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ZONA FANTASMA<br />
Il ricordo <strong>di</strong> un incontro: Magnus, maestro del fumetto italiano, alle prese con il “Texone”<br />
Il generoso Magnus,<br />
amico <strong>di</strong> <strong>Luca</strong><br />
<strong>di</strong><br />
Fulvio De Nigris<br />
Magnus (Roberto Raviola) lo<br />
conoscevo dai tempi <strong>di</strong><br />
Bonvi. Lo intervistai agli inizi degli<br />
anni ’90, avevo già la rubrica “La<br />
fortezza della Solitu<strong>di</strong>ne” in Bologna<br />
incontri” e poi “2000 incontri”<br />
per iniziativa del geniale <strong>di</strong>rettore<br />
Renzo Renzi. Il motivo dell’incontro<br />
era il Tex speciale, quello che<br />
<strong>di</strong>venne poi un evento. Uno dei<br />
tanti a cui ci aveva abituato<br />
Roberto Raviola. Lui <strong>di</strong>ceva ai<br />
suoi fans: “Aspettate, aspettate,<br />
il tempo passa presto”.<br />
Il Tex doveva uscire nel 1993 e<br />
«Visto che sono sulla soglia dell’infarto<br />
e considerando i lettori<br />
esigenti – mi <strong>di</strong>ceva Magnus –:<br />
Tex uscirà nella prima metà del<br />
1993. Lo so, io non ci sarò più,<br />
sarà la fine del mondo, non ci<br />
saranno più le e<strong>di</strong>cole, forse non<br />
ci sarà più neanche Tex...».<br />
Ora che Magnus non c’è davvero<br />
più, mi piace ricordare il periodo<br />
in cui con <strong>Luca</strong> andavamo a trovarlo.<br />
Il capo completamente rasato,<br />
due baffoni che quasi arrivano alle<br />
orecchie. Se non avessi saputo che<br />
stava lavorando al “Tex del secolo”,<br />
sembrava uscito dalla matita <strong>di</strong><br />
Morris: uno dei fratelli Dalton <strong>di</strong><br />
Lucky Luke. Per lui Tex era una<br />
condanna, ma si crogiolava nella<br />
sfida con l’e<strong>di</strong>tore Bonelli per un’opera<br />
che ormai resterà nella storia<br />
del fumetto, una cavalcata lunghissima<br />
che lo aveva affascinato sin da<br />
bambino.<br />
Bonelli si era proposto<br />
mentre Magnus<br />
era sotto contratto<br />
con un gruppo <strong>di</strong><br />
francesi per “Le femmine<br />
incantate”. «Mi è arrivato<br />
contro con il cavallo – <strong>di</strong>ceva – e mi<br />
ha dato uno spintone per buttarmi<br />
giù nel precipizio. Voleva farmi<br />
ammettere che non avevo voglia <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>segnare Tex...».<br />
Anni <strong>di</strong> lunga militanza nel fumetto<br />
da “Kriminal” a “Satanik”, “Alan<br />
Ford”, “La compagnia della<br />
Forca”,` “Lo Sconosciuto”, “Le<br />
Magnus<br />
110 pillole” ed altro, era il<br />
Magnus dalla lunga esperienza,<br />
al quale ironicamente ponevo<br />
la domanda: «fumettista o fumettaro?»:<br />
e lui prontamente rispondeva,<br />
zittendomi: «Giornalista o giornalaio?».<br />
L’erotismo delle “110 pillole”<br />
sembrava fosse entrato in quel<br />
Tex piu giovane.<br />
«Hanno tutti la mania <strong>di</strong> invecchiarlo<br />
perché sono passati tanti<br />
anni, ma non si invecchia l’eroe.<br />
Non sono d’accordo con il Tex<br />
Magnus<br />
Foto F. De Nigris<br />
“segnato” alla John Wayne; il mio e<br />
più spirituale, alla Rock Hudson. È<br />
un Tex per gran<strong>di</strong> e piccini, per<br />
ambosessi».<br />
Un Tex che si attestava tra i burattini<br />
(tipici delle sue storie) ed una<br />
rivisitazione delle incisioni del<br />
West dell’epoca. Con mandrie <strong>di</strong><br />
cavalli che era possibile animare<br />
grazie alla matita del suo pard, l’altro<br />
fumettista e amico Romanini.<br />
«Tu <strong>di</strong>ci che il mio è un Tex <strong>di</strong>verso?<br />
– affermava – ma allora tu sei<br />
un provocatore “ticciano” (Giovanni<br />
Ticci un <strong>di</strong>segnatore <strong>di</strong> Tex,<br />
ndr.), allora mano alle colt!».<br />
Ed impugnò proprio la colt che gli<br />
avevamo portato. Volevamo convincerlo,<br />
io e <strong>Luca</strong>, ad interpretare<br />
se stesso in un servizio per<br />
Rete 7 (nella serie dei detective<br />
che interpretavamo: Jimmy<br />
Olsen e Sonny Scott). Non <strong>di</strong>sse<br />
<strong>di</strong> no, ma la foto eloquente <strong>di</strong> lui<br />
che si puntava la pistola alla<br />
tempia era più chiara <strong>di</strong> qualsiasi<br />
risposta.<br />
Andammo a trovarlo varie volte nel<br />
buen ritiro <strong>di</strong> Castel del Rio al<br />
Ristorante Gallo. Pranzavamo<br />
insieme come ospiti (non c’era<br />
verso <strong>di</strong> pagare…) poi ci conduceva<br />
nei <strong>di</strong>ntorni, con dotte riflessioni<br />
mentre visitavamo il cimitero<br />
polacco.<br />
Il 31 maggio scorso avrebbe compiuto<br />
71 anni, Roberto Raviola il<br />
grande Magnus, l’estroso fumettista<br />
che per noi era semplicemente<br />
un amico.<br />
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