La sede centrale della BCC Marcon-Venezia raddoppia! Servizi a ...
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Piazza Municipio, 22 - 30020 MARCON (VE) - Tel. +39 041 5986111 - Fax +39 041 5950062<br />
www.bccmarconvenezia.it - info@bccmarconvenezia.it<br />
3<br />
2007<br />
periodico di informazione<br />
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - art. 1, comma 1, CNS PD<br />
<strong>La</strong> <strong>sede</strong> <strong>centrale</strong> <strong>della</strong><br />
<strong>BCC</strong> <strong>Marcon</strong>-<strong>Venezia</strong><br />
<strong>raddoppia</strong>!<br />
<strong>Servizi</strong> a portata di click<br />
Con SEPA migliorano i servizi<br />
di pagamento internazionali
5<br />
6<br />
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Quadrimestrale d’informazione<br />
Direttore Responsabile: Lino Segantin<br />
Uffi cio Stampa: Icat and Communication<br />
Responsabile di redazione: Viviana Segantin<br />
Art Direction: Elena Borella - Gruppo Icat<br />
Progetto Grafi co: Gruppo Icat (PD)<br />
Editore: Gruppo Icat srl - via dell’Artigianato, 6 (PD)<br />
Iscr. Reg. Stampa Trib. di Padova N. 2027 del 07/06/06<br />
Stampa: Gruppo Icat (PD) - Tiratura: 1.700 copie<br />
periodico di informazione L’editoriale<br />
Attualità<br />
Mutui: crescono i tassi di interesse<br />
<strong>La</strong> <strong>sede</strong> <strong>centrale</strong> <strong>della</strong> <strong>BCC</strong> <strong>Marcon</strong>-<strong>Venezia</strong> <strong>raddoppia</strong>!<br />
I nostri prodotti<br />
<strong>Servizi</strong> a portata di click<br />
Le Filiali<br />
Favaro Veneto: un territorio in evoluzione<br />
<strong>Servizi</strong><br />
Fondo di garanzia degli obbligazionisti del Credito Cooperativo<br />
Con SEPA migliorano i servizi di pagamento internazionali<br />
Gli interventi sul territorio<br />
Festa del Creato: dedicata all’acqua l’edizione 2007<br />
Viaggio in Olanda<br />
Le Associazioni<br />
Sommario<br />
CIF: una realtà tutta al femminile, per le donne e l’intera comunità<br />
Tra storia e memoria<br />
Aneddoti storici <strong>Venezia</strong>ni 2008<br />
E’ tempo di auguri... appuntamento alla Festa del Socio<br />
Anche quest’anno, la <strong>BCC</strong> <strong>Marcon</strong>-<strong>Venezia</strong> è lieta di invitarvi alla tradizionale Festa del<br />
Socio che si terrà venerdì 7 dicembre 2007 alle ore 18.00 nella splendida cornice dell’Hotel<br />
Villa Braida a Zerman di Mogliano V.to.<br />
In quest’occasione avrà luogo l’Assemblea Generale Ordinaria e Straordinaria dei Soci.<br />
<strong>La</strong> giornata sarà così, in linea con lo spirito di fi ne anno, un momento di bilanci e un’opportunità<br />
per farsi gli auguri in un modo un po’ speciale, in un clima conviviale, per toccare ancora<br />
una volta con mano i valori fondanti del credito cooperativo.<br />
Al termine dei lavori verrà presentato il Calendario Artistico 2008. Seguirà buffet.<br />
Un 2007 di progetti realizzati,<br />
un 2008 di nuove strade da percorrere<br />
Il Presidente Carlo Ceolin<br />
Cambiamenti e iniziative<br />
sempre in atto,<br />
per garantire a clienti<br />
e Soci un servizio<br />
sempre migliore<br />
Cari lettori,<br />
siamo giunti all’ultimo appuntamento del<br />
2007 con il nostro periodico che ci ha<br />
accompagnato nel corso dell’anno pro-<br />
ponendoci contenuti sempre nuovi e in<br />
linea con il suo obiettivo principale: fun-<br />
gere da legame tra la banca, il territorio<br />
e la comunità.<br />
L’anno che sta per terminare è stato<br />
teatro del susseguirsi di una serie di ini-<br />
ziative e progetti concretizzati grazie alla<br />
determinazione e all’impegno dei Soci<br />
e allo spirito di servizio <strong>della</strong> banca nei<br />
confronti <strong>della</strong> comunità.<br />
A conferma di ciò l’inaugurazione, previ-<br />
sta a fi ne anno, del nuovo sportello di<br />
San Liberale - località priva di banche e<br />
uffi ci postali - realizzato per corrisponde-<br />
re alle richieste di un gruppo di Soci: un<br />
ulteriore segno concreto di vicinanza<br />
alle esigenze di un territorio che cre-<br />
sce e si evolve a partire dal suo tessuto<br />
socio-economico e che richiede servizi<br />
sempre aggiornati.<br />
Queste necessità e questi mutamenti<br />
sono i motivi che hanno spinto la <strong>BCC</strong><br />
<strong>Marcon</strong>-<strong>Venezia</strong> a intervenire anche sul-<br />
la <strong>sede</strong> <strong>centrale</strong> con l’acquisto dell’intero<br />
immobile per ampliarne i locali: una rete<br />
di fi liali in costante crescita richiede in-<br />
fatti un continuo aggiornamento organiz-<br />
zativo, nuove idee e nuovi spazi.<br />
Ma questo numero di “Tra Terra e <strong>La</strong>guna”<br />
si propone, in occasione dell’approssi-<br />
marsi delle festività natalizie, di illu-<br />
strarvi, oltre alle opere realizzate, nuove<br />
iniziative e idee che accompagneranno<br />
i Soci e la banca su altrettante nuove<br />
strade verso un futuro fatto di sostegno<br />
al territorio e alla comunità; un impegno<br />
per crescere insieme, continuando a<br />
promuovere i valori caratterizzanti del<br />
Credito Cooperativo, e per raggiungere<br />
con determinazione nuovi e ambiziosi<br />
traguardi.<br />
Per concludere, in questo clima di soddi-<br />
sfazione per i risultati ottenuti e di posi-<br />
tività verso i progetti futuri, in un momen-<br />
to che oltre a una ‘fi ne’ segna anche un<br />
‘nuovo inizio’, voglio augurare, a voi e<br />
alle vostre famiglie, un sereno Natale e<br />
un 2008 colmo di soddisfazioni.<br />
Il Presidente<br />
Carlo Ceolin<br />
3
Attualità<br />
Mutui:<br />
crescono i tassi<br />
di interesse<br />
Cambia il quadro d’indebitamento<br />
delle famiglie italiane e passa dal<br />
31 al 48 % del reddito disponibile<br />
<strong>La</strong> dinamica dei tassi di interesse, che<br />
ha imboccato la strada del rialzo dopo<br />
un lungo periodo di stabilità, mi induce a<br />
proporvi una rifl essione su un argomento<br />
che ritengo molto importante, quello dell’indebitamento<br />
delle famiglie e dell’andamento<br />
dei loro consumi.<br />
Sono temi sui quali è intervenuto di recente<br />
anche il Governatore <strong>della</strong> Banca<br />
d’Italia, al quale non mancherò di riferirmi.<br />
Secondo tale autorevole fonte, dalla<br />
fi ne degli anni novanta l’indebitamento<br />
delle famiglie è passato dal<br />
31 al 48% del reddito disponibile.<br />
Gran parte di tale indebitamento risulta<br />
concentrato presso le famiglie con reddito<br />
più elevato, che in quanto tali, tendono<br />
ad assorbire meglio i costi aggiuntivi<br />
dovuti ai rialzi dei tassi. Tuttavia, la<br />
dinamica richiamata in apertura investe<br />
strati sempre più ampi <strong>della</strong> popolazione,<br />
facendo scendere proporzionalmente<br />
la capacità di assorbimento dei costi.<br />
Il quadro dell’indebitamento delle famiglie,<br />
inoltre, è mutato non solo in termini<br />
di valore percentuale del reddito disponibile,<br />
ma anche per le diverse forme che<br />
lo determinano.<br />
Fino a non molti anni fa la durata dei<br />
mutui raramente superava i 15 anni e<br />
la copertura <strong>della</strong> spesa il 50%. Oggi<br />
oltre un terzo dei mutui ha una durata<br />
superiore a 25 anni con costi di copertura<br />
sensibilmente superiori alla metà<br />
del reddito disponibile. In tale quadro si<br />
inserisce inoltre il credito al consumo la<br />
cui evoluzione rifl ette i modelli socio-economici<br />
d’oltreoceano e la cui accresciuta<br />
entità è stata oggetto di commenti ed<br />
analisi tra i quali riportiamo testualmente<br />
quello effettuato dal Governatore Mario<br />
Draghi in occasione dell’assemblea ordinaria<br />
dell’ABI dell’undici luglio scorso<br />
che, a proposito del credito al consumo,<br />
ha affermato: “i tassi praticati dalle fi -<br />
nanziarie, stando ai dati raccolti ai sensi<br />
<strong>della</strong> legge sull’usura, sono ancora più<br />
alti; soprattutto per le operazioni di piccolo<br />
importo vi è inoltre una fortissima<br />
variabilità dei tassi perfi no all’interno di<br />
singole categorie di operazioni, quali prestiti<br />
personali, cessioni del quinto dello<br />
stipendio e acquisti rateali di beni di<br />
consumo. Essa può segnalare la scarsa<br />
trasparenza delle condizioni contrattuali<br />
e la forte segmentazione del mercato.”<br />
Sono affermazioni che, per la loro chiarezza,<br />
non necessitano di ulteriori commenti.<br />
Secondo il modello teorico del ciclo vitale<br />
<strong>della</strong> famiglia le scelte di consumo sono<br />
il risultato di una pianifi cazione che tiene<br />
conto di tutte le risorse disponibili, correnti<br />
e future, inoltre, incrementi inattesi<br />
e percepiti come permanenti del reddito<br />
o <strong>della</strong> ricchezza inducono una espansione<br />
dei piani di consumo poiché allentano<br />
il vincolo di bilancio intertemporale.<br />
<strong>La</strong> ricchezza, per parte sua, infl uenza il<br />
consumo a seconda <strong>della</strong> forma in cui<br />
è detenuta. <strong>La</strong> ricchezza fi nanziaria rappresenta<br />
prevalentemente un deposito<br />
di valore, mentre quella immobiliare con<br />
destinazione residenziale costituisce<br />
prioritariamente sia una riserva di valore<br />
sia un bene di consumo, conseguente,<br />
quest’ultimo, ai servizi abitativi che ne<br />
derivano.<br />
Una stima empirica ci può far affermare<br />
pertanto che i consumi aggregati <strong>della</strong><br />
famiglie sono una funzione del reddito,<br />
prima, e <strong>della</strong> ricchezza fi nanziaria ed<br />
immobiliare, poi, ed a questo proposito<br />
è bene ricordare che parlando di reddito<br />
ci si riferisce a quello disponibile, al netto<br />
cioè dei costi dell’indebitamento che,<br />
qualora presenti con fi nalità di consumo,<br />
ne determinerebbero la diminuzione.<br />
Il Direttore<br />
Alvaro Bertuzzi<br />
<strong>La</strong> <strong>sede</strong> <strong>centrale</strong> <strong>della</strong> <strong>BCC</strong> <strong>Marcon</strong>-<strong>Venezia</strong> <strong>raddoppia</strong>!<br />
Al via un progetto ambizioso, un’ingente opera di ristrutturazione per l’ampliamento dei locali<br />
e il miglioramento dei servizi<br />
<strong>La</strong> <strong>sede</strong> <strong>centrale</strong> <strong>della</strong> <strong>BCC</strong> <strong>Marcon</strong>-<strong>Venezia</strong> si espande e cresce<br />
in altezza.<br />
Nell’ottica di migliorare il servizio alla clientela, la banca ha<br />
infatti acquistato l’intero immobile di piazza Municipio a <strong>Marcon</strong>,<br />
in cui si trovano gli uffi ci <strong>della</strong> <strong>sede</strong>, fi no ad oggi dislocati<br />
su due dei quattro livelli dello stabile.<br />
L’opera si inserisce nel progetto di continuo miglioramento dei<br />
servizi <strong>della</strong> <strong>BCC</strong> <strong>Marcon</strong>-<strong>Venezia</strong> che ha come obiettivo primario<br />
la soddisfazione delle singole esigenze <strong>della</strong> Persona,<br />
nel pieno rispetto dei valori del credito cooperativo che<br />
vedono il cliente al centro del proprio operato.<br />
<strong>La</strong> banca, presente con la <strong>sede</strong> <strong>centrale</strong> nello stesso stabile<br />
dal maggio 1981, con una rete di fi liali in forte espansione, si<br />
è sviluppata progressivamente, ma anche rapidamente, tanto<br />
da richiedere in fretta nuovi spazi. Così, dopo un primo ampliamento<br />
che ha inglobato il primo piano, oggi, per far fronte<br />
a questa crescita, ha acquistato l’intero stabile.<br />
A conclusione del progetto un’atmosfera nuova accoglierà il<br />
cliente: il piano terra verrà interamente ristrutturato e, a ruota,<br />
seguiranno gli interventi che riguarderanno il piano direzionale<br />
e la sala conferenze, in grado di ospitare un centinaio di persone.<br />
<strong>La</strong> fi ne dei lavori, recentemente avviati, è prevista per<br />
l’estate 2008.<br />
Gli eventuali disagi nella fase di restauro, che comunque la<br />
banca avrà cura di ridurre al minimo indispensabile, saranno<br />
ricompensati da una serie di vantaggi, tra i quali spazi più<br />
moderni e accoglienti, strutturati per andare incontro meglio<br />
alle esigenze dei clienti, ma anche dei dipendenti che<br />
vedranno ridistribuita la loro area operativa e lavoreranno così<br />
in condizioni migliori.<br />
4 5
I nostri prodotti<br />
<strong>Servizi</strong><br />
a portata di click<br />
<strong>La</strong> comodità di controllare<br />
e gestire il proprio<br />
conto corrente dal computer<br />
in tutta semplicità,<br />
sicurezza e velocità<br />
<strong>La</strong> Banca di Credito Cooperativo, nell’ot-<br />
tica di facilitare l’accesso del cliente ai<br />
propri servizi, propone una serie di so-<br />
luzioni online:<br />
- <strong>Servizi</strong> BancaLIGHT<br />
- <strong>Servizi</strong> InBank<br />
- <strong>Servizi</strong> OnBank<br />
BancaLIGHT:<br />
un servizio ricco di opportunità<br />
Il servizio “BancaLIGHT”, tramite il sito<br />
www.bancalight.it, consente al cliente<br />
di accedere con comodità ai servizi abi-<br />
litati dalla Banca ed eseguire le proprie<br />
personalizzazioni (modifi ca dei nr. dei<br />
telefoni cellulari delle utenze secondarie<br />
oppure del proprio indirizzo di e-mail per<br />
la ricezione del saldo estratto conto).<br />
Se il cliente è utente del servizio IN-<br />
BANK accede alle singole funzionalità di<br />
BancaLIGHT tramite il sito www.inbank.it<br />
(in questo caso non è necessario sotto-<br />
scrivere il contratto BancaLIGHT).<br />
Il servizio “BancaLIGHT” è regolato da<br />
apposito contratto che va a sostituire gli<br />
altri singoli contratti (Pagolight, SMS e<br />
SMS-CAI).<br />
I servizi BancaLIGHT racchiudono una<br />
serie di opportunità:<br />
- “PagoLIGHT”, per visualizzare il massi-<br />
male mensile concesso dalla Banca,<br />
il residuo di spesa mensile e il detta-<br />
glio dei pagamenti effettuati.<br />
- “<strong>Servizi</strong> di pagamento - Ricarica te-<br />
lefonica”, per effettuare la ricarica<br />
telefonica via web dal sito www.ban-<br />
calight.it<br />
- “Gestione parametri ricarica da SMS”,<br />
per aggiornare autonomamente i nu-<br />
meri telefonici (massimo 3) delle<br />
utenze telefoniche collegate al servi-<br />
zio di ricarica via SMS (ricarica diret-<br />
tamente dal telefono cellulare)<br />
- “INFOSMS”, per visualizzare i servizi<br />
SMS abilitati dalla Banca e aggior-<br />
nare l’indirizzo e-mail e/o il numero<br />
di fax utilizzati per la ricezione delle<br />
informazioni.<br />
- “INFO Periodiche”, l’ultimissima no-<br />
vità che consente di programmare la<br />
ricezione automatica di informazioni<br />
secondo tempistiche prestabilite e<br />
sui canali disponibili SMS, e-mail e<br />
fax.<br />
INBANK...<br />
da casa, semplicemente<br />
Il servizio IN-BANK consente di effettua-<br />
re numerose operazioni bancarie utiliz-<br />
zando i browser installati sul computer.<br />
Attraverso Internet, senza la necessità<br />
d’installazione di software, permette<br />
di controllare in tempo reale il proprio<br />
conto corrente ed effettuare le princi-<br />
pali operazioni direttamente dal com-<br />
puter, in tutta semplicità, sicurezza e<br />
6 7<br />
velocità.<br />
INBANK Gold,<br />
pensato per l’azienda<br />
INBANK Gold, il servizio di Internet<br />
Banking per le aziende, permette di<br />
controllare e gestire l’attività in manie-<br />
ra semplice e veloce e di consultare e<br />
operare sui rapporti aziendali 24 ore al<br />
giorno per tutti i giorni dell’anno.<br />
Il servizio è ABILITATO al PAGAMENTO<br />
ONLINE secondo il MODELLO F24. A<br />
seguito del Decreto Legge nr. 223 del<br />
04.07.2006 detto “Decreto Bersani”,<br />
infatti, dal 1 ottobre 2006 tutti i sog-<br />
getti titolari di Partita IVA sono tenuti ad<br />
utilizzare modalità di pagamento tele-<br />
matiche delle Imposte dei contributi e<br />
dei premi versati abitualmente con tale<br />
modello.<br />
INBANK Gold è semplice, sicuro, velo-<br />
ce e permette la gestione operativa di<br />
più utenti che possono avere diverse<br />
abilitazioni esecutive, rispetto all’utente<br />
principale.<br />
Il servizio è disponibile anche in versione<br />
Multibanca CBI, che consente al cliente<br />
il controllo e la gestione dei conti pres-<br />
so tutte le proprie banche risparmiando<br />
tempo prezioso.<br />
Il marchio CBI garantisce il rispetto de-<br />
gli standard e delle funzioni previste dal<br />
Corporate Banking Interbancario per la<br />
gestione dei rapporti intrattenuti dal-<br />
l’azienda.<br />
Le informazioni fi nanziarie in tempo rea-<br />
le fornite in collaborazione con Telekurs<br />
Financial permettono inoltre di tenere<br />
sotto controllo l’andamento dei mercati<br />
nazionali e internazionali attraverso pa-<br />
gine di visualizzazione standard oppure<br />
creando pagine informative e portafogli<br />
personalizzati in base alle singole esi-<br />
genze: maggiore comodità di consulta-<br />
zione per una più veloce decisione ed<br />
intervento sul mercato.<br />
ONBANK, la banca in uffi cio<br />
24 ore su 24<br />
ONBANK è il servizio di Internet Banking<br />
che consente alle aziende di dialogare<br />
con la propria banca e gestire i rapporti<br />
bancari direttamente dall’uffi cio con si-<br />
curezza e semplicità.<br />
E’ suffi ciente disporre di una connessio-<br />
ne ad internet e dell’apposito software:<br />
il servizio è utilizzabile in qualunque<br />
momento <strong>della</strong> giornata, indipendente-<br />
mente dagli orari di apertura degli spor-<br />
telli, ed è attivo 7 giorni su 7.<br />
Semplice da installare, grafi camen-<br />
te chiaro ed intuitivo, ONBANK porta<br />
la Banca dentro l’uffi cio con notevoli<br />
vantaggi per l’azienda: maggiore tem-<br />
pestività nel reperire informazioni detta-<br />
gliate disponibili in qualsiasi momento;<br />
risparmio di tempo e risorse nella pro-<br />
duzione, elaborazione e spedizione di<br />
interrogazioni e disposizioni; possibilità<br />
di dialogare e impartire disposizioni non<br />
solo alla nostra <strong>BCC</strong>, ma anche alle al-<br />
tre banche eventualmente collegate con<br />
le quali l’azienda intrattiene rapporti;<br />
maggiore effi cienza nella gestione fi nan-<br />
ziaria; massima sicurezza, poiché tutti i<br />
messaggi sono protetti con crittografi a<br />
e, prima di darne esecuzione, vengono<br />
verifi cati dagli operatori <strong>della</strong> Banca.<br />
Onbank include una serie di funzioni:<br />
interrogazioni (conferme, estratto conto,<br />
mutui, listino titoli, polizza titoli, ecc..),<br />
disposizioni ( bonifi ci, giroconto, Riba,<br />
pagamento effetti, pagamento tributi<br />
F24), prenotazioni (valuta estera, asse-<br />
gni, titoli), comunicazioni (per e dalla<br />
Banca).<br />
Le disposizioni vengono elaborate dal-<br />
la banca in orario d’uffi cio <strong>della</strong> banca<br />
stessa.<br />
Invitiamo la gentile clientela a rivolger-<br />
si ai nostri sportelli per ogni ulteriore<br />
informazione.
8<br />
Le Filiali<br />
Favaro Veneto:<br />
un territorio in evoluzione<br />
Lo sviluppo degli ultimi secoli non si è arrestato<br />
e oggi la frazione attraversa importanti<br />
cambiamenti<br />
FILIALI E AGENZIE:<br />
MARCON<br />
Piazza Municipio, 22<br />
Tel. +39 041 5986111<br />
GAZZERA<br />
Via Gazzera Alta, 123<br />
Tel. +39 041 5440004<br />
FAVARO VENETO<br />
Via Altinia, 8/10<br />
Tel. +39 041 630855<br />
MARGHERA<br />
Piazzale Foscari, 2<br />
Tel. +39 041 5383390<br />
Un’economia che cambia,<br />
una realtà che cresce<br />
Favaro Veneto, frazione di <strong>Venezia</strong> situata a est di Mestre,<br />
vanta origini medievali e, secondo alcuni, deriverebbe il suo<br />
nome dal latino faber, il fabbro che ferrava i cavalli alle man-<br />
siones, stazioni di sosta lungo le vie consolari romane, se-<br />
condo altri, dalla presenza in loco dei numerosi fabbri (faver<br />
in veneto).<br />
Grazie a ingenti opere di sistemazione idraulica, iniziate in<br />
epoca medievale e proseguite fino alle grandi bonifiche otto<br />
e novecentesche, molta parte del territorio - originariamente<br />
costituito da boschi e avvallamenti paludosi - venne sottratto<br />
all’acqua e, in quei luoghi, nacque Favaro.<br />
I terreni guadagnati divennero proprietà delle famiglie del<br />
patriziato veneziano e delle Istituzioni dello Stato in regime<br />
di mezzadria e destinati all’agricoltura.<br />
Il centro fu, fino all’espansione novecentesca, una realtà dal-<br />
l’economia prevalentemente agricola con una storia concen-<br />
trata soprattutto negli ultimi secoli.<br />
Il nucleo <strong>centrale</strong> dell’abitato sorse attorno ad un importante<br />
crocevia tra le attuali via San Donà (un tempo detta “di Fa-<br />
varo”), la via Triestina (ex “spigariola”), la via Gobbi e la via<br />
Altinia (ex “desariola”). Dei corsi d’acqua che attraversava-<br />
no queste terre, Goltao, Fossa Destina, Bazzera, oggi rimane<br />
solo quest’ultimo le cui acque sono utilizzate in agricoltura.<br />
Nel 1819 Favaro passò a deputazione comunale sotto la reg-<br />
genza austriaca e nel 1866 assurse a Comune del nuovo<br />
Regno d’Italia con competenze amministrative nei confronti<br />
di Campalto, Tessera, Dese e Cà Noghera.<br />
Con circa 12000 abitanti, la frazione è oggi il centro del<br />
Quartiere n° 8 dove hanno <strong>sede</strong> le principali funzioni civi-<br />
CHIRIGNAGO<br />
Via Miranese, 403<br />
Tel. +39 041 5440688<br />
MESTRE<br />
Viale S. Marco, 51<br />
Tel. +39 041 5040327<br />
che, quali il Distretto socio-sanitario e l’Istituto comprensivo<br />
omonimo.<br />
In virtù <strong>della</strong> sua posizione, collocato sulla direttrice stradale<br />
che collega l’Aeroporto Marco Polo col centro di Mestre, il<br />
paese negli ultimi anni sta vivendo un intenso mutamento<br />
del suo tessuto socio-economico e uno sviluppo urbanistico<br />
rilevante, questo anche in conseguenza del recente amplia-<br />
mento dell’aeroporto di Tessera. Inoltre, i recenti lavori per la<br />
realizzazione <strong>della</strong> tramvia, che presumibilmente sarà termi-<br />
nata il prossimo anno, hanno comportato il riassetto <strong>della</strong><br />
viabilità urbana.<br />
<strong>La</strong> filiale di Favaro si è spostata:<br />
seguire il cambiamento<br />
per incontrare le esigenze<br />
Il clima di mutamento <strong>della</strong> zona ha coinvolto anche la filiale<br />
locale <strong>della</strong> <strong>BCC</strong> <strong>Marcon</strong>-<strong>Venezia</strong>, attiva dal 1983, che ha<br />
spostato la sua <strong>sede</strong>, lo scorso 24 settembre, da via Altinia<br />
alla più <strong>centrale</strong> via San Donà: un investimento fatto per<br />
offrire ai clienti un servizio migliore, a partire dall’ampio<br />
parcheggio disponibile.<br />
“<strong>La</strong> pianta <strong>della</strong> filiale, sei dipendenti in tutto, è stata ridise-<br />
gnata seguendo un criterio che ha ottimizzato la suddivisione<br />
degli spazi - spiega il direttore <strong>della</strong> filiale Francesco Patron,<br />
in carica dal 2002.<br />
Con una metratura maggiore e una più razionale distribuzione<br />
dei locali, ora disponiamo anche di un servizio di cassette di<br />
sicurezza. I nostri clienti, prevalentemente privati, pensionati,<br />
piccoli commercianti e artigiani - a Favaro non ci sono grosse<br />
industrie e non esiste nemmeno una vera e propria zona indu-<br />
striale - hanno visto così migliorare ulteriormente il servizio.<br />
SPINEA<br />
Via Roma, 170/C<br />
Tel. +39 041 5412024<br />
PORTEGRANDI<br />
Piazza Papa Giovanni XXIII, 11<br />
Tel. +39 0422 829100<br />
QUARTO D’ALTINO<br />
Via Aldo Moro, 130<br />
Tel. +39 0422 823382<br />
JESOLO<br />
Via Cesare Battisti, 51<br />
Tel. +39 0421 350888<br />
Da sempre l’attenzione alle esigenze del singolo è il no-<br />
stro punto di forza e ogni cambiamento viene pianificato<br />
secondo questo principio. Siamo un tipo di banca che va<br />
oltre le mere necessità di un istituto di credito, fedeli al no-<br />
stro motto ‘la Banca di Casa Tua’, entriamo in contatto con le<br />
esigenze del cliente e proponiamo soluzioni ad hoc”.<br />
VENEZIA<br />
Cannaregio, 4547 - Campo Ss. Apostoli<br />
Tel. +39 041 2770760<br />
SPORTELLI BANCOMAT<br />
SAN LIBERALE - Viale Don Sturzo, 194<br />
GAGGIO - Piazza 1° Maggio, 38<br />
9
<strong>Servizi</strong><br />
Fondo di<br />
garanzia degli<br />
obbligazionisti<br />
del Credito<br />
Cooperativo<br />
Una novità assoluta<br />
per il sistema bancario<br />
italiano<br />
E’ noto che la solidarietà è uno dei princi-<br />
pi ispiratori e fondanti <strong>della</strong> Cooperazio-<br />
ne di Credito; declinarla operativamen-<br />
te in tutti i risvolti dell’attività bancaria<br />
costituisce pertanto un’opportunità oltre<br />
che un obiettivo primario.<br />
Con questo spirito è stato costituito, nel<br />
luglio del 2004, il Fondo di Garanzia dei<br />
portatori di titoli obbligazionari emes-<br />
si da banche appartenenti al Credito<br />
Cooperativo, caratterizzando i titoli ob-<br />
bligazionari emessi dalle Banche di Cre-<br />
dito Cooperativo aderenti al Fondo in un<br />
modo che è rimasto a tutt’oggi unico nel<br />
sistema creditizio italiano.<br />
L’iniziativa fu realizzata nel momento<br />
in cui i titoli obbligazionari emessi da<br />
importanti società, come Cirio, Parma-<br />
lat, ecc., non onorarono i loro impegni<br />
coinvolgendo un numero consistente di<br />
risparmiatori e si realizzò attraverso l’ap-<br />
plicazione del principio di solidarietà tra<br />
le Banche di Credito Cooperativo - Cas-<br />
se Rurali.<br />
Il Fondo, al quale la nostra banca ade-<br />
risce fi n dalla sua nascita, è stato costi-<br />
tuito su base consortile volontaria tra le<br />
Banche di Credito Cooperativo e Casse<br />
Rurali italiane con l’obiettivo di tutelare<br />
il diritto di credito degli obbligazionisti<br />
delle banche <strong>della</strong> categoria.<br />
L’acquisto di “Obbligazioni Garantite”<br />
(che sono contrassegnate da un appo-<br />
sito marchio) consente infatti ai rispar-<br />
miatori clienti delle B.C.C. - senza alcun<br />
aggravio di costo - di ottenere, oltre alle<br />
normali garanzie previste dalla normati-<br />
va di riferimento, anche la garanzia del<br />
rimborso in caso di insolvenza <strong>della</strong><br />
Banca emittente. In tal caso interver-<br />
rebbero infatti tutte le banche <strong>della</strong> ca-<br />
tegoria aderenti al Fondo, sostituendosi<br />
al debitore inadempiente.<br />
Nei Regolamenti dei prestiti obbligazio-<br />
nari “garantiti” è inserita una clausola<br />
contenente, a favore degli obbligazio-<br />
nisti, il diritto al pagamento, da parte<br />
del Consorzio ed in caso di insolvenza<br />
dell’emittente, dell’ammontare sotto-<br />
scritto entro il limite massimo previsto<br />
di 103.291,38 euro.<br />
<strong>La</strong> tutela assume un carattere sogget-<br />
tivo, e quindi riguarda il portatore dei<br />
titoli, entro il limite massimo sopra in-<br />
dicato, calcolato sull’intero ammontare<br />
dei titoli posseduti, indipendentemente<br />
dalle emissioni dalle quali singolarmen-<br />
te derivano.<br />
Con SEPA migliorano i servizi di pagamento<br />
internazionali<br />
A partire dal 1 gennaio 2008, tutti gli istituti<br />
di credito europei saranno tenuti ad ade-<br />
guarsi alle normative europee sulla SEPA<br />
(Single Euro Payments Area), creata per<br />
rendere più facili e convenienti i pagamen-<br />
ti in euro all’interno dell’Unione Europea,<br />
Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.<br />
Con la SEPA verranno semplifi cate e uni-<br />
formate le procedure dei pagamenti tran-<br />
sfrontalieri disposti con strumenti diversi<br />
dal contante; il più diffuso e conosciuto tra<br />
questi è il bonifi co, il versamento effettua-<br />
to tramite banca sul conto corrente di un<br />
terzo. Con la nuova normativa viene meno<br />
la distinzione tra bonifi ci domestici e boni-<br />
fi ci transfrontalieri; oggi, per effettuare un<br />
bonifi co in Italia è suffi ciente avere le coor-<br />
dinate bancarie del benefi ciario - ABI, CAB<br />
e numero di conto corrente -, mentre per<br />
la medesima operazione transfrontaliera<br />
bisogna indicare l’IBAN (International Bank<br />
Account Number).<br />
Dal prossimo anno, per tutti i bonifi ci - sia<br />
in Italia che in Europa - si userà un unico<br />
codice, l’IBAN. L’IBAN è un codice interna-<br />
zionale che consiste di:<br />
- 2 lettere rappresentanti la nazione (IT<br />
10<br />
11<br />
per l’Italia);<br />
- 2 numeri di controllo;<br />
- i 23 caratteri del codice BBAN nazionale<br />
(Basic Bank Account Number), compo-<br />
sto da CIN, ABI, CAB e numero di conto<br />
corrente.<br />
I codici IBAN italiani hanno in totale 27 caratteri: 3 lettere e 24 numeri.<br />
Sigla<br />
internazionale<br />
Le altre novità principali introdotte dalla SEPA riguardano le norme sulla gestione e<br />
sulla circolazione del contante, con un’intensifi cazione dello sforzo per assicurare<br />
l’integrità e il buono stato delle banconote in circolazione, e il mondo delle carte di<br />
pagamento (bancomat e carte di credito). Le banche europee adotteranno una serie<br />
di regole e prassi comuni per rendere più facile e conveniente l’utilizzo delle carte per<br />
prelievi e pagamenti tra tutti i paesi <strong>della</strong> SEPA.<br />
<strong>La</strong> nostra banca ha già provveduto ad adeguare gli ATM e i POS agli standard<br />
indicati dalla SEPA, dotandoli dei requisiti tecnologici richiesti per le transazio-<br />
ni elettroniche internazionali, che si baseranno sulla lettura dei microchip, una<br />
sorta di microcomputer che contiene e salvaguardia i dati <strong>della</strong> carta, riducendo<br />
il rischio di clonazione. Da qualche tempo tutte le carte di pagamento emesse<br />
dalla <strong>BCC</strong> <strong>Marcon</strong>-<strong>Venezia</strong> sono provviste di microchip. Come quelle di vecchia ge-<br />
nerazione, le nuove carte hanno la banda magnetica sul retro, così da garantirne il<br />
funzionamento anche nelle apparecchiature non aggiornate per la lettura del micro-<br />
chip; questo vale soprattutto nei paesi che adottano gli standard europei, come ad<br />
esempio gli Stati Uniti.<br />
I B A N ( i n t e r n a z i o n a l e )<br />
Numeri<br />
di controllo<br />
BBAN (italiano)<br />
CIN ABI CAB<br />
Il 1 gennaio 2008 segna il primo sostanziale passo verso l’uniformazione delle<br />
banche europee agli standard SEPA, che si concluderà entro il 2010.<br />
Numero<br />
di conto corrente<br />
IT 12 L 12345 12345 123456789012
Gli interventi sul territorio<br />
Festa del Creato:<br />
dedicata all’acqua<br />
l’edizione 2007<br />
Un’iniziativa volta a sensibilizzare<br />
la comunità sulle tematiche<br />
ambientali, un momento di<br />
rifl essione sacra e laica<br />
“L’acqua dolce non è una una risorsa<br />
inesauribile, dobbiamo preservarla per<br />
dare un futuro ai nostri fi gli, per dare<br />
un futuro alla vita sulla terra [...] L’acqua<br />
attualmente è scomparsa dall’orizzonte di<br />
sopravvivenza per 800 milioni di persone<br />
nei paesi più poveri del mondo. Con la potenza<br />
<strong>della</strong> tecnica l’uomo è attualmente<br />
capace di modifi care in modo irreversibile<br />
la natura...”.<br />
Ha parlato senza mezzi termini il prof.<br />
Gianni Moriani, docente di sociologia al-<br />
Ricordi di viaggio:<br />
Olanda 12-19 agosto 2007<br />
Tra divertimento e cultura un’esperienza<br />
indimenticabile che ha aperto la mente<br />
e nutrito lo spirito.<br />
l’Università Ca’ Foscari di <strong>Venezia</strong>, intervenuto<br />
in occasione <strong>della</strong> Festa del Creato,<br />
tenutasi tra Altino e Torcello il 30 settembre<br />
scorso. Una giornata organizzata dal Centro<br />
diocesano per gli Stili di Vita e incentrata<br />
sul tema: “L’acqua come simbolo di salvezza<br />
e come risorsa preziosa in pericolo”,<br />
problema caro alla <strong>BCC</strong> <strong>Marcon</strong>-<strong>Venezia</strong><br />
che da sempre opera per sensibilizzare la<br />
comunità e il territorio sulle questioni ambientali<br />
e che ha sostenuto l’iniziativa.<br />
Circa 400 partecipanti, guidati dall’infaticabile<br />
don Gianni Fazzini, si sono spostati<br />
tra Altino e Torcello proprio sfruttando questo<br />
elemento naturale dall’inestimabile valore:<br />
l’acqua. Da Altino, infatti, dopo aver<br />
degustato un pranzo a base dei migliori<br />
prodotti locali e di stagione, intervallato<br />
da brevi rifl essioni sul tema, gli intervenuti<br />
si sono diretti a Portegrandi e imbarcati<br />
per Torcello: un viaggio indimenticabile<br />
sulle acque del canale Silone attraverso<br />
canneti abitati da una ricca fauna.<br />
A Torcello il prof. Moriani ha tenuto il suo<br />
discorso incentrato sulla responsabilità<br />
dell’uomo nel destino delle risorse naturali,<br />
in primis l’acqua, invitando a “riscoprire<br />
le virtù <strong>della</strong> prudenza nel maneggiare la<br />
tecnica, <strong>della</strong> temperanza, che signifi ca<br />
misura, per guidare i nostri consumi, proprio<br />
al fi ne di arrestare l’estinzione delle<br />
specie, l’inquinamento del pianeta e prevenire<br />
l’esaurimento delle risorse”. risorse”<br />
<strong>La</strong> giornata si è conclusa alle 17,00 nella<br />
basilica di S. Maria Assunta con la preghiera<br />
ecumenica condotta da don Gian-<br />
matteo Caputo e dal pastore valdese Gregorio<br />
Plescan.<br />
Un momento di estrema importanza anche<br />
per le chiese cristiane che testimoniano,<br />
attraverso iniziative come questa e i<br />
gesti quotidiani dei cittadini sensibilizzati,<br />
la loro partecipazione concreta ai problemi<br />
del Creato.<br />
Gianni Moriani è direttore del Master<br />
universitario in Certifi cazione ambientale,<br />
etica e di qualità dell’Università Ca’<br />
Foscari di <strong>Venezia</strong>. È autore di numerose<br />
pubblicazioni, fra cui Manuale di<br />
ecocompatibilità (<strong>Venezia</strong>, 2001), L’aria<br />
rubata (<strong>Venezia</strong>, 2001), Amministrare<br />
l’ambiente (<strong>Venezia</strong>, 2002), <strong>La</strong> natura di<br />
San Francesco (<strong>Venezia</strong>, 2005) e coautore<br />
con M. Guido di Guida al Regolamento<br />
EMAS (Milano, 2003).<br />
Le Associazioni<br />
CIF: una realtà tutta al femminile, per le donne<br />
e l’intera comunità<br />
Da oltre sessant’anni il CIF è presente sul territorio con numerose iniziative a favore dei più deboli:<br />
un impegno concreto per la parità, la pace e la giustizia<br />
“Il Centro Italiano<br />
Femminile è<br />
un’Associazione<br />
di donne che<br />
opera in campo<br />
civile, sociale<br />
e culturale per<br />
contribuire alla<br />
costruzione di<br />
una democrazia<br />
solidale e di una convivenza fondata sul<br />
rispetto dei diritti umani e <strong>della</strong> dignità<br />
<strong>della</strong> persona secondo lo spirito e i principi<br />
cristiani”, recita l’articolo primo dello<br />
statuto del CIF, associazione nazionale<br />
attiva in ambito provinciale veneziano<br />
dal 1945.<br />
Il CIF è un’associazione senza fi ni di lucro,<br />
presente in modo capillare su tutto<br />
il territorio nazionale, costituita da donne<br />
che collaborano con le istituzioni, gli enti<br />
e associazioni pubbliche e private con<br />
l’obiettivo di contribuire alla valorizzazione<br />
<strong>della</strong> Persona e allo sviluppo <strong>della</strong><br />
comunità, far riconoscere la dignità<br />
<strong>della</strong> donna e promuovere la sua partecipazione<br />
alla vita delle istituzioni,<br />
combattere le discriminazioni di ogni<br />
tipo e incentivare iniziative a favore<br />
<strong>della</strong> famiglia.<br />
Valori condivisi anche dalla <strong>BCC</strong> <strong>Marcon</strong>-<br />
<strong>Venezia</strong> che sostiene attività e iniziative<br />
del CIF locale.<br />
“Ogni gruppo comunale dell’associazione<br />
- spiega Daniela Salvalaio, responsabile<br />
del Gruppo Giovani <strong>della</strong> provincia<br />
di <strong>Venezia</strong> e presidente <strong>della</strong> sezione di<br />
<strong>Marcon</strong> - promuove in modo autonomo<br />
numerosi interventi sul territorio locale<br />
ma sostiene anche i progetti del CIF na-<br />
zionale e di quello provinciale. Ad esempio<br />
l’anno scorso abbiamo devoluto del<br />
denaro, aderendo ad un progetto del CIF<br />
nazionale, alle donne indiane vittime dello<br />
Tsunami per consentire loro l’acquisto<br />
di bovini, fonte di sostentamento importantissima”.<br />
Numerose inoltre le iniziative che hanno<br />
arricchito l’autunno 2007 del gruppo comunale<br />
di <strong>Marcon</strong>, a partire dal concerto<br />
di benefi cenza di ottobre, con il Coro<br />
di Salvarosa e l’orchestra fi larmonica di<br />
Castelfranco, realizzato anche col contributo<br />
<strong>della</strong> banca e il cui ricavato è stato<br />
devoluto interamente a sostegno del Telefono<br />
Infanzia.<br />
Il mese di novembre è stato invece dedicato<br />
all’adolescenza con una serie di<br />
tre incontri, due dei quali condotti dal<br />
prof. Lombardo, che hanno toccato diversi<br />
aspetti di questa delicata fase di<br />
crescita, un percorso guidato per accompagnare<br />
genitori, educatori e insegnanti<br />
nel cammino educativo dei ragazzi.<br />
Ma il CIF è anche impegnato a valorizzare<br />
le potenzialità dei diversamente abili e,<br />
seguendo questo principio, ha dato il suo<br />
contributo allestendo la mostra pittorica<br />
e di poesie di Andrea De Ruos, un artista<br />
disabile recentemente scomparso.<br />
Tra i prossimi obiettivi, un’adozione a distanza<br />
prevista per questo Natale e numerosi<br />
altri progetti in via di defi nizione<br />
che coinvolgeranno tutte le donne dell’associazione,<br />
persone forti e determinate<br />
ma che “sono supportate da altrettanti<br />
uomini - conclude Daniela Salvalaio<br />
- allineati sulle stesse posizioni e convinzioni,<br />
perché questo è un cammino impegnativo<br />
che dev’essere condiviso”.<br />
3° Concerto a favore di Telefono Infanzia<br />
Chiesa SS. Patroni d’Europa<br />
<strong>Marcon</strong> 19 ottobre 2007<br />
Foto ricordo in occasione <strong>della</strong> donazione <strong>della</strong><br />
pala delle SS. Patrone d’Europa, Cappella <strong>della</strong><br />
Chiesa SS. Patroni d’Europa, 29 aprile 2007<br />
Da destra: primo in piedi, il sindaco di <strong>Marcon</strong><br />
Pier Antonio Tomasi; terza, la presidente<br />
nazionale CIF Annamaria Pastorino<br />
Sopra il testo il logo “Percorso sull’essere<br />
donna”. Il CIF organizza percorsi di rifl essione<br />
e di formazione sull’identità femminile<br />
e sul tema delle pari opportunità<br />
12<br />
13
Tra storia e memoria<br />
Aneddoti storici <strong>Venezia</strong>ni 2008<br />
A.C.E.T.T.<br />
Associazione Culturale<br />
Eridesium Terra e Tradizioni<br />
O.N.L.U.S.<br />
L’Associazione Culturale A.C.E.T.T. - O.N.L.U.S. presenta la VII°<br />
edizione del nuovo opuscolo che quest’anno affronterà la tematica<br />
degli “Aneddoti <strong>Venezia</strong>ni 2008”. <strong>La</strong> pubblicazione narrerà<br />
storie sulle antiche guerre, rievocando la Battaglia di Lepanto, lo<br />
Stato di <strong>Venezia</strong> contro lo Stato del Vaticano, la guerra di Candia<br />
e la riconquista <strong>della</strong> Morea, il Settecento dello Stato Repubblicano<br />
di <strong>Venezia</strong> e la resa-caduta <strong>della</strong> Repubblica Serenissima<br />
di <strong>Venezia</strong>. <strong>La</strong> pubblicazione illustrerà dei fatti storici, che compongono<br />
lo splendido e impareggiabile passato <strong>della</strong> città, e l’impegno<br />
di tramandarlo alle nuove generazioni. Gli “Aneddoti” raccontano<br />
dei fatti realmente accaduti che ci permettiamo di narrare, non<br />
senza soffrire per i tragici epiloghi e un pò sorridendo su altri, che<br />
l’Associazione ripropone ai suoi affezionati Sostenitori. L’opuscolo<br />
traccia la toponomastica dei Sestieri e delle Isola <strong>della</strong> Città, spaziando<br />
nella ricerca storica in una parte del territorio Provinciale,<br />
con le principali Cittadine <strong>della</strong> terraferma e <strong>della</strong> Riviera del Brenta.<br />
<strong>La</strong> raccolta degli aneddoti riscopre l’antica <strong>Venezia</strong>, per molti<br />
versi troppo dimenticata. <strong>La</strong> nostra prerogativa è di far conoscere<br />
la nostra cara terra veneta e di sostenere appassionatamente e<br />
fattivamente le tradizioni veneziane.<br />
Carlo VARAGNOLO<br />
Presidente dell’Associazione A.C.E.T.T.<br />
Associazione non a scopo di lucro ONLUS<br />
(Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale)<br />
L’Associazione opera per esclusivi obiettivi culturali e di ricerca storica,<br />
con fi nalità di attivare consulenze culturali di promozione delle<br />
tradizioni del recupero <strong>della</strong> storia del territorio e dell’uomo.<br />
L’associazione si propone di realizzare attività polivalenti, centri studio,<br />
seminari, studi, convegni, pubblicazioni, collegamenti con associazioni,<br />
comitati, attività editoriale, di stampa e attività connesse e collegate,<br />
<strong>della</strong> produzione di documenti, libri, racconti, video, fi lmati, reportage<br />
ed ogni altra produzione su supporto cartaceo e/o magnetico analogico<br />
e digitale. Potrà inoltre stipulare contratti, convenzioni, appalti e<br />
interessenze con associazioni, Enti Pubblici e Privati, cooperative, potrà<br />
inoltre organizzare e gestire direttamente o tramite partner, mostre,<br />
manifestazioni, iniziative museali ed eventi di ogni natura. L’Associazione<br />
A.C.E.T.T. elenca di seguito gli scopi culturali perseguiti:<br />
1) Formazione<br />
2) Promozione <strong>della</strong> cultura e dell’arte<br />
3) Istruzione<br />
4) Ricerca scientifi ca di particolare interesse storico<br />
5) Recupero attraverso iniziative museali, pubblicazioni e mostre<br />
<strong>della</strong> storia dell’uomo e del territorio<br />
6) Benefi cenza di utilità sociale.<br />
Altino<br />
<strong>La</strong> grande città fu fondata dai profughi <strong>della</strong> guerra di Ilio (Troia),<br />
decantata come un’importante zona negli scritti di Plinio. I Romani<br />
fortifi carono la città di Altino nel 181 a. C., un vasto e<br />
popoloso territorio <strong>della</strong> colonia di Aquileia.<br />
Nel 131 a. C. venne realizzata la Via Annia, il tracciato stradario<br />
Romanico che congiungeva Adria a Padova e ad Altino, proseguendo<br />
fi no alla città di Aquileia. Altino, “Municipium Romanum”, aveva<br />
una grande superfi cie territoriale, era considerata una città grande<br />
e molto popolosa con un fl orido centro abitato, di soggiorno, di<br />
sosta e per lo smistamento delle merci <strong>della</strong> X° Lex (Legione). <strong>La</strong><br />
città era circondata e fortifi cata con alte mura, con l’entrata da<br />
sei porte, ciascuna con due torri: Torcellum, Majurbium, Boreanum,<br />
Ammurianum, Costantiacum, Ammianum. <strong>La</strong> grande città di Altino<br />
si collegava anche con la Via Postunia costruita nel 148 a.C. e con<br />
la Lex Popeia costruita nell’89 a.C. Nel 15 a.C. fu tracciata la strada<br />
<strong>della</strong> Via Claudia Augusta. <strong>La</strong> città aveva moltissime costruzioni ed<br />
era attorniata da grandi monumenti, conobbe il suo massimo splendore<br />
nel periodo dell’Impero Romano.<br />
Alla caduta dell’Impero a causa delle irruenti e distruttive invasioni<br />
barbariche nel 452 d.C. venne più volte saccheggiata fi no al 453.<br />
<strong>La</strong> popolazione fuggì nelle vicine e primordiali isole (insule) <strong>della</strong><br />
laguna. A causa dei catastrofi ci eventi fu molto diffi cile ricostruirla.<br />
Nel 635 Altino fu rasa al suolo dai Longobardi, guidati dal Re Rotari,<br />
nella guerra contro i Bizantini, così, amaramente, la popolazione<br />
dovette abbandonarla defi nitivamente rifugiandosi negli isolotti dell’estuario<br />
lagunare. Nei brevi periodi di tregua e di pace gli antichi<br />
Altinati stabilitisi a Torcello o in altre isole <strong>della</strong> laguna, prelevarono<br />
gli antichi resti dei monumenti e delle case romane rimaste ad Altino,<br />
per abbellire le nuove abitazioni situate nelle isole <strong>della</strong> laguna<br />
(ancor oggi si possono vedere diversi resti romani in tutta <strong>Venezia</strong> e<br />
nelle isole). Attualmente nella località è ubicato il Museo di Altino in<br />
cui si possono ammirare i resti dei bei monumenti che abbellivano<br />
l’antica città. Dirigendosi verso la strada statale Triestina troviamo<br />
“l’antica Hostaria Vecchia Altino”.<br />
Tessera<br />
<strong>La</strong> zona è situata lungo la Via Triestina e anticamente era un vasto<br />
Colmello ricoperto di boschi, prati e paludi. Nel territorio di Tessera<br />
erano anche collocate le località di Terzo, Pagliaghetta, Pagliaga<br />
Grande o Pagliagazza, ed erano delle vaste tenute agricole coltivate<br />
a frumento, granoturco, viti e prati. <strong>La</strong> Chiesa di Santa Maria era<br />
un’antica cappella a cui fu dato il titolo di “Plebale”, collocata probabilmente<br />
sulla località <strong>della</strong> Spigariola (Via Triestina). Si trovano dei<br />
riferimenti in merito negli antichi documenti del 3 maggio 1152 e nei<br />
diplomi di Papa Eugenio III° inviati al Vescovo Bonifacio di Treviso.<br />
In altre antiche documentazioni datate il 1 ottobre 1184 scritte da<br />
Papa Lucio III° e da Papa Urbano IV° del 2 novembre 1263 viene<br />
menzionata la chiesa di Santa Maria di Tessera. Nel 1344 viene ancora<br />
descritta sulle decime censite in quell’anno, poi lentamente si<br />
perdono le notizie e le tracce dell’antichissimo luogo di culto.<br />
Oltre alla chiesa parrocchiale di Tessera, c’era una chiesa monacale,<br />
Sant’ Elena, con l’annesso convento dei Monaci Benedettini,<br />
eretta nel IX° secolo e situata lungo la strada Romana Annia, dove<br />
veniva venerato Sant’ Antonio Abate detto il protettore contro la<br />
pestilenza del “fuoco sacro” o “fuoco di Sant’ Antonio”, malattie<br />
che allora mietevano molte vittime. C’era anche una torre d’avvistamento<br />
che venne abbattuta a causa delle irruenti invasioni<br />
barbariche. Nel IX° secolo (800) ne fu ricostruita un’altra in stile<br />
romanico - bizantino. <strong>La</strong> costruzione fu realizzata sulla base circolare<br />
originale romanica in blocchi di marmo con mattoni in cotto a<br />
torre campanaria, la cella era a doppie bifore divise da colonnette<br />
bizantine, posizionate a crociera, mentre la copertura fu realizzata a<br />
cuspide piramidale in coppo cotto. Nel 1129 la chiesa di Tessera fu<br />
consacrata e dedicata a Sant’ Elena. Nel 1130 fu fondato il Convento<br />
e attorno alla struttura religiosa furono creati degli insediamenti<br />
abitativi. Nel 1184 venne realizzato il cimitero e, nel 1297, la chiesa<br />
divenne parrocchia. Anticamente in questa località fu realizzato un<br />
Ospizio per ammalati e poveri di cui ora non si trova traccia. Nel<br />
1400 la chiesa venne iscritta nel Vescovado di Treviso. Nel 1507 fu<br />
demolita la primordiale struttura che venne ricostruita nella stessa<br />
posizione, a pianta rettangolare in stile semplice, in cotto di mattoni,<br />
con la facciata delimitata da due lesene con archetti pensili e<br />
con un rosone fi nestrato sopra il portone. All’interno il tetto è a campana<br />
con le capriate a vista ad una navata, l’abside dell’altare maggiore<br />
è ornato da una tela del VII° secolo con la Madonna in gloria<br />
attorniata dai Santi. Nelle pareti laterali ci sono due altari, quello a<br />
destra e dedicato a Sant’ Elena (imperatrice madre di Costantino)<br />
raffi gurata in una pala del 1600, con la Croce e la corona sulla<br />
testa, in abiti regali. L’altare di sinistra è un dipinto del XVII° secolo<br />
ed è dedicato a Sant’Antonio Abate, detto anche “il Santo del sacro<br />
fuoco”, invocato dalla popolazione come Santo protettore.<br />
Dopo le varie discordie tra il Vescovo di Torcello e quello di Treviso<br />
sui diritti del quartese, il 22 agosto 1771 gli abitanti di Tessera, di<br />
Terzo e di Pagliaga decisero di rimanere con la comunità di Favaro<br />
Venero. Il territorio di Terzo (denominato San Pietro di Terzo) confi<br />
nava con l’abbazia di Tessera ed era collocato a tre miglia dalla<br />
città di Altino. Qui era ubicata una proprietà con dei casoni dei frati<br />
Certosini di Sant’ Andrea del Lido di <strong>Venezia</strong> (che in tempi antichi<br />
appartenevano alla famiglia Querini) dove era stata costruita una<br />
chiesa con un solo altare. I frati vi celebrarono regolarmente la Santa<br />
Messa fi no al 1767, quando divenne la <strong>sede</strong> di un magazzino di<br />
canapa. Nel 1771 il Governo <strong>Venezia</strong>no permise la demolizione dell’antica<br />
chiesa, il materiale recuperato servì per costruire la nuova<br />
chiesa di Sant’ Andrea a Favaro Veneto. Nella località vi era anche<br />
un piccolo terreno di proprietà <strong>della</strong> Nobile famiglia Zorzi di <strong>Venezia</strong>.<br />
Sul territorio di Palliaga Grande o Pagliagazza, il Vescovo di<br />
Torcello pos<strong>sede</strong>va un terreno confi nante col fi ume Dese. In questo<br />
territorio esisteva anche un Oratorio ubicato nei terreni di proprietà<br />
<strong>della</strong> famiglia Nobile Marcello di <strong>Venezia</strong> e un altro Oratorio dedica-<br />
to a Santa Caterina, collocato sui terreni di proprietà dei Frati Conventuali<br />
di <strong>Venezia</strong>. Nella località <strong>della</strong> Palleaghetta anticamente<br />
c’era un terreno di proprietà dell’Abbazia di San Cipriano di Murano<br />
che successivamente passò al Patriarcato di <strong>Venezia</strong>.<br />
Campalto<br />
<strong>La</strong> denominazione del territorio è dovuta al terreno: alto rispetto<br />
ad altre zone circostanti basse ed acquitrinose “Campo Alto” -<br />
“Campalto”.<br />
In questo territorio nel V° secolo c’era una piccola Cappella per<br />
i cristiani. Già nell’anno 829 si hanno delle notizie sull’esistenza<br />
<strong>della</strong> Chiesa di San Martino a Campalto, la quale veniva nominata<br />
in una bolla del 1152, intitolata alla “Pieve di San Martino”. San<br />
Martino era un legionario romano che si convertì alla fede cristiana<br />
e si fece monaco, fu eletto Vescovo di Tours in Francia e morì in tarda<br />
età. Nei dipinti viene raffi gurato come un giovane impetuoso. In<br />
tempi molto antichi il culto del Santo era molto fervente nella zona<br />
di Tessera e Campalto dove si erano rifugiati dei profughi di Altino.<br />
<strong>La</strong> Via Annia cambiò il suo nome in Orlanda, quando nell’800 d.C.<br />
la zona fu invasa da Pipino d’Orleans, re dei Franchi. Nel periodo<br />
dell’elezione del Doge Ottone Orseolo in <strong>Venezia</strong>, Campalto fu la<br />
<strong>sede</strong> importante di un grande mercato, fulcro di svariate attività<br />
artigianali e commerciali. Nel 1330 la Pieve di San Martino in Strata<br />
(Campalto) teneva le regole delle zone di Cavergnago, Tessera,<br />
Terzo, Pagliaga e di Dese. L’Abbazia di San Cipriano di Murano aveva<br />
in questa località un terreno arato, tenuto a prato con un vigneto,<br />
ed una parte valliva e paludosa situata nella zona denominata<br />
“Campalton”. Con la guerra di Chioggia del 1380 la chiesa venne<br />
danneggiata e fu chiusa. Nel 1470 fu iniziata la ricostruzione <strong>della</strong><br />
chiesa per merito del contributo offerto dalla Nobile famiglia MORO-<br />
SINI di <strong>Venezia</strong>. Il restauro terminò nel 1511 e nel 1543 venne consacrata.<br />
Nel 1688 fu eseguito un totale restauro di tutta la struttura<br />
e nel 1777 fu nuovamente ricostruita in stile neo classico, tripartita<br />
da lesene con capitello corinzio con due nicchie che ospitano negli<br />
altari dei Santi Protettori e completata da un altare maggiore. Il<br />
campanile è a canna quadra in cotto con la cella campanaria e la<br />
chiusura ottagonale a cuspide di lato piramidale.<br />
<strong>La</strong> ricerca dei testi storici é stata realizzata dal Presidente p.n. Carlo<br />
Varagnolo e la stesura degli articoli dalla Rag. Graziella Isabella<br />
Minotto, dell’Associazione A.C.E.T.T.<br />
Si ringrazia cortesemente il Presidente <strong>della</strong> Banca <strong>BCC</strong> <strong>Marcon</strong><br />
- <strong>Venezia</strong> Carlo Ceolin e la Presidenza Direzionale per la gentile concessione<br />
alla pubblicazione sul periodico “Tra terra e laguna”.<br />
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