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GIORNATA DEI RISVEGLI<br />
giusti e adeguati presi<strong>di</strong> e corrisponda<br />
alle reali esigenze delle persone<br />
in SV, o in SMC o con LIS. Non è<br />
corretto che possano essere forniti<br />
e/o prescritti presi<strong>di</strong> che il più delle<br />
volte si riferiscono ad altre categorie<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità o, peggio, non fornirli<br />
perché non previsti da nessun<br />
nomenclatore.<br />
Domicilio o strutture residenziali:<br />
una scelta <strong>di</strong>fficile.<br />
In tutto il territorio nazionale per<br />
l’approccio assistenziale e riabilitativo,<br />
le Regioni e le Province autonome<br />
possono pre<strong>di</strong>sporre progetti<br />
finalizzati a realizzare o potenziare<br />
l’assistenza delle persone con SV e<br />
SMC nella fase <strong>di</strong> cronicità:<br />
- Percorsi <strong>di</strong> assistenza domiciliare<br />
nei casi in cui le famiglie siano in<br />
grado e desiderose <strong>di</strong> farlo, previa<br />
attivazione della rete necessaria <strong>di</strong><br />
supporti organizzativi e logistici;<br />
- Percorsi assistenziali in Speciali<br />
Unità <strong>di</strong> Accoglienza Permanente<br />
(SUAP) per soggetti in Stato<br />
Vegetativo o Stato <strong>di</strong> Minima<br />
Coscienza.<br />
La possibilità che una persona<br />
torni a domicilio <strong>di</strong>pende dalla<br />
con<strong>di</strong>zione sociale della famiglia e<br />
dalla <strong>di</strong>sponibilità dei familiari a<br />
partecipare al lavoro <strong>di</strong> cura.<br />
Accompagnare la famiglia, formarla<br />
e renderla partecipe è un<br />
lavoro che accomuna associazioni,<br />
operatori sanitari, non sanitari e<br />
volontari.<br />
È importantissimo considerare che<br />
una persona colpita da una grave<br />
lesione cerebrale ha assoluto bisogno<br />
sin dall’inizio, oltre che <strong>di</strong><br />
un’assistenza continuativa e specializzata,<br />
anche <strong>di</strong> un’assistenza<br />
multi<strong>di</strong>sciplinare che attui interventi<br />
mirati, definisca con perizia e<br />
opportunità il percorso riabilitativo<br />
e si avvalga <strong>di</strong> una procedura <strong>di</strong><br />
presa in carico del paziente e del<br />
nucleo familiare.<br />
Nel trattare il processo della domi-<br />
ciliazione delle persone con esiti <strong>di</strong><br />
SV o <strong>di</strong> SMC, è importante constatare<br />
l’esistenza <strong>di</strong> una grande<br />
<strong>di</strong>stanza nelle procedure, nei meccanismi<br />
e nei protocolli messi in<br />
atto dalle istituzioni sanitarie e<br />
sociali, tra la “buona intenzione” e<br />
“la sua applicazione”. Allo stato<br />
attuale, normative, decreti e delibere<br />
ministeriali, regionali, provinciali<br />
o comunali che <strong>di</strong>sciplinino il<br />
rientro al domicilio mancano o non<br />
sono adeguate, eccetto alcuni progetti<br />
pilota in sperimentazione in<br />
isolate realtà <strong>di</strong>strettuali.<br />
Gli strumenti socio-sanitari <strong>di</strong> supporto:<br />
i limiti della normativa<br />
Le leggi e le normative vigenti<br />
sono <strong>di</strong>somogenee e variano da<br />
“L’impegno quoti<strong>di</strong>ano<br />
nell’assistere una<br />
persona in SV<br />
è rilevante sul piano<br />
sia fisico<br />
che psicologico”<br />
Regione a Regione, da Comune a<br />
Comune, così come, in una stessa<br />
grande città, da Circoscrizione a<br />
Circoscrizione e da ASL ad ASL. È<br />
<strong>di</strong>fficile identificarle o quantificarle,<br />
e ciò vale spesso per le stesse<br />
istituzioni. Mancano punti <strong>di</strong> riferimento<br />
specifici che possano fungere<br />
da linee guida.<br />
Un esempio su tutti: il nomenclatore<br />
per l’assegnazione dei presi<strong>di</strong><br />
per gli SV o SMC non esiste perché<br />
formalmente non esiste la categoria<br />
delle persone <strong>di</strong>sabili in SV o SMC,<br />
ed è quin<strong>di</strong> necessario far leva su<br />
nomenclatori <strong>di</strong> altre categorie <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>sabilità.<br />
Il carico Assistenziale e gli oneri<br />
economici<br />
L’impegno quoti<strong>di</strong>ano nell’assistere<br />
una persona in SV è rilevante sul<br />
piano sia fisico che psicologico. Da<br />
un conto <strong>di</strong> massima e da esperienze<br />
condotte sul campo, si può <strong>di</strong>re<br />
che l’incremento economico mensile<br />
delle spese che una famiglia<br />
deve sostenere si aggira intorno ai<br />
3.000 - 3.500,00 euro. Nel preparare<br />
una domiciliazione non si può<br />
non prevedere l’addestramento del<br />
caregiver (ad esempio uno o più<br />
familiari).<br />
L'accompagnamento della famiglia<br />
L’obiettivo è coinvolgere la famiglia<br />
in ogni fase del percorso e<br />
ruolo attivo dell’assistenza, rispettare<br />
il <strong>di</strong>ritto ad essere informati,<br />
partecipi, attori delle scelte, delle<br />
modalità e durata <strong>di</strong> intervento.<br />
Garantire residenzialità anche per<br />
chi non ha una rete familiare, attraverso<br />
strutture con maggiori caratteristiche<br />
comunitarie. Le persone<br />
con cerebrolesioni hanno bisogno<br />
<strong>di</strong> prestazioni che rispondano a<br />
livelli essenziali <strong>di</strong> assistenza; è<br />
importante che siano tenute presenti<br />
quando si <strong>di</strong>scute <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> stanziati<br />
a livello nazionale per la non<br />
autosufficienza.<br />
Residenzialità a lungo termine: le<br />
Suap (Speciali Unità <strong>di</strong> Accoglienza<br />
Permanente<br />
Nella realtà italiana estremamente<br />
variegata le SUAP a tutt'oggi non<br />
rappresentano che una piccolissima<br />
porzione della gestione in lungodegenza<br />
della persona in stato vegetativo,<br />
mentre molti sono accolti in<br />
semplici RSA, che non hanno<br />
approfon<strong>di</strong>to le modalità gestionali<br />
minime necessarie, con una conseguente<br />
riduzione della qualità e dell'attesa<br />
<strong>di</strong> vita.<br />
Esperienze assistenziali : alcuni<br />
esempi <strong>di</strong> buone pratiche riferite<br />
a collaborazioni e/o gestioni <strong>di</strong><br />
associazioni<br />
LOMBARDIA<br />
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