla costa dove possono insistere le aree
di servizio dei 3 Porti. Una speculazione grandiosa.
Nino Consiglio ha anche indicato un’area privilegiata
dove si pensa di intervenire nel 2 redigendo Porto Turistico,l’ex
area dem a n i a l e dell’aeronautica di Via
Elorina, che con il federalismo demaniale sta per transitare
(o è già transitata) nelle proprietà del Comune.
Se così fosse vuoi scommettere che il Comune venderà
quell’area ai privati per fare un affarone con tanto di
valutazione dell’Ufficio Tecnico Erariale? Dove abbiamo
sentito una storia analoga? Ma con il project financing
della Pizzarrotti sul Nuovo Ospedale dove la valutazione
degli immobili era stata fatta dall’Uffico Tecnico
Erariale. Cioè dallo Stato. Più garantiti di così?? E
così ancora sull’area Pantanelli dove da anni, nonostante
i terreni palesemente inidonei, si agitano i corvi della
speculazione, di cui si conoscono nomi e cognomi. Avere
localizzato anche lì, irresponsabilmente, cooperative edilizie per
movimentare quell’area, non è un primo segnale inquietante? Tutte
fantasie? Tutte elucubrazioni prive di riscontri? Può essere. Noi queste
ipotesi fantasiose le mettiamo comunque per iscritto per chi vuole leggere,
come ricordi e moniti. Del resto,se passano queste operazioni, di
Porti turistici a Siracusa non ne avremo 3 ma 33: pensate agli immobili
che insistono da Via Arsenale fino a Mazzarrona ed oltre. Che grandiose
operazioni immobiliari nel nome del turismo che non c’è. Come
ha detto il consigliere Raimondo Giordano? Il mare è la grande opportunità
di questa città. Vorrei si ricredesse. Il mare in questa storia non
c’entra una mazza. Il solo Garozzo, ammesso che il comunicato sia
veritiero, ha sollevato qualche riserva, ritenendo che 3 porti turistici
“potrebbero risultare eccessivi per la città”. Grazie Garozzo almeno
per questa riflessione in autonomia !.(sb)
Così Visentin su Facebook martedì scorso
Questo il post pubblicato dal sindaco di Siracusa martedì scorso su Facebook:
Proseguono i lavori al porto grande e per il consolidamento delle banchine. Il cantiere non è stato sequestrati
dalla Procura. Presto convocata la conferenza dei servizi per il secondo porto turistico della Spero con 350 posti
barca. Consegnato gia il progetto all'Ufficio Risorse Mare del Porto Royal alle spalle del Talete per 400
posti barca.
Roberto Visentin
Ci sono state molte reazioni/risposte alle parole del primo cittadino. Per problemi di spazio ne pubblichiamo
solo due che ci sembrano abbastanza significative:
Signor sindaco avemu bisognu ri posti macchina e non di posti barca ,basta solo risicarsi a comprare il pane
per trovare una sorpresina di 60 euro. A Siracusa poi mancano posti di lavoro, posti per ambulanti, posti auto,
posti a sedere, perfino posti letto in ospedale e noi ci occupiamo dei posti barca? la cosa che mi preoccupa di
più è che ci stiamo abituando.
Angelo La Manna
Avanti con lo sviluppo di chi i soldi ce li ha già. E che ce ne importa se interrano una fetta di mare... del resto
un porto turistico non bastava, ce ne volevano due. Metti che devono arrivare le navi di Love Boat oppure i
panfili di Montercarlo, perchè mi pare di tutta evidenza che con il circuito la città si candiderà ad ospitare un
Gp di Formula Uno, scalzando Monza dal calendario della Fia. E poi, mica devono lavorare solo i Caltagirone.
E i palazzinari siracusani? Li vogliamo escludere? Non mi sembra giusto. Anzi, togliete dai coglioni il resto
del Porto e facciamo un bel parcheggio. Avanti con lo sviluppo, venghino signori venghino…
Alex Bianchini
Possiamo cambiare il mondo solo cambiando gli uomini
Charles Wells

contromano
www.ifattidelladomenica.it
8
Domenica 23 gennaio 2011
nonsicapiscechehafattodimalemente,
quantocasinoperunpelodifigamente...
Qualunquemente, tristemente, adessamente, nonsenepuòpiùmente,
moralmente, moralisticamente, indignatamente,
ipocritamente, cheschifoluimente, beatoluimente,
lelemoramente, ognigiornamente, intercettatamente,
davanzamente, minettamente, travagliamente,
santanchemente, dipietramente, belpietramente,
emiliofedamente, tesorucciamente, bustedacinquemente,
appartamentemente, milanoduemente, olgettinamente,
briffatamenta, marrazzamente, maluisièdimessamente,
questuramente, boccassinamente, quellacelhaconluimente,
infermieramente, nudeperòsottoilcamicemente,
poliziottespogliarellistamente,
poliziotteverecheprotestanomente.
Milanounaamente, milanoduemente, competenzamonzamente,
arcoremente, villasammartinamente,
evelinamente, immamente, leduegemellemente, evelinamente,
mariarosariamente, francescamente, federicamente,
barbaramente, nicolemente, marystellamente,
rubymente, rubydicelaveritamente, vogliocinquemilionimente,
nonhomaifattosessomente, hofattosessamente,
nonmihatoccatonemmenoconunditamente sololadanzadelventramente,
loziomubarakamente, signorinamente, kallisperamente,
èvecchiomente, ancheingrassatomente, maprimaeraunfigomente,
ancheslanciatomente, menehadatosolotremilamente,
ildiamantinoerapiccolinamente, tribunalideiministramente,
quellanotteinquesturamente, soloinformazionamente,
concussionemente, noncisonoprovemente, intercettazionileggitimamente,laaffidaronoallabrasilianamente,
dallefavelasmente.
Hannoammazzatounsoldatoenessunoseneaccortamente,
Apparentemente in politica non c’è niente che
si muove a Siracusa. Da quando anche gli
onorevoli del centro destra si sono sacrificati
nel ruolo di assessori, non si può far capire ai
siracusani che i problemi della maggioranza
(che non c’è) non sono stati risolti affatto.
Quindi, anche se la realtà mostra una situazione
più confusa e disastrosa di prima - sia al
Vermexio sia alla Provincia – tutti devono far
finta che tutto procede bene e in sicurezza.
Al Comune la frase che circola in ogni ambiente,
specialmente sui maggiori quotidiani
locali, è sempre la solita, che recita più o meno
così: . Addirittura si lasciano
correre anche il nome del probabile assessore
“indipendente” ed ecco che spunta Giacomo
Ferrazzano, dagli amici definito, il nuovo
“Archimede” per i suoi progetti costruttivi e i
molteplici interessi imprenditoriali, specialmente
nella produzione di mezzi ecologici a
trazione elettrica. “Archimede” abbozzando
sorrisi suggerisce che il propalato suo interesse per le
poltrone di Palazzo Vermexio. Sono cose che
vengono fuori da una maggioranza che non
riesce ad essere tale, nonostante cento tentativi
espletati in ogni direzione, tra i banchi dell’opposizione
che si diverte a vedere in affanno
l’amministrazione del Sindaco Roberto
Visentin ormai ostaggio della frammentazione
partitica del centrodestra che, appena due
anni addietro, appariva forza monolitica con
la sigla Pdl. Chi ci sguazza in questa situazione
è uno che lavora alacremente per mettere
in tasca almeno una soddisfazione al giorno
nei confronti di chi, appena un mese addietro,
lo consideravano già fuori dal partito di Berlusconi.
Enzo Vinciullo, non solo è rimasto,
ma è diventato il socio operativo del notaio
Angelo Bellucci nella gestione del Popolo
delle libertà. Vinciullo è l’unico che ambisce
a continuare nel doppio incarico d'assessore
comunale e deputato regionale. > Ad onor del vero, Vinciullo
da quando è tornato ad essere amministratore
comunale è riuscito a dare un
certo impulso alla giunta Visentin, ma, la
cosa comincia a non piacere più ai colleghi.
Il primo a parlare di dimissioni per far
posto ad altri, è stato l’onorevole Pippo
Gianni, che, per inciso, ha presentato già il
buon Giancarlo Confalone come suo successore,
ai dirigenti all’assessorato al Commercio
di Siracusa. Per dirla tutta, l’on Pippo
Gianni vive una vita frenetica ancor più
di quando era assessore regionale all’Industria.
La mattina si alza dal letto pensando
di doversi recare alla Camera come deputato
nazionale del Pid, manco il tempo di
salutare Giulio Tremonti, Berlusconi e Mara
Garfagna che lo chiamano all’ARS per
decidere cose importanti della Sicilia e perché
ha ricevuto il compito ufficiale dell’aula
di far andare in bestia Raffaele Lombardo
con i soliti “insulti”. Finito con Palermo,
deve scappare in segreteria a Siracusa
per fare una riunione, nella qualità di Commissario
provinciale del Pid, con i consiglieri
comunali che fanno le bizze, minacciando
e punzecchiandosi a vicenda. Neanche
il tempo di qualche risolutrice pacca
sulle spalle, viene chiamato a fare un salto
in piazza Duomo, come assessore comunale,
perché deve decidere quale ambulante
deve “armare” bancarella al mercato settimanale
di largo Marcello Sgarlata. Ad uno dei
pochi amici che oramai riesce a vedere il nostro,
ha confidato: >.
Proprio grazie ad una di queste
festività che Pippo Gianni è riuscito a fare
una riunione di famiglia a sfondo politico. In
quella occasione ( riferiamo de relato), il capofamiglia
ha annunciato quali saranno i progetti
politici prossimi:. Doccia fredda per Micheluzzo
che già aveva fatto stampare i volantini
per l’Ars e pertanto dovrà farli ristampare.
Dove e come dovrà ritagliare lo spazio di
tempo per fare anche il sottosegretario? >. Con le Ruby che
corrono di questi giorni, qualcuno potrebbe
chiedersi come sta messo a sesso Gianni. Se
, lui è
sempre in piena orgia. Anche per l’on Mario
Bonomo, leader siciliano di Alleanza per
l'Italia, è arrivato il momento di fare qualche
piccola orgia di potere. Si vede in ogni dove e
in tutti i canali tv, non solo insieme ai Rutelli,
ma anche ai Fini del Fli e ai Casini dell’Udc,
ai Lombardi del Mpa. Non solo a pranzo e a
cena, in quel di Trastevere. Bonomo ormai ha
occupato gli spazi dei telegiornali dove si ve-
cèiltg1amente, minzolinamente, scilipotamente,
moffamente, gruppodeiresponsabilmente, giuntadelleautorizzazionamente,
siamo11a10amente, carfagnamente,
gelminamente, brambillamente, florismente,
santoramente, gadlernermente, daddariamente,
nonlavoglionoallinfedelmente, noemimente,
leieralapupillaioilculamente, hounafidanzatamente,
anchealcuninipotimente, machicazzoèquestamente,
secondomeèunaballamente, larussalosapevadatempomente,
sarannopurecazzisuoimente, lamisstorinesemente,
lavedovabulgaratettonamente, lasardamente,
unasignorarispettabilmente, mafiguratimente.
Igiudicilovoglionomortamente, abusanodeldirittamente,
maluinonsifafotteremente, sesivotarivinceluimente,
ancheperchèlasinistranonesistemente, peròcèvendolamente,
maquelloèfrociamente,
eidipietristisonoputanierianchemente, ecasininonnelasciavaunamente,
puredalemamente, efassinoèscicchignamente,
manonfannoleorgemente, etuchenesaimente,
almenoluinonvaconitransemente, sircanamente,
brendonamente,buonanimamente, ladignitaoffesadelledonnemente,
maquelleranotuttetroionamente,
nonsicapiscechehafattodimalemente,
quantocasinoperunpelodifigamente.
Ebastamente, vorreiemigraremente, mapiùlontanamente,
subitamente.
Hastalavictoriasiempremente.
Joe Strummer
de firmare protocolli e intese per sancire
(almeno teoricamente) alleanze e terzi poli.
La crescita politica di Mario Bonomo è dovuta
probabilmente al fatto di essere diventato
interfaccia tra Francesco Rutelli e il capo
del Mpa. Solo le prossime tornate elettorali
diranno se le alleanze sottoscritte da Bonomo
sono state azzeccate. Nel PD c’è una
certa confusione. Se è vero che “cumannari”
è meglio di far sesso, da quelle parti dovrebbero
essere diventati tutti preti, almeno in
apparenza.
Giovanni Cafeo, segretario provinciale, pare
abbia preso il saio francescano, dal momento
che non riesce più a comandare su niente e
su nessuno. Nel PD si sono intestarditi a non
volergli riconoscere nessun ruolo per la debolezza
mostrata nell'andare in un gabinetto
della Regione. Ora ogni “area” del partito
agisce per conto proprio, quasi che gli altri
non esistessero più. Da quel che si percepisce
dall’esterno i Ds hanno sopraffatto i democristiani.
Se qualcuno fa notare ad un
diessino siracusano che comunque Foti riesce
sempre a tessere ragnatele nel PD, si sente
rispondere che . Che dire? Parliamo della Provincia
del Presidente Nicola Bono? Meglio soprassedere
la vicenda ATO è così delicata
che neanche Fiorello riuscirebbe a ricavarci
una battuta. Bruno Marziano si è scontrato
con il suo successore sulla vicenda ATO e
sulle qualità della SAI8 ormai fortemente
compromesse dalla realtà. Però, una sola osservazione
ci sentiamo di avanzarla. Dopo la
richiesta di tangente di 7 milioni di lire all’-
Ospizio milanese Pio Trivulzio (che dava il
via al crollo della Prima Repubblica), non si
era mai detto di un amministratore che denuncia
un politico senza una cosiddetta
“pistola fumante” in mano. A ragion di logica
e di documentazione il presidente della
Provincia risulta credibile quando afferma
che la denuncia contro di lui per concussione
potrebbe essere un’anticipata vendetta di chi
aveva ormai poco da perdere.